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Sheliak&Vega • Negozio di Musica • Hogsmeade • Inghilterra

I luoghi di maggiore interesse nella storia della land sparsi per il mondo e una chat per poter giocare in qualsiasi luogo non presente su PW

Messaggioda Dylan » 01/11/2012, 1:55

[ CASTELLO DI HOGWARTS / ENTRATA / ASSIEME A MELIA HERBERT / ORE 20:15 ]


Finalmente un poco di tempo insieme, lontano dalla scuola, lontano dai vincoli del lavoro, lontano dagli impegni che come insormontabili ostacoli bloccavano la loro possibilità di vedersi liberamente, lontano da tutto ciò, almeno questo dopo il termine della serata che andava avviandosi.
Dylan Connor, il nostro caro pittore infatuato e "coglionato", aspettava con ansia la luce dei suoi occhi, Melia, per dirigersi entrambi verso la festa in maschera ad Hogsmeade in onore dell'apertura del negozio musicale ad opera di Alexis Parker e Typhon Seal, entrambi studenti ed entrambi colleghi prefetti, l'una di delfinazzurro e l'altro di dragargenteo.
La festa di per se poteva già essere un bel modo per passare il tempo diversamente dal normale, per quanto lui non fosse ancora troppo avvezzo a rapportarsi con tante persone in compagnia e pubblico, ma sopratutto essendo ad Hogsmeade, contribuiva al suo desiderio di poter stare un poco in solitudine clandestina con la prefetta serpeverde, visto che la sua abitazione si trovava proprio lì, a non molti isolati e dunque velocemente raggiungibile.
Non sapeva bene nemmeno lui cosa aspettarsi da un continuo di serata passato a casa sua, ma sicuramente già il fatto che avrebbe potuto accarezzarla, baciarla, coccolarla, sfiorarla quanto voleva senza aver paura di essere scoperti da un momento all'altro era un incentivo a prendere il coraggio a due mani e chiederle, farle quella proposta, sperando con tutto se stesso che ella dicesse di si e lo rendesse così il ragazzo più felice e fortunato di tutto il mondo, ma che dico mondo, universo.

Sarà sicuramente bellissima... Ti prego fa presto, mi sta scoppiando il cuore...

In buona parte, era vero, quei sentimenti che il nostro Connor provava nei confronti di Melia erano dati dal suo grande e letale potere ipnotico, che lo aveva convinto per il successivo mese a considerarsi completamente innamorato di lei.
Era anche reale però, che di certo una simile pratica non avrebbe funzionato così bene se lui non fosse già stato preso un poco dalla quattordicenne, quindi ecco che la frittata era definitivamente fatta, pronta da mangiare.
Gli occhi di Dylan attendevano luminosi che dal portone della scuola uscisse quella Veela al 100% e gli facesse palpitare l'anima come sempre, ogni giorno, quando la vedeva a lezione o per i giardini della scuola.
La sua piccola e sensuale dama da proteggere e da difendere contro tutti quelli che l'avessero voluta aggredire o portare via da lui.
Proprio su questo tema, quello del cavaliere e della dama da tenere sempre al sicuro dai cattivi e dai malvagi, si era basato Connor Junior, optando per un look legato ad un eroe di giochi babbani molto ma molto famoso, costituito da una tunica verde, un cappello con una punta sempre dello stesso colore, uno scudo ed una spada bella lunga, ovviamente entrambi in lattice per non risultare pericolosi per i bambini.
Assurdo vederlo così? Forse, anche perché in teoria l'eroe in questione era biondo con gli occhi azzurri, ma in fondo la libera interpretazione non poteva che essere premiata, e allora, per farle capire che lui era il suo eroe, il suo salvatore sempre pronto a rischiare la vita per lei, aveva scelto quella mise singolare e fuori dagli schemi.

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Finalmente sentì aprirsi la porta del castello e assieme a tale rumore si accostarono anche i suoni dei passi della ragazza, finalmente, che scese le scale arrivando al portico guardandolo con quel suo solito sguardo magnetico, ipnotico ed ammaliante, tanto da lasciarlo come al solito senza fiato, e meno male che la spada e lo scudo erano fissati dietro la schiena, altrimenti li avrebbe lasciati cadere entrambi per assenza di presa delle braccia e delle mani... Che pena, povero Dylan, ridotto nella completa schiavitù dell'amore e della seduzione.
La lasciò avvicinarsi ancora un poco, osservandola ancora, da capo a piedi, constatando quanto fosse stato un segno del destino per lui scegliere quel travestimento, dato che lei aveva optato per una maschera proprio da principessa, una principessa per altro molto ma molto famosa e nel suo caso, molto ma molto sexy e maliziosa.

Buonasera Melia... Sei incredibilmente bella, la più bella giuro, non mi sento per nulla alla tua altezza.
Che te ne pare del mio vestito? Posso essere il tuo eroe senza macchia né paura per questa sera?


Le sorrise dolcemente, perso per lei, perso in lei, nei suoi occhi dorati, spinto poi dal completo sentimento nei confronti della allieva che lo lasciò parlare ed andare a ruota libera, adesso che era libero di farlo, a quell'ora, senza nessuno in giro ad ascoltare o sentire indiscretamente.

Ti amo... E' così bello potertelo dire in un luogo come questo che solitamente pullula di ragazzi, ed invece adesso ci sei solo tu ad ascoltarmi...
Ti amo...


Non aveva portato con se i suoi soliti attrezzi da pittura, altrimenti di sicuro le avrebbe fatto un ritratto all'istante, vestita com'era, per immortalare "ad aeternum" quel momento, quella notte, quell'evento.
Erano quindi pronti per dirigersi verso il negozio meta dell'inaugurazione, finalmente a coppia, una coppia improvvisata e che non sarebbe mai e poi mai dovuta essere scoperta durante la festa, per questo Dylan voleva approfittare di quei pochi minuti che gli restavano da soli per prenderla per mano, guardarla con occhi più intensi, sussurrarle parole d'amore e raccontarle di ogni istante che lui la guardava da quella torre e nel frattempo sognava di essere con lei e sentirsi finalmente tutt'uno con se stesso, perché lei era la sua metà del destino, la sua ragione di vita, il suo dono da parte del mondo dei desideri.
Ok ok, si lo so, è un cretino, lo so, ma diteglielo a lui, non a me!

[ VICINO SHELIAK & VEGA / ORE 20:55 / CON MELIA HERBERT ]


Mel...

Fermò il suo incedere, poco prima di raggiungere definitivamente il negozio.
Adesso era il momento buono, non stava passando nessuno ed erano ancora soli, finalmente poteva parlarle e farle quella proposta.
Gli tremavano le labbra ed in parte anche le mani, ma cosa gli stava venendo in mente, addirittura invitarla, lei, minorenne, in camera sua ad Hogsmeade.
Se fossero stati scoperti e qualcuno avesse saputo qualcosa, cosa avrebbero potuto fargli?
Denunciarlo? La galera? L'espulsione a vita?
Già, io mi faccio tutti questi pensieri, ma invece Dylan per niente proprio.
Lui si stava chiedendo solo con molto timore come avrebbe potuto fare nel caso lei avesse rifiutato, perché le probabilità che andasse così erano davvero parecchio alte, non essendo mai stati a contatto ed in intimità, da soli, fino ad allora, dal loro ultimo incontro vicino la foresta proibita.

... Io ho un appartamento non molto lontano da qui.
Lo so che sei giovane e ci frequentiamo da poco però... Se ti andasse, dopo la festa... Noi potremmo, ecco...
Insomma a me piacerebbe invitarti da me dopo la festa, ti andrebbe, Melia?


Ci aveva messo un poco a confessare le sue intenzioni, ma alla fine ce l'aveva fatta.
Non avrebbe sopportato di mostrarsi come un bambino incapace di esprimere i propri desideri, fare delle semplici proposte, per quanto importanti.
Voleva che Melia vedesse nei suoi occhi la determinazione di un ragazzo innamorato che voleva passare del tempo da solo con lei, per fare, dire, tutto ciò che era totalmente infattibile in giro per il castello, nemmeno ad orari tardi per via delle continue ronde ad opera di prefetti piuttosto svegli e professori sempre allerta, senza considerare la mappa del malandrino, che per quel che ne poteva sapere Connor, poteva trovarsi ancora in mano di qualcuno e Merlino solo sapeva cosa poteva succedere se avessero visto ad un orario così tardo un docente ed una studentessa in qualche zona remota del castello per fin troppo tempo.
Adesso però, come si suol dire, "o la va o la spacca", questo pensava Dylan Connor mentre aspettava con il fiato corto la risposta di Melia che avrebbe quindi determinato in maniera molto forte il suo successivo stato d'animo per il resto della serata, dopo di che, semplicemente, avrebbe proseguito ad accompagnarla fino davanti alla porta del negozio, lasciandole la mano necessariamente, facendo si di attendere qualche minuto dopo l'ingresso di lei per entrare anche lui e destare meno sospetti possibile sulla loro relazione segreta.
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Messaggioda Melia » 01/11/2012, 2:43

[Hogwarts - con Dylan]


Ci aveva messo un po' a scegliere il costume perfetto da indossare, qualcosa che potesse rappresentare se stessa nella sua interezza, il lato dolce, fragile, romantico forse anche e al tempo stesso quello pericoloso, erotico e sensuale; alla fine erano state le fiabe babbane a venirle in aiuto, visto che Melia aveva trovato per caso, svolgendo degli approfondimenti per Babbanologia, una serie di fiabe dei non-maghi pieni di principesse e principi, di storie d'amore e di ostacoli da superare per "vivere per sempre felici e contenti".
Ed era stata proprio ad una di queste storie che si era ispirata la Prefetta Serpeverde, prendendo spunto da un'illustrazione che aveva trovato in questo libro per rivisitare poi l'abito della principessa a modo proprio: ed era quindi così che appariva ora Melia, una Biancaneve moderna e sexy... proprio com'era solita essere lei.

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Era rimasta d'accordo con Jorge che si sarebbero incontrati direttamente alla festa e così, dopo aver finito i preparativi per il suo costume, la Serpeverde era uscita dal Castello dove aveva trovato un'inattesa sorpresa: ad attenderla vi era Dylan, prefetto di Delfinazzurro e docente di Alchimia, anche se lei non riusciva proprio a vederlo come un professore, un po' per la giovane età, un po' per i modi di fare, ed un po' perché era perdutamente, irrimediabilmente ed ipnoticamente - soprattutto l'ultima - innamorato di lei.

Dylan, che sorpresa!

Esclamò la Herbert, gli occhi dorati dal taglio felino che s'illuminavano di gioia, o almeno così sembrava, nel trovarsi davanti colui che non si sarebbe mai aspettata di vedere: sapeva che sarebbe stato alla festa probabilmente, lei stessa aveva insistito via gufo, ma non si sarebbe aspettata di trovarlo lì, ad attenderlo apposta per poterle parlare.
Che romantico.

Buonasera Melia... Sei incredibilmente bella, la più bella giuro, non mi sento per nulla alla tua altezza.
Che te ne pare del mio vestito? Posso essere il tuo eroe senza macchia né paura per questa sera?


E' molto originale, anche se non credo di capire a cosa sia riferito...
Sei forse un principe stasera?


Domandò la Serpeverde, aggrottando la fronte con un'aria così deliziosamente confusa da fare solo che tenerezza a chiunque, anche alla persona più insensibile e dunque figuriamoci ad un animo buono e dolce come quello di Dylan che, subito dopo, diede finalmente voce ai suoi sentimenti visto che non aveva ancora avuto modo di farlo dopo l'ultima chiacchierata all'ingresso della Foresta Proibita.

Ti amo... E' così bello potertelo dire in un luogo come questo che solitamente pullula di ragazzi, ed invece adesso ci sei solo tu ad ascoltarmi...
Ti amo...


Sorrise a quelle parole, internamente compiaciuta nell'osservare che la sua ipnosi continuava imperterrita a fare il suo dovere, mentre all'esterno sembrava timida ed imbarazzata tanto che persino le guance, rispondendo ad un comando mentale di lei, s'imporporarono lievemente e fu impossibile non notarlo vista la sua carnagione diafana.

Oh, Dylan... - sussurrò Melia, sbattendo lentamente le palpebre così da sottolineare quello sguardo da cerbiatta indifesa - Anch'io...

No, non gli disse esplicitamente che lo amava, ma in quell'unica parola aveva messo tanto di quel sentimento, apparentemente, che per Connor sarebbe risultata una vera e propria dichiarazione d'amore.
Allungò la mano per sfiorare quella di lui e così farsela stringere, mentre faceva un passetto in avanti per posargli un dolce e lieve bacio sule labbra, giusto per fargli andare in tilt il cervello insomma.

Vogliamo andare?

Domandò dolcemente con le dita intrecciate alle sue, così da poter prendere passo insieme verso Hogsmeade.

[Esterno - con Dylan => Interno Negozio - con Alexis e verso Jorge]


Mel...

Avevano parlato tranquillamente tenendosi la mano come una qualsiasi coppietta d'innamorati fino all'arrivo nei pressi del negozio che stava venendo inaugurato proprio quella sera, dove la voce di Dylan fermò l'incedere della Prefetta che si volse verso di lui.

Dimmi, che c'è?

Gli chiese, notando il suo nervosismo che, per un secondo, fece allarmare anche la Serpeverde: e se qualcosa fosse stato in procinto di andare storto? Forse stava iniziando a tornare normale?
A quel pensiero il viso di Melia perse un po' di colorito e le labbra divennero improvvisamente secche mentre la Serpeverde rimaneva in attesa di sapere cosa volesse dirle il docente di Alchimia.

... Io ho un appartamento non molto lontano da qui.
Lo so che sei giovane e ci frequentiamo da poco però... Se ti andasse, dopo la festa... Noi potremmo, ecco...
Insomma a me piacerebbe invitarti da me dopo la festa, ti andrebbe, Melia?


In quel momento si sarebbe quasi voluta mettere a piangere per la felicità: niente problemi con l'ipnosi dunque, anzi, Dylan sembrava ben disposto ad andare oltre! Ma come rispondere adeguatamente alla sua proposta?
La Serpeverde abbassò lo sguardo a quella domanda, mordicchiandosi il labbro e fingendo un tormento che in realtà non provava, ma che agli occhi del Delfino si sarebbe palesato come assolutamente sincero.

Dylan, non lo so... - mormorò, alzando appena gli occhi su di lui - Mi piacerebbe tanto, ma se qualcuno ci dovesse scoprire? Se qualche professore o anche solo qualche studente dovesse vederci e dovesse capire che ho passato la notte fuori con te sarebbe un disastro....

Per Salazar, era davvero un genio a recitare quella ragazza: scosse il capo e fece un sospiro tremulo, socchiudendo gli occhi per un istante prima di riaprirli e fissarli sul volto di lui.

Una cosa per volta.
Intanto cerchiamo di non farci scoprire alla festa, vediamo come va e decidiamo all'ultimo... d'accordo?


Gli propose alla fine, sicuro che non sarebbe mai riuscito a dirle di no visto il tono di voce dolce, intimo e complice, lo sguardo nuovamente malizioso ed un sorriso adorabile sulle labbra.
Gli strizzò l'occhio, fece un altro respiro profondo ed entrò nel negozio, già stra-pieno di gente a ben vedere: per un secondo si guardò intorno così da provare a notare Zephyr in mezzo alla folla, ma di lui non vi era traccia al momento; sperando di vederlo arrivare in un secondo momento, la Serpeverde si avvicinò ad Alexis con un sorriso, fino a ritrovarsi di fronte a lei.

Ciao Alexis, complimenti per la festa... il posto è bellissimo, e poi mi sembra che si stiano divertendo tutti - commentò, guardandosi ancora intorno: nessuna traccia di Vergil né di Arianna, chissà se la Draghessa si sarebbe fatta vedere o meno - Quello è il tuo ragazzo e socio? - le domandò poi, indicandole Typhon - Vado a complimentarmi con lui. Mi raccomando, se ti serve qualsiasi cosa nel corso della festa conta pure su di me.

Gentile e disponibile con la Delfina, in fondo senza che lei lo sapesse non aveva anche esaudito il suo più grande desiderio riguardo al suo migliore amico?
Così, ben consapevole che intanto Dylan stava entrando ora nel negozio, seguendola con lo sguardo, Melia si avvicinò al Dragargenteo Seal per salutarlo e presentarsi, sicura che il suo aspetto, soprattutto con quella mise, non sarebbe passato inosservato al ragazzo che chissà, magari l'avrebbe guardata anche solo per un secondo in quel modo così particolare che avrebbe scatenato l'immediata gelosia di Connor: ma in fondo, non era anche per quello che l'aveva ipnotizzato?

Ciao - disse dunque a Typhon quando gli fu davanti, puntando gli occhi dorati dal taglio verticale su di lui con un sorriso radioso e adorabile sulle labbra rosse - Immagino tu sia l'altro proprietario del negozio... sono Melia Herbert, Prefetta di Serpeverde. Volevo solo congratularmi per la festa, è davvero meravigliosa e poi c'è un sacco di gente. Complimenti!

Esatto, pure e semplici congratulazioni quelle di lei verso il Drago che però, se l'avesse guardata come lei sperava, avrebbe comunque fatto scattare l'ordine ipnotico di Melia nella mente di Dylan; se ciò non fosse venuto, invece, pazienza, ci sarebbero stati tanti altri modi per farlo ingelosire.
Dopo aver salutato Typhon, a Melia bastarono pochi sguardi per individuare da una parte i professori - Vireau, Sykes, e Turner, un gran bel bocconcino secondo il suo parere - insieme ad una bionda e una donna mascherata che lei non conosceva, mentre dall'altra vi erano gli studenti in mezzo ai quali riconobbe il suo piccolo Delfino ed una... zucca, accanto a lui, che immaginò essere Caroline Priscilla: e fu proprio verso di loro che Melia si diresse, arrivando vicino al gruppetto con un sorriso.

Buonasera a tutti.
Jorge, sei davvero adorabile
- commentò la Herbert con uno dei suoi sorrisi speciali ed intimi solo per il Delfino prima di posare lo sguardo sulla zucca - Cappie, sei tu lì dentro?

Domandò con una piccola risata melodiosa e bellissima, simile a mille campanelli argentati che suonavano tutti insieme.
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Messaggioda Typhon » 01/11/2012, 3:12

- INTERNO NEGOZIO - CON ALEXIS -


Si era allontanato per quanto... Dieci minuti?
Forse poco di più, questo per poter dare le giuste indicazioni al DJ riguardo una scaletta musicale da portare avanti lungo la serata, in maniera che ci fosse sempre un sottofondo adatto alle chiacchierate e che servisse da elemento di allegria per la durata intera della festa.
Fatto stava che nell'arco di quei dieci minuti era riuscito a fare il suo ingresso praticamente il mondo di persone.
Quello che di sicuro lasciò maggiormente stranito il Prefetto dei Draghi fu che al momento si trovava di più una maggioranza di adulti che di ragazzi e questo era a dir poco inaccettabile, visto che Halloween in generale e tutto quello che concerneva il divertimento a base di dolciumi, stuzzicherie e cose simili doveva in teoria invogliare molto di più le persone di età più giovane, ed invece, contro ogni previsione, adesso come adesso, girando per il negozio da poco aperto ufficialmente, Typhon Seal riconobbe poche presenza come quella di Jorge, Ethan Travis, Liling, Kayleen e Miyabi, passando poi per Monique, Lucas, Logan, Tisifone, Celine, Irvyne e poco dopo anche Dylan.

Beh se non altro nel caso gradissero parecchio potrebbero anche alzarci qualche voto!

Disse tra se il ragazzo, sapendo benissimo di essere coperto nel sussurro dalla stessa musica ordinata al DJ che iniziava quindi il suo onesto e buon lavoro cambiando canzoni di tanto in tanto, osservando nei volti dei partecipanti la piena approvazione.
Camminò per qualche metro fino a quando non vide in lontananza Alexis parlare per un poco con il professore di materie astronomiche e ricevere da lui un pacchetto o qualcosa di simile.
Anche a voler riuscire a raggiungerli in tempo, fu troppo tardi perché Trigger era già andato via, cosa che stranì ancora di più il co-direttore assieme alla Parker di "Sheliak & Vega".
La affiancò, lanciando un'occhiata svelta al dono ricevuto, inarcando il sopracciglio come a volersi chiedere il perché della scelta delle coccinelle, non essendo un tipo molto preparato sui gesti scaramantici.

Perché proprio questi due insetti?
Luccicanti, per carità, ma c'è un significato particolare?


Chiese con nonchalance mentre allungava un braccio verso una bottiglia di "Pepsi" babbana riempiendone un bicchiere per se e per la fidanzata, porgendoglielo, in fondo avevano bisogno anche loro di qualche liquido per riprendere tutti quelli persi in sudore durante la preparazione di quella mega-festa.
La cosa che poi era piaciuta maggiormente a Typhon, era che sul bancone erano stati sistemati prodotti di marche magiche ed anche non, visto che entrambi di provenienza venivano anche da tradizioni babbane.
Così sul tavolo a parte la Pepsi si potevano trovare anche fette di pane con la tipica "Nutella" oppure anche merendine "Mulino bianco" e via dicendo, senza dimenticare prodotti salati di ogni genere, dal salume al formaggio fresco e stagionato, teglie con assaggi di paste elaborate e un ragazzo addetto alla cottura di carne alla brace scelta sul momento dal cliente in base ad una vasta scelta di fettine crude freschissime.

Forza, avanti, dillo, voglio sentire un "Te l'avevo detto", ed anche con estrema convinzione.
La gente non manca e sono sicuro che ne arriverà altra, e quelli che ci sono ora, si stanno divertendo più che mai, convinta adesso?
Quasi quasi mi vado a fare una bistecca in nostro onore, tra poco fai il "famoso" discorso e poi mi fai compagnia?


Chiese a bassa voce, avvicinandosi all'orecchio della fidanzata, non volendo far sentire la parola "famoso discorso" a nessun altro, anche perché quella doveva essere una sorpresa per tutti quanti gli arrivati lì e per tutti quelli che sarebbero arrivati dopo.
L'idea iniziale era venuta a lui, ma successivamente, da brava organizzatrice, Alexis l'aveva sviluppata ed articolata meglio ed il risultato era stato un colpo di ingegno volto a rendere ancora più allegra ed interessante l'intera serata.
Il ragazzo dunque decise di anticipare la propria ragazza della quale andava parecchio orgoglioso, iniziando ad incamminarsi in direzione del palchetto allestito non solo per il successivo e futuro karaoke ma anche per i discorsi ufficiali, cioè quello che stava per andare a fare Alexis Parker di lì a poco.
Mentre passava da quelle parti, lanciava uno sguardo di intesa e saluto verso tutto il settore "grandi", così da non dimenticare le buone maniere, sempre contenute alla "Seal maniera" e silenziose, d'altronde l'intricato e misterioso Seal, seppur ammorbidito, rimaneva comunque un tipo tutto particolare e non facile da decifrare nei suoi modi di fare e di rapportarsi col prossimo.

Adesso che ci penso... Ma che fine ha fatto Arianna?
Se ha deciso di non venire più per colpa del pollorosso giuro che gli ficco la bacchetta su per il...


Ciao.

Fermò il suo incedere, bloccato da una voce di origine apparentemente sconosciuta che lo aveva richiamato all'attenzione.
Si voltò lentamente andando ad incontrare con lo sguardo... Porno-Biancaneve?
Sospirò, leccandosi appena le labbra, mentre quindi si decideva semplicemente a fare un cenno del capo come a voler dire "dimmi, che c'è?".
Presto detto, la ragazza in questione, Melia Herbert, proseguì a parlare.

Immagino tu sia l'altro proprietario del negozio... sono Melia Herbert, Prefetta di Serpeverde.
Volevo solo congratularmi per la festa, è davvero meravigliosa e poi c'è un sacco di gente.
Complimenti!


Occhi abbastanza particolari ed interessanti quelli della ragazza, che lo stava fissando simile a come si guarda una sorta di preda da caccia o qualcosa di analogo.
Di sicuro non c'erano fini strani in quel modo di fare, probabilmente come la maggior parte delle quattordicenni in piena fase ormonale, le piaceva civettare un poco con lo sguardo e con il corpo, iniziando lei ad assumere un aspetto sicuramente molto più attraente di una bambina.
Fatto stava comunque che quel corpo risultava essere per Typhon leggermente più interessante di quanto potesse esserlo quello di una normale e magari bella giovane del quarto o quinto anno.
Gli faceva una sensazione attrattiva strana, un magnetismo sbagliato e a tratti fastidioso, dato che per lui c'era solo e soltanto Alexis, ed in seconda battuta Arianna, che non avrebbe mai e poi mai abbandonato i suoi pensieri e i suoi bei ricordi.
Ma questa sconosciuta invece?
Perché mai aveva un effetto simile sul suo corpo... E solo su quello?

Prefetta di Serpeverde...
Ho sentito il tuo nome in giro, non abbiamo mai avuti turni di ronda assieme, però.
... Grazie, l'impegno è ripagato dalla vostra partecipazione.


Rispose all'occhiata di lei con la propria che entrava totalmente in antitesi se si andavano ad osservare le due tonalità delle iridi.
Quelle di Melia così splendenti come il sole, dorate, luminose e chiare, quelle di Typhon perle nere, profonde ed oscure, celanti mille emozioni.

Immagine


Ora devo andare.
Ci si vede in giro Herbert.
Prova la Pepsi se non l'hai mai assaggiata, non te ne pentirai.


Detto questo, il ragazzo tornò sui propri passi e, se la ragazza non l'avesse ulteriormente fermato, si sarebbe diretto presso il palchetto ad attendere la sua fidanzata che sarebbe giunta di lì a poco, accorgendosi nel contempo di come le sensazioni prima provate con davanti quella ragazza, si erano improvvisamente interrotte, come se si fossero attivate solamente standole vicino e poi, puf, distanti, adesso da poter tenere tranquillamente sotto controllo senza molti sforzi, anzi, quasi nessuno visto che osservando Alexis si convinceva all'istante di quanto gli facesse più sangue la delfina della serpe.

Senza negare che un tempo una così me la sarei fatta volentieri...

E nel frattempo la musica proseguiva.

[yt]http://www.youtube.com/watch?v=BsFZHJ-ZhWk[/yt]
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Messaggioda Alexis » 01/11/2012, 3:41

[Ingresso del Negozio - Un po' con tutti => Pressi Palco - con Typhon]


Allora lo aspetterò fino a che non sarà libero, mi sembra giusto fare i complimenti anche a lui.
E non mi deve ringraziare, siete stati davvero bravissimi. Considerando tutto ciò che ha da fare, sapere che è riuscita ad organizzare anche un evento del genere non fa che farmi sperare il meglio per il suo futuro.


A quelle parole Alexis non seppe come rispondere se non facendo un sorriso un po' imbarazzato che le fece avvampare le guance, seguito dallo sguardo che si abbassava a terra come per un eccessivo compiacimento: sapere che una persona del calibro di Monique, che non era solo la Vice Preside di Hogwarts e docente d'Incantesimi ma anche e soprattutto la sua Caposcuola, era così orgogliosa di lei, fiera di ciò che la Delfina aveva dimostrato di saper fare e fiduciosa di un suo futuro radioso era per Alexis la gioia più grande.
Mormorò un "grazie" molto timido e compiaciuto al tempo stesso, spostandosi poi dal gruppo degli insegnanti per andare verso la porta ad accogliere coloro che stavano entrando: molti studenti dei primi anni erano riusciti ad essere presenti alla festa come Kayleen e Liling alle quali Alexis, pur non conoscendole, rivolse un sorriso amichevole e gentile - soprattutto alla seconda visto che apparteneva alla sua stessa Casata.
Subito dopo, però, l'attenzione della Delfina venne attirata da un uomo che le si parò davanti vestito come un soldato/militare babbano con tanto di fucile che Alexis non riuscì a riconoscere subito.

E' in arresto Parker, qui girano liquori e sostanze illegali, su le mani e niente storie!

C-cosa?!

... Ahahahah su Parker, non fare quella faccia, non riconosci nemmeno più il tuo professore di Babbanologia?
E poi è un poco inverosimile trovare un agente governativo armato in una cittadina magica non trovi?
Ahahah, gran bel lavoro comunque, qua la mano!


Lo stupore ed il panico iniziali che avevano fatto sobbalzare la Delfina si sciolsero come neve al Sole quando si rese conto di avere davanti Logan, il professore di Babbanologia assunto da poco al posto della professoressa Moreau: rilassatasi, Alexis riuscì persino a ridere con lui e a stringergli la mano, sperando che fuori dal contesto scolastico quel gesto non venisse considerato come troppo intimo tra un docente ed un allievo.

Io mi avvicino al boss, ci si vede in giro Parker e ricorda... Ti tengo d'occhio!
... Ah a proposito, nel compito di ieri hai preso 38, rasenti l'eccellenza come al solito, purtroppo Pinocchio era legno di salice, non pioppo!


La ringrazio professore - disse la Parker con un sorriso, soddisfattissima del risultato ottenuto - Spero si diverta e complimenti per il costume!

Aggiunse, ampliando il sorriso che divenne divertito mentre lo osservava allontanarsi per raggiungere i colleghi professori ed intanto con lo sguardo cercava Typhon per capire dove fosse: peccato che la sua attenzione fu nuovamente catturata, questa volta da una bionda sconosciuta che le si parò davanti con un vestito alla Superman versione femminile.

Ehi, è tuo questo angolo di paradiso?

Ah, ehm, sì.
Sono Alexis, uno dei due proprietari. Benvenuta.


Confermò la Delfina, chiedendosi chi potesse mai essere la donna di fronte a lei che, poco dopo, la lasciò letteralmente a bocca aperta col suo modo di fare e soprattutto di parlare.

Beh, bel lavoro sorella, i miei complimenti, cazzo che spettacolo!

G-grazie...

Balbettò lei in risposta, abbozzando un sorriso mentre la osservava avvicinarsi a sua volta al gruppetto degli insegnanti: subito dopo, la sua attenzione fu catturata da qualcuno che, evidentemente, la stava cercando con lo sguardo, e grande fu la sorpresa di Alexis quando, avvicinandosi, si rese conto che quella persona era il docente di Astronomia a cui la Parker faceva da assistente.

Professor Trigger, non pensavo sarebbe riuscito a passare!
Che bella sorpresa!


Mai avrei pensato di trovarmi a poter decretare così facilmente la nomina di studentessa più bella di Hogwarts.
E' davvero vestita bene Parker, faccia i complimenti ai genitori per la splendida figlia che è, mi raccomando.
Ecco, questo è per lei e per il signor Seal, come mio augurio di buona fortuna per la riuscita del negozio, spero possa piacervi, quello rosa è per lei e l'altro azzurro ovviamente per lui, chiedo perdono per la banalità...


Alexis rimase quasi senza fiato quando Irvyne si esibì in un perfetto baciamano tutto per lei, ma ancora di più quando le mise in mano un pacchetto, un regalo per lei e per Typhon in ricordo di quella serata che per loro si stava dimostrando così importante.

Oh, professore, non doveva... - mormorò Alexis, scuotendo appena il capo con aria incredula mentre apriva la scatola e vi trovava dentro due coccinelle, due portafortuna rosa e blu tutti per loro - Sono bellissimi, è un pensiero così gentile il suo... perché non si ferma a mangiare e bere qualcosa?

Purtroppo non posso trattenermi, ho altri impegni importanti che mi conducono fuori dalla cittadina, quindi adesso con il suo permesso mi affretterei ad andare.
Per favore porti i miei saluti più calorosi anche al suo collega e di nuovo tanti tanti auguri, state facendo un ottimo lavoro, lo si vede già da ora... Buona serata signorina Parker, pensi solo a divertirsi questa notte, le ricerche attenderanno.


Sorrise in direzione del docente a quel professore, accompagnando le labbra incurvate verso l'alto con un cenno d'assenso del capo.

D'accordo professore, grazie ancora...
Ci vediamo dopodomani a lezione!


Lo salutò lei, non accorgendosi minimamente dell'arrivo di Typhon alle sue spalle fino a che non sentì la sua voce vicino al proprio orecchio, che la fece sobbalzare e voltare con uno scatto.

Perché proprio questi due insetti?
Luccicanti, per carità, ma c'è un significato particolare?


Ecco dov'eri, pensavo di averti perso! - esclamò la Delfina con un sorriso divertito sulle labbra mentre si azzardava a dargli un piccolo bacio: in fondo potevano anche lasciarsi andare a quelle piccole manifestazioni d'affetto fuori da Hogwarts, no? - Ma come, non dirmi che un Mezzosangue come te non conosce il detto secondo cui le coccinelle siano dei perfetti portafortuna...

Lo prese in giro facendogli una piccola linguaccia ed accettando con un sorriso il bicchiere con la pepsi che lui le aveva passato, anche se poco dopo fu lui a prenderla in giro, o più che altro a prendere in giro quelle che erano state le sue paranoie fino ad un'ora prima.

Forza, avanti, dillo, voglio sentire un "Te l'avevo detto", ed anche con estrema convinzione.

Va bene, va bene... me l'avevi detto, contento?

Domandò la ragazza, ma con una nota di serenità nella voce sicuramente più coglibile di quando quella serata era iniziata, segno che finalmente si stava rilassando, mentre coglieva con la coda dell'occhio la bionda di prima chiacchierare amichevolmente con la professoressa Vireau: che fossero amiche?

La gente non manca e sono sicuro che ne arriverà altra, e quelli che ci sono ora, si stanno divertendo più che mai, convinta adesso?
Quasi quasi mi vado a fare una bistecca in nostro onore, tra poco fai il "famoso" discorso e poi mi fai compagnia?


Sai che non posso...
Uno dei due dovrà pur rimanere per dare la parvenza di essere un proprietario serio e responsabile, no?


Lo canzonò ancora con divertimento e felicità mischiati insieme, lasciandolo andare verso il palco dopo aver comunque annuito alla sua domanda così da non far sentire qualche anticipazione ad orecchi indiscrete, in fondo era pur sempre una sorpresa no?
Intanto la gente, per fortuna, continuava ad arrivare al locale ed infatti poco dopo Alexis si ritrovò davanti Melia, la Prefetta di Serpeverde che aveva avuto modo di conoscere in Biblioteca.

Ciao Alexis, complimenti per la festa... il posto è bellissimo, e poi mi sembra che si stiano divertendo tutti.

Ciao Melia, ti ringrazio e grazie anche per essere venuta... che bel costume che hai, una Biancaneve molto originale!

Rispose la Delfina con un sorriso sincero, felice di vedere la Serpeverde alla sua inaugurazione perché avere persone di Casate diverse riunite tutte insieme era un ottimo modo per mostrare quanto Hogwarts fosse una scuola coesa al di là della Coppa delle Case e delle divergenze tra le sei... e per questo, per un momento, Alexis si ritrovò a pensare che anche Ferdy riuscisse a passare alla festa, e magari anche l'altro prefetto dei Corvi... per non parlare di Arianna, la Dragargenteo non poteva mancare, Typhon aveva troppo bisogno di lei.
E a proposito di Typhon...

Quello è il tuo ragazzo e socio?

Uhm? Ah, sì, lui è Typhon Seal.

Confermò Alexis con un sorriso.

Vado a complimentarmi con lui. Mi raccomando, se ti serve qualsiasi cosa nel corso della festa conta pure su di me.

D'accordo Melia, grazie ancora... e divertiti!

La salutò la Delfina, trovando la collega gentile e premurosa: e dire che solitamente si parlava così male delle Serpi... intanto un altro Delfino fece il suo ingresso nel negozio, e la Parker sentì la voglia di volerlo andare a salutare personalmente visto che, oltre ad essere colleghi, erano prima di tutto amici.

Dylan, che bello vederti! - esclamò infatti, avvicinandosi al giovane uomo con un gran sorriso - Come stai bene vestito da Link, ti dona il verde lo sai? - aggiunse sincera, indicandogli poi il punto dove si trovavano i professori con un cenno del capo - Laggiù ci sono i tuoi colleghi se li vuoi andare a salutare, io intanto vado che devo fare un annuncio, ma ci vediamo dopo d'accordo?

Fece un altro sorriso in direzione di Dylan, felice di averlo lì alla festa, e facendo dietro-front prese passo verso il palco, lasciando durante il suo percorso il bicchiere sul tavolo così da potersi muovere liberamente.
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Messaggioda Jorge » 01/11/2012, 15:23

[Con Cappie Kayleen Miyabi Liling e Melia-> In giro per il Negozio]


Alla fine erano riusciti ad arrivare e una volta entrati nel negozio, Jorge e Caroline Priscilla si misero da dare un’occhiata in giro, ma mentre il delfino cercava la sua Ninfa l’attenzione della tassetta su attirata subito dai numerosi tavoli con sopra ogni ben di Merlino.

Cibo!

A quella esclamazione lo stomaco del portoghese diede il suo gorgoglio di approvazione ricordando al padrone e alla sua sorellina che l’ora di cena standard era passata da un pezzo e che quindi era ora di rimediare.

Ricordami di ringraziare la tua prefetta più tardi...

La ringrazieremo insieme – rispose Jorge, provando a frapporsi tra l’enorme zucca e il banchetto – Prima di assaltare il tavolo però… La mia mamma dice che è cattiva educazione mangiare per primi…

E la seconda frase la sussurrò per farsi sentire solo dalla sua sorellina, mentre gli occhietti saettavano dal tavolo alla figura di Alexis che stava parlando con alcuni adulti, tra cui aveva riconosciuto solo la VicePreside e il docente di Trasfigurazioni.

Non possiamo fare una figuraccia del genere…

Rincarò la dose più per convincere se stesso che l’amichetta. Fortunatamente Miyabi venne in loro soccorso, distogliendo per una frazione di secondo o due l’attenzione di entrambi o almeno quella del delfino dal fattore cibo.

Ciao Jorge-kun, ciao Cappie-chan, come siete belli!
Siete arrivati da tanto?


Visino di pesca ma come sei …manga… - la salutò Jorge con un sorrisino divertito, dimostrando non solo di apprezzare il suo abito ma anche di averne riconosciuto la provenienza. Dopotutto tra adolescenti babbani certi fumetti non passavano mai di moda – Veramente siamo appena arrivati sai… la nostra carrozza ha avuto un piccolo intoppo…

E si scambiò o almeno provò a scambiarsi un’occhiata d’intesa con Cappie, giusto per non rivelare al mondo quanto erano stati stupidi a perdersi per il villaggio.

Una domanda visino di pesca… Ma quella cosa nera che ci sta salutando da vicino le bibite è per caso Ethan Travis?

Si informò, dubbioso, indeciso se alzare a sua volta la manina o meno. Già il Grifondoro metteva timore per la sua altezza normalmente, con quel vestito poi era proprio spaventoso, oltre che irriconoscibile. Lui invece, che aveva solo del cerone bianco sul viso e qualche lacrima nera era impossibile da non individuare.

Buonasera a tutti!

Il sorriso di Jorge aumentò di un grado, per così dire, quanto sentì la voce di Kayleen provenire dalle sue spalle: era da un po’ che non riusciva a incontrare la Grifa da sola e quindi vederla alla festa non poteva che fargli piacere.

Figlia dei fiori… ma che animale hai scelto? Un uccello? – le chiese quindi non riuscendo a riconoscere il pavone – Secondo me era meglio se optavi per un girasole o un’orchidea… Sai gli animali sono molto sensibili.

E se anche poteva sembrare che la stesse prendendo in giro per il fatto di essere vegetariana, il tono di voce era così gentile e divertito che forse, ma solo forse, l’altra non lo avrebbe picchiato.

Ehm.. Chi sei?

Se indovini da sola ti vado a prendere qualcosa da bere. – esclamò quindi raggiante, provando a dare una gomitata a Caroline PriscillaSe invece non indovini vai tu a prendere un panino a me e alla zucca.

Così aveva trovato il modo di tacitare il suo stomaco e quello di Cappie senza però essere i primi a inaugurare il banchetto. Chiacchierava e si guardava intorno, sempre alla ricerca della sua Ninfa, spostando non solo la testa ma anche il resto del corpo con il quale urtò o gli sembrò di urtare qualcosa o qualcuno. Non seppe quindi se era stato lui o meno a causare la caduta di Liling ma di sicuro un po’ in colpa si sentì visto che allungò la mano per aiutarla ad alzarsi.


<Ohi ohi..Oh, scusa..scusami non volevo, io non stavo guardando eh..>

Fiore di loto non ti preoccupare, non è colpa di nessuno… - si affrettò a dire, e se la delfina avesse accettato la sua mano l’avrebbe aiutata a rimettersi in piedi – Ragazzi lei è una delle mie primine – disse poi con voce da grande, presentando la piccola a tutti i suoi amici, ovviamente alla sua maniera. – Fiore di loto questi sono figlia dei fiori, visino di pesca e … tornado parlante – e il soprannome di Cappie provò a sussurrarlo nell’orecchio della giapponesina in modo che Kayleen non potesse sentire.

Dopo quella presentazione made in Jorge, il delfino era molto soddisfatto di sé, anche se si sperava che gli altri procedessero a presentarsi con il loro vero nome, se no la confusione sarebbe andata alle stelle.

Liling ma da cosa… - stava per chiedere alla compagna di casata da quale manga provenisse il suo abito quando una voce dolce e melodiosa catturò completamente la sua attenzione facendogli brillare gli occhi come due stelle e spuntare sul viso il sorriso più radioso che le sue amichette gli avevano mai visto.

Buonasera a tutti.

Melia.

Pronunciò solo il suo nome, con un tono di voce estasiato e reverenziale come se avesse appena visto la cosa più bella del mondo. E in effetti era così ma non per il vestito provocante che,per un dodicenne era ancora un dettaglio trascurabile, ma per quegli occhi gialli speciali e quel sorriso che lo ammaliava senza bisogno di usare l’ipnosi.

Jorge, sei davvero adorabile.

E’ tutto merito tuo… Lo sai…

Commentò in risposta, visto che era stata proprio la Prefetta dei Serpeverde a aiutarlo a sistemare l’abito con la magia.

Cappie, sei tu lì dentro?

Ma nooooo – si affrettò a dire, provando a posare una mano sul braccio della ragazza più grande, dimostrando una grande confidenza che forse a Dylannon sarebbe piaciuta molto – Figurati se Cappie avrebbe scelto una maschera così strana…

Aggiunse, sicuro che la sorellina non se la sarebbe presa più di tanto visto che le aveva già detto che era stupenda. Poi, se Melia glielo avrebbe permesso, Jorge le si sarebbe avvicinata e avrebbe provato a sussurrarle in orecchio.

Si è lei ma ora non dirlo a nessuno…

E poi avrebbe annusato il suo inebriante profumo prima di rimettere un po’ di distanza tra loro e dire a voce più alta.

Sei davvero bellissima…
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Messaggioda Elisabeth » 01/11/2012, 16:06

{Dormitorio Serpeverde = ORE: 20.00}


Elisabeth aveva aspettato un’intera settimana prima di poter vedere quale abito la mamma le aveva spedito dalla Francia per l’imminente festività di Halloween.
La bambina era preoccupata dall’abito sicuramente sfarzoso che la sua mamma le avrebbe spedito, alla donna piaceva vedere la bimba indossare quel genere di vestito anche se alla bambina non sempre piacevano gli abiti che la mamma la costringeva ad indossare.

Ormai era giunta quasi l’ora di prepararsi per la vesta ed un po’ riluttante all’idea di scoprire quale abito aveva scelto per lei la mamma, la bimba aprì il grande pacco che giaceva sul suo letto dalla mattina, tolse il primo strato di carta e si trovò fra le mani un grazioso pacco.

Ecco lo sapevo come al solito la mamma avrà pensato di qualcosa di sfarzoso, ma, perché non posso mai vestirmi come le altre bambine?

Pensava la bambina rimpiangendo di aver lasciato scegliere alla sua mamma il suo vestito per l’inaugurazione del negozio di musica, ma, quella volta non avrebbe fatto tante storie nell’indossarlo qualsiasi vestito fosse, la lettera che aveva ricevuto la settimana prima era stata bellissima e la sua mamma le aveva mandato in risposta alla sua una lettera altrettanto lunga, dove le dava tanti consigli utili su come trattare la Prefetta Serpeverde, su come doveva comportarsi con gli altri bambini e persino se avesse davvero voluto entrare nel coro della scuola il suo permesso, in fin dei conti anche la sua mamma anni prima vi aveva fatto parte e la bimba aveva ereditato la stessa voce della donna.

La Serpina prima di aprire la scatolina e di scoprire quale fosse il suo abito si mise a leggere la lettera della mamma.



Mia adorata Principessina,
Nella scatola che ti ho inviato troverai il vestito che ho scelto per te, è di fattura italiana e non preoccuparti di sciuparlo, prima di spedirtelo mi sono premunita di incantanrlo a dovere, in modo che tu possa divertirti senza preoccuparti troppo del vestito.
Sicuramente una volta indossato sarai bellissima, mi dispiace solo di non essere presente per vedere quanto sarai bella.
Ora ti devo proprio lasciare ho un emergenza e devo scappare.
Ti abbraccio forte forte e ti mando un infinità di baci.
Mamma



Elisabeth mise in un angolino la lettera della mamma e finalmente aprì la scatola e la prima cosa che vide fu la maschera che avrebbe dovuto portare sul viso

Immagine


E rimanendo senza parole vedendo il vestito che la sua mamma le aveva mandato, come al solito la donna aveva esagerato, ma, stranamente alla bimba il vestito piaceva.

Ci mise un po’ di tempo nel prepararsi, ma, guardandosi allo specchio l’insieme le piaceva molto.

Come al solito la mamma ha esagerato però il vestito è così bello.

Disse la bambina tutta contenta, per una volta la sua mamma aveva trovato un vestito che piaceva anche a lei, fatto piuttosto strano o la bimba stava crescendo ed i suoi gusti stavano diventando più simili a quelli della mamma.

Elisabeth uscì dal dormitorio e dalla Sala Comune per recarsi nell’Atrio del Castello e da qui dovette aspettare il suo turno prima di trovare una carrozza libera.

Nel frattempo una primina che aveva conosciuto sul treno e che all’arrivo nella scuola era stata smistata in Delfinazzurro apparve accanto a lei.

Una volta arrivate la bimba aprì lo sportellino e scese i pochi gradini che la dividevano dalla strada stando bene attenta a non inciampare nell’orlo dell’ingombrante gonna del suo abito da dama medioevale, che la mamma le aveva mandato e che la bimba era riuscita a riconoscere senza problemi dopo aver assistito alla lezione del Prof. Logan Sykes docente di babbanologia.

Immagine


E prima di dirigersi verso il negozio di musica la bimba aiutò la Delfina che era in sua compagnia a scendere dalla carrozza.

Brianna, scusa se te l’ho chiedo, ma, nel negozio hai qualche amica che ti aspetta? Altrimenti possiamo farci compagnia a vicenda.
Disse la bimba accompagnando le sue parole da un grazioso sorriso.


[Ingresso del negozio: ore 21:30 => In giro per il negozio con Brianna]


La Serpina si guardò in giro e non vedendo nessuno dei suoi amici pensò a buon ragione che si trovassero tutti dentro il negozio.

Sicuramente sono già arrivati, volevo tanto farli conoscere a Brianna e così piccola che qualche amico più grande si sentirebbe più tranquilla.

Ed ecco che la bimba che sogna di diventare un Auror e magari anche un Medimago, si comportava come una specie di sorella più grande verso la piccola Delfina e non volendo lasciarla da sola aveva deciso di rimanere con lei per tutta la serata, ma, prima di fare il suo ingresso nel negozio la bimba indossò la mascherina che fino a quel momento teneva tra le manine [b]

Così dovrei essere irriconoscibile, o almeno lo spero.

Disse la piccola sorridendo e sfoggiando una vocina angelica, come il costume che indossava le imponeva, decisamente stava entrando nel personaggio e rivolta alla sua piccola amica le propose di entrare nel negozio.

Entriamo e vediamo come l'interno?

Chiese la bimba ed una volta all'interno del negozio la bambina vide una marea di maschera e qualche amico in giro, ma, per il momento decise di divertirsi un po' senza di loro, tanto nel negozio di cose stupende da vedere c’è n’erano moltissime e poi voleva conoscere la sua piccola Brianna un po’ meglio.
Ultima modifica di Elisabeth il 01/11/2012, 17:08, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Tisifone » 01/11/2012, 17:07

[Interno del Negozio - con Lucas, Monique, Logan, Celine]



Andrà tutto bene, basta che mi rimani accanto.
Dai, andiamo... fammi morire, tanto lo so che lo farai.


Nonostante l’incitamento di Lucas che avrebbe tranquillizzato chiunque, con quella sua voce dolce e sicura, Tisifone si era tolta il mantello con fare molto titubante visto che il tipo di abito che indossava non aveva nulla a che vedere con le tradizionali vesti da strega, lunghe e ampie e informi che indossava di solito, temendo di apparire inappropriata e ridicola. Fu per quel motivo che, senza disfarsi completamente di quell’accessorio nero e informe che le dava sicurezza, aveva chiesto conferma al suo compagno, anche se il sorriso con cui accolse la sua figura non aveva decisamente bisogno di sottotitoli.

Come una Dea...

Un sorriso compiaciuto le comparve in viso, mentre osservava divertita e lusingata la reazione del compagno che sembrava non riuscire a riprendersi dal “colpo” che gli aveva inflitto con quel costume a quanto pare provocante e non propriamente ridicolo come temeva.


Guarda, lì c'è... – voltò il capo seguendo la direzione indicatale da Lucas, apprezzando il tono basso con cui si stava rivolgendo a Monique - tua cugina con la Parker... andiamo a salutarle?

Certo… siamo qui per fare conversazione, socializzare e divertirci…

Acconsentì, avvolgendo il proprio braccio intorno a quello di lui in modo da avvicinarsi insieme, inequivocabilmente come una coppia, alla VicePreside e ad Alexis.

Vice Preside, signorina Parker...
Mi devo complimentare con lei, è davvero tutto meraviglioso. Monique, deve essere fiera della sua Prefetta.


Lucas ha ragione Signorina Parker, lei e il Signorino Seal avete fatto davvero un ottimo lavoro.

Aggiunse Tisifone, con un tono serio ma meno freddo e distaccato del solito, merito probabilmente della presenza di Lucas. Ovviamente la voce era la sua e quindi chiunque probabilmente avrebbe potuto riconoscerla sentendola parlare, ma per lei quello non era un problema. La maschera che indossava non serviva a celare la sua identità, non si vergognava di essere lì con il suo compagno, ma semplicemente a darle una sorta di infantile sicurezza, quasi che fosse un capriccio e prima o poi se ne sarebbe accorta da sola.

Lo sono Lucas, lo sono.

Sollevò le spalle in risposta all’occhiata di complicità che le rivolse Monique, come a dirle che si, lei aveva avuto ragione e la Divinante torto, e che era normale che fosse visto che a livello estetico/stilistica Tisifone era rimasta ferma a circa uno o due secoli prima.

P-professori...

Signorina Stevens…

Rispose prontamente al saluto della sua Grifa, l’unica studentessa, da quello che aveva potuto notare, che fino a quel momento aveva trovato il coraggio di avvicinarsi al capannello di professori che andava via via infoltendosi di più. Probabilmente il fatto che fosse una Grifondoro non avrebbe dovuto meravigliare più di tanto, ma considerato la proverbiale timidezza di Miyabi, che fuggì via subito dopo quel veloce e orientaleggiante saluto, la cosa aveva in sé del miracoloso quasi.

Mi piacerebbe sapere da cosa è vestita… - commentò, dando un’occhiata in giro per osservare anche gli altri studenti. – Oh Merlino per la verità non capisco la maggior parte degli abiti che ci sono in giro… eccezione per la zucca, la fatina verde e forse quell’uccello blu che mi ricorda molto la Signorina Ward.

Commentò ad alta voce, non preoccupandosi di mostrare la propria ignoranza rispetto alla cultura e tradizione babbana da dove la maggior parte delle maschere indossate dagli studenti sembrava provenire.

Vogliate scusarmi, vado a salutare gli altri arrivati...
Ma voi mangiate pure tutto quello che volete! E, professoressa... spero di sentirla cantare più tardi, ci terrei tantissimo!
A dopo!


Non si meravigliò per quella richiesta, visto che Monique era, tra le altre cose, anche la direttrice del coro di Hogwarts, e trovò adorabile il rossore che colorò le guance della sua cuginetta che dimostrava come, nonostante il ruolo di responsabilità che occupava all’interno del Castello, fosse rimasta una persona semplice e modesta.

E anche molto perfida…

Si disse, ironicamente, ascoltando le sue parole provocatorie, non tanto riferite alla maschera che indossava, quanto all’esistenza di un fan club del bel docente di Trasfigurazione.

Te la toglierai quella maschera prima o poi? Qualcosa mi dice che il tuo fanclub sarà entusiasta della mise che hai scelto...

Credo che la toglierò prima di quello che pensavo… - commentò, stringendo in maniera un po’ troppo possessiva forse il braccio del suo compagno – Non mi riesce bene fulminare le persone con uno sguardo con questa sul viso.

Aggiunse ironica, per poi aggrottare le sopracciglia con un disappunto che venne, ovviamente, celato dalla suddetta maschera, non appena Logan fece il suo ingresso nel locale, con quel suo modo spontaneo e irriverente che, manco a dirlo, non incontrava molto il favore della Divinante.

I miei omaggi Capitano!
Ahahah, come va Moni?
Ehm, posso chiamarti Moni fuori dal luogo di lavoro vero?
Non sono molto abituato a relazionarmi con dei colleghi in ambito scolastico!


Scosse la testa di fronte a quel modo di fare, mordendosi la lingua per non uscirsene con un qualche commento fuori luogo sull’incapacità dell’uomo di relazionarsi in maniera formale con chiunque e in qualunque circostanza. Per fortuna che Logan faceva il dragoniere e non il diplomatico e che a Hogwarts ormai le formalità erano solo ricordi del passato, un passato a cui Tisifone continuava però a voler rimanere ostinatamente attaccata.

Naturalmente Logan, fuori dalla scuola soprattutto possiamo anche essere un po' meno formali.
Da cosa sei vestito?


Giusto Signor Sykes – si intromise, incapace di usare il nome proprio del collega così all’improvviso – Perché non ne approfitta per illustrarci brevemente alcune delle maschere qui presenti? Quel ragazzo lì per esempio – e inconsapevolmente indicò un altro dei propri Grifi, Ethan Travis – è leggermente inquietante…

Se mi permetti, eclissi la bellezza di ogni studentessa dal sesto al settimo anno qui dentro, sei l'emblema della verità al riguardo del "crescendo si migliora soltanto"!
Dov'è quel mattacchione di Vastnor?
Rimasto nei sotterranei a dar da mangiare alle bisce?


A quella domanda, che per i suoi canoni era decisamente inopportuna, Tisifone lanciò un’occhiata a Monique per essere certa che la cosa non l’avesse ferita in alcun modo, e, in caso, si sarebbe inventata un modo per trarre d’impiccio la cugina. Cosa di cui, però, non ce ne fu bisogno vista la risposta sincera e noncurante che l’altra diede a Logan.

Non se l'è sentita di venire, non ama stare in mezzo alla folla... E ti ringrazio per il complimento, credo che anche tu farai furore tra le nostre studentesse, come Lucas.

Sollevò gli occhi al cielo, sconsolata, per quel continuo punzecchiamento, perché così lei lo leggeva, nei propri confronti sul suo compagno e sul successo che sembrava riscuotere presso le loro studentesse. Quando Logan si avvicinò a Lucas per stringergli la mano, Tisifone, a malincuore, lo lasciò andare, per non essere d’intralcio ai due uomini, sentendosi però all’improvviso andare alla deriva senza l’appoggio dell’altro. Non le era mai piaciuta la confusione e in più non era una creatura da feste, ma non poteva passare tutta la serata attacca al proprio compagno, non era giusto per lui, che aveva tutto il diritto di divertirsi, né per se stessa.

Turner, sei consapevole che adesso che ti ho visto conciato così, ogni volta che ci incontreremo per i corridoi la mia mente trasfigurerà le tue vesti in queste vero?

Anche la mia… e spero non per lo stesso motivo…

Si ritrovò a pensare Tisifone, divertita, anche se le parole successive dell’uomo fecero sparire il sorrisino che le era appena spuntato in viso.

Ahahah, come stai?
Che dicono le allieve eh!?
Hanno già fondato un apposito fan club in tuo onore?


Si irrigidì leggermente a quell’ennesimo riferimento ma per fortuna l’arrivo di Irvyne la tolse dall’impiccio di dover provare a dissimulare il suo fastidio. Porse quindi la mano al suo Prefetto, permettendogli di farle il baciamano e rivolgendogli un sincero sorriso di apprezzamento.

Mai ho trovato maschera più invadente e fastidiosa nel voler celare dietro di se tanta leggiadra bella presenza, signorina.
Mi congratulo per la scelta delle vesti e mi auguro che anche lei stia trovando divertimento in questa ludica serata musicale.
Irvyne Trigger, per servirla.


Irvyne sei sempre molto galante – rispose quindi usando il suo nome di battesimo e il tu, considerato che lavoravano a stretto contatto – e purtroppo solo di passaggio a quanto sembra.

Aggiunse con una punta di egoistico rammarico, visto che Trigger era una delle poche persone lì presenti con cui si trovava abbastanza a proprio agio per poter conversare serenamente.

Moniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!

Un urlo molto poco femminile pronunciato però da una donna davvero molto bella interruppe il corso dei suoi pensieri e probabilmente qualsiasi conversazione che si stava tenendo intorno alla VicePreside, anzi più di una persona, Tisifone inclusa, fece un passo indietro per evitare di essere travolta da quel sexy tornado umano.

Celine...
Celine, ma sei davvero tu?! Che diavolo ci fai qui?!?


Sorpreeeeesa!!!
Non te l'aspettavi, eh?! Ero sicura che ti avrei trovata ad una festa come questa, quando si parla di musica... beh, che fai, non mi presenti ai tuoi colleghi??


Spigliata ed esuberante proprio come il docente di Babbanologia.

Pensò Tisifone, scuotendo la testa per l’ennesima volta e chiedendosi, per l’ennesima volta, per quale motivo aveva accettato di recarsi lì quella sera.

Sei patetica… perché non la smetti di pensare a cosa potrebbero dire gli altri e non inizi a concentrarti su quello che vuoi tu? E’ pieno di studenti e quindi? Non è che ti rispetteranno di meno domani solo se adesso ti vedranno vestita così… anzi forse potrebbero rispettarti un pochino di più.

La rimproverò duramente la sua coscienza, cercando di spronarla a reagire a quella spirale di inutile depressione in cui stava cadendo, prima che diventasse troppo noiosa anche a se stessa. Lanciò un’occhiata al suo compagno e, da quello che poteva vedere, sembrava che fosse più divertito che altro sia dal comportamento di Celine che da quello di Logan e la cosa non la stupiva più di tanto visto che anche Lucas aveva una certa esuberanza che però a lei non dispiaceva per nulla.

Ah-ehm, scusami, ti presento subito il professor Lucas Turner, docente di Trasfigurazione con la sua accompagnatrice misteriosa. Ed il professor Logan Sykes, docente di Babbanologia da poco nella nostra scuola. Signori, questa è quella pazza scatenata ed unica della mia migliore amica... Celine Sauvage.


Più che misteriosa direi infantile – disse quindi, facendo evanescere la maschera che indossava e tendendo la mano verso Celine – Tisifone Samyliak, Docente di Divinazione nonché compagna del nostro Marco Polo qui presente.

Si presentò con un tono di voce morbido ma nonostante tutto non proprio rilassato, scoccando un’occhiata innamorata al proprio compagno e una di divertita minaccia alla cugina.

Migliore amica eh? – commentò quindi con una pericolosa luce negli occhi – Avrai quindi un po’ di aneddoti interessanti da raccontarci sulla nostra cara VicePreside.
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Messaggioda Dylan » 01/11/2012, 17:14

[ ESTERNO NEGOZIO / ASSIEME A MELIA HERBERT ]


Dylan, non lo so... Mi piacerebbe tanto, ma se qualcuno ci dovesse scoprire? Se qualche professore o anche solo qualche studente dovesse vederci e dovesse capire che ho passato la notte fuori con te sarebbe un disastro...

Per certi versi ci avevo pensato, per altri la voglia di stare solo con te ha avuto il sopravvento, scusami...

Una cosa per volta.
Intanto cerchiamo di non farci scoprire alla festa, vediamo come va e decidiamo all'ultimo... d'accordo?


Certamente, non c'è fretta e se destino vorrà che stasera torneremo solo al castello, sarò ugualmente felice di esserti potuto stare accanto, per ammirare le tue fattezze da vera principessa e non solo delle favole, ma anche dei miei sogni...

Le fece un sorriso radioso, volendola rassicurare che anche qualora fosse andata diversamente da come lui aveva sperato, di certo non l'avrebbe fatta sentire in colpa, e come mai avrebbe potuto?
Non con una Biancaneve dolce e allo stesso tempo eccitante come lo era Melia.
La ragnatela dentro la quale era intrappolato andava infittendosi sempre di più, ad un ritmo ed una velocità impressionante, ma lui non poteva accorgersene in alcun modo, non aveva possibilità di scampare o di fuggire, e a lei evidentemente andava bene così, averlo accanto con dei sentimenti per lo più falsi, non realmente esistenti, come una marionetta nelle sue mani affusolate e candide.
Probabilmente era quello che faceva contraddistinguere il suo lato malvagio e realmente cattivo, peccato che per Dylan, la serpeverde fosse il non plus ultra dell'angelico e paradisiaco, puro e intoccabile.
Che tristezza.

[ SHELIAK & VEGA / CON MELIA HERBERT E VERSO ALEXIS PARKER ]


Ciao Alexis, complimenti per la festa... il posto è bellissimo, e poi mi sembra che si stiano divertendo tutti.
Quello è il tuo ragazzo e socio?
Vado a complimentarmi con lui. Mi raccomando, se ti serve qualsiasi cosa nel corso della festa conta pure su di me.


La cosa sicura era che una volta entrati lì dentro, Connor non possedeva più nessuna esclusiva su di lei, anzi, doveva rimanere silenzioso e tranquillo mentre la lasciava andare a vagare tra i tavoli imbanditi, salutando chiunque desiderava, ma alla fine era preparato a tutto ciò se si considerava che ogni giorno a scuola la situazione era più o meno la stessa.
Melia, il suo unico grande amore, si diresse per prima in direzione della collega Parker, complimentandosi con lei, mentre Dylan si guardava ancora una volta la mano che fino a quel momento era stata a contatto stretto con quella della serpe, portandosela alle narici per sentirne ancora l'odore intenso, buono, profumato e inebriante della pelle della ragazza, ovviamente facendo attenzione che nessuno lo guardasse, per non stranirsi.
Subito dopo però, era anche il momento per lui di cominciare a guardarsi attorno per non perdere di vista tutti gli altri invitati, così da salutare chi conosceva e sorridere appena verso gli sconosciuti, in modo educato.
Fu proprio in quel frangente che Alexis si avvicinò a lui con un bellissimo sorriso smagliante e dolcissimo, leggiadro, facendogli i complimenti per il suo vestito, riconoscendolo anche e facendo vedere che la cultura per i videogiochi evergreen non era cosa rara tra le mura di Hogwarts.

Dylan, che bello vederti!
Come stai bene vestito da Link, ti dona il verde lo sai?
Laggiù ci sono i tuoi colleghi se li vuoi andare a salutare, io intanto vado che devo fare un annuncio, ma ci vediamo dopo d'accordo?


E' bello anche per me, ottima presentazione per il negozio... E sei vestita davvero bene, Typhon è un ragazzo fortunato...
Mi dona il verde dici? Ero quasi indeciso all'inizio se optare per una tinta viola della stoffa ma alla fine ho preferito seguire il filone classico!
Sei molto gentile, penso che mi occuperò subito di salutarli, attendo con ansia di sentire in cosa consisterà l'annuncio, a tra poco!


Sorrise con una espressione rilassata e morbida in volto, il nostro artista, seppur dentro di se fosse davvero molto, molto inquieto per via della lontananza di Melia dal suo corpo, per quanto sapeva bene ormai che doveva prepararsi a trovarsela distante per tutto il resto della serata, se non voleva dare sospetti e allo stesso tempo sperare in qualche modo che al termine dell'inaugurazione potessero andare da soli da lui a stare in intimità, secondo i suoi piani e desideri iniziali.
Non appena Alexis si congedò da lui quindi, spostò gli occhi prima verso ogni direzione per cercare un'ultima volta la Veela con lo sguardo, individuandola a parlare con Typhon Seal, collega ed anche altro gestore del negozio, che sembrava essere in procinto di andarsene.
La cosa certa era che gli sguardi che si scambiarono Seal con la Herbert non piacquero per nulla al nostro Connor, che assottigliò la vista, inspirando profondamente e bruciando di rabbia e gelosia.
Strinse il pugno con tanta forza da lasciare anche una bella impronta viola delle dita sui palmi, prima di scrollare un poco le spalle per buttar fuori il nervosismo e l'ira e spostare il passo verso i suoi colleghi, che raggiunse poco dopo, individuando il docente di Babbanologia Logan, la Vice Preside Monique, il professore di Trasfigurazione Lucas ed altre due persone di sesso femminile a lui al momento sconosciute, delle quali poco dopo una si mostrò, togliendosi la propria maschera, rivelandosi per la professoressa Samyliak, Divinazione.

Buonasera!
Se non lo sapete, ho indosso il costume di un eroe, protagonista in un vecchio e famoso gioco babbano, vedo che siete stati tutti molto originali...
... Per lei che non mi conosce, mi chiamo Dylan Connor, sono l'insegnante di Alchimia di Hogwarts, piacere di incontrarla.


Molto contenuto nelle parole e nella conversazione iniziale, evidentemente il pensiero di quello sguardo precedente gli mandava ancora il sangue al cervello e non riusciva a farlo rimanere in pace, calmo, disteso e rilassato, per quanto adesso dovesse dimostrarsi naturale verso i colleghi.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 01/11/2012, 17:25

[Con Jorge, Kayleen, Miyabi, Liling, Melia e Ethan Travis => In giro per il negozio]


L'unica cosa che la giovane strega era riuscita a focalizzare non appena entrata nel negozio, fu la montagna di cibo sulle file di tavoli imbanditi. Il suo stomaco iniziò a lamentarsi, gorgogliando come un leone affamato, mentre lentamente sentiva salire sempre di più l'acquolina in bocca. E sicuramente sarebbe partita alla carica verso tutte le vettovaglie presenti, se il fratellino Jorge non l'avesse fermata con le sue parole.

La ringrazieremo insieme. Prima di assaltare il tavolo però… La mia mamma dice che è cattiva educazione mangiare per primi…

Ma io ho fame...

Non possiamo fare una figuraccia del genere…

La bambina stava per ribattere, quando venne interrotta dall'arrivo di una ragazzina, Miyabi per la precisione, vestita da...scolaretta? Cappie, seppur mezza babbana, non riusciva a capacitarsi del travestimento scelto dalla Grifa. Nonostante tutto lo trovava decisamente bello e non tardò a farlo presente anche alla giapponesina.

Ciao Jorge-kun, ciao Cappie-chan, come siete belli!

Visino di pesca ma come sei …manga…

Manga? Che significa "manga"? Miyabi sei semplicemente...spettacolare!

Siete arrivati da tanto?

Veramente siamo appena arrivati sai… la nostra carrozza ha avuto un piccolo intoppo...

Si...in realtà ci siamo persi, ma alla fine siamo riusciti a trovare la strada

Decisamente la giovane strega non era capace di mentire e in più il suo costume le impediva di vedere appieno quello che il delfino aveva cercato di dirle rivolgendole quella occhiata. Si era scelto davvero una compagna imbranata da portarsi alla festa!

Una domanda visino di pesca… Ma quella cosa nera che ci sta salutando da vicino le bibite è per caso Ethan Travis?

Cappie si voltò di scatto a guardare, strizzando gli occhi da dietro il sacco che aveva in testa e rimanendo completamente folgorata: il costume di Ethan Travis era...fenomenale! Non riusciva a credere ai propri occhi era davvero spaventoso! E poi, l'effetto combinato con l'altezza del ragazzo era mozzafiato! La tassetta aveva tutta l'intenzione di andare dal mago a complimentarsi con lui, quando un nuovo arrivo la bloccò un'altra volta sul posto: non riusciva proprio a scollarsi da lì!

Buonasera a tutti!
Ehm.. Chi sei?


Se indovini da sola ti vado a prendere qualcosa da bere.Se invece non indovini vai tu a prendere un panino a me e alla zucca.

Ancora una volta il fratellino l'aveva battuta sul tempo, dandole una gomitata e rischiando di farla soffocare. Cosa che per altro stava già avvenendo. La bambina, infatti, aveva completamente dimenticato di fare due buchi anche in prossimità delle narici, per avere un maggior afflusso d'aria, ed ora che l'ambiente intorno stava iniziando a scaldarsi lei sentiva sempre di più l'assenza di ossigeno.

Sarò pure irriconoscibile ma -accidenti!- qui sotto non si respira...devo assolutamente togliermi la maschera...

Tuttavia il gioco in cui l'aveva trascinata il delfino le impedì, almeno per il momento, di smascherare il proprio travestimento, sperando vivamente che Kayleen indovinasse in fretta chi ci fosse sotto quella macchina della tortura.

Ohi ohi..Oh, scusa..scusami non volevo, io non stavo guardando eh...

Un altro scricciolo color verde si catapultò in mezzo al loro gruppo, finendo per terra dopo aver sbattuto contro Kayleen. Sembrava una piccola fatina, anzi per la precisione le ricordava Campanellino, il personaggio di una fiaba babbana che la madre era solita leggere a Cappie quando era più piccola.

Immagine


Non ti sei fatta male, vero?

chiese tranquillamente a Liling, sicura almeno che quel sacco in testa distorceva in maniera quasi deliziosa la sua voce.

Fiore di loto non ti preoccupare, non è colpa di nessuno… Ragazzi lei è una delle mie primine. Fiore di loto questi sono figlia dei fiori, visino di pesca e … tornado parlante

Cosa?

chiese Cappie, non riuscendo a capire ciò che Jorge aveva sussurrato alla nuova arrivata. Stavano cercando di conversare tranquillamente, quando nel loro gruppo sopraggiunse Melia, con grande gioia del delfino.

Buonasera a tutti
Cappie, sei tu lì dentro?


Ma nooooo...Figurati se Cappie avrebbe scelto una maschera così strana…

Oh ti prego Jorge non ce la faccio più!- disse in risposta la tassetta, togliendosi finalmente il dannato sacco -Qui sotto si soffoca! Ciao Melia, è bello veder...ah!- si bloccò all'istante, strabuzzando gli occhi nell'osservare ora per bene il travestimento della prefetta. Era davvero...provocante, anche una ragazzina come Cappie riusciva a capirlo e la cosa la fece arrossire: lei non era ancora capace di concepire un abbigliamento del genere e la cosa la metteva in imbarazzo. -Wow...stai benissimo! Ciao Kayleen! Dai, non preoccuparti, andrò io a prendere da mangiare per me e per Jorge! Piuttosto tu vuoi qualcosa? E tu Miyabi? Ah, a proposito, piacere io sono Cappie!- disse, porgendo la mano verso Liling e stringendola, nel caso lei gliela avesse afferrata- Vuoi qualcosa anche tu? Anche se non credo di essere in grado di portare tutto quanto da sola! Mmmh...forse mi farò aiutare da Ethan. Il suo travestimento è spettacolare, devo fargli assolutamente i complimenti! Ci vediamo fra un attimo, torno subito!- parlare a macchinetta le metteva sete e lei non vedeva l'ora di arraffare quanto più possibile in giro. Dopo aver preso le eventuali ordinazioni, la tassetta si avviò all'ingresso, togliendosi il mantello e lasciandolo appeso ad uno degli attaccapanni lì presente. Poi raggiunse quella montagna umana che era Ethan, dandogli una pacca sulla spalla se lui glielo avesse permesso.

Ehi Ethan! Come si sta lassù? Ahahaha sei favoloso, dico sul serio, sarei dovuta venire da te per preparare il mio costume! Come stai? Vedo che sei venuto con Miyabi! A proposito le hai già dato il regalo? Ah, se vuoi ti do una mano a portare da bere...in realtà sarei io quella ad avere bisogno di aiuto, ho una fame e non vedo l'ora di mangiare!- disse, guardando con avidità il banchetto poco più in là -Peter non è venuto? E' un peccato è da un po' che non lo vedo...da quando...ehm...siamo usciti dal labirinto...- si sentiva un po' in colpa ad aver trascurato l'amico, ma erano successe così tante cose da quando era iniziato il loro secondo anno ad Hogwarts che la ragazzina non aveva avuto il tempo di pensare ad altro. Tuttavia si ripromise che avrebbe rimediato presto. Nel frattempo la ragazzina si guardava intorno, cercando di vedere fra la folla se riuscisse a notare qualche volto familiare, come la sua amica Elisabeth ad esempio, o il suo prefetto Vergil...
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Messaggioda Aryanne » 01/11/2012, 17:49

[Hogwarts - Stanza della Prefetta di Dragargenteo]


Doveva ammetterlo, era stato piuttosto divertente prendere in giro Typhon prima nella propria stanza e poi attraverso il muro di essa, le aveva fatto tornare il sorriso.
La verità era che avrebbe fatto volentieri a meno di uscire ed andare a quella festa, visto e considerato come si erano evolute le cose con colui col quale si sarebbe dovuta presentare... già, non solo il Tassostronzo - Ricciardi style il soprannome ovviamente - le aveva dato dell'egoista e dell'egocentrica, ma aveva anche deciso di non presentarsi alla festa con lei perché non voleva che i due si facessero vedere insieme.

E dire che lo consideravo una brava persona.

Pensò Arianna, stringendo le mani a pugno e resistendo con difficoltà alla tentazione di spaccare tutto: quella sera sarebbe stata molto importante per il suo migliore amico, non poteva mancare e questo le sarebbe dovuto bastare per sorridere e arrivare indenne fino alla fine; fece un gran respiro e si guardò allo specchio per l'ennesima volta.
Quel vestito che tanto le era sembrato romantico ora non sembrava più possedere per lei alcun senso, ma tanto non c'era più tempo per cambiarlo: scosse appena il capo e, con un sospiro quasi tremulo, uscì dalla sua stanza.


[Esterno => Interno Negozio con Typhon e Alexis => con Elisabeth e Brianna]


L'interno era stracolmo di gente e di questo Arianna fu contenta, perché significava un sacco di pubblicità per il negozio: la Draghessa individuò subito alcune compagne che la salutarono, e dovendo fingere al meglio delle sue possibilità sorrise in loro direzione anche se dentro ribolliva di rabbia.


Immagine


Non si fermò a parlare con loro, non ne aveva proprio voglia, individuando subito due gruppetti: quello dei professori, con la Vireau, la Samyliak - cazzo, la zingara sapeva anche vestirsi bene ogni tanto - Turner, Sykes e una bionda che lei non conosceva, e quello degli studenti più piccoli tra cui Miyabi, l'amica del Tassostronzo, Kayleen e Jorge, per quanto non fosse sicura dei loro costumi.
Lo sguardo percorse il negozio fino a che non scorse il collega Prefetto che parlava con...

... scommetto che quella è la Herbert.

Ovviamente non ricordava affatto di averla già incontrata precedentemente, per lei era la prima volta che i suoi occhi si posavano sulla figura sexy e provocante della Serpeverde che, dopo aver parlato con Typhon, si spostò in direzione di Alvares e compagnia.
Arianna arricciò il naso e assottigliò lo sguardo, avvicinandosi a Ty con espressione semi-scocciata.

Che voleva da te la Porno-Principessa? - domandò a bassa voce, facendo però poi un mezzo sorriso con salutò l'amico e che accompagnò con un bacio sulla guancia - Questa festa è un successo, c'è un sacco di gente... sono contenta per te - non per "voi", non si poteva pretendere troppo - Allora, che ne dici del mio vestito?

Domandò poi, facendo una giravolta su se stessa proprio nel momento in cui Alexis si avvicinò loro: Arianna si sforzò di farle un piccolo sorriso, alla fine per quanto diverse era pur sempre la ragazza amata dal suo migliore amico e doveva sforzarsi di essere gentile con lei.

Parker... stai davvero bene vestita così - disse, e fu sincera in quel complimento visto che finalmente anche la Delfina si era decisa a vestirsi da donna - E complimenti per la festa, mi sembra stia venendo proprio bene. Vado a prendermi qualcosa da bere e a mangiare qualcosa, ci vediamo dopo!

Li salutò entrambi e si avvicinò al tavolo del salato, indecisa su cosa prendere, mentre con la coda dell'occhio individuava una Serpina - o almeno sperava fosse lei - che conosceva e che per fortuna le stava simpatica.
Le si avvicinò quindi con un sorriso sulle labbra, fermandosi vicino ad Elisabeth e alla bambina che ancora non conosceva.

Ciao bella Serpina... stai benissimo così vestita!
Sei una dama dell'ottocento o qualcosa del genere, giusto?
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Aryanne
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