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OVUNQUE... E DA NESSUNA PARTE!

I luoghi di maggiore interesse nella storia della land sparsi per il mondo e una chat per poter giocare in qualsiasi luogo non presente su PW

Messaggioda Eufemia » 06/03/2017, 19:41

Sai bene quanto il mio Fuoco sappia tenermi sveglia, specie in occasioni come questa: i tuoi familiari stanno davvero dando il meglio di loro stessi... è un peccato che i genitori di Peyton se ne siano andati subito dopo il ricevimento.

J.D. mi ha detto che tengono una scopa nel culo ciascuno, ecco spiegato il motivo...

... un modo piuttosto colorito per spiegarlo.

Non lo stava affatto giudicando, essendo lei la prima ad essere sboccata -specie in certi contesti ed occasioni- al massimo manifestò con quel commento quanto fosse consapevole del cambiamento di Nigel, un mutamento per il quale si sarebbe dovuta prendere il merito/la colpa al 100%; era più sicuro di sé, lo percepiva, ed anche molto distaccato... ma quello non era sicuramente dovuto al suo essere cambiato, quanto alla persona che aveva accanto.

... Il vestito ti donava molto, oggi.

Mi è sempre piaciuto il giallo, mi mette allegria e mi dona positività... due elementi di buon auspicio, specie in un'occasione come questa.
E comunque non si può certo dire che le donne non fossero in tiro, a queste nozze.


Ho fatto sporadici pensieri ben poco pudici nei confronti dell'Oceano e questo a mio fratello l'ho confessato senza colpe!

Credo che Logan sia sceso da tempo a patti col fatto che la sua futura moglie sia capace di attirare gli sguardi maschili sempre e comunque...

Stava facendo una battuta? No, almeno secondo la Longarno; Eibhlin aveva un carisma innato ed innegabile, e non la stupiva che anche Nigel ne fosse rimasto affascinato: al massimo poteva stupirsi che gliel'avesse detto con tanta leggerezza, ma d'altronde perché no? Non stavano insieme, non poteva pretendere alcuna delicatezza nei propri riguardi.

Pensavo mettessi qualcosa di più scoperto però, lo ammetto...
Se ci fosse stata Aryanne ti avrebbe dato della suora, tu che dici?


Probabile...
Ma sai qual è la prima regola di un matrimonio, no? Nessun'altra donna deve mettere in ombra la sposa.
... anche se forse la signorina Auditore e le sue tettone giganti ci sono andate molto vicine!


Si permise una battuta, dimenticando per un secondo la tensione tra loro: non solo Rebecca, ma tutte le femmine presenti avevano fatto del loro meglio per essere in tiro -non quanto la sposa, ma quasi- e tra esse anche l'accompagnatrice del Sykes; fu su di lei che si soffermò il pensiero dell'italiana, un tarlo tanto doloroso da spingerla a togliersi subito il pensiero.

Ho parlato un po' con Kirie, oggi... sembra simpatica.

Lo è, anche se ancora molto chiusa.
Il retaggio del suo paese. Non è semplice distaccarcisi.


Ed è evidente che abbia una bella cotta per te, anche se probabilmente tu non te ne sia accorto.

... Mh?
Una cotta per me?


Sì, per te. -confermò la rossa, super sicura di sé e di quanto detto fino a quando non vide l'espressione dell'altro - Io ci ho messo circa tre minuti per capirlo, ed il fatto che abbia preferito crollare sul divano del soggiorno piuttosto che andarsene a casa credo la dica lunga su quanto io abbia ragione...
... perché mi guardi in quel modo?


Spiacente di contraddirti, ma sono quasi sicuro che poco prima, mentre tu te ne stavi qui, lei si sia pomiciata uno degli invitati.
Ora, per quel poco che la conosco non combinerebbe mai niente di simile se fosse interessata a qualcuno e non avrebbe motivo di farmi una ripicca.


... ha baciato un altro?

Fu il suo turno di inarcare un sopracciglio, aggrottando la fronte con l'aria di chi fosse stato decisamente preso in contropiede: possibile che si fosse sbagliata tanto? Che il suo sesto senso, infallibile in occasioni come quella, avesse preso un abbaglio tanto enorme? Avrebbe scommesso tutto ciò che possedeva che la giapponese fosse interessata a Nigel... ed ora lui le stava dicendo che non fosse così.
Evidentemente la sua perspicacia stava perdendo inesorabilmente colpi.

... provi qualcosa per lei? -domandò comunque, perché anche che Kirie non fosse interessata a lui, nulla vietava che fosse il Sykes quello focalizzato su di lei.

Un affetto incommensurabile, la considero una ragazza degna di tutte le migliori fortune e di tutto il mio supporto.
Sta vivendo una situazione difficile e seppur inizialmente ospitata da me per semplice spirito altruista, col tempo ha conquistato un posto speciale nel mio cuore.


Lo fissò intensamente, sondando le espressioni del suo volto, il tono della sua voce: non le sembrava ci fosse traccia di dispiacere all'idea che la ragazza avesse baciato un altro, né colse sfumature sentimentali in quelle parole; a primo impatto, dunque, Mia avrebbe potuto affermare che effettivamente il Sykes non avesse alcuna mira sulla coinquilina... ma visto quanto si fosse sbagliata prima, dovette anche mettere in conto che forse dei sentimenti lui li provava, e semplicemente non avesse intenzione -come dargli torto?- di condividerli con lei.

Qui l'unica cosa che trovo evidente è che tu sia gelosa, molto gelosa, Eufemia.

... non è mia intenzione negarlo.
Sono molto gelosa al pensiero di te con lei, o con qualsiasi altra donna... ma so anche di non avere alcun diritto di palesare questo mio sentimento, né in generale
-lieve sbuffo amaro- di potermi aspettare nulla da te.

Con quale faccia avrebbe mai potuto avanzare pretese verso il ragazzo che LEI aveva lasciato?

... Peyton lo sa dei tuoi trascorsi con suo marito?

Sì, credo proprio che J.D. gliene abbia parlato... e sono contenta che l'abbia fatto.
Mantenere il segreto avrebbe potuto far passare l'idea che ci fosse ancora qualcosa da nascondere, e non è affatto così.


Ah, tra l'altro, ti mandano i saluti Dwight, Jordan, Theo e Maurice, te li ricordi?

E come dimenticarli? -lieve sorriso- Come stanno?
Li hai frequentati molto ultimamente? Inutile dire che anche Aryanne ed Emmett ti salutino... manchi molto ad entrambi.


Non si erano più frequentati, lui e gli altri due, da quando la storia con l'italiana fosse finita, e questo alla Vastnor era dispiaciuto molto perché, nonostante avessero due caratteri molto diversi -almeno all'epoca- la Mercenaria l'aveva sempre trovato una persona piacevole.

Dovresti passare a trovarli ogni tanto, ne sarebbero felici.
Non è giusto chiudere un rapporto solo perché tra me e te è finita, non pensi? Altrimenti i tuoi genitori e tua zia non avrebbero nemmeno dovuto farmi mettere piede in questa casa...
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Messaggioda Nigel » 06/03/2017, 21:58

J.D. mi ha detto che tengono una scopa nel culo ciascuno, ecco spiegato il motivo...

... un modo piuttosto colorito per spiegarlo.

Mi perdoni miss Longarno, so bene che le vostre delicate orecchie non son fatte per certe volgarità...

La provocazione venne esposta con un velo neanche tanto leggero di malizia, annesso ad uno sguardo da presa in giro abbastanza ovvio e calzante.
C'era tanto di cambiato in lui, era una realtà verso la quale in tanti si erano dovuti abituare, tra familiari ed amici, ma se non altro fino ad allora nessuno si era lamentato.

Ho fatto sporadici pensieri ben poco pudici nei confronti dell'Oceano e questo a mio fratello l'ho confessato senza colpe!

Credo che Logan sia sceso da tempo a patti col fatto che la sua futura moglie sia capace di attirare gli sguardi maschili sempre e comunque...

Futura moglie?
Sai forse qualcosa a me oscura?


Ovvio che fosse quasi scontato che presto o tardi il fratello più grande si fosse accalappiato l'Oceano, ma era anche possibile che Eufemia fosse venuta a contatto con dei pettegolezzi.,
In tal caso, i genitori del Sykes avrebbero tentato tutto il possibile per corromperla a parlare e saperne di più, ma trattavisi esclusivamente di ipotesi e previsioni obbligatorie.

Pensavo mettessi qualcosa di più scoperto però, lo ammetto...
Se ci fosse stata Aryanne ti avrebbe dato della suora, tu che dici?


Probabile...
Ma sai qual è la prima regola di un matrimonio, no? Nessun'altra donna deve mettere in ombra la sposa.
... anche se forse la signorina Auditore e le sue tettone giganti ci sono andate molto vicine!


Rebecca è una donna meravigliosa ed anche molto sensuale, ma ammetto che la sua scollatura la trovo davvero troppo eccessiva!
Ho sempre apprezzato di più i seni picc-... Ah beh, già, che te lo dico a fare...


Schioccò la lingua al palato, sbuffando con amara ironia, mentre scuoteva il capo abbassando gli occhi. Era strano parlare di certe cose e ritrovarsi a fare determinate gaffe.
Non che gli interessasse particolarmente fare bella figura, ma già non era semplice parlare sciolti, figurarsi se poi si andavano aggiungendo certe uscite infelici.

Spiacente di contraddirti, ma sono quasi sicuro che poco prima, mentre tu te ne stavi qui, lei si sia pomiciata uno degli invitati.
Ora, per quel poco che la conosco non combinerebbe mai niente di simile se fosse interessata a qualcuno e non avrebbe motivo di farmi una ripicca.


... ha baciato un altro?

Hai presente Hank?
Quel ragazzo biondo e un po' massiccio sul metro e ottanta che sta tra i Vigilanti, amico di Logan?


Immagine

... Sì, lui.
Ne stava parlando poco fa e sembrava decisamente sicuro! Oltre al fatto che Kirie è l'unica orientale presente.


J.D. aveva evitato di invitare Lan Xia alle nozze, con tutto che era stato indeciso fino all'ultimo, ma proprio non era riuscito a superare il dispiacere di come si fosse conclusa la storia.
Oltre tutto, essendo quello uno dei giorni più belli della sua vita, rovinarselo vedendola magari col tipo per cui l'avesse mollato non rientrava per niente nei migliori piani di azione.

Qui l'unica cosa che trovo evidente è che tu sia gelosa, molto gelosa, Eufemia.

... non è mia intenzione negarlo.
Sono molto gelosa al pensiero di te con lei, o con qualsiasi altra donna... ma so anche di non avere alcun diritto di palesare questo mio sentimento, né in generale di potermi aspettare nulla da te.


No, infatti, non dovresti aspettarti niente.
Ma sul dimostrare o palesare gelosia, sei libera di farlo, d'altronde è una delle cose che più apprezzavo di te, intendo la libertà di espressione delle emozioni.


In realtà anche la gelosia, ma non lo disse, non lo reputò il momento adatto ed in più non gli andava di essere tanto esplicito, motivandola poi magari ad accanirsi sulla povera Morimoto.
Kirie era davvero l'ultima persona della quale poter aver paura, perché era di buon cuore e temeva sempre di non accontentare il prossimo a dovere, chiunque egli fosse.

... Peyton lo sa dei tuoi trascorsi con suo marito?

Sì, credo proprio che J.D. gliene abbia parlato... e sono contenta che l'abbia fatto.
Mantenere il segreto avrebbe potuto far passare l'idea che ci fosse ancora qualcosa da nascondere, e non è affatto così.


Immagino quante ore avrà passato J.D. a tranquillizzare la fidanzata e futura moglie, considerando la scarsa autostima di Peyton... Tsk...
Ah, tra l'altro, ti mandano i saluti Dwight, Jordan, Theo e Maurice, te li ricordi?


E come dimenticarli? Come stanno?
Li hai frequentati molto ultimamente? Inutile dire che anche Aryanne ed Emmett ti salutino... manchi molto ad entrambi.


Stanno alla grande, Jordan sempre alle prese con i suoi conti, Dwight alla ricerca dell'anima gemella, Theo a combattere con le diete e Maurice a progettare chissà cosa!
Ultimamente hanno sostituito quasi in toto i miei fratelli, per via della maggiore vicinanza geografica, senza contare che mi dispiaceva non passare tempo dovuto con loro.
Ammetto di vedere più Theo e Dwight, ma quando possono, Jordan e Maurice si uniscono alla combriccola e lì vengono fuori le migliori idiozie che possano esistere, ahahah...
... Aryanne ed Emmett sono davvero molto legati, ammetto che mi spiaccia non averli più visti, però son contento che se la passino bene.
Emmett è migliorato o si fa ancora atterrare e gonfiare dalla fidanzata quattro volte su cinque?


Ricordava bene quanto fosse divertente vederli allenarsi tra loro, il che equivaleva a vedere il povero ragazzo di colore volare ovunque, sballottolato dai colpi.
Tra l'altro al tempo ricordava di aver notato ogni tanto qualche sguardo di eccessiva intesa hot tra la ex e il ragazzo di Aryanne... Possibile che fossero stati solo suoi parti mentali?

Dovresti passare a trovarli ogni tanto, ne sarebbero felici.
Non è giusto chiudere un rapporto solo perché tra me e te è finita, non pensi? Altrimenti i tuoi genitori e tua zia non avrebbero nemmeno dovuto farmi mettere piede in questa casa...


Non ho chiuso i rapporti solo per quello, Mia.
Mi sono anche trasferito del tutto a New Orleans e se prima potevo anche capitare in Europa con te, ora ci finisco molto di rado e se passo, è per la mia famiglia.


Non perché non ci tenesse a vedere Aryanne ed Emmett, ma seriamente ormai, non stando più con l'italiana, i contatti con il vecchio mondo si erano drasticamente ridotti.
Calò momentaneamente il silenzio, in quella conversazione un po' strana e quasi atemporale. Nigel fece un piccolo sospiro, dopo di che, andò indietro di qualche passo.

Ok, allora io direi... Che sia meglio andare, almeno per me...
Tu puoi restare quanto vuoi, tanto molti dormiranno qui stanotte... Ci si vede giù, ok?


E qualora Eufemia non lo avesse fermato, il Sykes semplicemente se ne sarebbe andato via, tornando nella grande sala per prendere posto di gioco come promesso al fratello.
Stava soltanto a lei decidere se lasciarlo andare oppure no.
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Messaggioda Eufemia » 07/03/2017, 12:09

J.D. mi ha detto che tengono una scopa nel culo ciascuno, ecco spiegato il motivo...

... un modo piuttosto colorito per spiegarlo.

Mi perdoni miss Longarno, so bene che le vostre delicate orecchie non son fatte per certe volgarità...

Non serve fare dell'ironia...e poi eri tu, una volta, quello con le orecchie delicate.

Replicò lei con un sorrisetto velato sulle labbra: già, una volta Nigel era diverso, mentre ora colui che aveva di fronte la Longarno poteva tranquillamente essere paragonato ad un estraneo... un estraneo che evidentemente -e come dargli torto- non fosse poi tanto interessato ad avere a che fare con lei.

Ho fatto sporadici pensieri ben poco pudici nei confronti dell'Oceano e questo a mio fratello l'ho confessato senza colpe!

Credo che Logan sia sceso da tempo a patti col fatto che la sua futura moglie sia capace di attirare gli sguardi maschili sempre e comunque...

Futura moglie?
Sai forse qualcosa a me oscura?


Affatto, ma a giudicare da come si guardino dubito che passerà molto tempo prima che i tuoi genitori debbano organizzare un altro matrimonio...

Che poi fosse certa al mille per mille della gioia, nel caso, della madre e del padre di Nigel, Logan, J.D. e Wentworth, quello era un altro discorso.

Pensavo mettessi qualcosa di più scoperto però, lo ammetto...
Se ci fosse stata Aryanne ti avrebbe dato della suora, tu che dici?


Probabile...
Ma sai qual è la prima regola di un matrimonio, no? Nessun'altra donna deve mettere in ombra la sposa.
... anche se forse la signorina Auditore e le sue tettone giganti ci sono andate molto vicine!


Rebecca è una donna meravigliosa ed anche molto sensuale, ma ammetto che la sua scollatura la trovo davvero troppo eccessiva!
Ho sempre apprezzato di più i seni picc-... Ah beh, già, che te lo dico a fare...


Sì, direi che la tua preferenza in tal senso sia piuttosto evidente...

Bastava vedere chi avesse scelto come propria accompagnatrice per quel giorno speciale: e fu proprio su di lei che si soffermarono poco dopo Nigel e Mia, col secondo apparentemente tranquillo nel raccontare alla prima della confessione spontanea con tanto di bacio di Kirie a qualcuno che non fosse lui.

... ha baciato un altro?

Hai presente Hank?
Quel ragazzo biondo e un po' massiccio sul metro e ottanta che sta tra i Vigilanti, amico di Logan?


Quello che prima ha vinto tre partite di fila a poker?

... Sì, lui.
Ne stava parlando poco fa e sembrava decisamente sicuro! Oltre al fatto che Kirie è l'unica orientale presente.


Mh...

Non aggiunse altro, ma si vedeva che non fosse del tutto convinta di quanto appena ascoltato: non che pensasse che Nigel stesse mentendo, semplicemente il proprio istinto non aveva mai preso abbagli del genere; ad ogni modo fu chiaro come il Sole -o come la Luna, visto l'orario- che l'italiana fosse gelosa al pensiero della ragazza e del Sykes insieme, un sentimento che l'Ignis non fece nulla per smentire.

Sono molto gelosa al pensiero di te con lei, o con qualsiasi altra donna... ma so anche di non avere alcun diritto di palesare questo mio sentimento, né in generale di potermi aspettare nulla da te.

No, infatti, non dovresti aspettarti niente.
Ma sul dimostrare o palesare gelosia, sei libera di farlo, d'altronde è una delle cose che più apprezzavo di te, intendo la libertà di espressione delle emozioni.


Sì, beh, la cosa bella dell'essere gelosa di qualcuno è quando poi quel qualcuno ti rassicura di non aver motivo per esserlo... ma capisco che dall'altra parte il ragionamento sia diverso.

Chi "subiva" la gelosia poteva anche trarne piacere perché lusingato dalle attenzioni dell'altro, dalla consapevolezza di essere oggetto del suo desiderio: in quel senso, Nigel poteva apprezzare la gelosia di Eufemia, mentre per quest'ultima avrebbe potuto viverla come un elemento di sofferenza e di malinconia.

[...]
Inutile dire che anche Aryanne ed Emmett ti salutino... manchi molto ad entrambi.


[...]
... Aryanne ed Emmett sono davvero molto legati, ammetto che mi spiaccia non averli più visti, però son contento che se la passino bene.
Emmett è migliorato o si fa ancora atterrare e gonfiare dalla fidanzata quattro volte su cinque?


Sono migliorati entrambi, perciò diciamo che la situazione si si sia mantenuta più o meno sempre uguale... con la differenza che adesso il combattimento duri un po' di più!
Dovresti passare a trovarli ogni tanto, ne sarebbero felici.
Non è giusto chiudere un rapporto solo perché tra me e te è finita, non pensi? Altrimenti i tuoi genitori e tua zia non avrebbero nemmeno dovuto farmi mettere piede in questa casa...


Non ho chiuso i rapporti solo per quello, Mia.
Mi sono anche trasferito del tutto a New Orleans e se prima potevo anche capitare in Europa con te, ora ci finisco molto di rado e se passo, è per la mia famiglia.


Capisco...
Dirò loro che li saluti allora, se per te va bene.


Si limitò a dire l'italiana, accusando il colpo -la consapevolezza sempre più palese di come le loro vite avessero preso strade diverse- con calma apparente grazie al Fuoco che la sosteneva e che le stava impedendo di scoppiargli a piangere di fronte.

Ok, allora io direi... Che sia meglio andare, almeno per me...
Tu puoi restare quanto vuoi, tanto molti dormiranno qui stanotte... Ci si vede giù, ok?


... certo.
A dopo.


Abbozzò un sorriso, il meno tremulo possibile, osservandolo andarsene ed assicurandosi che fosse davvero tornato al piano di sotto prima di permettere alle lacrime di rigarle le guance: come avrebbero detto i babbani, se fossero stati presenti in quel momento, le sue erano "lacrime da coccodrillo", e non era necessario che il Sykes le vedesse.
Si asciugò velocemente il viso con le mani, prendendo lunghi respiri prima di muoversi ed allontanarsi da lì: l'idea era quella di scendere al piano di sotto, ma quando passò davanti allo studio semi-aperto della Bergman, cogliendo la presenza di piuma, calamaio e pergamena sulla scrivania... fu più forte di lei. Non ci pensò due volte, non si fermò a ragionare su come fosse maleducato da parte sua entrare senza permesso in una stanza ed usare oggetti di qualcun altro senza averlo chiesto prima, semplicemente si sedette, accese la luce e cominciò a scrivere.


Caro Nigel,

ricordi tre anni fa a Parigi, proprio nel periodo di Giugno, a quella fiera della poesia?
Ci eravamo capitati per caso, dopo che mi avevi fatto una sorpresa raggiungendomi durante il servizio fotografico per la copertina di "Marie-Claire" del mese successivo: stavamo camminando sulla rive gauche della Senna, e ci imbattemmo in questa fiera itinerante dove si vendevano libri di poesia, biografie dei più importanti poeti contemporanei e del passato, e cose simili. Ricordo che rimasi molto perplessa nel notare come tanta gente si affannasse a comprare pergamene, piume e calamai di ogni forma, colore e dimensione, e ricordo anche cosa tu mi dicesti a tal proposito: "A volte ci sono verità che non si riescono a dire a voce, amore mio. Le pensi, le senti, ma esse non trovano una via per essere espresse... è allora che carta e penna ti vengono incontro, perché è più semplice scrivere ciò che si prova piuttosto che esprimerlo guardando l'altro negli occhi".
Rammento anche la mia risata sprezzante, perché "Non esiste verità o considerazione che Eufemia Longarno non possa affermare a voce alta" ... ne ero così certa all'epoca, che ripensarci non fa che rendere ancora più imbarazzante la mia presa di coscienza.
Sì, io avevo torto e tu ragione: ci sono cose che non si riescono a confessare, che fanno troppo male o sono troppo umilianti per trovare sfogo nella voce di chi dovrebbe ammetterle... perciò eccomi qui, a dispetto di tutte le mie convinzioni e contro ogni previsione, a scriverti una lettera che ti chiedo (nonostante la piena consapevolezza di non essere nella posizione di poter pretendere qualcosa da te) di leggere, così da non rendere vano il mio sforzo "letterario".

... avrei tanto voluto fermarti, stasera.
Avrei voluto prenderti per mano ed implorarti di non andartene, di non lasciarmi: IO che imploravo TE di non lasciarmi, riesci a cogliere l'amaro surrealismo di una scena del genere?
Quando mi hai baciata, alle prove del matrimonio, per un attimo ho pensato che tutto sarebbe tornato a posto... ma poi mi sono detta: "E se l'avesse fatto solo per ripicca? O per togliersi uno sfizio?"; e quando poco fa mi hai fatto capire di apprezzare la mia gelosia, anche lì mi sono chiesta se non fosse dovuto al piacere di sentirsi lusingati dalle attenzioni altrui, quasi un "pagamento" per ciò che ti ho fatto passare. La verità, Nigel, è che non ti biasimerei in nessuno dei due casi, perché quello che ti ho fatto è troppo grave per essere cancellato, per esigere un perdono, per non richiedere una punizione.
Ho immaginato spesso cos'avrei potuto dirti se mai fossimo stati soli, e sai qual è sempre stata l'unica cosa che mi sia venuta ogni volta in mente? "Mi dispiace": due parole che ti ho già ripetuto, che tu hai già sentito, e che per di più non rendono minimamente l'idea del dolore che provo per aver commesso la cazzata più grande della mia vita... e soprattutto per averti fatto soffrire, perché tu non lo meritavi.
Tu meriti qualcuno che non ti faccia soffrire, Nigel, e questa è una sicurezza che io non sono più in grado di darti: certo, posso darti la mia parola che non commetterei mai più un errore del genere, che passerei la vita a farmi perdonare da te, ma che valore possono avere le affermazioni di una traditrice?

Sai, ricordo anche un'altra cosa... le parole di uno scrittore, Richard Bach: "Se ami qualcuno lascialo libero"; le lessi per la prima volta con te (ridendoci sopra e considerandola un'emerita stronzata) nel biscotto portafortuna di quel ristorante cinese ad Orlando, ricordi? Una delle mie prime trasferte americane, un'emozione incredibile che avevo deciso di condividere con te... anzi, che ti avevo costretto a condividere con me, obbligandoti a prendere tre giorni di permesso per potermi stare accanto.
Sono sempre stata egoista in amore, pensando di fare bene... e guarda dove mi ha portato: è stata una mia scelta egoistica a rovinare tutto ciò che c'era tra noi, quando invece avrei potuto fare tutto diversamente, salvaguardare la nostra relazione, proteggerla come sarebbe stato mio dovere fare. Bella cosa il senno di poi, non trovi?
Ma sono le nostre esperienze a farci crescere, e tu ne sei la prova vivente: per questo, stasera, non ti ho fermato... perché non posso più essere egoista, con te; devo lasciarti andare, devo darti la possibilità di essere libero, perché anche se in tremendo ritardo è la tua felicità, ora, quella che più mi preme, come sarebbe sempre dovuto essere.
E visto che non sono così convinta che il mio sesto senso sia diventato improvvisamente tanto scarso... parla con Kirie domani, ed assicurati che fosse davvero Hank colui che volesse baciare: sembra una brava ragazza, a sentire te lo è davvero, e di certo non ti ha mai ferito... il che la rende molto più accreditata di me, al momento, come possibile protettrice del tuo cuore.
Inoltre... sai cosa diceva Bach, sempre a proposito della persona da lasciare libera quando davvero la si ama? "Se torna da te, sarà per sempre tua, altrimenti non lo è mai stata"; perciò penso proprio che aspetterò per la vita che tu decida di tornare da me, aggrappandomi alla convinzione che quando dicevi di essere mio tu parlassi sul serio.
Lo so, anche questo è un ragionamento egoista... ma non posso cambiare tutta in una volta, ed immagino che il fascino di una persona risieda anche in questo, giusto?

Non so se e quanto possa riguardarti, viste le circostanze, ma... ho deciso di lasciare il mio lavoro come modella, almeno per un periodo; un mio amico redattore, a capo di un giornale americano, mi ha offerto la stesura di alcuni articoli sulla moda europea, essendone io una valida conoscitrice, e credo che accetterò. Immagino sarà interessante per i lettori scoprire il punto di vista sulla moda di chi è stato fino a poco tempo prima dall'altra parte della passerella, e se non altro avrò qualcosa da fare per qualche settimana, prima di decidere che piega far prendere alla mia vita; perché la verità... è che da quando non sei più con me ogni novità ha perso interesse, ogni impegno ha perso attrattiva, ogni progetto ha perso importanza, ed è un prezzo che con tutta probabilità pagherò per il resto dei miei giorni.
Ti auguro di essere felice, te lo auguro davvero, perché non conosco nessuno che lo meriti più di te.

Sei l'unico uomo che abbia mai davvero amato Nigel, per quanto questo possa valere... e l'unico che continuerò ad amare per il resto della mia vita.

Con tutto il mio amore,

Mia


Si accorse di singhiozzare solo al termine di quella lettera, tanto che alcune lacrime erano cadute sulla carta, bagnandola leggermente.
Di nuovo si asciugò il viso, poi mise la lettera in una busta, spense la luce e lasciò lo studio, assicurandosi prima di aver risposto tutto nello stesso modo in cui lo aveva trovato; scese le scale, osservando da lontano Nigel e gli altri Sykes che giocavano intorno ad un tavolo, poi prese il giubbotto e la borsa col proprio cambio, pronta per andarsene in sordina se la sposa non l'avesse intercettata prima.

Eufemia, ma... te ne stai andando?

Peyton... sì, credo si sia fatto tardi.

Beh, allora vieni a salutare gli altri, sono certa che vorranno--

No.
Fidati, è meglio che vada via in silenzio: sono tutti concentrati sul gioco, e poi ho abusato anche troppo della loro gentilezza oggi... e della tua.


Non capisco...

Sei stata molto carina con me, anche se sono piuttosto sicura che tu sappia la verità su me, Nigel... e tuo marito.

...

Ho passato una bellissima giornata, e sono davvero, davvero felice per voi.
Siete fatti l'uno per l'altra e si vede, ma... ora voglio solo andarmene.
Puoi capirlo?


... sì, credo di poterlo fare.

Ti ringrazio. -le sorrise leggermente, poi si fece per qualche istante più indecisa- Posso... chiederti un ultimo favore?

Certo, dimmi!

... da' questa a Nigel, per favore.
Solo... fallo con discrezione, cosicché nessuno vi veda.


Va bene, nessun problema...
Sicura di non voler salutare nessuno, allora?


Fallo tu per me, okay?

Le stava di nuovo venendo da piangere.
Dove andarsene subito.

Ci vediamo, Peyton.
E ancora congratulazioni.


Confidando nel fatto che la Hastings avrebbe davvero aspettato che Nigel fosse solo prima di consegnargli la lettera, la Longarno fece un ultimo sorriso tremulo e si congedò dalla ragazza, lasciando l'abitazione per smaterializzarsi lontano da quella casa, da quello Stato... da lui.


Fine


Spoiler:
Grazie a Peyton per avermi permesso di muovere la sua PG.
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Messaggioda PnG Staff » 07/03/2017, 23:12

Denver Magica - Colorado - U.S.A.
Giovedì 16 Maggio 2113
Quartiere Periferico
Ore 18:30


Le ricerche a proposito del caso proposto da Ethan Travis Fox stavano procedendo abbastanza alla grande per Caroline Priscilla O'Neill.
Il lavoro assieme al forse futuro collega andavano in scioltezza e i due investigatori (sia pubblico che privato) stavano facendo del loro meglio per giungere alla soluzione.
Fino ad allora, la bionda Ignis del Fulmine aveva raccolto interessanti informazioni, facendosi aiutare da qualche contatto fornito da Carlyle Jung, ma stava lavorando affinché ne avesse anche di suoi.
Purtroppo bisognava avere pazienza per quello e nel frattempo utilizzare dei piccoli aiuti non avrebbe di sicuro messo in discussione la sua bravura in generale nel lavoro.
Insomma, sembrava essere vicina la meta e la chiusura del caso, si sperava con la liberazione degli ostaggi, ma non tutto era ancora completamente deciso.
Il tramonto si era già inoltrato quando la ragazza aveva imboccato la piccola via dietro un locale malfamato appena visitato.

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Il foglio plastificato se ne stava al centro del vicolo, invitante come non mai per una golosa come la O'Neill che di certo sarebbe cascata nel tranello, afferrandolo.
Purtroppo per lei, quell'oggetto era in realtà una Passaporta illegale che la trasportò direttamente all'interno di uno strano posto chiuso e alquanto buio.
La smaterializzazione lì non funzionava ma non solo, la ragazza ebbe giusto il tempo di rendersi conto della brutta faccenda prima di essere presa in pieno dietro al collo da una siringa.
Tempo pochi secondi e perse i sensi inesorabilmente e per un tempo largamente indefinito, riaprendo gli occhi stanchi ed accorgendosi di essere ancora lì, ma ancorata ad una sedia.
Aveva lasciato Ermes a casa quel pomeriggio, una pessima mossa purtroppo. La bacchetta stava ben lontana dalle mani legate per i polsi e alcuni uomini incappucciati la osservavano silenziosi.
Portavano delle sorte di passamontagna, delle divise nere con giubbotti anti magia dalla tecnomagia avanzata e ognuno aveva nella mano il proprio catalizzatore.

Ehi, capo, la ragazzina si è svegliata.

Disse uno di loro, in direzione di un altro individuo non celato in viso ma ancora di schiena, rivolto verso un MagiComputer ed intento a sistemare dei documenti.
Annuì lentamente, sospirando con aria leggermente stanca, prima di girarsi ma non mostrare ancora bene le proprie fattezze a causa dell'ombra ampia per tutto il territorio.
Sembrava una specie di magazzino abbandonato, completamente fatto di metallo con pavimenti in griglia e tubature che percorrevano il soffitto.

E così, finalmente ho il piacere di incontrare la ficcanaso che vuole a tutti i costi ritrovare dei poveri innocenti sperduti...

Assurdo da dire, ma quella voce lei la conosceva, oh sì che la conosceva, ma sarebbe stato davvero difficile reggere il colpo nel sentirla lì e soprattutto... In quel tempo.

... Lo sai che la giustizia non paga mai abbastanza? Senza considerare che lavori simili non garantiscono nemmeno una cospicua assicurazione sulla vita.

Indubbiamente l'aspetto era più giovane, ma comunque inconfondibile per lei che, undici anni avanti nel futuro, ci si era pure vista assieme, infelice, ma assieme.

Allora, Investigatrice O'Queen, o quale sia il tuo vero nome... Hai intenzione di parlare e dirmi cos'hai scoperto fino ad ora oppure preferisci che te lo estorca con le cattive maniere?

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Oh, a proposito, che maleducato: il mio nome è Dave, Dave Barclays, onoratissimo.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 08/03/2017, 23:30

[Denver Magica, Colorado (U.S.A.) - Giovedì 16 Maggio 2113, Quartiere Periferico - Ore 18:30]


Un'altra notizia utile... Trama! Forse riusciremo a vedere la fine di questa storia...

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Maglietta a maniche corte color avorio, minigonna nera, scarpe di tela e giubbino di pelle a maniche lunghe. Uscì pensierosa da un pub poco raccomandabile in una zona di Denver conosciuta per non essere la migliore o quella frequentata da gente per bene e garbata. Le facce che avevano incrociato lo sguardo della O'Neill avevano tutte i segni di qualcosa di losco nascosto dietro i loro occhi. L'irlandese aveva imparato a non soffermarcisi troppo, giusto il tempo di capire quali fra quegli individui potesse fare al caso suo per qualche indagine personale. Non era ancora riuscita a crearsi una rete di informatori degna di questo nome, ma ci stava lavorando con tutta sé stessa e nel frattempo non si vergognava a chiedere un aiuto a colleghi più grandi e più esperti di lei. Oltre che questo, Lyle ormai era un vero e proprio amico, sul quale la Ignis sapeva di poter contare. Anzi, a volte finivano per fare fin troppo gli "amici" ma questo non era affatto un dispiacere né per lei né tantomeno per lui. Sfogarsi sessualmente era un altro passo avanti per emanciparsi sentimentalmente da Axell e vedere al suo futuro con un po' più di ottimismo rispetto a quello dimostrato a Victoria. Non aveva ancora avuto modo di parlare con la migliore amica della questione Lestat -causa impegni di lavoro della Fulmen- ma si era ripromessa che una volta chiuso il caso, la prima cosa che avesse fatto sarebbe stata andare sotto casa sua, rapirla e raccontarle finalmente la verità, assumendosi tutte le responsabilità del caso -ramanzina compresa.
Una bella prospettiva, ma questo presupponeva che Cappie avesse davvero messo la parola fine alle indagini portate avanti insieme ad Ethan: erano bravi insieme, ma si vedeva tutta la loro inesperienza e la strada che avrebbero dovuto fare. Inoltre, la O'Neill spesso e volentieri doveva cavarsela da sola, in quanto il Fox svolgeva un altro lavoro, oltre a quello di Detective, ma questo di certo non pesava affatto alla ragazza. Più tempo da passare "per strada", più tempo per farsi la pellaccia. E poi di solito Ermes le faceva compagnia... Di solito.

Spero tanto che stia bene... Povero piccolo...

Era stata costretta a lasciare Ermes a casa, perché il furbo sembrava avere una brutta indigestione da troppe pile. Non si era ancora abituata la Fulmen alle sue nuove dimensioni, motivo per cui quando la simil pecorella -lo era ancora?- aveva annusato l'odore di pile nuove sul tavolo, le aveva raggiunte facilmente e fatto una bella scorpacciata, soffrendone però in seguito quando aveva accusato malessere, stanchezza e poca voglia di uscire con la padroncina.
Aveva dunque dovuto rinunciare a lui, ma non alla sua bacchetta -fidata compagna- all'amuleto MagiFortunato, all'Elogio del Mana e all'anello che le permetteva di evocare la sua arma ovunque lei si trovasse. Erano alleati preziosi tanto quanto la creatura magica creata alchemicamente, per questo Cappie non se ne separava mai ogni volta che usciva, ben conscia della sua fama di attira guai e/o catastrofi. Nella borsa a tracolla che portava sul fianco, aveva con sé anche il magifonino che le aveva regalato Axell, un po' inutile al momento dato che lui era l'unico con cui la ragazza avrebbe potuto parlare. Ad ogni modo, quel regalo poteva sempre esserle utile e non era detto che un giorno Ethan non le facesse una sorpresa, riuscendo a trovare i soldi per comprarne uno anche lui e così affidare a quella meraviglia magi-tecnologica lo scambio di informazioni importanti.
Aveva appena girato l'angolo, cercando la strada per uscire dal quartiere sporco e maleodorante, quando un volantino catturò la sua attenzione per la parola "CUPCAKE" scritta a caratteri cubitali. Si sapeva, la sua golosità era leggendaria e la sua curiosità la spinta che le serviva per chinarsi e leggere meglio cosa ci fosse scritto. Non appena le sue dita sfiorarono la carta plastificata, una sensazione ben conosciuta dalla giovane le fece comprendere in un istante che quello non era un semplice volantino pubblicitario e che i guai erano appena iniziati per lei.

Ma cosa...Ahi!

Non DOVEVA dormire, ma fu impossibile resistere al desiderio di chiudere gli occhi e lasciarsi andare. La bacchetta le scivolò via dalla mano quando l'irlandese venne giù come una bambola priva di vita, cascando dritto nella trappola di persone le cui intenzioni non potevano che essere malvagie.

[Qualche tempo dopo...]


Ehi, capo, la ragazzina si è svegliata.

Gli occhi si aprirono su uno scenario che inizialmente appariva sfocato. La voce che aveva parlato le giungeva rimbombando, come se ci fossero molti punti cavi in quella stanza. Ma poteva anche essere che lo stordimento della O'Neill fosse ancora in atto. L'odore che le arrivò alle narici le ricordava le erboristerie officinali, quelle nelle quali la portava il padre quando c'era bisogno di comprare qualche decotto per il raffreddore o anche pozioni contro le più comuni malattie infantili magiche. Insomma, nulla di troppo minaccioso, ma nemmeno rassicurante. Quando finalmente la vista tornò a funzionare in maniera ottimale, il primo istinto della Fulmen fu quello di muoversi, cosa che scoprì essere impossibile. L'avevano legata -ovviamente- e le avevano tolto tutto ciò che poteva esserle d'aiuto: bacchetta, Elogio del Mana, Magiamuleto, persino la borsa con dentro il suo MagiFonino. Soltanto l'anello per evocare il Tanto era al suo solito posto e per questo motivo era meglio che la O'Neill non facesse stronzate: poteva rivelarsi la sua unica via di fuga in mezzo a quel macello.

Dove... Dove sono?
Chi siete voi?


Cercò di capire dai suoni e dagli odori che la circondavano informazioni in più sulla sua prigione [d20:3 + Elaborazione:16= 19], ma non era facile riuscire ad elaborare le informazioni, quando quella era la sua prima esperienza da ostaggio e non c'erano né Marshall né Ryan a coprirle le spalle. Trovarsi di fronte poi a degli uomini col volto coperto non faceva altro che aumentare la sua paura e più la paura saliva, più l'adrenalina aumentava in conseguenza: aveva la pelle d'oca, come se fosse appena stata sottoposta ad una scossa elettrica, ma l'elettricità lei ce l'aveva dentro e anche se non la stava aiutando a mantenersi calma, perlomeno l'aiutava a mantenersi lucida.

Calmati... Calma... Respira... Ricorda tutto quello che ti hanno insegnato...

Fece dei profondi respiri, ricordando come si fosse sentita quando era stata catapultata undici anni avanti nel futuro e che ora non soltanto era una persona più forte, ma anche più sveglia. Quell'esercizio le servì per non mettersi a sbraitare come un animale selvatico appena catturato [d20:19 + Concentrazione 17 + 2 Bonus= 38], ma il suo sangue freddo venne messo seriamente a dura prova quando il capo di quell'organizzazione malavitosa si mise finalmente a parlare, una voce che la O'Neill sembrò riconoscere all'istante.

E così, finalmente ho il piacere di incontrare la ficcanaso che vuole a tutti i costi ritrovare dei poveri innocenti sperduti...

Ho... Ho già sentito questa voce...

... Lo sai che la giustizia non paga mai abbastanza? Senza considerare che lavori simili non garantiscono nemmeno una cospicua assicurazione sulla vita.

No... Non lui... Non... ADESSO...

Allora, Investigatrice O'Queen, o quale sia il tuo vero nome... Hai intenzione di parlare e dirmi cos'hai scoperto fino ad ora oppure preferisci che te lo estorca con le cattive maniere?

Tu... Tu sei...

Oh, a proposito, che maleducato: il mio nome è Dave, Dave Barclays, onoratissimo.

Odio. Rabbia. Disgusto. E anche stupore. Incredulità. No, non poteva credere che lui fosse lì davanti a lei, con la presunzione di poterla fottere ancora una volta come aveva già fatto. Furono secondi che la Ignis passò senza dire nulla, incapace di reagire e diciamocelo, per sua fortuna, perché quei secondi l'aiutarono a realizzare che in quel presente ancora non era accaduto nulla e che Dave ormai non avrebbe più potuto farle del male. Già, ma ugualmente lei era un uccellino in gabbia, non poteva continuare a starsene lì ferma ed impalata senza mostrare nemmeno una singola cazzo di reazione.

P-perché? Chi sei tu?
C-chi siete voi?
Mi... Mi ucciderete? È... è così, non è vero?


Mettere in pratica i consigli di Ryan. Era in una situazione di stallo, al momento, nella quale i suoi rapitori erano convinti di averla in pugno e che lei non sarebbe potuta scappare da nessuna parte. Muoveva gli occhi da una parte e dall'altra, cercava di dimenarsi dalle corde, dimostrava terrore e paura sul suo viso e balbettava, nella speranza che Dave e il resto della combriccola cadessero nel suo tranello, vedendola come una ragazzina inesperta e indifesa [d20:4 + Talento Arte: 26 + 1 Bonus= 31/ d20:2 + Carisma Arte: 31= 33]. Se ci fosse riuscita, forse il Barclays si sarebbe tradito, rivelando informazioni preziose che una volta libera, Cappie avrebbe potuto utilizzare a proprio vantaggio.
Già... Ma sarebbe riuscita a liberarsi?

Sono completamente sola e nessuno sa che sono qui.
Questa volta me la dovrò cavare senza l'aiuto di nessuno.


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Messaggioda PnG Staff » 11/03/2017, 19:12

Allora, Investigatrice O'Queen, o quale sia il tuo vero nome... Hai intenzione di parlare e dirmi cos'hai scoperto fino ad ora oppure preferisci che te lo estorca con le cattive maniere?

Tu... Tu sei...

Oh, a proposito, che maleducato: il mio nome è Dave, Dave Barclays, onoratissimo.

Gran bello scherzo del destino ritrovarsi proprio lui davanti agli occhi, con circa quattro anni di anticipo rispetto all'ipotizzato.
Dave era obiettivamente molto più giovane della versione incontrata da Caroline Priscilla nel futuro, ma difficilmente irriconoscibile.
Inoltre poi, essendosi presentato, i dubbi non poterono che scomparire all'istante, lasciando alla ragazza solo un grosso status di nervosismo e agitazione.

P-perché? Chi sei tu?
C-chi siete voi?
Mi... Mi ucciderete? È... è così, non è vero?


Ma bene, mi congratulo con te... Come attrice non sei niente male!
Ad ogni modo dubito che tu sia veramente così tanto nel panico, non prendermi per uno sprovveduto perché non lo sono...
... N°8, procedi.


Purtroppo il tentativo della giovane Investigatrice non fu abbastanza convincente: Dave comprese subito che stesse fingendo almeno al 70%, optando subito per delle maniere forti.
L'individuo incappucciato si avvicinò alla O'Neill e dalla tasca estrasse un taser magico ad alto voltaggio, che le mise dietro la schiena attivandolo.
Fortunatamente per la Ignis del Fulmine, l'effetto di dolore dell'aggeggio fu molto ma molto meno intenso del normale su di lei, possedendo l'Elettricità nello Spirito.

Fa male, non è così?
Credimi, non sarà né la prima né l'ultima scarica che riceverai, se non risponderai alle mie domande.
Non ho tanta pazienza e non intendo averne con te solo perché sei una ragazzina.


A quel punto sarebbe stato meglio che Cappie fingesse di urlare e soffrire molto meglio rispetto all'interpretazione precedente.
In tutto gli individui presenti, oltre a Dave, erano sedici, per un totale di diciassette persone incappucciate davanti alla povera O'Neill ancora bloccata.
Le venne data un'altra scossa, che fece lo stesso identico effetto di quella precedente, prima che Dave ricominciasse a parlare.

A quanto pare hai ricevuto informazioni interessanti a proposito di alcuni movimenti sospetti intorno all'eliporto babbano.
Queste informazioni provengono sicuramente da un chiacchierone e guardone che ti ha passato delle soffiate.
Dimmi il nome di costui e forse comincerò lontanamente a pensare di lasciarti viva...


Era assolutamente ovvio che non ne avesse alcuna intenzione, specie perché ormai la ragazza era venuta a sapere della sua identità ed un Oblivion non era abbastanza sicuro.
Il nome che Dave cercava era quello dell'informatore consigliato da Carlyle Jung, ergo condannare a morte un contatto utile ed anche "regalato" non era esattamente una bella prospettiva.
Dopo aver ricevuto risposta dalla irlandese, qualsiasi essa fosse, Dave ricevette una comunicazione urgente.

Signore, ci sono novità a proposito dell'operazione "Crimson Assassin" in Guatemala.

Brutta sottospecie di idiota, ti rendi conto che è presente un ostaggio?!

Sono... Sono mortificato, è solo che la chiamano davvero con urgenza, pare ci siano problemi seri.

Va bene, va bene.
N°2, conduci la ragazzina nella cella isolata e obliviala facendole dimenticare quello che ha detto questo pezzo di imbecille.


Dave camminò fino alla Investigatrice, poi si mise in ginocchio e la fissò intensamente con aria decisamente malvagia.

... Non abbiamo finito noi due.
Aspettami, tornerò davvero presto...
Mi auguro che la suite sia di tuo gradimento...


Immagine

Venne condotta lì dal n°2, uno dei tanti uomini incappucciati al servizio di Dave, che la spintonò fino alla cella, spingendola poi sul lettino.
Una volta chiusa la porta di metallo della prigione, estrasse la bacchetta proprio mentre alcuni suoi colleghi passavano di lì.
Quando però si accorse di essere da solo con la bionda (purtroppo costretta ad essere ancora legata per i polsi dietro la schiena), abbassò l'arma, rinfoderandola.

... Troverò il modo per aiutarti a fuggire di qui, ma per ora non posso, mi dispiace.

La voce era distorta dalla maschera dei soldati, ma da quella affermazione la O'Neill poté facilmente capire che si trattasse di un infiltrato.

Devo svolgere una mia missione personale e non posso rischiare di mandare tutto a p****ne.
Devi resistere, non lascerò che ti uccidano. Da quello che ho capito sei troppo importante, quindi insisteranno per qualche ora.
Sangue freddo, d'accordo?


L'uomo venne richiamato all'ordine quasi subito, dovendosene quindi andare, lasciando lì sola la ragazzina per circa tre ore.
Al termine di quella tempistica, tre soldati la raggiunsero e la afferrarono per le ascelle, portandola di peso nella stessa sala precedente.
Lì, Dave, di nuovo presente ma con una espressione decisamente più seria, la aspettava spazientito.

Torniamo a noi, tr***tta.

Senza alcun preavviso, l'uomo le scagliò addosso una Maledizione Cruciatus non verbale, per la durata di almeno dieci secondi.

Come avrai capito ho molta meno voglia di intrattenermi con te.
Dimmi chi c***o è l'informatore che ti ha fornito i dettagli sui movimenti all'eliporto!
Prova a tenere la bocca chiusa... E ti assicuro che il Crucio, in confronto a ciò che ti farò fare, sarà stato una seduta dall'estetista.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 14/03/2017, 0:05

Da quanto era lì? Non riusciva a capirlo dall'ambiente e dai rumori che provenivano, perché tutto in quella stanza era stato studiato in modo tale da non fornirle indizi validi affinché la O'Neill riconducesse il luogo o il tempo a qualcosa di conosciuto. Non poteva nemmeno contare sulla possibilità che il suo partner in quelle indagini si preoccupasse per lei: Ethan sapeva della pista che stava seguendo l'amica, ma l'appuntamento prefissato per vedersi risaliva al giorno seguente e lei non era così certa che ventiquattro ore fossero già passate.
Ad ogni modo, tutte quelle preoccupazioni scomparvero quando il capo di quella banda si rivelò essere Dave Barclays, l'uomo che nel futuro le avrebbe rovinato la vita e tolto quella di Axell. Fu tale la sorpresa e lo stupore di rivederlo ora, molto prima del previsto e addirittura in una situazione compromettente, che in un primo momento il cervello dell'irlandese fu incapace di reagire. Tuttavia, rimanere lì con lo sguardo perso e incredulo non era l'idea migliore da mettere in pratica, motivo per cui la Fulmen tentò di ingannare Dave dimostrandosi terrorizzata. Un terrore però che non convinse affatto l'uomo.

Ma bene, mi congratulo con te... Come attrice non sei niente male!
Ad ogni modo dubito che tu sia veramente così tanto nel panico, non prendermi per uno sprovveduto perché non lo sono...
... N°8, procedi.


Avrebbe dovuto prendere lezioni di recitazione, come le aveva sempre consigliato Marshall. Ma era un po' inutile stare a pensare a ciò che si sarebbe potuto fare o non fare quando ormai ci si trovava nel bel mezzo di un ciclone. Cappie voltò di scatto la testa, cercando di dimenarsi, ma i laccetti erano troppo stretti per riuscire a strapparli via. E quando il taser magico le arrivò sulla schiena, dandole una scossa elettrica... Lei non provò quasi nulla! Il Fulmine, da sempre suo alleato, la stava proteggendo dal dolore, eppure questo non le impedì ugualmente di fingerlo, urlando a squarciagola come se veramente quella scarica le avesse attraversato il corpo, facendola morire [d20:11 + Talento Arte: 26= 37].

Fa male, non è così?

Figlio di... puttana...

Credimi, non sarà né la prima né l'ultima scarica che riceverai, se non risponderai alle mie domande.
Non ho tanta pazienza e non intendo averne con te solo perché sei una ragazzina.


Le arrivò un'altra scossa e di nuovo, Cappie fu costretta a fingere [d20:7 + Talento Arte: 26= 33] di provare un dolore che non stava affatto sentendo. Si sperava che la sua interpretazione fosse abbastanza convincente oppure avrebbe rischiato di insospettire il Barclays e, di conseguenza, subire qualcosa di peggio. Nel mentre si piegava in due, gli occhi dell'irlandese si volsero ad osservare le persone presenti all'interno della stanza: a giudicare dalla stazza sembravano essere tutti uomini, tutti incappucciati e con le mani coperte da guanti, per evitare che qualcuno potesse risalire persino alla loro etnia. Anche le voci erano state modificate e sembravano essercene sedici in tutto, più ovviamente Dave. Diciassette uomini e una ragazzina indifesa, alla loro mercé e impossibilitata a reagire: sembrava che la conclusione di quello scenario fosse abbastanza scontato per lei, ma in quel momento Cappie non voleva pensare ad una simile eventualità, anzi non doveva proprio lasciare che il panico si impadronisse di lei. Poteva farcela, poteva cavarsela e per farlo avrebbe dovuto resistere, sì, ma mantenere anche un profilo basso. Riprese a fissare l'uomo che le avrebbe rovinato la vita, facendosi persino venire le lacrime agli occhi. Non era difficile, le lacrime volevano davvero uscire fuori, ma per la rabbia e il desiderio che provava in quel momento di fargliela pagare cara a quel bastardo.

A quanto pare hai ricevuto informazioni interessanti a proposito di alcuni movimenti sospetti intorno all'eliporto babbano.
Queste informazioni provengono sicuramente da un chiacchierone e guardone che ti ha passato delle soffiate.
Dimmi il nome di costui e forse comincerò lontanamente a pensare di lasciarti viva...


Bugiardo...

Disse a denti stretti, perché se lei non riusciva ad ingannare lui, nemmeno lui avrebbe potuto ingannare lei tanto facilmente. Era chiaro fin da principio che non sarebbe uscita viva da lì: l'avrebbe uccisa, perché conosceva il suo viso, conosceva il suo nome e questo poteva essere un motivo più che sufficiente per decidere di non ricorrere all'Oblivion. Inoltre, il nome che le stava chiedendo apparteneva ad uno degli informatori verso cui l'aveva indirizzata Lyle. Non poteva tradire né la fiducia di Jung né quella dell'uomo che l'aveva aiutata, nonostante lei fosse a tutti gli effetti una pivellina. Ma anche se non ci fosse stata di mezzo l'amicizia con il MagiAnalista, la O'Neill avrebbe mantenuto la bocca chiusa, solo per il gusto di non cedere di fronte ad un essere spregevole come Dave Barclays. Rimase zitta, mordendosi persino le labbra per evitare di insultarlo, perché questo non avrebbe fatto altro che istigare l'uomo a farle ancora più male. Eppure non fu costretta a reprimersi per troppo tempo, perché in quel momento un altro incappucciato fece il suo ingresso nella stanza, rivelando informazioni utilissime per la Ignis.

Signore, ci sono novità a proposito dell'operazione "Crimson Assassin" in Guatemala.

Brutta sottospecie di idiota, ti rendi conto che è presente un ostaggio?!

Sono... Sono mortificato, è solo che la chiamano davvero con urgenza, pare ci siano problemi seri.

Va bene, va bene.
N°2, conduci la ragazzina nella cella isolata e obliviala facendole dimenticare quello che ha detto questo pezzo di imbecille.


Quell'affermazione da parte di Dave le fece comprendere una cosa fondamentale: l'uomo si teneva sulla difensiva, al punto tale da non voler lasciare nulla al caso. Questo rendeva le cose, per Cappie, ancora più difficili rispetto a prima. Era fondamentale che il Barclays abbassasse la guardia, ma in che modo poteva farlo? Al momento, purtroppo, non le veniva in mente nessuna idea, e quando l'uomo si inginocchiò di fronte a lei fissandola dritto negli occhi, la ragazza comprese che il suo autocontrollo stava raggiungendo vertiginosamente il limite massimo, mentre i ricordi del viaggio nel tempo si riversavano impietosi nella sua mente, scatenando l'Elemento.

... Non abbiamo finito noi due.
Aspettami, tornerò davvero presto...
Mi auguro che la suite sia di tuo gradimento...


... Ti farò rimpiangere di avermi incrociato sulla tua strada, schifoso bastardo!

Gli sputò in faccia, non riuscendo a trattenere il disprezzo che provava nei suoi confronti [d20:1 + Concentrazione:17= 18], compiendo in quel modo un errore che più tardi le sarebbe costato caro. Se prima poteva sperare di avere ancora qualche chance di fingersi spaventata, adesso sarebbe stato molto più difficile ingannarlo, se non addirittura impossibile.

Te la farò pagare figlio di puttana!
Mi hai sentito?
PAGHERAI PER TUTTO QUELLO CHE HAI FATTO!!!


Cercava di resistere all'uomo che voleva portarla in cella e obliviarla, lasciando fluire fuori la rabbia e il Fulmine dentro di lei come impazzito, nel ricordare il volto dell'uomo che l'aveva ingannata, dell'uomo che avrebbe ucciso Axell. Era un momento di pura follia per la O'Neill, che stava rivivendo fatti mai accaduti e che mai sarebbero potuti accadere. Ma nella sua ottica Axell andava protetto, la possibilità che lui potesse morire debellata del tutto. E per farlo, avrebbe dovuto far sparire per sempre Dave.
Quando arrivarono nella cella, Cappie venne scaraventata sopra il lettino e lì voltata per osservare con occhi ancora tremuli dalla rabbia l'incappucciato pronto a scagliare su di lei un Oblivion. Non conosceva la sua forza, ma doveva cercare di resistere con tutta sé stessa, anche se di certo non ci sarebbe riuscita. Un contingente di soldati passò davanti alla cella e si allontanò, quando l'uomo che si celava dietro al cappuccio abbassò la bacchetta e le parlò, facendole recuperare immediatamente lucidità.

... Troverò il modo per aiutarti a fuggire di qui, ma per ora non posso, mi dispiace.

Cosa?
Chi sei?!


Devo svolgere una mia missione personale e non posso rischiare di mandare tutto a p****ne.
Devi resistere, non lascerò che ti uccidano. Da quello che ho capito sei troppo importante, quindi insisteranno per qualche ora.
Sangue freddo, d'accordo?


Annuì, ancora incredula e sentendo una piccola scintilla di speranza nascerle dentro il cuore. Non era completamente sola, poteva ancora contare sull'aiuto di qualcuno, ma se voleva davvero ottenere l'aiuto che le serviva, avrebbe dovuto prima di tutto recuperare la calma perduta a causa di Barclays.
Passò la successiva ora e mezza in meditazione [d20:15 + Concentrazione:17= 32], riuscendo a recuperare la calma e la concentrazione che le servivano per andare avanti ed affrontare quella situazione. L'idea di fuggire le era passata per la mente più e più volte, ma quando aveva provato ad allungare un piede -le gambe erano le uniche libere dai legacci- oltre le sbarre, sentì un intoppo che le fece comprendere di essere intrappolata non solo dal ferro, ma anche da un campo di forza magico. L'unica cosa che le rimaneva da fare era mettersi seduta, ignorare il torpore che iniziava a provare a causa dei polsi legati e riflettere con calma su tutto quello che le avevano insegnato e su come metterlo in pratica in maniera adeguata ed efficace. Ad un certo punto, mentre si trovava seduta sul letto con gli occhi chiusi e le gambe incrociate, sentì il rumore di passi avvicinarsi alla sua cella e quando aprì gli occhi vide l'incappucciato n.2 con un vassoio in mano carico di cibo.

Quello è per me?- chiese all'altro, per poi rallegrarsi quando le liberò le mani e lei poté sgranchirle, sentendo il dolore formicolare sotto pelle -Ti ringrazio per quello che stai facendo. Sei molto gentile...- accettò volentieri quel pasto non previsto, perché aveva bisogno di rimettersi in forze. Al tempo stesso però la curiosità era troppo forte per potervi resistere a lungo -Chi sei? Perché ti sei infiltrato qui? E soprattutto, sai dirmi dove siamo?

Voleva informazioni, se ne sentiva quasi più affamata del cibo, perché la cosa peggiore era non conoscere nulla, motivo che la spingeva a non poter fare nulla. Dopo aver mangiato e concluso la breve chiacchierata, l'uomo se ne andò e Cappie fu di nuovo pronta a fare la sua parte, cadendo per la seconda volta in uno stato meditativo [d20:5 + Concentrazione: 17= 22]. Questa volta però non riuscì a mantenersi concentrata, non riuscì a calmarsi a dovere perché il silenzio e la solitudine le servirono per comprendere quanto fosse stata stupida e cieca a lasciarsi andare prima e che man mano che i minuti passavano, il rischio di essere torturata si faceva sempre più grande. Alla fine -dopo un'altra ora e mezza- venne il momento per lei di essere scortata nuovamente di fronte a Dave. Non si oppose, non cercò di liberarsi e quando la legarono di nuovo alla sedia, alzò lo sguardo sul Barclays, limitandosi a mostrare soltanto il suo disprezzo e niente altro.

Torniamo a noi, tr***tta.

Il Crucio arrivò imprevisto e fulmineo, senza che lei potesse minimamente opporsi ad esso. Marshall e Ryan l'avevano addestrata qualche volta a sopportarne il dolore, ma certo nessuno dei due possedeva la componente malvagia che serviva a rendere quella maledizione uno strumento di tortura perfetto. Urlò, questa volta per davvero, e quando la maledizione terminò, prese fiato a fatica, con le lacrime che le rigavano le guance, ma la lucidità ancora forte in lei [d20:13 + Concentrazione:17= 30].

Come avrai capito ho molta meno voglia di intrattenermi con te.
Dimmi chi c***o è l'informatore che ti ha fornito i dettagli sui movimenti all'eliporto!
Prova a tenere la bocca chiusa... E ti assicuro che il Crucio, in confronto a ciò che ti farò fare, sarà stato una seduta dall'estetista.


... No.

Chiuse gli occhi, perché si aspettava un altro Crucio. Li chiuse, perché più che dimostrarsi spavalda, la cosa più importante era mantenere il controllo su sé stessa e sulle sue paure. Se non guardava Dave negli occhi, l'odio non poteva salirle dentro. Se non lo guardava negli occhi, poteva ancora contare sul raziocinio e resistere più a lungo. E magari far sì che il suo unico alleato riuscisse davvero ad aiutarla, prima che lei perdesse la vita.

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Messaggioda PnG Staff » 15/03/2017, 23:33

Te la farò pagare figlio di puttana!
Mi hai sentito?
PAGHERAI PER TUTTO QUELLO CHE HAI FATTO!!!


Mentre la ragazza veniva portata via, Dave si asciugò la saliva arrivatagli sul viso con un fazzoletto, parlando poi di seguito ad uno del gruppo.

N°1, ti risulta che quella biondina sia a conoscenza di qualche mia attività illecita?

No signore, non c'è nessun documento o controllo che faccia pensare a qualche indagine nei suoi confronti.

Allora credo proprio che ormai stia vaneggiando...
Beh meglio così, più diventa pazza e nel panico, prima parlerà.
Chi è assegnato al suo controllo?


N°2, signore!

Perfetto.
Ora vado.
Tornerò tra circa tre ore.


Dave si allontanò, lasciando quindi ai propri uomini il compito di controllare e sorvegliare la ragazza rinchiusa nella cella.
Ovviamente nessuno era al corrente di un infiltrato il quale, sostituitosi al vero N°2 tramortito e nascosto, promise alla O'Neill di avere un occhio di riguardo verso di lei.
Non sarebbe stato semplicissimo, ma considerando che evidentemente possedesse una coscienza funzionante, avrebbe fatto di tutto per mantenere la parola data.

Quello è per me?

Immagine

Due wrap di medie dimensioni ripiene con pollo impanato, insalata, pomodori e salsa allo yogurt.
Naturalmente non era vicino alcun fast food da quelle parti, trattavisi infatti del pasto portatosi dietro il tizio misterioso che decise di concedere alla irlandese.
Annuì, mettendosi seduto e rimanendo vigile non volendo ritrovarsi ad essere beccato.

Mangia veloce, non è detto che non passi nessuno solo perché sanno della mia presenza qui.

Ti ringrazio per quello che stai facendo. Sei molto gentile...

Riserva i ringraziamenti per quando sarai fuori di qui, ok?

Chi sei? Perché ti sei infiltrato qui? E soprattutto, sai dirmi dove siamo?

È meglio che per ora tu non conosca nulla di me, visto che subirai altri interrogatori.
Sono infiltrato qui perché devo rubare dei progetti bellici ancora in fase di sviluppo.
In verità sto solo cercando di far sì che la loro progettazione muoia con colui che è stato ucciso dopo averli ideati.


Il gruppo di Dave aveva evidentemente costretto uno scienziato a creare quei progetti, dopo di che semplicemente se n'era sbarazzato, mettendo in conto di svilupparli nell'immediato futuro.
Lo scopo di quell'uomo era quindi prendersi quei progetti e farli sparire per sempre, così che nessuno più potesse più sfruttarli o quanto mano ci avrebbe messo una vita per riaverli disponibili.
Sentendo dei rumori, il N°2 si alzò di scatto, avvicinandosi alle sbarre della cella.

Ci troviamo in Serbia, a Belgrado.
C'è un'altra persona all'esterno che mi sta aspettando e qualora uscissimo fuori, ci aiuterà, avendo studiato il perimetro e gli eventuali allarmi e posizione delle Guardie.
Quindi cerca di farti forza e raccogliere le energie, d'accordo?


Si sentì richiamato all'ordine, quindi per forza dovette rimetterle i lacci dietro i polsi e poi andarsene, lasciandola di nuovo sola, ma non per molto.
Difatti non trascorsero molti minuti prima che l'investigatrice fosse portata nuovamente al cospetto del suo carnefice, pronto a riprendere con l'interrogatorio.
Dave sembrava completamente padrone della situazione, seppur meno propenso a perdersi in chiacchiere, ecco perché passo in velocità alle maniere forti.

Come avrai capito ho molta meno voglia di intrattenermi con te.
Dimmi chi c***o è l'informatore che ti ha fornito i dettagli sui movimenti all'eliporto!
Prova a tenere la bocca chiusa... E ti assicuro che il Crucio, in confronto a ciò che ti farò fare, sarà stato una seduta dall'estetista.


... No.

Emise un leggero sospiro sommesso e infastidito, il Barclays, prima di mollarle un sonoro schiaffo di man rovescio.

Hai proprio deciso di morire, eh?!
Non sei così indispensabile, ti sto tenendo in vita solo perché parlando, mi eviteresti molte trafile lunghe settimane.
Ma credimi, ben presto mi stancherò del tutto e allora sarò ben felice di queste trafile, se in cambio potrò darti una morte lenta e dolorosa.


Povero di pazienza, Dave la fissò dritto negli occhi, prendendole anche la faccia nella mano, stringendo le guance così che non le fosse possibile sputare di nuovo.
Di seguito, poi, sorrise leggermente, tra il malizioso e il malefico, rimettendosi in piedi e facendo un passo indietro.
Incrociò le braccia al petto, leccandosi le labbra.

Credo che continuando così, non otterremo niente di buono.
La tua mente e la tua emotività sono ancora troppo stabili, ma forse ho la soluzione ideale.
Quando sarai abbastanza debole e distrutta psicologicamente, riprenderemo la conversazione, cosa ne pensi?


Gli occhi dell'uomo brillarono di una luce tenebrosa e pericolosa.

N°2, tu continuerai ad essere di sorveglianza, quindi non parteciperai alla festa, spiacente.
Conducila nella stanza più grande.
I numeri otto, quattro e undici lo seguano... Dopo di che vi dò la libertà di fottervela come la peggior p****na del pianeta.


Esatto. Aveva appena dato il via libera ad uno stupro nei confronti di Caroline Priscilla, da parte di tre soldati, i più grossi e massicci per altro.
Erano tutti e tre dei veri e propri armadi, comodamente rasentanti il metro e novantacinque per circa cento chilogrammi di peso.
Cosa avrebbe mai potuto fare quella ragazzina di fronte a quelle stazze, specie se legata per i polsi e le caviglie? Nulla, ed era esattamente quello che volesse Dave.

N°2, muoviti, non abbiamo tutto il giorno!

La ragazza poté notare una iniziale e buona esitazione dell'individuo nascosto, che non avrebbe voluto eseguire proprio quell'ordine, ma alla fine dovette cedere.
Si avvicinò a lei e la prese fintamente di peso, trasportandola fino ad un'altra stanza, piuttosto ampia e leggermente più luminosa.
Gli altri tre sarebbero arrivati presto, non c'era molto tempo per parlare.

Mi dispiace moltissimo...
So che prenderai queste mie parole per una follia ma... In un certo senso ora abbiamo una possibilità di fuga.
Posso preoccuparmi di sistemarli a sorpresa, una volta che saranno... Diciamo... Sfiancati, capisci cosa intendo?


Non ci voleva un genio per capire quello che il N°2 stesse implicitamente chiedendo o consigliando di fare alla bionda.
Farli venire avrebbe contribuito a renderli meno capaci di accorgersi di un attacco a sorpresa e a quel punto sarebbero stati bersagli facili.
Dopo di che, avrebbero cercato una via di fuga.

... Te la senti?
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Messaggioda Caroline Priscilla » 16/03/2017, 18:58

Inaspettatamente, il Conflux aveva messo sulla sua strada un alleato. Cappie era così che preferiva vederlo, almeno al 70%, perché non aveva un piano migliore per poter uscire da quella situazione completamente da sola. Non si fidava del tutto di lui, ma quello era normale ed anche scontato, visti i suoi precedenti. Tuttavia, quando il complice le portò da mangiare, la O'Neill scelse di accettare quel pasto, anche in previsione del fatto che da un momento all'altro le sarebbero servite tutte le sue energie per poter sopportare quello che sarebbe accaduto con Dave Barclays.

Chi sei? Perché ti sei infiltrato qui? E soprattutto, sai dirmi dove siamo?

È meglio che per ora tu non conosca nulla di me, visto che subirai altri interrogatori.
Sono infiltrato qui perché devo rubare dei progetti bellici ancora in fase di sviluppo.
In verità sto solo cercando di far sì che la loro progettazione muoia con colui che è stato ucciso dopo averli ideati.


Il fatto che l'uomo continuasse a portare il cappuccio impediva alla Ignis di rendersi effettivamente conto se l'altro stesse dicendo la verità o meno. Non aveva elementi su cui potersi basare, nemmeno il tono di voce, reso distorto da un qualche tipo di marchingegno magico e quindi impossibile da riconoscere. Mangiò in fretta, finendo il pasto in pochissimi secondi quando dei rumori resero l'altro ancora più vigile ed attento, pronto a lasciarla nuovamente da sola.

Ci troviamo in Serbia, a Belgrado.
C'è un'altra persona all'esterno che mi sta aspettando e qualora uscissimo fuori, ci aiuterà, avendo studiato il perimetro e gli eventuali allarmi e posizione delle Guardie.
Quindi cerca di farti forza e raccogliere le energie, d'accordo?


D'accordo.

Una volta sola, Cappie ebbe poco tempo per riflettere con attenzione su quello che aveva saputo dall'uomo incappucciato. La Serbia era davvero molto lontana da Denver e questo significava che la sua salvezza dipendeva esclusivamente dall'alleato misterioso, perché dubitava che qualcuno dei suoi amici sarebbe riuscito a seguire una pista tanto contorta e intricata per ritrovarla in tempo. Furono pensieri che si esaurirono in pochissimo tempo, perché ben presto altri scagnozzi vennero per riportarla di fronte a Dave, ma questa volta con un atteggiamento più calmo e più lucido rispetto a quello mostrato in precedenza. Sentiva ancora la rabbia montarle dentro, ma ne aveva il pieno controllo. Non avrebbe detto nulla di sua volontà al Barclays, perché l'odio che provava nei suoi confronti superava di gran lunga la paura di non poter uscire mai più da lì dentro. E in fondo, era già stata condannata nel momento stesso in cui l'avevano catturata.

Hai proprio deciso di morire, eh?!

Credevo che la decisione... fosse già stata presa... da te...

Lo schiaffo che le arrivò al suo ennesimo rifiuto di rivelare il nome dell'informatore fece malissimo e le lasciò un segno rosso sulla guancia colpita. Non contento, il Barclays si inginocchiò di nuovo di fronte a lei, stringendole le guance fra le dita per impedirle di oltraggiarlo ancora con uno sputo e facendole dolere il viso.

Non sei così indispensabile, ti sto tenendo in vita solo perché parlando, mi eviteresti molte trafile lunghe settimane.
Ma credimi, ben presto mi stancherò del tutto e allora sarò ben felice di queste trafile, se in cambio potrò darti una morte lenta e dolorosa.


Se il misterioso alleato non fosse riuscito a liberarla, se non fosse riuscita a scappare, sarebbe stata capace di accettare davvero una morte come quella? No, ammetteva con sé stessa che non sarebbe mai riuscita a morire in quel modo, né in realtà avrebbe mai voluto morire, perché c'erano ancora delle promesse che doveva mantenere ad una persona molto speciale, a più persone speciali per lei.
Non si sarebbe rassegnata a quel destino, ma se fosse stata costretta a sceglierlo, aveva ancora la possibilità di decidere lei come morire: il suo tanto poteva fermare qualunque tipo di agonia Dave avesse voluto imporle, ma non doveva pensarci, non in quel momento, perché la morte era la soluzione ultima ed estrema che andava presa solo quando ci si dichiarava completamente sconfitti.

Credo che continuando così, non otterremo niente di buono.
La tua mente e la tua emotività sono ancora troppo stabili, ma forse ho la soluzione ideale.
Quando sarai abbastanza debole e distrutta psicologicamente, riprenderemo la conversazione, cosa ne pensi?


Immagine


Sapeva di cosa stava parlando. Aveva messo in conto anche quello, ma adesso che il momento era arrivato, Cappie non sapeva bene cosa fare né come comportarsi. Sapeva solo che il Fulmine stava di nuovo uscendo fuori dal proprio controllo e lei sentiva la pelle crepitare sotto gli effetti di esso, i peli biondi che si rizzavano e lei che lentamente prendeva a respirare in maniera pesante, agitata, fissando Dave e ascoltando le sue parole.

N°2, tu continuerai ad essere di sorveglianza, quindi non parteciperai alla festa, spiacente.
Conducila nella stanza più grande.
I numeri otto, quattro e undici lo seguano... Dopo di che vi dò la libertà di fottervela come la peggior p****na del pianeta.


Il ritmo cardiaco era accelerato di colpo perché paura e adrenalina si erano mescolate insieme dentro di lei, rendendo impossibile distinguere bene l'una dall'altra. Era sbiancata, questo si poteva vedere dall'esterno, e quel tipo di reazione probabilmente avrebbe fatto supporre a Dave che la ragazzina fosse totalmente terrorizzata all'idea di essere violentata da tre uomini grandi e grossi come quelli che aveva scelto. Lasciò che il N.2 se la caricasse di peso per portarla in cella, ancora preda delle sue emozioni, mentre uno strano ronzio aveva iniziato ad invadere le sue orecchie, come quello prodotto da una scarica elettrica. Solo quando l'uomo la mise giù, col chiaro intento di parlare, Cappie sembrò ascoltarlo in apparente stato di shock, ancora zitta e immobile mentre l'altro provava a spiegarle il piano che gli era appena balenato in mente.

Mi dispiace moltissimo...
So che prenderai queste mie parole per una follia ma... In un certo senso ora abbiamo una possibilità di fuga.
Posso preoccuparmi di sistemarli a sorpresa, una volta che saranno... Diciamo... Sfiancati, capisci cosa intendo?


Non sarebbe stata una violenza. Ma sesso consenziente e fatto per ingannare quei tre e convincerli ad abbassare la guardia per poi essere stesi dal suo complice.
Sì, riusciva a capirlo, persino fin troppo bene e fu in quel momento che i suoi occhi ripresero ad avere di nuovo vita, non più estranea a sé stessa. Si sentiva ancora agitata, ancora spaventata, ma quella non sarebbe stata una violenza in tutto e per tutto, un po' come quelle volte in cui chiedeva ad Axell di interpretare un uomo che abusava di lei.
Bastava semplicemente che lei si lasciasse andare al suo lato più sottomesso, più schiavo e più bisognoso di essere umiliato. A quel suo lato tanto oscuro di lei, da credere impossibile che potesse davvero appartenerle.

... Te la senti?

In quel momento, la Ignis rivolse finalmente i suoi occhi verso la figura dell'uomo incappucciato. Era visibile la sua pelle d'oca, ma quando parlò la sua voce risultò ferma e salda, dimostrando un controllo di sé stessa e una forza di volontà davvero molto impressionanti.

... Non fare lo stesso errore di quel bastardo di sottovalutarmi.
Non sono una ragazzina indifesa, hai capito?
Se non ce la fai a guardare, puoi anche voltarti dall'altra parte, ma stai attento perché quando avrò finito con quei tre voglio uscire immediatamente da qui.
Ho promesso a quel figlio di puttana che gliela avrei fatta pagare e lo farò...


Immagine


Sentirono dei passi e fu immediato il ritorno ai loro posti. Cappie aveva ancora polsi e gambe legate, per questo motivo le era difficile muoversi dal punto in cui l'uomo l'aveva lasciata. Si lasciò cadere per terra, in ginocchio, visibilmente tremante ma non per la paura. Avrebbe lasciato loro l'illusione di poter fare ciò che volevano con lei, senza opporsi o meglio, senza avere la forza di opporsi. Giusto qualche lacrima uscì fuori dai suoi occhi, perché la tensione era troppa e lei doveva sfogarla, lacrime che gli altri avrebbero potuto interpretare come i segni della sua fottuta paura.

Non riuscirete mai a spezzarmi... bastardi!

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Messaggioda PnG Staff » 21/03/2017, 22:48

... Non fare lo stesso errore di quel bastardo di sottovalutarmi.

Le parole iniziali della biondina lasciarono il N°2 inizialmente interdetto.

Non sono una ragazzina indifesa, hai capito?

Lo avevo vagamente intuito.

Se non ce la fai a guardare, puoi anche voltarti dall'altra parte, ma stai attento perché quando avrò finito con quei tre voglio uscire immediatamente da qui.
Ho promesso a quel figlio di puttana che gliela avrei fatta pagare e lo farò...


Posso essere sincero?
Per un attimo ho pensato che stessi dicendo "Quando avrò finito con quei tre sarà il tuo turno"!


Lo disse in un tono sarcastico ed ironico, leggermente divertito, probabilmente per stemperare la tensione.
Anche se la voce era camuffata, lei lo avrebbe compreso facilmente. Ad ogni modo, il N°2 annuì soltanto, sorpreso ma in positivo.
Per fortuna sembrava proprio che fosse una persona intenzionata a non lasciarsi intimorire da nulla, non così facilmente almeno.

... Voglio vedere quello sguardo anche alla fine di questa faccenda, intesi?

Le tese la mano, aspettando che ella facesse lo stesso, stringendo appena con un po' di energia, lasciando di seguito che si allontanasse e prendesse posizione.
Non fu facile per lui comportarsi naturalmente all'arrivo dei tre "colleghi", specie perché comunque dovette far finta di non fregargliene nulla e declinare l'invito ad unirsi senza insospettire nessuno.
A parte questo, purtroppo per lui e "purtroppo" per la O'Neill, la violenza (per così dire) durò più del dovuto. Gran bel problema.

RED LIGHT

CIRCA 37 MINUTI DOPO


Vieni, andiamo, muoviti!

Dopo aver atterrato i tre energumeni al seguito dell'indebolimento indotto dalla ragazza, il N°2 le ordinò di sbrigarsi e seguirlo in fretta.
Avevano ancora poco meno di un quarto d'ora per uscire di lì interi e soprattutto vivi ma lei di certo non poteva restare nuda.
Conoscendo bene alcune zone della base segreta, il soldato in incognito raggiunse la zona delle cabine di cambio, dotate di docce.

Ficcati lì sotto al volo e datti una sciacquata, poi vestiti anche se umida, non possiamo fare di più.

Obiettivamente non ci avrebbe impiegato più di 30 secondi a sistemare il problema e rivestirsi alla bene e meglio.
Si era fermato lì esclusivamente perché si trovavano già sulla strada per uscire allo scoperto, in esterna.
Una volta che furono fuori, la ragazza poté accorgersi del fatto che fosse sera inoltrata.

Il mio collaboratore si trova vicino agli hangar, dobbiamo però spostarci con moltissima cautela e seguendo il percorso che ti indicherò io.
È l'unico non protetto dalle Videocamere di Sicurezza. Quindi stammi dietro come un'ombra.
Abbiamo ancora sette minuti abbondanti...


Passando dietro a dei container vuoti, sotto dei portici metallici e infine attraverso un passaggio sotto un tombino, il N°2 e Caroline Priscilla raggiunsero la zona più sicura.
Le illuminazioni artificiali erano al massimo della potenza e l'hangar dove si diressero era semi chiuso. A un tratto da esso ne uscì fuori una figura, ma non parve certo voler dare l'allarme.
Inizialmente sull'attenti, il N°2 abbassò la bacchetta quando capì che non ci fosse alcun pericolo da oltrepassare con le maniere forti.

Ma che c***o... Avevamo detto di trovarci direttamente dentro!
Mi hai fatto prendere un colpo, credevo che ti avessero beccato!
Perché ti sei affacciato?!


Beccato me?
Mi hai preso per un pivello?
... Ne ho già atterrati tre.


Immagine

... Lui è il mio referente esterno.
Non c'è tempo per le presentazioni.
Lei è stata un contrattempo, l'ho trovata rapita all'interno e l'ho aiutata ad evadere.


Gran bel contrattempo.
Ehi, pulcina...
... Una volta salvata la pelle ricordami che devo offrirti un drink.


Ti devi mettere a rimorchiare adesso oppure puoi dirci come muoverci?

Hai preso i progetti?

Sì.

Ok, ottimo.
La via con meno guardie è quella lì, sulla destra, passando in mezzo a quel deposito.
La Passaporta attivata ha durata limitata, dobbiamo sloggiare entro mezz'ora.


Bene.
Facci strada allora.
Ehi, come prima... Un'ombra!


Si rivolse così alla irlandese, il N°2 ancora nascosto nella maschera militare, prima di cominciare a seguire il collega lungo il tragitto già precedentemente studiato.
Arrivati dentro il deposito, si mossero velocissimi in direzione della Passaporta, ma qualcosa interruppe la loro corsa contro il tempo e verso la salvezza.
Dei grandi fari si accesero e tra i tre e la Passaporta (un bidone metallico di benzina vuoto) si pararono Dave ed altri due soldati.

Bene bene bene...
... Avrei dovuto immaginarlo.
Oh, Sceriffo... Che piacere vederla.


Vice Sceriffo, prego.

Ci tieni a precisarlo?
E perché mai?
Come Vice Sceriffo sei anche meno significante, vuol dire che hai meno esperienza e riconoscimento.


No, come Vice Sceriffo sono libero di andarmene in giro a prendere a calci nel culo i finocchi come te.

Dave strinse il pugno, facendo cenno ai due soldati di affiancarlo.

... Non sarai così spavaldo quando avrò iniziato a torturarti.

E come intendi farlo? Con frustini o direttamente tacchi a spillo sulla schiena?

Fai lo spiritoso... Vice Sceriffo.
Finalmente avrò il piacere di levarti da questo pianeta una volta per tutte.


Il collega del N°2 fece scrocchiare le nocche sui palmi, facendo poi lo stesso con il collo e le spalle.

Lui è mio.
Sono mesi che spero di gettarlo in cella e far ingoiare la chiave ad un Ungaro Spinato.
Togliamoci dalle palle pure i due galoppini o fidanzati che siano e poi prendiamo quella fottuta Passaporta... Ho messo a scongelare un paio di salsicce per cena e non mi va di fare tardi.


Sul lato sinistro, ovvero quello del N°2, c'era un soldato piuttosto alto ma meno massiccio degli altri tre precedentemente mandati K.O. grazie alla O'Neill.
Sul lato destro, quello della ragazza, un soldato abbastanza basso ma parecchio piazzato.
Dave fissò con ira e odio il complice dell'aiuto misterioso, mentre il complice sorrise beffardo, mettendosi in posizione di guardia senza bacchetta.

Io lo massacro di pugni, voi fate come c***o vi pare...

Spoiler:
In base al tipo di combattimento scelto (Se tramite Tanto oppure tramite Bacchetta [Recuperata dal N°2 assieme al resto degli oggetti della ragazza e consegnata poco dopo essere usciti]), Caroline Priscilla dovrà quindi spiegare la tattica di combattimento sfruttata a grandi linee e tirare o 3d20 su T/F o 3d20 su C/M, inserendo il risultato dei tre tiri + il parametro alla fine dell'azione.
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