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Corsica

Messaggioda Shay » 19/03/2015, 2:58

Mi sono sentita dire di peggio.

Oh, credimi, Erede di 'sto cazzo, questo era solo l'antipasto dell'antipasto!
Non ti avrei più dato fastidio, non mi sarei più fatto vedere, perché hai dovuto farlo?
Oltre tutto ti faccio anche ribrezzo, disprezzi la mia natura e adesso oltre che Licantropo sarò anche Gildato.
Sono il connubio di ciò che reputi totalmente distante da te e dalla tua figura nobile... io... io proprio non lo capisco...


Ho i miei buoni motivi.
E poi, al di là di tutto, ora potrai controllarti meglio ed impedirti di sacrificare vite innocenti per un tuo errore.
Non è una buona cosa, questa?


Tu hai giocato con la mia vita, segnandola per sempre...
Potrò anche farti schifo, ma questo non ti dava il diritto di limitare il mio libero arbitrio fino a questo punto!


Seguimi, per favore.

Cosa?
Che cazzo... ?


Scosse la testa, rassegnato e ancora fuori di sé per quello che era successo ma, considerando che l'elemento già stava iniziando a fare effetto, si sentiva meno invogliato a contrastare il volere di Razìa, quindi a passo lento le stette dietro facendosi guidare all'interno del Castello.
Una bella struttura, senza dubbio, peccato che a lui non fregasse nulla in quel momento di quanto fosse fantastica la dimora dell'Erede.
Voleva solo rientrare a casa sua, leccarsi le ferite in santa pace e concentrarsi per accettare con meno bestemmie possibili quella nuova vita.
Entrarono dentro una stanza molto particolare, quasi surreale e fiabesca. Le pareti sembravano fatte d'acqua ma al tatto divenivano solide.

Cos'è, un'altra stanza delle torture alternative?
Qui ci fate morire affogati i detenuti, tsk...


... non volevo che sparissi.

Mh?
... Prego?


Volevo che fossi costretto a tornare da me, a starmi vicino, a sentire il bisogno di proteggermi.

Razìa stava fissando fuori dalla finestra, parlandogli con un tono a metà fra il triste e il rassegnato.
Shay, pur rimanendo distante da lei, le dedicò una maggiore attenzione, inarcando il sopracciglio ma facendosi allo stesso tempo più serio.
Sapeva comprendere quando era il momento per ragionare e ascoltare, d'altronde se si definiva Lupo e non Licantropo un motivo c'era.
Incrociò inizialmente le braccia al petto, assumendo una posa ferma e immobile, ma quando ella continuò, fu costretto a sciogliere gli arti superiori quasi immediatamente, mentre le pupille si dilatavano e il ragazzo esibiva una espressione incredula e perplessa.

Mi sono innamorata di te, dal primo momento in cui ti ho visto... e non potevo permettermi di perderti.

Tu... Tu ti saresti... ?
... Cioè, è per questo che tu...


... Perciò ti ho egoisticamente legato a me... così da poterti vedere spesso, da poter nutrire i miei sentimenti per te: ridi pure di me, beffati del mio destino... al posto tuo, io lo farei.

Non poteva crederci, o meglio, non voleva crederci. La ragazza si volse e lo osservò con uno sguardo che poteva solo significare una cosa: verità.
L'Erede dell'Acqua si era presa una sbandata per lui? Lui che rappresentava per i Druidi più una minaccia che un essere vivente?
Il Mana doveva avere proprio un pessimo senso dell'umorismo, ma questo ugualmente non fermò Patrick dal cambiare espressione e diventare immediatamente più infastidito e quasi scocciato. No, di sicuro non la poteva perdonare per ciò che aveva fatto semplicemente a causa di una cotta passeggera. Ovvio, nessuno lo aveva mai informato cosa voleva dire quando un Erede si innamorava.

Più che ridere mi verrebbe da prenderti ancora più a schiaffi!
Ma dico... Ti rendi conto di cosa hai combinato per una infatuazione?
Sarei tornato ai miei affari, non ci saremmo visti più e tempo una mesata e ti saresti già dimenticata del sottoscritto.
Tralasciando che non comprendo come possa il mio "fetore" nei tuoi confronti averti provocato una simile reazione romantica, resta il fatto che hai complicato ancora di più la situazione...


Fece qualche passo avanti ed arrivò a poca distanza da lei, forse una cinquantina di centimetri, non di più. Era abbastanza alta, ma lui era un autentico obelisco, quindi la osservò molto dall'alto verso il basso, soffermandosi sugli occhi di lei, intensi, profondi, scuri ma allo stesso tempo espressivi come pochi altri visti nella sua esistenza. Era chiaro che ci fosse qualcos'altro sotto, che ci fosse altro da sapere ma non aveva idea della portata delle notizie che di lì a poco avrebbe sentito. Qualora quindi la Druida avesse spiegato attentamente cosa significasse l'amore a prova vista per quelli come lei, in tal caso Shay sarebbe rimasto fermo e scioccato per diversi secondi, prima di tentare ad aprir bocca.

... Stai dicendo che ora sei costretta ad amarmi per il resto dei tuoi giorni?

Attese risposta.

... Che, metti caso, io fossi stato già sposato, per dire, saresti stata condannata alla solitudine comunque?

Attese nuovamente risposta.

... Che la tua felicità e serenità interiore adesso dipendono dal sottoscritto?

All'ennesima risposta, probabilmente affermativa, il Lupo si andò sedendo sul letto esterrefatto, senza manco chiedere il permesso.
Le mani congiunte, la testa che andava febbrile cercando una soluzione che tanto non c'era, perché in lui ormai l'elemento viveva pulsante e lei di sicuro non poteva andare a presentare una lettera di protesta al suo Dio. Non poteva in alcun modo nascondere il suo stato d'animo, si sentiva smarrito e confuso e di sicuro il fatto che ora lei lo amasse non costituiva una bella notizia, anche perché lui doveva ancora superare un proprio sentimento lasciato in disparte e riaperto nella sua ferita appena due settimane prima.

So che ciò che dirò potrà farti del male, ma credimi non è mia intenzione.
C'è una persona nel mio cuore, una persona alla quale tengo e che fa parte dei miei pensieri più intimi.
Tale persona, comunque, non sta con me e credo che nemmeno voglia starci, è felice con un'altra ed io stesso credo sia meglio così.
C'era un'intesa chimica e naturale, selvaggia forse, ma non romantica, non sensibile e questo avrebbe portato solo problemi in futuro.
Non credo tu possa chiedermi di innamorarmi di te a comando, almeno su questa libertà dovrei avere ancora potere, ma di sicuro la mossa dello sfruttare il Ghiaccio ha avuto l'effetto desiderato, prima mi sentivo insospettabilmente bene nello starti tanto vicino e la sensazione che mi ha provocato è stata in parte bella e in parte, ovviamente, inquietante, perché ancora non ci sono abituato...


Tornò in piedi, avvicinandosi ora lui alla finestra, guardando all'esterno, inspirando profondamente.

... Mi recherò da questa persona per farle presente di ciò che ora alberga in me e per farmi indirizzare dal Capo Gilda Acuan.
Con l'occasione, regolerò anche i conti con lei una volta per tutte, mettendo in chiaro il nostro rapporto.
Ti confesso che sono ancora molto sconvolto ed anche in parte arrabbiato per ciò che hai fatto, perché se c'è una cosa, un valore per me fondamentale, ebbene quello è la libertà... una libertà che oggi tu mi hai privato in buona parte a favore di te stessa, della tua pena da scontare.
Il problema però... è anche che pur provandoci non riesco più ad odiarti come prima, forse sono condizionato oppure, oppure mi hai colpito davvero, temo che non lo saprò mai con esattezza, ma forse una maggiore distanza tra noi nello spazio e nel tempo mi saprà fornire una risposta quanto meno vicina a quella reale... Concordi?


Più che una domanda vera e propria, sembrava più un quesito retorico ed in effetti per Shay lo era.

Immagino che ci rivedremo presto, ma non so cosa accadrà tra noi.
Non mi sento di promettere nulla, perché al momento non so nulla e... gli istinti che adesso premono per uscir fuori nei tuoi confronti sono dati esclusivamente del tuo bell'aspetto, perché è innegabile che sotto quel vestito devi essere decisamente invitante, e dal mio Spirito vincolato al tuo...


Girandosi, tornò a guardarla negli occhi: il vero e proprio ritratto della maturità umana, dell'esperienza di vita, di se stessi.
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Messaggioda Razìa » 19/03/2015, 23:26

Oh, credimi, Erede di 'sto cazzo, questo era solo l'antipasto dell'antipasto!

Non batté ciglio a quelle parole, dimostrando un aplomb da manuale -ma d'altronde l'imperturbabilità del suo Elemento predominante non era certo qualcosa di sconosciuto o di misterioso.
Al contrario, Razìa lo lasciò sfogarsi e poi gli chiese di seguirla nuovamente all'interno del Castello, sapendo bene che una parte di Shay -per l'Elemento che gli aveva regalato, e magari per una leggera dose di curiosità- l'avrebbe costretto a fare come richiesto: lo portò nella propria stanza, le cui pareti, così come soffitto e pavimento, sembravano fatte d'acqua, dando quasi l'impressione di trovarsi su un fondale oceanico.

Cos'è, un'altra stanza delle torture alternative?
Qui ci fate morire affogati i detenuti, tsk...


È la mia camera da letto. -rispose con una semplicità quasi disarmante l'Erede, prima di spiegare in parte il motivo per il quale gli aveva donato il Ghiaccio.

Non voleva che sparisse, voleva legarlo a sé quel tanto che bastava da poterlo vedere ogni tanto, beandosi della sua presenza nella propria vita: perché? Semplice, perché si era innamorata di lui.

Più che ridere mi verrebbe da prenderti ancora più a schiaffi!
Ma dico... Ti rendi conto di cosa hai combinato per una infatuazione?
Sarei tornato ai miei affari, non ci saremmo visti più e tempo una mesata e ti saresti già dimenticata del sottoscritto.
Tralasciando che non comprendo come possa il mio "fetore" nei tuoi confronti averti provocato una simile reazione romantica, resta il fatto che hai complicato ancora di più la situazione...


Infatuazione... -lo fissò per un secondo, dopodiché rise di una risata per nulla allegra- Tu non hai la minima idea di cosa voglia dire per me, vero?
Un'infatuazione...
-ripeté con ironico sarcasmo, avvicinandosi alla parete per sfiorarla con le mani e smuovere l'acqua, in piccoli cerchi concentrici che si dipanarono per tutta la stanza- Credi davvero che se fosse stata solo un'infatuazione ti avrei donato quell'Elemento, legandoti a me?
Che se mi fosse bastato un mese di tempo per dimenticarti, avrei fatto sì di poter contare sul tuo aiuto, sulla tua protezione? ... ora sì che mi sento offeso.


Sorrise, ma come prima non c'era nessuna traccia di divertimento in quell'espressione che, comunque, non arrivava a contagiare gli occhi.

Quando un Erede si innamora, di chiunque si innamori, è per sempre.
Non importa che quella persona sia impegnata, sposata, se muore, o semplicemente se non ricambia i nostri sentimenti... la nostra anima si lega alla sua a prima vista, e non c'è modo di liberarla.
È un amore per la vita.


Adesso gli era più chiaro il concetto? A giudicare dalla sua espressione, possibilmente sì.

... Stai dicendo che ora sei costretta ad amarmi per il resto dei tuoi giorni?

Sì.

... Che, metti caso, io fossi stato già sposato, per dire, saresti stata condannata alla solitudine comunque?

Sì.

... Che la tua felicità e serenità interiore adesso dipendono dal sottoscritto?

Sì.

Tre parole pronunciate sempre col medesimo tono, piatto e rassegnato: l'avrebbe amato per il resto dei suoi giorni, senza poter provare quel sentimento per nessun altro, straziandosi al pensiero che potesse avere un'altra e tuttavia non potendo fare nulla per impedirselo.

So che ciò che dirò potrà farti del male, ma credimi non è mia intenzione.
C'è una persona nel mio cuore, una persona alla quale tengo e che fa parte dei miei pensieri più intimi.


Nonostante la confessione l'avesse straziata internamente, all'esterno Razìa non dimostrò alcun segno, alcun dolore, alcuna espressione che potesse ricondurre a quanto in realtà stesse soffrendo.

Tale persona, comunque, non sta con me e credo che nemmeno voglia starci, è felice con un'altra ed io stesso credo sia meglio così.
C'era un'intesa chimica e naturale, selvaggia forse, ma non romantica, non sensibile e questo avrebbe portato solo problemi in futuro.


Annuì, lentamente, senza ancora far capire nulla di sé, dei propri pensieri, dei propri sentimenti alla scoperta che c'era una donna nella vita di Shay, una donna a cui lui teneva -anche se non ricambiato- e con cui probabilmente sarebbe anche voluto andare a letto, avendone l'occasione.

Non credo tu possa chiedermi di innamorarmi di te a comando, almeno su questa libertà dovrei avere ancora potere, ma di sicuro la mossa dello sfruttare il Ghiaccio ha avuto l'effetto desiderato, prima mi sentivo insospettabilmente bene nello starti tanto vicino e la sensazione che mi ha provocato è stata in parte bella e in parte, ovviamente, inquietante, perché ancora non ci sono abituato...

Se anche potessi comandarti di amarmi... non lo farei.
Ciò che provo per te m'impedirebbe di essere così egoista.
-mormorò la mora, scuotendo appena il capo.

... Mi recherò da questa persona per farle presente di ciò che ora alberga in me e per farmi indirizzare dal Capo Gilda Acuan.
Con l'occasione, regolerò anche i conti con lei una volta per tutte, mettendo in chiaro il nostro rapporto.
Ti confesso che sono ancora molto sconvolto ed anche in parte arrabbiato per ciò che hai fatto, perché se c'è una cosa, un valore per me fondamentale, ebbene quello è la libertà... una libertà che oggi tu mi hai privato in buona parte a favore di te stessa, della tua pena da scontare.


Mi dispiace. -lo disse dopo diversi minuti di silenzio, accompagnando quelle parole da un sospiro leggero- Non avrei dovuto essere così egoista, ma non ho potuto impedirmelo.
La volontà di poterti vedere ogni tanto, di sapere di essere con te in minima parte grazie a quell'Elemento, ha superato tutto... anche il fastidio per ciò che sei, per la tua natura da Lupo.
Che gran potere che ha l'amore, mh?
-si prendeva in giro da sola, ma la verità era che rideva per non piangere.

Il problema però... è anche che pur provandoci non riesco più ad odiarti come prima, forse sono condizionato oppure, oppure mi hai colpito davvero, temo che non lo saprò mai con esattezza, ma forse una maggiore distanza tra noi nello spazio e nel tempo mi saprà fornire una risposta quanto meno vicina a quella reale... Concordi?

Non credo ci sia bisogno che io ti risponda.

Immagino che ci rivedremo presto, ma non so cosa accadrà tra noi.
Non mi sento di promettere nulla, perché al momento non so nulla e... gli istinti che adesso premono per uscir fuori nei tuoi confronti sono dati esclusivamente del tuo bell'aspetto, perché è innegabile che sotto quel vestito devi essere decisamente invitante, e dal mio Spirito vincolato al tuo...


Ancora una volta, Razìa non commentò subito le parole dell'uomo, né si affrettò ad esprimere il proprio parere: si concentrò sul movimento delle pareti al proprio tocco, al modo in cui quei cerchi concentrici si aprivano verso l'esterno per scomparire, sostituiti all'istante da altri esattamente identici.
Quando parlò, il suo tono fu quasi di sfida, ma con una nota dolce che la differenziava dal suo solito comportamento, e che lasciava intuire almeno velatamente -e per chi li conosceva- i suoi sentimenti per lui.

Ti dai davvero troppe arie, Licantropo... -finalmente alzò lo sguardo a sua volta, facendo incontrare i loro sguardi- Non mi sembra di averti chiesto nulla.
Non ti sto implorando di amarmi, di sposarmi, di farmi diventare la tua donna o chissà cos'altro... non mi sono messa in ginocchio, usando le mie arti femminili per convincerti, né sto cercando di smuovere in te un sentimento di pena che ti spinga a rimanere, a rendermi felice.
Vai pure dalla ragazza per cui provi dei sentimenti, conquistala se pensi di poterlo fare, sii felice con lei, realizza ogni tuo desiderio... mi basterà sapere di poter contare su di te, e di aver donato al Conflux un nuovo protettore.


Gli diede le spalle, abbassando il capo e dunque lo sguardo, perché di farsi vedere con gli occhi velati di lacrime non aveva proprio voglia.

Perciò non darti pena per me, non farmi promesse... non dire nulla.
Torna ogni tanto da me, e basta. È la sola cosa che ti chiedo.
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Messaggioda Shay » 21/03/2015, 22:50

Mi dispiace.
Non avrei dovuto essere così egoista, ma non ho potuto impedirmelo.


Se non altro lo stava riconoscendo, era già un passo avanti, piccolo ma fondamentale affinché si potesse favorire un dialogo costruttivo.
Più i minuti trascorrevano e più il modo di fare di Razìa cominciava ad essere difficile da decifrare. Si comportava come una ragazza ferita, preoccupata, straziata dal dolore e allo stesso tempo possedeva una voce che verso di lui era gentile, in alcuni casi affettuosa, calda e morbida.
Era questo che significava amare incondizionatamente senza altra scelta? Shay obiettivamente si trovò internamente a criticare senza indugi il volere del Mana nei confronti degli Eredi: come poteva permettersi di decidere arbitrariamente per loro? L'unica soluzione che gli veniva in mente era che forse il Mana conosceva benissimo la persona più indicata per renderli felici e appagati, ma se poi poteva accadere che quella stessa persona fosse impegnata, allora che razza di divinità sadica era? Molti li avrebbero definiti "piani più alti", per lui erano un mucchio di stronzate.

La volontà di poterti vedere ogni tanto, di sapere di essere con te in minima parte grazie a quell'Elemento, ha superato tutto... anche il fastidio per ciò che sei, per la tua natura da Lupo.
Che gran potere che ha l'amore, mh?


Mi spiace, ma non riesco a definirlo amore, per quanto possa sforzarmici.
L'amore, quello vero, è un sentimento che nasce nel conoscere una persona, apprezzarla, viverla, considerarla unica e speciale.
Tu mi hai solo visto ed è scattato qualcosa, ma potrei essere l'individuo più bastardo sulla faccia del pianeta, farti del male gratuito e tu saresti ancora costretta ad amarmi. L'amore così cieco non è amore, è soltanto attaccamento, soltanto schiavitù dell'anima.
Per cosa sarai costretta a litigare e sentirti giudicati dai tuoi pari? Anzi, per chi?
Un individuo del quale non sai nulla: colore preferito, cibo preferito, anche soltanto il suo cognome o addirittura l'età.
Tu di me non sai niente eppure adesso adesso con riesci a focalizzare la tua vita futura accanto a nessun altro... Non ti sembra assurdo?


Avrebbero potuto chiacchierare moltissimo a proposito dell'amore degli Eredi, della loro stranezza che non possedevano né Gildati né Druidi comuni, ma restava il fatto che le parole non servivano a nulla, adesso Razìa apparteneva a lui, volente o nolente, desiderava solo lui ed aveva agito al solo fine di poter sperare di vederlo qualche volta tornare a trovarla, per passare del tempo assieme e far tacere così il dolore del suo cuore. Perché mai poi, Patrick provava l'insano bisogno di provare a starle vicino per capire se potevano legarsi in qualche maniera?
Sempre vittima dell'elemento? Oppure c'era qualcosa di particolare nell'Erede che lo spingeva ad avere un impulso simile? Forse era più probabile la prima opzione, fatto stava che comunque il suo intento ora era sistemare la faccenda con Phoebe, inserirsi attivamente tra gli Acuan e poi tornare da quella ragazza che gli aveva donato l'elemento, così da mettere in chiaro una volta per tutta cosa avrebbero dovuto fare.

Ti dai davvero troppe arie, Licantropo...

Cosa intendi?

Non mi sembra di averti chiesto nulla.

... Scusa?

Non ti sto implorando di amarmi, di sposarmi, di farmi diventare la tua donna o chissà cos'altro... non mi sono messa in ginocchio, usando le mie arti femminili per convincerti, né sto cercando di smuovere in te un sentimento di pena che ti spinga a rimanere, a rendermi felice.

Ma...

Vai pure dalla ragazza per cui provi dei sentimenti, conquistala se pensi di poterlo fare, sii felice con lei, realizza ogni tuo desiderio... mi basterà sapere di poter contare su di te, e di aver donato al Conflux un nuovo protettore.

Ma cosa c***o stava dicendo? Shay le aveva appena fatto presente che c'era la possibilità che tornasse per trascorrere del tempo con lei ed invece Razìa lo stava allontanando volutamente? I suoi sentimenti la stavano spingendo ad un tale sacrificio? Nemmeno un po' di sano egoismo?
Il Lupo inarcò il sopracciglio, abbastanza perplesso e spaesato da quella reazione, immaginandone una ben diversa da quella presentatagli.
Aveva capito che l'Erede fosse una persona sfrontata, combattiva, un "poco" stronza e sicura di sé, mentre invece adesso si faceva da parte come nulla fosse, tutto ciò era assolutamente triste e amaro, almeno agli occhi di Patrick. Per questo le si avvicinò abbastanza da essere estremamente a contatto con lei e con un movimento quasi feroce, selvaggio e imperioso la attaccò al muro, fissandola negli occhi con un'espressione che poteva possedere soltanto chi aveva uno Spirito feroce dentro di sé. Afferrandole entrambe le mani le ancorò al muro, allargandole le braccia.

Stai parlando come una ragazzina lettrice di romanzi rosa post datati...
Dì un po', dove è andato a finire il tuo coraggio sfacciato e ribelle, mh?
Sei nei guai signorina, è vero, ti sei vincolata col cuore ad un cane randagio, ma credevo fossi ben intenzionata a tenertelo stretto.
Ti avverto: una delle cose che potevo dire piacermi di te era proprio la faccia tosta, non mi far crollare questa convinzione, per cortesia.


Il tono basso, non sussurrato ma virile, accompagnò quelle parole mentre il volto del Lupo si faceva sempre più a contatto con lei, fino a quando non tentò senza remore di provare a rubarle un bacio, ma mica uno dei baci da ragazzina come si stava dimostrando lei negli ultimi minuti, no, un bacio di quelli veri, da adulti e soprattutto da persone serie, con la lingua e tutti gli scambi di saliva necessari a far salire l'eccitazione di entrambi alle stelle. Shay era fatto così: viveva ogni istante come fosse l'ultimo, irrequieto e potente, sfrontato e caparbio fino all'ultimo. Phoebe lo aveva affascinato per quello, Razìa lo aveva affascinato per caratteristiche simili ma non uguali, solo che adesso lei lo stava facendo ricredere per un ipotetico momento di debolezza e lui non accettava di vederla così, non lo accettava dai conoscenti, figurarsi per qualcuno che sentiva dentro di sé tanto quanto il Ghiaccio che ora scorreva nel suo Spirito imperterrito e vitale.

Non lasciarmi andare per bontà del cuore, per un amore estremo e sacrificabile...
... Perché posso assicurarti che con questa tattica non tornerei più... Io voglio una donna... Pronta a tutto, Razìa.
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Messaggioda Razìa » 22/03/2015, 16:21

Mi spiace, ma non riesco a definirlo amore, per quanto possa sforzarmici.

Lo fissò, impassibile come sempre: se non avesse parlato, se non gli avesse spiegato cosa provasse in quel momento, per Shay -come per chiunque- sarebbe stato difficile, quasi impossibile, comprendere cosa le passasse per la testa.

L'amore, quello vero, è un sentimento che nasce nel conoscere una persona, apprezzarla, viverla, considerarla unica e speciale.
Tu mi hai solo visto ed è scattato qualcosa, ma potrei essere l'individuo più bastardo sulla faccia del pianeta, farti del male gratuito e tu saresti ancora costretta ad amarmi. L'amore così cieco non è amore, è soltanto attaccamento, soltanto schiavitù dell'anima.
Per cosa sarai costretta a litigare e sentirti giudicati dai tuoi pari? Anzi, per chi?
Un individuo del quale non sai nulla: colore preferito, cibo preferito, anche soltanto il suo cognome o addirittura l'età.
Tu di me non sai niente eppure adesso adesso con riesci a focalizzare la tua vita futura accanto a nessun altro... Non ti sembra assurdo?


No. -come sempre, le risposte di Razìa erano secche, dirette, senza mezzi termini: era evidente che fosse abituata a dire quello che pensava senza infiocchettare molto il proprio pensiero, anche quando la realtà che le si presentava davanti le faceva del male- Per quanto non sia in grado di comprenderlo, il Mana non agisce mai con leggerezza, né con l'intento di ferire qualcuno: può punire, se lo ritiene giusto, ma è sempre disposto ad accordare il perdono a chiunque se ne dimostri degno.
Non so perché abbia scelto te...
-e le sarebbe tanto piaciuto chiederglielo, se solo ne avesse avuto modo- ... ma mi fido del suo giudizio, anche se potrei rischiare di essere infelice per sempre.

A ben vedere, non c'era nulla di così assurdo nel modo d'innamorarsi degli Eredi: certo, non si conosceva la persona alla quale si consegnava il proprio cuore al primo sguardo, ma era anche vero che la si doveva conoscere per poterla amare -cioè, bisognava vederla almeno una volta- e da lì stava all'Erede in questione decidere come agire, se combattere per il proprio amore e tentare di avvicinare il prescelto in questione o lasciarlo andare e non tentare nemmeno.
Nel caso di Razìa, ad esempio, pur amandolo la mora preferiva lasciarlo andare, almeno fino a che non avesse messo in chiaro le cose tra lui e l'altra ragazza: era una scelta che, chiaramente, le straziava il cuore, perché c'era la possibilità che i due diventassero una coppia e che lei rimanesse sola per sempre -o perlomeno senza un compagno accanto da amare davvero- ma proprio perché provava per lui quel sentimento, voleva che provasse ad essere felice con la persona verso la quale già provava qualcosa, prima di tentare una mossa verso il suo cuore.
Gli dava le spalle per non farsi vedere con gli occhi lucidi, volendo almeno preservare un poco di dignità di fronte all'altro, quando con la forza bruta che gli scorreva nelle vene Shay la spinse al muro, incastrandola tra esso ed il suo corpo, bloccandole le braccia contro la parete di pietra liquida con le proprie mani.

Stai parlando come una ragazzina lettrice di romanzi rosa post datati...

Lettrice di... cosa? -no, difficilmente l'Erede avrebbe potuto capire di cosa diavolo stesse parlando.

Dì un po', dove è andato a finire il tuo coraggio sfacciato e ribelle, mh?
Sei nei guai signorina, è vero, ti sei vincolata col cuore ad un cane randagio, ma credevo fossi ben intenzionata a tenertelo stretto.
Ti avverto: una delle cose che potevo dire piacermi di te era proprio la faccia tosta, non mi far crollare questa convinzione, per cortesia.


Aprì la bocca per ribattere, ma il Licantropo pensò bene d'impegnarla con un'attività probabilmente più piacevole: nell'arco di pochi istanti, Razìa si ritrovò a baciare l'uomo senza fare niente per impedirglielo; certo, a tutti gli effetti lui la stava baciando senza chiederle il permesso, ma per l'amore che sentiva nei suoi confronti non riusciva a scacciarlo, o semplicemente a non ricambiare quel contatto di bocche, lingue, salive e sospiri.
Era come baciare qualcuno per la prima volta, era come ridefinire il concetto stesso di bacio con qualcosa che finalmente avesse un senso: mentre si baciavano, poi, gli Elementi in Razìa s'infiltrarono nello spirito di Shay, abbracciando il suo Ghiaccio con una forza tale che, probabilmente, per qualche brevissimo istante lui avrebbe potuto percepirli tutti, seppur in modo debole -ma sufficiente per scioccarlo magari, chi poteva dirlo.

Non lasciarmi andare per bontà del cuore, per un amore estremo e sacrificabile...
... Perché posso assicurarti che con questa tattica non tornerei più... Io voglio una donna... Pronta a tutto, Razìa.


... lasciami.

Un ordine, una richiesta, fatto stava che voleva avere le mani libere.
Per cosa? Se Shay l'avesse accontentata, l'avrebbe di sicuro scoperto presto...

SCIAFF!!

Un bello schiaffo in faccia, ecco ciò che Razìa diede a Shay, uno schiaffo nel quale impresse tutta la forza possibile -consapevole che comunque, vista la mole del Licantropo, difficilmente gli avrebbe fatto male.

... questo è per aver osato baciarmi senza chiedermi prima il permesso. -che poi quel bacio le fosse piaciuto da morire era un dettaglio sul quale, al momento, aveva deciso di sorvolare.

Non osare mai più avvicinarti così tanto a me, o ti assicuro che ti farò punire, e non ci saranno sentimenti che possano farmi cambiare idea. -chiaramente fino a che non fossero stati una coppia, ma quello era sottinteso.

Se ora ti sto dicendo di andare da quella ragazza, è perché non ho intenzione di stare con qualcuno che passa metà del proprio tempo a chiedersi "come sarebbe stato se...", perché mi merito decisamente di meglio, anzi, lo pretendo.
Perciò, una volta che avrai chiuso con lei sarò libera di farti diventare il mio lupacchiotto scodinzolante, ma fino a quel momento ti lascerò il tempo che ti serve per concludere un capitolo della tua vita che non può rimanere aperto, non se entrerai a far parte della mia, di vita.
-breve pausa, un sorriso leggero, forse vagamente timoroso (per la possibilità che la storia con l'altra non finisse) ma sfrontato, arrogante e stronzo come tanto piaceva a lui.

Quindi rilassati, e non aver paura che mi sia rammollita... sto solo cercando di essere gentile. -ancora una breve interruzione, la lingua che schioccava sul palato ed un sorrisetto da stronza sulle labbra- Anche se devo dire che mi piace l'idea che tu sia tanto preoccupato per la mia possibile incapacità di conquistarti... evidentemente ci tieni proprio a farti mettere il guinzaglio dalla sottoscritta.

Come l'Acqua di un mare o di un oceano, capace d'ingrossarsi e calmarsi in breve tempo, anche Razìa era così, piatta e quasi arrendevole il minuto prima, combattiva e pericolosa il momento dopo: ma stando a ciò che aveva detto Shay, era proprio questo gli piaceva, no?
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Messaggioda Shay » 23/03/2015, 18:26

No.

No cosa?

Per quanto non sia in grado di comprenderlo, il Mana non agisce mai con leggerezza, né con l'intento di ferire qualcuno: può punire, se lo ritiene giusto, ma è sempre disposto ad accordare il perdono a chiunque se ne dimostri degno.

La tua convinzione è forte.
Ma si capisce benissimo che sei confusa anche tu, esattamente come me.


Non so perché abbia scelto te... ma mi fido del suo giudizio, anche se potrei rischiare di essere infelice per sempre.

Ci hai pensato che forse potrebbe trattarsi di una punizione?
Forse il Mana ha deciso di fartela pagare per qualcosa di sbagliato.
Hai commesso errori gravi ultimamente?


Shay era un tipo piuttosto difficile da sorprendere con discorsi troppo filosofici o teologici, questioni come il volere superiore e il motivo segreto per qualsiasi cosa lo annoiavano, in quanto si sentiva molto con i piedi per terra e poco incline a credere ciecamente in qualcosa senza motivo.
Proteggere il Conflux era un discorso diverso, in quanto la difesa della natura e dell'Equilibrio del mondo avevano un fondamento concreto, che poteva riscontrare, con il quale rispecchiarcisi e trovare una propria dimensione. Era ignaro del tentativo di Razìa di favorire l'Erede del Vento durante lo scontro con il Gildato Terran, ma non era neanche detto che fosse stato quel comportamento scorretto a determinare il volere del Mana affinché ella si innamorasse di un Licantropo come Patrick. In ogni caso, a prescindere dal perché di quello strano scherzo del destino, ciò che avvenne poco dopo mutò drasticamente l'atmosfera, facendo andare su di giri gli ormoni di entrambi ma provocando allo stesso tempo reazioni contrastanti. Dopo aver baciato la ragazza, scoprendo per altro che aveva un sapore assurdamente dolce in bocca, lasciò la presa sulle sue mani, proprio come da lei richiesto, scoprendo che dietro quell'ordine c'era il bisogno di mollargli uno schiaffo da manuale.

... questo è per aver osato baciarmi senza chiedermi prima il permesso.

Credo sia peggio non chiedere il permesso prima di infondere un elemento in una persona determinandone il legame a sé per la vita, non trovi?

Chissà se l'Erede dell'Acqua conosceva il significato della parola "Touché".

Non osare mai più avvicinarti così tanto a me, o ti assicuro che ti farò punire, e non ci saranno sentimenti che possano farmi cambiare idea.

... Secondo me hai più paura del fatto che non sapresti controllarti, ma forse mi sto sbagliando.

Nel dire quella frase, Shay indietreggiò di circa tre passi, distanziandosi da lei proprio come desiderava, facendo anche un finto inchino di scuse.
Era esasperato da quel comportamento troppo sostenuto. Non stavano assieme e allora? Invece che fare di tutto per convincerlo a provarci dava schiaffi e lo invitava ad andare da un'altra col rischio di perderlo per sempre. Se davvero era destinata ad amarlo a prescindere per tutta la sua esistenza, perché cazzo non si adoperava per tenerselo stretto e farlo rimanere con lei? Perché non si adoperava per dimostrargli quanto fosse migliore di qualsiasi altra senza che ci fosse nemmeno il bisogno di fare paragoni? Lui sperava in una fidanzata simile, in una compagnia simile, proprio perché anche lui era fatto esattamente così, sicuro di sé, delle proprie qualità, del proprio aspetto. Phoebe ormai non era più sua perché aveva optato per la passera e poi perché le loro strade si erano divise già da troppo tempo, quindi non se ne faceva una colpa, una sconfitta o un limite, ma Razìa questo non lo sapeva, non era al corrente di nulla eppure accettava (placidamente o meno) che lui si recasse dalla concorrenza.
Un pessimo inizio, dal suo punto di vista, che forse nei minuti successivi si riprese lievemente grazie alle successive parole dell'Erede dell'Acqua.

Se ora ti sto dicendo di andare da quella ragazza, è perché non ho intenzione di stare con qualcuno che passa metà del proprio tempo a chiedersi "come sarebbe stato se...", perché mi merito decisamente di meglio, anzi, lo pretendo.

Quindi nella tua visione, se non tornassi prima da lei, stando con te passerei metà del tempo a pensare ad un'altra?
Gran bella autostima, complimenti...


Perciò, una volta che avrai chiuso con lei sarò libera di farti diventare il mio lupacchiotto scodinzolante, ma fino a quel momento ti lascerò il tempo che ti serve per concludere un capitolo della tua vita che non può rimanere aperto, non se entrerai a far parte della mia, di vita.

Il Capitolo posso chiuderlo quando voglio, anche seduta stante, è questo che non hai capito, ragazz-...

Il ragazzo interruppe il suo parlare, rimanendo in silenzio e inspirando, come se avesse raggiunto una nuova consapevolezza.

... Giusto, lei è solo una giovane ragazza.
Forse non ha mai affrontato realmente le insidie dei sentimenti e delle relazioni...
Non dovrei essere tanto duro con lei, pretendere che sia già come Phoebe.
... Intanto sono due persone differenti ed è solo un bene, poi c'è differenza tra 20 e 25 anni...


Quindi rilassati, e non aver paura che mi sia rammollita... sto solo cercando di essere gentile.
Anche se devo dire che mi piace l'idea che tu sia tanto preoccupato per la mia possibile incapacità di conquistarti... evidentemente ci tieni proprio a farti mettere il guinzaglio dalla sottoscritta.


... Quanti anni hai, Razìa?

Desiderava prima una conferma delle sue ipotesi. Secondo la sua osservazione, l'Erede non poteva avere tanto più di vent'anni.

Lupacchiotto scodinzolante... Guinzaglio... Tsk, fino a prova contraria, se davvero dovessimo cominciare ad essere una coppia, quella che finirà a quattro zampe sarai tu... Ma tralasciando, posso provare a capire la tua posizione, il tuo bisogno di una sicurezza, di una stabilità, in quanto hai solo me, il tuo cuore ha scelto me e tale scelta non potrà più essere modificata...

Tornando di fronte a lei, portò le mani alle guance della ragazza, facendole qualche piccola carezza con i pollici, fissandola serio.

È giusto però che tu sappia una cosa: io non voglio vicino una compagna che mi dia troppa scelta.
Mi irrita, mi infastidisce, vedo un comportamento simile come sintomo di insicurezza e debolezza e a quanto ho capito tu sei tutt'altro che debole.
Quello che ti ho detto prima con irruenza e con quel bacio te lo sto ripetendo con calma: sii pronta al mio ritorno a farmi capire che non ho bisogno d'altro se non di te, altrimenti non ci potranno mai essere legami solidi e duraturi tra noi due.


Certo, c'era da vedere come sarebbe andata a finire con la Chamberlain, ma quella era un'altra storia, giusto?

... Non te l'ho mai detto, avendo gli occhi offuscati dalla rabbia ma... Hai proprio un bel faccino!
... Stronzo e provocante al punto giusto... Mi piace, decisamente.
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Messaggioda Razìa » 23/03/2015, 22:23

Ci hai pensato che forse potrebbe trattarsi di una punizione?
Forse il Mana ha deciso di fartela pagare per qualcosa di sbagliato.
Hai commesso errori gravi ultimamente?


Non rispose a quella domanda, non ad alta voce comunque: d'accordo, certo, aveva aiutato Rawyn contro Typhon Seal per la mano di Estia, ma non era certo stata l'unica a farlo; anche Moira si era detta disposta a spalleggiare l'Erede del Vento, senza considerare che anche i genitori di Miui e Fywir si erano detti favorevoli... poteva davvero essere per quel motivo?
No, non lo credeva possibile, non dal momento in cui il Terran aveva vinto lealmente e con le proprie forze.
Ma allora, cos'avrebbe mai potuto scatenare una punizione tale? Non si trattava certo di un peso qualunque, Razìa sarebbe stata innamorata di Shay per sempre... no, non era possibile.

Se anche avessi commesso qualche errore, il Mana non punirebbe mai un Erede costringendolo ad amare eternamente qualcuno che non sia la sua anima gemella... sarebbe crudele, ed Egli è una divinità neutrale ed imparziale che favorisce l'Equilibrio, non segue vendette o capricci dettati dalle simpatie o dalle antipatie.

Quindi no, non l'avrebbe mai punita costringendola a provare sentimenti eterni per Shay: al massimo, Razìa avrebbe dovuto riflettere sul fatto che la propria anima gemella fosse un Gildato e un Licantropo -rivedendo così molte delle sue convinzioni e del suo concetto di "superiorità"- ma ci sarebbe stato tempo e modo per farlo in separata sede, per conto proprio.
Quando però l'altro la baciò di punto in bianco, rubandole quello che all'effettiva, per lei, era un momento estremamente importante da ricordare, non poté non schiaffeggiarlo per il torto subìto, fissandolo anche in modo piuttosto ostile -perché lo amava, sì, ma non era diventata una bambolina alla sua mercé.

Credo sia peggio non chiedere il permesso prima di infondere un elemento in una persona determinandone il legame a sé per la vita, non trovi?

Tu volevi quell'Elemento... e hai appena rubato il primo vero bacio di tutta la mia vita, senza nemmeno darmi la possibilità di scegliere se lo volevo o meno e dandomelo pur non provando nulla per me.
Perciò, fossi in te, non mi lamenterei troppo.
-replicò con tono graffiante, intimandolo dunque di pensarci due volte prima di rifarlo.

... Secondo me hai più paura del fatto che non sapresti controllarti, ma forse mi sto sbagliando.

Probabilmente no, non ti sbagli... -ammise lei con sincerità- mi lascerei andare, desidererei che quel bacio non finisse mai, ma voglio comunque sapere di poter scegliere.

Era chiedere tanto, in fondo? Razìa credeva di no, ma in fondo erano tante le cose di cui era stata convinta fino ad un attimo prima d'innamorarsi dell'uomo, perciò tutto era possibile.
Nei successivi minuti, l'Erede dell'Acqua tentò di spiegare il proprio punto di vista a Shay, cosa che però si rivelò più difficile del previsto.

Quindi nella tua visione, se non tornassi prima da lei, stando con te passerei metà del tempo a pensare ad un'altra?
Gran bella autostima, complimenti...


Tu non vuoi proprio capire, vero? -gli domandò rabbiosa, il suo Elemento principale che s'ingrossava come le onde dell'oceano in tempesta- Non si tratta di passare la metà del tempo, un quarto o tutto.
Io non voglio che tu possa porti delle domande, mai: che sia tra un mese, un anno o cinquanta, il mio uomo non dovrà mai, nemmeno per un singolo decimo di secondo, porsi quella domanda, chiedersi come sarebbe stato, anche se poi la risposta fosse "non mi interessa, sto bene così". Perché, anche se non puoi arrivarci, io adesso ti amo con ogni singola fibra del mio essere, e non potrei mai, mai pensare a nessun altro che non sia tu, nemmeno se mi costringessero... e pretendo la stessa devozione da chi mi sta accanto, non mi accontenterò mai di nulla di meno.
-orgogliosa e fiera nonostante i sentimenti che forse non sarebbero mai stati ricambiati, ma d'altronde l'amore poteva smussare un carattere, non modificarlo completamente.

... Quanti anni hai, Razìa?

Ventuno. -rispose lei, sostenendo il suo sguardo.

Lupacchiotto scodinzolante... Guinzaglio... Tsk, fino a prova contraria, se davvero dovessimo cominciare ad essere una coppia, quella che finirà a quattro zampe sarai tu...

Non prima del matrimonio, e solo se mi farai venire voglia di mettermici.
Potresti anche non essere capace di risvegliare la cagna che è in me, chi può dirlo?
-ecco, forse quello era un lato del carattere di Razìa che sarebbe risultato totalmente nuovo anche alla ragazza stessa, perché mai prima era venuto fuori.

C'era solo da augurarsi che piacesse anche all'altro.

Ma tralasciando, posso provare a capire la tua posizione, il tuo bisogno di una sicurezza, di una stabilità, in quanto hai solo me, il tuo cuore ha scelto me e tale scelta non potrà più essere modificata...

Non poté impedirsi di sentire un'ondata di calore travolgerla quando Shay le accarezzò le guance: gli occhi della mora s'illuminarono, il cuore prese a battere più forte, e gli Elementi in lei si fusero con grande dolcezza a quello presente nello spirito del Licantropo, non attaccandolo ma danzandogli intorno, con gentilezza.

È giusto però che tu sappia una cosa: io non voglio vicino una compagna che mi dia troppa scelta.
Mi irrita, mi infastidisce, vedo un comportamento simile come sintomo di insicurezza e debolezza e a quanto ho capito tu sei tutt'altro che debole.
Quello che ti ho detto prima con irruenza e con quel bacio te lo sto ripetendo con calma: sii pronta al mio ritorno a farmi capire che non ho bisogno d'altro se non di te, altrimenti non ci potranno mai essere legami solidi e duraturi tra noi due.


Tu non hai bisogno di altre... il Mana l'ha sentito subito, io lo so.
Devi solo arrivare a capirlo anche tu.
-replicò con inaspettata dolcezza l'Erede, perdendosi per qualche istante negli occhi dell'altro: era questo che voleva dire essere innamorati? Poter guardare qualcuno e vederne la bellezza in ogni più piccolo dettaglio, finendo per amarne anche i difetti?

... Non te l'ho mai detto, avendo gli occhi offuscati dalla rabbia ma... Hai proprio un bel faccino!
... Stronzo e provocante al punto giusto... Mi piace, decisamente.


E ti sei fermato solo al viso, dovresti vedere tutto il resto... -sussurrò Razìa, alzandosi in punta di piedi così da avvicinarsi alla sua bocca: passò lo sguardo dalle labbra di Shay ai suoi occhi, con estrema lentezza, per qualche istante, prima di decidersi a parlare in un nuovo sussurro malizioso ed eccitato- Visto che ti piace chi non ti da' troppa scelta... allora non parlare più e baciami, adesso.
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Messaggioda Shay » 24/03/2015, 0:25

Se anche avessi commesso qualche errore, il Mana non punirebbe mai un Erede costringendolo ad amare eternamente qualcuno che non sia la sua anima gemella... sarebbe crudele, ed Egli è una divinità neutrale ed imparziale che favorisce l'Equilibrio, non segue vendette o capricci dettati dalle simpatie o dalle antipatie.

Senza contare che decidendo arbitrariamente l'innamoramento verso il sottoscritto, è stato più che gentile.
Poteva capitarti molto di peggio... Certo, nella tua ottica forse anche di meglio, ma posso assicurarti che non è così.


Presuntuoso ed egocentrico, Patrick era fatto così ed anche se ora possedeva il ghiaccio, quelle erano caratteristiche di lui che non erano mutate.
Sapeva il proprio valore, conosceva i propri pregi e difetti e a livello mentale, estetico e magico non aveva nulla da invidiare a nessuno, anzi, semmai era il contrario. Naturalmente Razìa avrebbe potuto preferire un Druido come lei o quanto meno non un Licantropo, ma se davvero ora era in grado di andare oltre quella visione distorta e di odio incondizionato, col tempo avrebbe capito il guadagno ricevuto, come probabilmente anche lo stesso Shay avrebbe capito quello ottenuto, sempre che alla fine fosse davvero finito con l'Erede dell'Acqua. Per il momento, comunque, il loro rapporto si stava evolvendo grazie a parole forti e ceffoni, non sicuramente con coccole , baci dolci e sesso selvaggio. Tuttavia il futuro Acuan non aveva alcuna intenzione di giudicare approssimativamente quell'approccio, convinto che si sarebbe evoluto in ben altro.

Tu volevi quell'Elemento... e hai appena rubato il primo vero bacio di tutta la mia vita, senza nemmeno darmi la possibilità di scegliere se lo volevo o meno e dandomelo pur non provando nulla per me.
Perciò, fossi in te, non mi lamenterei troppo.


Io quell'Elemento lo aveva rifiutato il giorno precedente, hai forse la memoria corta?
Mi spiace che consideri quel primo bacio come un gesto affrettato e senza sentimento, ma di questo puoi prendertela sempre con te.
Cosa credi, che sei l'unica a provare certi desideri quando siamo abbastanza vicini? D'accordo il mio non sarà amore, ma dovresti conoscere che effetto mi fa il Ghiaccio che TU mi hai donato... Quindi mi lamento eccome, tsk.
... Secondo me hai più paura del fatto che non sapresti controllarti, ma forse mi sto sbagliando.


Probabilmente no, non ti sbagli... mi lascerei andare, desidererei che quel bacio non finisse mai, ma voglio comunque sapere di poter scegliere.

Allora fammi sapere quando vorrai il bis, perché io non aspetto altro, vostra maestà!

Perché negare che gli era piaciuto mischiare la sua saliva a quella di lei.
Non appena le loro lingue si erano toccate, Patrick aveva compreso subito quanta bravura avesse la ragazza, sopita e innata, così tanto da desiderare quella lingua in chissà quanti altri punti del proprio corpo. Attaccarla al muro poi, era stato un vero trionfo dei sensi e della passione.
Stringerle le mani, bloccarla in una morsa erotica e impulsiva, ricordando vagamente le catene che lo avevano tenuto ancorato nella sala delle torture per tutto quel tempo. Avrebbe voluto vederla completamente nuda e attaccata a quelle stesse catene, penzolante e pronta a farsi fare tutto dal suo "carnefice" d'eccezione, torture però decisamente piacevoli e ai limiti dell'immaginabile collettivo e delle brave ragazze.
Già, perché in fondo Shay pensava ancora che lei si trattasse esattamente di quello, una brava e casta pulzella senza particolari desideri.

Lupacchiotto scodinzolante... Guinzaglio... Tsk, fino a prova contraria, se davvero dovessimo cominciare ad essere una coppia, quella che finirà a quattro zampe sarai tu...

Non prima del matrimonio, e solo se mi farai venire voglia di mettermici.
Potresti anche non essere capace di risvegliare la cagna che è in me, chi può dirlo?


Sono parole di sfida quelle che sento, Erede dell'Acqua?
Tu aspetta di trovarti in una camera con me e ti prometto che ti sentiranno urlare anche i tuoi genitori dalla Sala del Trono.
Mai assaggiato il latte del Lupo?
Voi Druide vi precludete moltissime prelibatezze...


Un attimo prima si colpivano, si ferivano, si pungevano, l'attimo dopo si provocavano sessualmente e pesantemente, mentre quello successivo ancora tornavano più seri e posati, dialogando di argomenti importanti e maturi. Razìa aveva ventuno anni.
Una giovane donna, ma non ancora abbastanza grande da potersi definire tale. Eppure, le responsabilità che aveva come Erede dovevano averla fatta crescere più in fretta delle sue coetanee, almeno questo era il pensiero di Shay. Forse per il Licantropo era difficile arrivare a capire che ci si poteva evolvere ma non era detto che l'evoluzione avvenisse in ogni campo. La Druida Speciale era probabilmente molto saggia per i suoi ventuno anni, capace di prendere decisioni fondamentali per se stessa e per la sua razza, in grado di organizzarsi e parlare diplomaticamente, ma non era per forza in grado di saper gestire i sentimenti e una relazione d'amore con qualcuno. Non era da escludere che stesse scoprendo tutto in quel preciso istante, anche il semplice essere una "cagna", come lei si era da poco definita. In parole povere, un mondo, un universo tutto da scoprire ed eventualmente anche da educare con qualche piccola accortezza affinché si avvicinasse di più al proprio piacere personale.

Allettante...

Tu non hai bisogno di altre... il Mana l'ha sentito subito, io lo so.
Devi solo arrivare a capirlo anche tu.


Questo sì che è parlare.

Sorrise appena, ma non la stava prendendo in giro, bensì voleva farle capire che era proprio in quel modo che gli piaceva sentir parlare una donna.
Le ipotesi erano due: o Razìa lo stava capendo e si stava adattando di conseguenza, come l'Acqua si adeguava ad ogni recipiente senza problemi, oppure la sua indole era davvero quella ed andava solo alimentata, stimolata, portata al massimo della sua espressione ed esposizione.
Avrebbe voluto quasi provare a capirlo con maggiore esattezza, ma la ragazza interruppe le sue riflessioni grazie alla sua espressione avvolgente, ipnotica, affascinante. Shay non poté fare a meno di avvicinarsi e farle qualche carezza sulle guance, fissandola negli occhi e complimentandosi per ciò che aveva di fronte. C'era poi un dettaglio di lei non indifferente che gli piaceva in particolare: la voce, sì, aveva una voce difficile da descrivere, un po' bassa ma elegante, di quelle voci che il Lupo avrebbe definito "Destabilizzante per l'autocontrollo".

E ti sei fermato solo al viso, dovresti vedere tutto il resto...

Non costringermi a strapparti di dosso tutto ciò che porti...

Visto che ti piace chi non ti do' troppa scelta... allora non parlare più e baciami, adesso.

E se quella voce la si andava ad unire anche ad un atteggiamento provocante e ad un gioco di sguardi eloquente, il risultato era quasi scontato.

Mi piace quando acquisti punti così in fretta, nobile cagna...

Memore del fatto che l'ultima volta non le era piaciuto farsi attaccare al muro in quanto non ancora fidanzata con lui, Patrick le lasciò completa libertà di movimento, limitandosi ad afferrarla per i fianchi ed alzarla con estrema facilità, posandola seduta su uno dei tanti mobili antichi bassi presenti nella stanza. Il bacio che le diede durò almeno un quarto d'ora fatto e finito, all'interno del quale, giusto per non farsi mancare niente, il ragazzo le fece anche sentire la propria erezione in mezzo alle cosce insinuandosi tra esse, in modo da alimentare ulteriormente un desiderio già presente in entrambi e forse in lei quasi esplosivo, anzi, inondante. Trascorso quel tempo, però, Shay si rese conto che rimanere lì era controproducente, in quanto più stava con lei e più tardi avrebbe tenuto fede ai propri propositi generali, sia nel rivedere Phoebe che nell'aderire alla Gilda Acuan. Fatta tornare con i piedi per terra (in tutti i sensi), il Lupo la fissò più serio e più calmo, ipotizzando che con le proprie parole le avrebbe fatto un po' male ma sapendo anche che con molta probabilità lei non avrebbe mostrato alcuna sofferenza palese in viso. La cosa da un certo punto di vista non gli faceva troppo piacere, ma sperare in una compagna forte doveva pur avere qualche piccolo lato negativo.

... Accompagnami all'uscita o rispediscimi incatenato nel seminterrato... A te la scelta.

Inutile menzionare che nelle sue parole vi fosse traccia di un leggero ed amaro sarcasmo.
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Messaggioda Razìa » 24/03/2015, 23:24

Senza contare che decidendo arbitrariamente l'innamoramento verso il sottoscritto, è stato più che gentile.
Poteva capitarti molto di peggio... Certo, nella tua ottica forse anche di meglio, ma posso assicurarti che non è così.


Te l'ho già detto...
Non tirartela troppo, Lupacchiotto.


Lo rimbeccò lei quasi infastidita, ma c'erano due fattori a testimoniare che non era affatto così: il primo erano i suoi occhi, quello sguardo luminoso e quasi divertito che la rendeva ancora più bella; il secondo era quel soprannome che gli aveva dato, e che non era più dispregiativo quanto il "Licantropo" precedente.
"Lupacchiotto", infatti, era un termine più dolce, in un certo senso, gentile ed affettuoso: certo, non c'erano dubbi sul fatto che Shay fosse un egocentrico di prima categoria, ma l'amore che Razìa provava per lui la spingeva a vederlo sotto una luce diversa, come se chiunque altro lo osservasse attraverso una sottile patina opaca, e lei invece ne fosse priva. Questo, comunque, non le impediva di battibeccare con lui, ed anche con una certa veemenza.

Io quell'Elemento lo aveva rifiutato il giorno precedente, hai forse la memoria corta?

Solo perché non volevi legarti a me, ma nel profondo tu quell'Elemento lo volevi eccome, ed io sono stata tanto gentile da dartelo! -ed egoista nel costringerlo ad avere un rapporto con lei, ma quello era un altro discorso.

Mi spiace che consideri quel primo bacio come un gesto affrettato e senza sentimento, ma di questo puoi prendertela sempre con te.
Cosa credi, che sei l'unica a provare certi desideri quando siamo abbastanza vicini? D'accordo il mio non sarà amore, ma dovresti conoscere che effetto mi fa il Ghiaccio che TU mi hai donato... Quindi mi lamento eccome, tsk.


Ciò che ti ho regalato non influenza i tuoi sentimenti, né i tuoi impulsi: perciò se ti fa comodo credere che sia colpa mia, che sia stata io ad influenzarti anche in questo senso, fai pure... ma la verità è che mi hai baciato perché provavi una dannata voglia di farlo, e non ti sei saputo trattenere. -replicò la mora, tenendogli testa alla perfezione e riprendendolo persino per aver osato baciarla senza chiederle il permesso, un permesso che probabilmente gli avrebbe accordato senza problemi, ma che voleva sentirsi libera di poter revocare non appena l'avesse voluto.

Allora fammi sapere quando vorrai il bis, perché io non aspetto altro, vostra maestà!

Lo dicevo io che sei completamente pazzo di me...

Mormorò Razìa con aria quasi trionfante, lasciando che il battibecco tra loro proseguisse ancora e ancora, in maniera fluida e veloce: non voleva accedere, arretrare di un passo sulle proprie idee e convinzioni: era più piccola di lui, una giovane donna non ancora del tutto formata in materia di sentimenti -anzi, riguardo ad essi era piuttosto ignorante- che del mondo al di fuori del proprio Castello e delle questioni interne agli Eredi conosceva proprio poco... eppure sapeva anche imporsi, quando voleva, tenergli testa, arrivando anche a sfidarlo.

Sono parole di sfida quelle che sento, Erede dell'Acqua?
Tu aspetta di trovarti in una camera con me e ti prometto che ti sentiranno urlare anche i tuoi genitori dalla Sala del Trono.


Sei veramente pessimo, hai fatto una battuta davvero di pessimo gusto... ma chissà come mai, la cosa non mi stupisce affatto! -esclamò la mora scuotendo il capo, con aria rassegnata.

Mai assaggiato il latte del Lupo?
Voi Druide vi precludete moltissime prelibatezze...


Non ho mai assaggiato alcun latte prima d'ora, e non lo assaggerò prima del matrimonio: prendimi pure in giro, se vuoi... -d'altronde lei non aveva alcuna intenzione di sentirsi imbarazzata: al contrario, si sentiva molto fiera di quella scelta, che avrebbe portato avanti in ogni caso e con chiunque fosse diventato il suo futuro marito.

In ogni caso, aveva capito che tipo di donne piacevano a Shay: sicure di loro stesse, fiere, capaci di indicargli esattamente cosa fare senza dargli troppa scelta... un po' come fece Razìa di lì a poco, quando gli ordinò di baciarla senza perdere altro tempo.

Mi piace quando acquisti punti così in fretta, nobile cagna...

Stava per ribattere che certi soprannomi avrebbe potuto permetterseli solo con un'affinità ed un'intimità ben maggiore di quella attuale, quando il Licantropo ebbe la brillante idea di zittirla con un bacio, profondo quanto il precedente ma di sicuro meno "costretto": sentirlo in mezzo alle proprie gambe, assaporare con maggiore consapevolezza la sua bocca, far danzare la propria lingua con quella dell'altro, accarezzargli le guance ed il collo, tutto ciò fu assurdamente bello, intenso, ed accese in lei non solo la fiamma del desiderio, ma anche quella del sentimento, che si tradusse negli Elementi di lei fusi con quelli di Shay, e col suo sguardo luminoso e rapito quando il bacio finì, e loro due si staccarono.

... Accompagnami all'uscita o rispediscimi incatenato nel seminterrato... A te la scelta.

Ti incatenerei al mio cuore... ma dovrò aspettare per questo. -sussurrò l'Erede dell'Acqua con un sospiro leggero, facendo un passetto indietro per recuperare l'autocontrollo e scortandolo poi personalmente all'uscita del Castello, dove lo osservò allontanarsi in silenzio, impassibile, come se la cosa non le importasse.

Invece le importava, eccome.
Perché Shay si stava portando via gran parte del suo cuore.

Fine
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Messaggioda Shay » 04/04/2015, 19:21

[edwardian]01/01/2110 - 05:47 - Fuori dai Cancelli - Castello dell'Erede dell'Acqua[/edwardian]

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Dopo aver incontrato l'Oceano ed aver aderito alla Gilda Acuan, Shay Patrick Beowulf aveva scelto arbitrariamente di non tornare lì per un bel po'.
Il motivo dietro quella scelta era in primis la volontà di capire cosa volesse fare di quella strano ed assurdo scherzo del destino e del Mana.
Non aveva alcuna prova che Razìa, l'Erede dell'Acqua, pensasse a lui o attendesse il suo ritorno, ma questo ad ora era poco rilevante.
Se davvero il suo amore era eterno, allora significava che il suo cuore era occupato e una delle priorità del Licantropo era capire se quella dovesse essere una situazione preoccupante oppure no. Qualora infatti, durante quel breve periodo, qualcuno avesse deciso di sposarsi con lei, non era da escludere che Shay potesse risultare una vera e propria minaccia eterna e bisognava comprendere quanto potesse stare tranquillo oppure, al contrario, timoroso di ritrovarsi un giorno circondato ed ucciso da un gruppo di Druidi ben pagati. Cercava di convincersi di trovarsi lì esclusivamente per quella motivazione mentre in realtà c'era ben altro e questo faceva fatica ad ammetterlo continuamente: l'elemento nel suo corpo, il Ghiaccio, lo aveva legato indissolubilmente a lei e perciò da un lato era tornato in Corsica per assicurarsi che lei stesse bene e in salute.
Le novità, comunque, non erano affatto finite. Durante la prima Luna Piena avvenuta successivamente al ricevimento del Ghiaccio, Patrick aveva notato un cambiamento in lui piuttosto consistente ed anche di questo voleva parlarne proprio con Razìa, sperando che potesse dargli qualche risposta. Non che il mutamento lo avesse infastidito o fatto arrabbiare, anzi, in realtà lo aveva gradito e molto, ma questo non significava che non desiderasse nel dettaglio i motivi di un evento simile mai visto o sentito in tutta la storia della magia e nel mondo delle creature magiche.
Completamente senziente e cosciente, un essere umano costretto nel corpo di un animale enorme, se ne stava seduto con una posa composta e quasi nobiliare sopra una roccia rialzata, proprio all'uscita della grande radura intorno al gigantesco Castello. Da lì poteva vedere senza problemi le finestre degli appartamenti e in particolare quello della ragazza che non molto tempo prima lo aveva reso suo "schiavo".
Le guardie lo osservavano di tanto in tanto, visto che non stava così lontano dalla zona protetta e Shay si augurava quasi che qualcuna di loro si recasse dentro l'immane struttura per informare i regnanti di quella stranezza, di quella creatura particolare ferma lì immobile da più di un'ora.
Sperava di vederla uscire di lì, di vederla andargli incontro, di vederla mentre si avvicinava a lui riconoscendolo all'istante, ma se così non fosse stato, avrebbe semplicemente atteso l'arrivo dell'alba per tornare nella sua forma umana e farsi annunciare normalmente come chiunque altro.


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Messaggioda Razìa » 04/04/2015, 23:11

Castello dell'Erede dell'Acqua _ Gennaio 2110 _ Poco prima dell'alba


Da quando Shay se n'era andato, aveva provato come la sensazione di non vivere più: respirava, certo, mangiava, dormiva, leggeva, passeggiava, faceva tutto ciò che costituiva la sua quotidianità come da prima di conoscere l'uomo a cui aveva donato il Ghiaccio... eppure non traeva più lo stesso piacere precedente da tutto questo; l'aria sembrava più pesante, il cibo meno saporito, il sonno meno riposante, i libri più noiosi e le passeggiate più faticose. Tutto le risultava difficile, quasi fastidioso, e seppur in pubblico dovesse apparire come sempre -non voleva che la verità venisse a galla- in privato si lasciava andare a quella fastidiosa apatia che l'assenza del Licantropo le provocava.
Non aveva smesso di pensare a lui, mai, nemmeno per un secondo: si era domandata dove fosse, cosa stesse facendo, se la pensasse, struggendosi di dolore al pensiero che potesse essere con un'altra; la sua mente, ottenebrata dal sentimento, le mostrava scene di lui -già diventato un Acuan, forse- in compagnia di un'altra donna, felice con lei come forse con Razìa non sarebbe mai potuto essere davvero visto il suo retaggio, la sua posizione, la sua famiglia. E non appena pensava quelle cose, subito il suo cuore si ribellava, urlando quasi il proprio sentimento -in grado di superare quello di chiunque altra al mondo- con così tanta forza da fare male, da costringerla a portarsi una mano al petto e chiedere aiuto e supporto agli Elementi per non crollare a terra senza forze.
Quella notte, come molte delle precedenti, Razìa aveva rinunciato all'idea di dormire, provando a leggere un po', a distrarsi in qualche modo che, come sempre, si era rivelato vano: ormai non si riconosceva più, quando si guardava allo specchio -come in quel momento- faticava a credere che la giovane donna riflessa fosse davvero la stessa che, qualche tempo prima, si mostrava tanto sprezzante nei confronti dell'amore.

Lady Razìa... -uno dei Druidi a servizio nel Castello entrò nella sua stanza all'improvviso, facendola voltare lentamente.

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Perdonatemi, ho visto la luce nella Vostra stanza e ho pensato che forse potevate essere ancora sveglia...

Ed ora che ne hai avuto la conferma? -gli domandò, non propriamente felice di essere disturbata anche a notte fonda.

Ecco, mia Signora, le guardie... le guardie dicono che c'è una creatura strana fuori dai cancelli, che sembra aspettare qualcosa o qualcuno...

Una creatura? Di che tipo?

Sì, mia Signora... assomiglierebbe ad un lupo bianco, solo molto più grosso del normale.

Un lupo, lì, fuori dai cancelli, in attesa di qualcosa o di qualcuno... poteva davvero essere lui? Quel pensiero bastò per farle balzare il cuore nel petto, un cuore che prese a battere a ritmi forsennati, implorando che quella supposizione venisse confermata o smentita al più presto -tutto, pur di non rimanere in quella logorante incertezza.

Se volete che vada ad informare i Vostri genitori, io--

No, non è necessario.
Le guardie mi accompagneranno da questa creatura, voglio vederla coi miei occhi. Torna al tuo sonno, e dimentica ciò che ti è stato riferito.


Nessuno doveva dirlo ai genitori, nessun altro doveva saperlo a parte lei, non prima di aver scoperto se il lupo in attesa fosse...
Scivolò fuori dalla propria stanza, percorrendo i corridoi del Castello con passo veloce ed un'aspettativa sempre crescente: tentava di rimanere ancorata a terra, ripetendosi di non sperarci troppo, ma il suo cuore innamorato sembrava non volerle dare minimamente ascolto; uscì dall'abitazione ormai di corsa, seguita dalle silenziose guardie d'acqua alle quali però fece cenno, superati i cancelli, di fermarsi... perché voleva vivere quel momento in totale solitudine.
Lui era lì, non c'erano dubbi.
Anche in quella forma percepiva l'Elemento che lei stessa gli aveva donato dentro di lui, lo sentiva scorrere nello spirito del Lupo bianco che la guardava, e al quale non poté non sorridere con le guance rosse e gli occhi luminosi.

Hai scelto la serata migliore, per venirmi a trovare. -gli disse dopo diversi istanti di silenzio, alzando lo sguardo sulla Luna piena sopra di loro.

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... ho sognato che arrivasse questo giorno ogni notte, da quando te ne sei andato. -aggiunse poi, non potendone fare a meno, con voce più dolce.

Mosse qualche passo verso di lui ed allungò poi una mano per tentare, se Shay gliel'avesse permesso, di accarezzare il suo pelo morbido e candido come la neve, incurante del ribrezzo -percepito stranamente in quantità minore dell'ipotizzato- che il suo essere la spingeva a provare spontaneamente per il suo essere Licantropo.
Anzi, l'unica cosa che riuscì a pensare in quel momento fu che... era bellissimo.
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Razìa
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