Spalti

[Ferdy]

Ferdy?

Ci fu sorpresa nella sua voce; il sorriso fu contraccambiato. Un sorriso che non si scambiavano da molto tempo.
Tante cose erano successe ma finalmente il bene aveva prevalso come in ogni fiaba che si rispetti, il finale un po diverso, ma sempre lieto e gioioso.
Si abbassò di poco con la scopa, ma non abbastanza affinché lei potesse parlargli frontalmente.

Perché non scendi, così non mi viene il torcicollo per doverti parlare?

Assunse l'aria offesa, un'aria da finto offeso, quelle che faceva di solito ad Estelle quando la voleva far sentire in colpa per un gesto sbagliato nei suoi confronti anche quando in realtà non se la prendeva.
Acconsentì a quella proposta abbassandosi ancora con le braccia sul petto e il busto eretto.

Non sai che non è buona educazione rispondere ad una domanda con un'altra domanda?!

Così dicendo scese dalla scopa e si avvicinò all'amica, la quale non esitò ad abbracciarlo, lasciandolo completamente spiazzato e facendolo sorridere dolcemente: solo ora si rendeva conto di come l'avesse trattata, di quanto avesse sbagliato nei suoi confronti, ma forse era lei a dover perdonare lui e se quello significava che l'avesse fatto tanto valeva contraccambiare l'abbraccio, un abbraccio caloroso. Da quando non la abbracciava in quel modo? Da tanto tempo oramai, molto tempo era passato e con quell'abbraccio erano riusciti a recuperare di sicuro tutti quelli persi.

Ehi ehi, non ero mica morto...

L'abbraccio si sciolse e una sensazione strana lo investì, come quando l'orgoglio ritorna a pulsare nelle vene e crea una sorta d'imbarazzo dentro, solleticandoti il petto. Si grattò la testa, come se questo bastasse a far tornare naturalezza.

E' bello rivederti... sto bene, anche se ancora un po' incasinata nel cercare di pianificare tutte le lezioni

Annuì con il capo, comprendendola a pieno: il sesto anno non era uno di quegli anni che si potessero considerare facili, anzi, per molti era più fastidioso il sesto che il settimo ed ultimo, l'anno dei M.A.G.O.
Lui non notava la differenza, ma poteva ricordare bene molti dei suoi compagni negli ultimi periodi: alcuni lo rispondevano con freddezza e con agitazione, altri se ne scappavano subito in Sala Comune a studiare: quelli erano gli esami del Ministero.
Gli veniva da ridere se pensava Alexis in una situazione simile.

E tu invece, cosa mi racconti? Hai passato delle belle vacanze?

Il suo viso trasformò quella che era un'espressione sorridente in una come per dire "Potevano andare meglio".

Non mi lamento, non ho fatto chissà cosa, anzi, sono stato ad Hogwarts per la maggior parte del tempo, ma tutto sommato sono state vacanze

Sorrise.
Tornando a lei: al sesto anno si doveva decidere quali materie continuare e quali scartare; sicuramente avrebbe rinunciato a Volo e avrebbe alleggerito il carico di studio. Non si sarebbe offeso ma l'avrebbe compresa, dopotutto il suo sogno non era certo quello di diventare una giocatrice di Quidditch o allenare una squadra di Quidditch e sinceramente gli veniva difficile immaginarsela nelle vesti di un'allenatrice.

Allora che materie stai continuando? Immagino quante più possibile!

Conosceva il suo carattere duro e laborioso, per cui lo studio non poteva che rappresentare un piacere per lei, una strada per la via della grandezza, le porte per un grande futuro. Pochi erano quelli che avevano il suo spirito e sinceramente Ferdy si chiedeva ancora il perché non fosse capitata tra le file dei Corvonero.

Spoiler:

Alexis

[Alexis]

Non sai che non è buona educazione rispondere ad una domanda con un'altra domanda?!

Sorrideva, sembrava davvero sereno e a proprio agio con lei e questo non poteva che far sentire bene Alexis: non a caso infatti, appena Ferdy mise piede a terra lei corse in sua direzione e lo abbracciò forte, stringendosi al suo petto come se temesse che fosse tutto un sogno e che presto, svegliandosi, avrebbe scoperto che il Corvonero ce l'aveva ancora a morte con lei.

Ehi ehi, non ero mica morto...

Scusa scusa... è che sono davvero contenta di vederti.

Mormorò Alexis, arrossendo appena e scostandosi da lui con un leggero imbarazzo negli occhi: forse aveva esagerato, ma il fatto che lui l'avesse abbracciata a sua volta era comunque un gesto importante, no?
La Parker ora poteva quasi dire con assoluta certezza che le cose tra loro erano sistemate, e che finalmente avrebbero potuto essere buoni, anzi, ottimi amici. E per lei era una cosa meravigliosa.
Le vacanze furono il loro primo argomento di conversazione, la Delfina voleva sapere cosa il ragazzo avesse fatto e se si fosse divertito in quei mesi estivi.

Non mi lamento, non ho fatto chissà cosa, anzi, sono stato ad Hogwarts per la maggior parte del tempo, ma tutto sommato sono state vacanze

Ad Hogwarts? Non sei tornato dalla tua famiglia? - domandò subito dopo Alexis, dispiacendosi del suo rimanere lì a scuola: a saperlo avrebbe anche potuto invitarlo a casa sua... - Io invece sono tornata in Norvegia, dai parenti di mia madre... se avessi saputo che eri rimasto qui, solo, ti avrei invitato a venire a conoscere i miei genitori... sono persone molto simpatiche!

Aggiunse la ragazza, di animo buono come sempre: perché non invitare un amico a casa? Non ci sarebbe stato nulla di male, ed Alexis rimpianse in quel momento di non avergli scritto prima, e di aver lasciato che l'estate trascorresse così, con loro due lontani.

Allora che materie stai continuando? Immagino quante più possibile!

In realtà... - commentò Alexis, imbarazzandosi nuovamente, facendo tingere le sue guance di rosso - ... ho stilato un programma di studi col quale penso di riuscire a seguirle tutte.

Ammise, sperando che il Corvonero non la prendesse in giro per quella sua scelta.

Vorrei continuare a seguire tutte le materie, sai quanto ami imparare cose nuove!
E presto aprirò anche un negozio di musica ad Hogsmeade, sai? ... verrai all'inaugurazione, vero?

[Ferdy]

L'abbraccio che ci fu tra Alexis e Ferdy fu il più intenso che avesse mai provato in tutta la sua vita, anche perché segnava il loro ritrovo, un'amicizia nuova, nuova perché qualcosa era cambiata tra loro rispetto a prima ed ora erano nuovamente amici: aveva preso la scelta più giusta, e non si sarebbe mai pentito per quello.

Scusa scusa... è che sono davvero contenta di vederti.

Sorrise a quella affermazione così semplice e sincera, bella; solo ora si poteva rendere conto quanto le aveva fatto male allontanandosi, che era stata una scelta priva di razionalità, infantile, e che comunque, nonostante tutto, lo aveva aiutato a crescere umanamente. Ora si sentiva più grande, più adulto, una persona migliore: come ogni cosa anche quella aveva avuto dei lati positivi, dopotutto.
Si allontanarono, cominciando a conversare, come due normalissimi amici che si erano rincontrati dopo le vacanze, l'argomento di cui si era quasi stancato di parlare, di dover ripetere quanto era stato noioso rimanere a scuola e che ora era l'argomento principale del loro discorso.

Ad Hogwarts? Non sei tornato dalla tua famiglia?

Lei non sapeva della sua situazione e dei rapporti tesi con la sua famiglia, e lì non era il posto adatto, tanto meno il momento, per parlarne: avrebbero avuto un anno ancora, pieno di eventi e di cose da raccontarsi, ora non c'era fretta.

Ho preferito restare qui...

Spiegò poi semplicemente.

Io invece sono tornata in Norvegia, dai parenti di mia madre... se avessi saputo che eri rimasto qui, solo, ti avrei invitato a venire a conoscere i miei genitori... sono persone molto simpatiche!

Mmm...

Con quello non dubitava affatto sull'affermazione di lei, ma a tutt'altra cosa, o meglio, persona: Typhon. Di certo lui non avrebbe apprezzato se avesse trascorso le vacanze estive con la sua ragazza, giustamente, per cui avrebbe rifiutato comunque, onde evitare spiacevoli ed inutili scontri: mettere lei in difficoltà con il proprio ragazzo era l'ultima cosa che avesse desiderato dal momento che aveva chiarito non per fare punto e a capo, ma per trovare una seconda motivazione nel loro incontro e nel loro rapporto.

Sai, meglio evitare... Insomma... Hai capito, no?

Fece lui, chiedendo il suo supporto in modo da sorvolare un argomento su cui non aveva nemmeno tanta voglia discutere.
Cercò di spostarsi verso un altro punto, in modo che non si venisse a creare una spiacevole ed estranea aria che avrebbe solamente messo entrambi in difficoltà.
Sapeva che lei amava molto apprendere, inoltre aveva sostenuto i G.U.F.O quell'anno stesso e quindi doveva aver deciso quali materie continuare e quindi approfondire che si sarebbe dovuta trascinare sino ai M.A.G.O.

In realtà... - sentì l'imbarazzo nella sua voce e vide subito le guance colorarsi di una lieve colorazione rossa - ... ho stilato un programma di studi col quale penso di riuscire a seguirle tutte.

Spalancò gli occhi a quella affermazione: i suoi dubbi sul fatto che Alexis sarebbe dovuta finire a Corvonero si intensificarono, in quanto seguire tutte le materie era un carico talmente notevole che nemmeno un Corvonero DOC poteva sostenere, ma se parlavano di lei tutto era possibile e non si sarebbe nemmeno dovuto sorprendere, conoscendo le sue doti e la sua eccezionalità.
Le labbra si aprirono in un largo sorriso e si lasciò andare ad una risatina divertita, non per prenderla in giro, era perlopiù ammirato.

Wow... E' una grande cosa!

Continuò, mentre lei gli spiegava meglio i motivi per cui aveva preso tale decisione.

Vorrei continuare a seguire tutte le materie, sai quanto ami imparare cose nuove!
E presto aprirò anche un negozio di musica ad Hogsmeade, sai? ... verrai all'inaugurazione, vero?

Quella era un'altra sorpresa: evidentemente quella era la giornata giusta per le notizie inaspettate, purché belle.
Ora che ci pensava lei faceva parte anche del coro musicale della scuola e quindi amava molto la musica: di certo non sarebbe mancato all'inaugurazione, era troppo entusiasta di visitare il suo nuovo negozio, il quale, ne era più che sicuro, avrebbe riscosso un successone, considerato che ad Hogsmeade non c'erano negozi che trattassero la musica: un'idea brillante, quella sua.

Sono davvero contento per te, Alexis!
E sai che non posso mancare...

Disse, carezzandola su un braccio, come a volerle trasmettere tutto il suo appoggio per le scelte che aveva fatto e come per augurarle la fortuna più grande possibile: se la meritava, in effetti.

Spoiler:

Alexis

[Alexis]

L'aveva abbracciato con calore ed ora, osservandolo negli occhi, Alexis poteva leggere nei suoi quello stesso calore che lei gli aveva trasmesso poco prima; non aveva più importanza il passato, non avevano più importanza le parole dette l'anno prima o i fatti avvenuti, ora lei e Ferdy si guardavano come fossero stati amici da sempre ed era questo che contava per la Delfina, tanto da spingerla a dispiacersi per non aver invitato il Corvonero a casa sua, durante l'Estate.
Il ragazzo però non sembrava considerarla una grande idea, tanto che subito dopo cercò di farlo presente alla Parker nel modo più gentile possibile.

Sai, meglio evitare... Insomma... Hai capito, no?

Uhm? Perché dici che è meglio ev-- ... - la domanda iniziale posta dalla Delfina si bloccò a metà della sua espressione, gli occhi che s'illuminavano di un barlume di consapevolezza spalancandosi appena - Oh... - mormorò infatti subito dopo, annuendo leggermente mentre abbassava lo sguardo - Sì, capisco... forse hai ragione.

Commentò Alexis, annuendo ancora, prima di mordersi il labbro e cercare un secondo la mano di Ferdy per stringerla con forza, quasi volendolo spronare a fissarla intensamente negli occhi, a focalizzare tutta la sua attenzione su di lei perché doveva dirgli qualcosa di molto importante.

Ma sappi che nessuna relazione potrà mai impedirmi di essere tua amica.
Capito?

E lo disse con voce e sguardo estremamente seri, come se stesse facendo un giuramento indiretto al Corvonero, come se gli stesse promettendo che la vita e le scelte che avrebbe fatto, le persone con cui sarebbe stata - si sperava solo una - e le situazioni che avrebbe affrontato non avrebbero cambiato il rapporto di amicizia che voleva avere con lui.
Capiva però che quell'argomento fosse abbastanza scomodo per entrambi, per questo accolse senza problemi la volontà di Ferdy di passare ad altro, ad esempio il suo piano di studi post G.U.F.O.: temeva che il Corvonero si sarebbe messo a ridere di scherno di fronte alla sua ammissione, ma il sorriso che sgorgò dalle labbra dell'amico le fece capire che egli era di tutt'altro avviso.

Wow... E' una grande cosa!

Davvero?! Non pensi che sia pazza?

Domandò sollevata Alexis, dovendosi trattenere parecchio per non abbracciarlo una seconda volta dalla gioia di aver non solo ritrovato un amico, ma anche un amico che la capiva. Ed era proprio per questo che la Delfina si spinse subito dopo a raccontargli dell'inaugurazione del negozio, sperando che lui fosse presente ovviamente.

Sono davvero contento per te, Alexis!
E sai che non posso mancare...

Davvero verrai? Che bello, ne sono felicissima!
Ovviamente puoi portare chi vuoi...

Esclamò la ragazza con un gran sorriso sulle labbra, aggiungendo poi quella specificazione con un pizzico di sincera curiosità nel tono di voce e nello sguardo: chissà se Ferdy aveva una persona speciale nel cuore, che magari avrebbe voluto invitare alla festa per l'inaugurazione del negozio della Delfina...

[Ferdy]

Uhm? Perché dici che è meglio ev-- ... - Alexis si bloccò a metà frase, avendo compreso il motivo - Oh... - lo sguardo basso e dispiaciuto mentre lui storceva il muso in un sorrisino triste ma comprensivo - Sì, capisco... forse hai ragione.

Annuì con la test, non sapendo cosa dire; forse non avrebbe dovuto dire niente, avrebbe dovuto lasciar fare a lei. Era una situazione scomoda la loro, tuttavia non si sarebbe allontanato da lei solo per la relazione che aveva con un altro ragazzo, geloso o meno che fosse.
Se lei voleva restare amica a lui non c'era alcun problema; i problemi sorgevano solo se lei avesse deciso che era meglio distaccarsi e rimuovere la loro amicizia, ma da Alexis una cosa simile non se la sarebbe mai aspettato, non era il tipo che rinunciava agli amici per amore o viceversa, sapeva equilibrarsi ed era fin troppo intelligente per incorrere in uno stupido errore come quello di abbandonare od una o l'altra cosa.
Tra loro era scesa un'aria fredda, non per propria volontà, sicuramente: lei non impiegò molto a sciogliere il ghiaccio, stringendogli la mano e portando il suo sguardo nel suo, occhi marroni contro l'azzurro-celeste, aveva quasi dimenticato la bellezza dei suoi occhi.

Qualcosa ti turba?

Ma sappi che nessuna relazione potrà mai impedirmi di essere tua amica.
Capito?

Sorrise e la abbracciò ancora, cosa si provava quando l'abbraccio partiva da parte sua? Forse il piacere non poteva che essere triplicato, perché potevi sentire le braccia dell'altro ricambiare e farti felice per poche frazioni di secondo che ti regalano l'eternità.
Questo si provava abbracciando Alexis Parker, una ragazza d'oro.
Si separò da lei, e sentì un sipario d'imbarazzo calare tra loro due ma lui non ci impiegò molto a trovare un argomento con cui si potesse parlare liberamente con lei e che la interessasse tanto: lo studio.
Rimase sbalordito quando lei gli confessò che avrebbe seguito tutte le materie per l'anno scolastico in corso e ciò significava vederla alle lezioni di Volo, cosa più bella non poteva esserci: credeva che avrebbe abbandonato Volo una volta passati i G.U.F.O ma così non sarebbe stato.
L'entusiasmo di Stone per quella notizia destò sorpresa in lei...

Davvero?! Non pensi che sia pazza?

Assunse un'espressione pensierosa, come se quella domanda meritasse riflessione, quasi a prenderla in giro.

Forse... Ma rimane pur sempre una grande cosa!

Disse lui con una risatina.
Non era l'unica novità della giornata, quella: Alexis avrebbe aperto un negozio di musica, il quale, poteva scommetterci, avrebbe sicuramente ritrovato nel villaggio di Hogsmeade una valanga di clienti, in quanto si trattasse di una vera e propria innovazione.
Le promise di non mancare, lui non poteva mancare quel giorno, era di fondamentale importanza partecipare a quell'evento, l'avrebbe sicuramente fatta una ragazza più felice vederlo all'inaugurazione, e non voleva essere prepotente nel pensare questo.

Davvero verrai? Che bello, ne sono felicissima!
Ovviamente puoi portare chi vuoi...

Con quell'ultima affermazione lei andava a mirare ad un tasto ben preciso, ed il suo pensiero giunse automaticamente su Cassandra, sorrise compiaciuto ed annuì con il capo.

Vedrò di portare qualcuno con me...

Disse, rimanendo sul vago; Alexis avrebbe visto Cassandra, in caso questa avesse accettato di venire, il giorno dell'inaugurazione, e in quell'occasione avrebbe presentato le due.
Sarebbe stata un'idea con i fiocchi, ma aveva ancora tempo per rifletterci; ora, era curioso di sapere un'altra cosa:

Dimmi, Alexis, da quando non cavalchi una scopa?

Il suo tono era provocatorio, voleva spronarla ad andare in azione. Dopotutto era il suo insegnante ed una dimostrazione sul livello di preparazione post G.U.F.O doveva essere concessa al professore, no?
Lei non amava volare, ma lui aveva cercato di insegnarle il legame che c'era tra la scopa e il cavaliere, un legame che non si fermava alle apparenze ma toccava tasti davvero profondi, come quello tra due veri amici.

Spoiler:

Alexis

[Alexis]

Accolse l'abbraccio di Ferdy con gioia e sorpresa, sorridendo ampiamente e stringendosi tra le braccia del ragazzo così da prolungare al massimo quel momento bellissimo: il Corvonero era caldo come temperatura, si sentiva bene tra le sue braccia ed il sapere che adesso erano davvero amici, grandi amici, non faceva che farla sentire bene.
E proprio perché erano amici, Alexis volle subito sapere cosa ne pensava il ragazzo dell'idea della Delfina di voler seguire tutte le lezioni, anche quelle che in teoria, per i suoi progetti futuri, non le sarebbero tecnicamente servite, e capire quindi se lui la considerasse o meno del tutto folle.

Forse... Ma rimane pur sempre una grande cosa!

Rise di quelle parole, scuotendo appena il capo: era in quei momenti che comprendeva perché il Cappello Parlante fosse stato molto indeciso sul suo smistamento, propenso a mandarla tanto a Delfinazzurro quanto a Corvonero; alla fine la prima aveva prevalso nella decisione del Cappello, ma Alexis era sicura che se anche avesse scelto la Casata nero-blu lei ci sarebbe stata benissimo.
Il secondo argomento che la ragazza prese in considerazione fu l'inaugurazione che lei e Typhon stavano organizzando, e la possibilità per Ferdy, qualora fosse venuto, di portare qualcuno come accompagnatrice.

Vedrò di portare qualcuno con me...

Spalancò gli occhi a quelle parole, un piccolo sorriso sorpreso e curioso sulle labbra: ma allora c'era qualcuno nella vita del Corvonero, una ragazza con cui aveva una relazione forse? Era molto curiosa, doveva ammetterlo, ma poiché l'amico non aveva fatto nomi, Alexis non chiese nulla, volendo rispettare la sua privacy.

Dimmi, Alexis, da quando non cavalchi una scopa?

A quella domanda un gran sorriso si dipinse sul volto della Delfina, per quanto lo sguardo luminoso tradisse un poco di ansia.

Beh, ufficialmente dalla prova pratica ai G.U.F.O. ... - e quindi si parlava di almeno tre mesi prima - Però quest'estate mi sono esercitata un paio di volte... perché?

[Ferdy]

La sua domanda la fece sorridere: aveva sicuramente capito a cosa stesse alludendo, e lui non vedeva l'ora di vederla volare: vederla librarsi in aria con sicurezza, afferrare saldamente la scopa e lasciarsi andare, instaurando il legame a cui lui aveva cercato di indirizzarla, cercando di farla iniziare a familiarizzare con quella nuova amica: quello era il suo desiderio ed era certo che Alexis sarebbe stata in grado di realizzarlo, con l'esercizio e la testa aveva compreso molto ed oramai era una dote che doveva aver acquisito.
Ferdy non disse altro, guardò la propria scopa, poi guardò la Delfina e con un gesto sintetizzò la richiesta, dopotutto un gesto vale più di mille parole.

Sei pronta?

Una cosa che gli era stato insegnato riguardo le scope era la gelosia: il cavaliere doveva essere geloso della propria, ma in quel caso non c'era alcuna gelosia se non il grande desiderio di vedere la sua amica sfrecciarci sopra.
Oramai doveva essere pronta.

Spoiler:

Alexis

[Alexis]

Non le ci volle molto per comprendere cosa Ferdy volesse da lei... al contrario, il suo sguardo ed il suo sorriso spiegavano perfettamente cosa il Corvonero avesse in mente: gli occhi della Delfina passarono da lui alla scopa e viceversa, fino a che quella domanda di lui non la fece un poco sospirare.

Sei pronta?

Credo di sì...

Rispose lei, e già che non dicesse completamente di no era un ottimo risultato: si avvicinò alla scopa che Ferdy le stava porgendo e la prese saldamente tra le dita, con un piccolo sospiro; annuì tra sé, come a volersi dare coraggio, per poi cavalcarla con le gambe che tremavano appena per la tensione.

Vieni con me?

Domandò all'amico, non perché avesse paura ma perché pensava che magari a lui avrebbe fatto piacere volare in sua compagnia soprattutto visto che la scopa era la sua: così, se Ferdy avesse voluto sarebbe salito dietro di lei e avrebbero volato insieme, altrimenti si sarebbe data la spinta da sola e avrebbe spiccato il volo, cercando di governare la scopa al meglio delle sue capacità; era migliorata rispetto all'ultima volta, sicuramente, anche se c'era ancora parecchio lavoro da fare prima di considerarla tranquilla sulla scopa.
Sentiva il vento sferzarle tra i capelli e si sentiva libera, a contatto diretto col cielo che pareva pronto ad accoglierla nella sua infinità immensità: si lasciò scappare un piccolo urletto gioioso, cercando lo sguardo di Ferdy - che fosse dietro di lei sulla scopa o sugli spalti a fissarla - per fargli un gran sorriso.

Come sto andando?

[Ferdy]

Credo di sì...

Rispose lei alla sua domanda; l'avrebbe vista di nuovo sulla scopa: ma questa volta sarebbe stato sicuramente meglio dell'ultima, quando lui le aveva dato alcune dritte per poter volare al meglio. In quelle lezioni le aveva ricordato l'importanza della sicurezza, di fondamentale importanza per andare in scopa come si deve e non rischiare di cadere ogni cinque secondi dal velivolo magico.
Si avvicinò a lui e afferrò la scopa, pronta per cavalcarla e per dimostrargli cosa avesse imparato negli ultimi mesi.
Sorrise, notando comunque un pizzico di incertezza sul volto, ma, poteva scommetterci, una volta che si sarebbe librata nel cielo avrebbe provato pure divertimento, anche perché era una scopa di altri livelli, più veloce e più aerodinamica.

Vieni con me?

Sospirò un secondo, soppesando la proposta e poi annuì energicamente con il capo: forse se ci fosse stato lui dietro, lei avrebbe fatto di meglio poiché più rassicurata. Inoltre era meglio starle vicino considerata la scopa che avesse sottomano.
La osservò mentre si sistemava sulla scopa e gli lasciava abbastanza posto per issarsi dietro.
Dopodiché si diedero la spinta e si levarono nell'aria fresca. Lo sbalzo da terra lo costrinse a poggiare le mani sui fianchi di lei, delicatamente, tanto quanto bastasse a non farlo cadere a terra.
Sentì le goti farsi di poco più calde ma lei non se ne sarebbe sicuramente accorta, poiché troppo presa dal fare del suo meglio.
Poté osservare quanto fosse migliorata, certo non era ancora abbastanza ma aveva fatto dei progressi notevoli dall'ultima volta.
I suoi capelli gli sferzavano il viso e sentiva ad intervalli il suo dolce profumo: un sorriso sgorgò sulle labbra.
I suoi occhi celesti incontrarono quelli cioccolato di lui, e poi pronunciò qualcosa che lui fu in grado di udire perfettamente.

Come sto andando?

Alla grande!!

Una risata e poi un urlo nel cielo aperto.
Era felice, ancora, una felicità diversa: simbolo della rinascita di un'amicizia.
Rise ancora e ancora, tanto che lei avrebbe potuto prenderlo per matto, o, semplicemente, accompagnarlo.
Stava volando in tutti i sensi. Non le disse niente, quando avrebbe voluto Alexis sarebbe potuta scendere nuovamente sugli spalti.

Spoiler:

Alexis

[Alexis]

Alla fine Ferdy aveva scelto di salire sulla scopa con lei, alle sue spalle, così da provare in prima persona la sua capacità di controllo dell'oggetto: sorrise un poco imbarazzata nel sentire le sue mani sui fianchi ma non s'nfastidì minimamente, alla fine non c'era malizia alcuna in quel tocco e poi da qualche parte l'amico si sarebbe pur dovuto tenere, no?

E' bellissimo!

Esclamò Alexis con una risata che si mischiò a quella di lui, a quel Corvonero che le aveva insegnato ad apprezzare il volo su scopa, quell'attività così strana e sconosciuta per la Delfina che però, ora, cominciava veramente a piacerle.
Gli chiese se stesse andando bene, e il commento che ricette in risposta fu piuttosto eloquente.

Alla grande!!

Alexis rise di gioia a quelle parole, facendo un bel giro di tutto il campo da Quidditch a velocità moderata - dopotutto non voleva rischiare di esagerare - e tornando poi sugli spalti, arrivando sopra di essi per poter far scendere Ferdy e poter poi scendere a sua volta, restituendo poi la scopa al proprietario con le guance rosse, gli occhi brillanti ed un gran sorriso sulle labbra.

Mi sono divertita tantissimo... grazie per avermelo permesso, Ferdy.

Lo ringraziò lei, abbracciandolo ancora una volta con slancio - sempre che lui glielo avesse permesso.
Poi, scostatasi da lui, fece un altro piccolo sorriso felice.

Che ne dici, rientriamo insieme al Castello?

E se il Corvonero fosse stato d'accordo, allora i due sarebbero tornati insieme verso la scuola, raccontandosi dettagliatamente le vacanze appena trascorse... proprio come due perfetti amici.

[Fine]