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Aule

Messaggioda Monique » 18/10/2015, 15:37

Aule nelle quali seguire le lezioni, le conferenze e i meeting organizzati all'interno dell'A.G.E.R.: ogni aula è magicamente insonorizzata verso l'esterno ed incantata affinché il suono raggiunga ogni suo angolo nel miglior modo possibile.
I posti all'interno delle aule variano da un minimo di 500 ad un massimo di 2000, ed ogni poltrona, oltre ad essere estremamente comoda, comprende un tavolino mobile, pieghevole e resistente su cui appoggiare tutto ciò che si vuole.


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Messaggioda Xylia » 18/10/2015, 23:04

Ω March, 3 • h 10:30 • Meeting: Procedura di alterazione alchemica dei minerali magici applicata alla MagiTecnologia sperimentale Ω


Dottoressa Montgomery!

Dottoressa, piacere di conoscerla!

Era sempre così: quasi scontato, in realtà, dal momento in cui un suo ritratto si trovava nella Hall of Fame dell'A.G.E.R., insieme a quello di altri otto studenti che, nel corso degli anni, si erano come lei distinti per meriti accademici.
L'Acuan andava piuttosto fiera di quel risultato, le piaceva farsi notare... e si vedeva.


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Sorrise a chiunque le rivolgesse un saluto, cordiale all'apparenza tanto quanto fosse distaccata in realtà: tornare all'A.G.E.R. era sempre un piacere, specie se passando trovava il modo di rivolgere un'occhiata maliziosa al più grande dei fratelli Ravnick, il caro Haytham, col quale sotto le coperte aveva fatto -non a caso- scintille. Sarebbe stato Jasper a trattare il meeting del giorno, un incontro che un'esperta di MagiTecnologia qual era lei non avrebbe mai potuto mancare.
Era vestita in modo professionale, come sempre: un tailleur nero con pantaloni a sigaretta, scarpe col tacco, una maglia verde a maniche lunghe con la giacca nera sopra, una collana vistosa -le piacevano moltissimo gli accessori con del carattere, rispecchiavano pienamente la forza del proprio. Con sé, come sempre, una borsa altrettanto professionale nella quale inserire blocchi per appunti, penne e, naturalmente, il suo fidato MagiComputer, frutto del proprio lavoro e di quello di alcuni tecnici esperti del team Croft, che l'avevano aiutata a realizzare quel gioiellino di tecnologia babbana e magia avanzata.
Prese posto nella poltrona al centro della prima fila, il posto migliore di tutti chiaramente: non c'era ancora nessuno, nemmeno Jasper, ma la cosa non la disturbava affatto.
Accavallò le gambe, spostandosi i capelli dal viso, e tirò fuori dalla borsa il pc, posizionandolo sul tavolino pieghevole in dotazione alla poltroncina ed accendendolo: dal punto in cui era seduta poteva osservare tutti coloro che entravano. La maggior parte dei presenti non rientrava nel giro di conoscenze della Montgomery, mentre qualcuno lo ricordava vagamente: non aveva mai perso troppo tempo a stringere amicizie durante i suoi quattro anni e mezzo all'A.G.E.R., trovando molto più saggio concentrarsi sullo studio visto che quello, alla fine, l'avrebbe portata dove voleva -e che per diventare amica di qualcuno c'era sempre tempo.
Non appena Jasper fece il suo ingresso nell'aula, lo sguardo dell'Acuan si fece molto più concentrato e, aperto un nuovo documento sul computer, le dita cominciarono a volare sulla tastiera alla prima sillaba da lui pronunciata: era diventata talmente brava e veloce nello scrivere a pc che non aveva nemmeno bisogno di abbassare lo sguardo né sulla tastiera, né sullo schermo -almeno per assicurarsi di non aver compiuto qualche errore di ortografia. Una padronanza tale non si acquisiva certo per miracolo, e le dita di Xylia potevano testimoniarlo, essendo state allenate fino a non sentirle formicolare in modo dolorosissimo.
Ma quando voleva una cosa, la donna se la prendeva.


Il Ravnick ha fatto il pieno anche questa volta...
E bravo Jasper.


Un altro vantaggio dell'allenarsi costantemente -a livello fisico (scrivere sulla tastiera di un pc, rimanere sveglia/in piedi per più tempo possibile) che mentale (costringere la propria mente a lavorare ininterrottamente per ore e a superare ogni volta ostacoli dettati dall'inesperienza, l'ignoranza e la fatica)- era l'aver appreso l'abilità del multitasking, che le permetteva di prendere appunti, ascoltare l'oratore e divagare coi pensieri contemporaneamente.


Chissà se riuscirò a convincere Haytham a prendere un caffè insieme, prima di tornare a lavoro...
Suo fratello diventa sempre più affascinante ogni volta che lo incontro, sarà una mia sensazione?


L'essere civettuola era una dote sviluppatasi nel tempo, in modo lento e quasi impercettibile: se la consapevolezza della propria bellezza in quanto donna era sbocciata giorno dopo giorno, permettendole di affinare le proprie doti ammaliatrici al fine di ottenere ciò che voleva -poiché spesso, purtroppo, usare le arti femminili eliminava molti ostacoli sul proprio cammino- la capacità di civettare, di mostrarsi a volte volutamente superficiale, era nata dal nulla in un secondo, e si era accresciuta altrettanto velocemente.


Queste affermazioni sono incredibili, non avrei mai immaginato di poter scomporre il mithril in così tanti modi diversi... e i suoi utilizzi sono tanto molteplici quanto interessanti!

Non si perdeva una sillaba di quanto pronunciato da Jasper, anche se con la mente spaziava da ciò che avrebbe fatto di lì a qualche ora ai propri progetti per il weekend: aveva un paio di teorie da affinare prima di presentarle alle sorelle Croft, ma non ci avrebbe messo molto.
Per sua fortuna, Brittany e Lara avevano compreso da tempo l'inutilità del farle pressioni, poiché la Montgomery aveva la singolare tendenza a mettersi fretta da sola, al fine di concludere tutto nei tempi stabiliti... e spesso anche prima dello scadere di questi ultimi.


Quel ragazzo... uhm, mi sembra di conoscerlo.
Forse abbiamo studiato insieme?


Si domandò ad un certo punto Xylia mentre vagava con lo sguardo sui partecipanti del meeting e le mani, intanto, danzavano con sicurezza sulla tastiera del computer, come se fosse la cosa più naturale del mondo: il giovane uomo su cui aveva posato gli occhi era affascinante e concentrato -come la maggior parte dei presenti- ma la donna non riuscì a ricollegarlo a nessuna conoscenza del passato, forse per il suo -già citato- scarso interesse in materia di relazioni sociali.


Dovrò chiedere a Jasper un colloquio privato, nei prossimi giorni.
Ci sono troppi passaggi che vorrei approfondire, ed è evidente che manchi il tempo per farlo.


Schioccò la lingua sul palato, non infastidita ma concentrata, mentre il più giovane dei Ravnick si apprestava a concludere il proprio intervento: due ore erano trascorse in un battito di ciglia, eppure il fiume di parole riportato sul file del proprio computer non poteva mentire.
Lo salvò e poi ne fece una copia, annuendo tra sé con espressione soddisfatta: si appoggiò allo schienale della poltroncina, chiuse il computer e lo ripose nella borsa, alzandosi in piedi ed avvicinandosi a Jasper con un sorriso leggero.


Jasper, devo farti le mie congratulazioni.
È stato uno dei meeting più interessanti a cui abbia mai partecipato. Pensi che avremo il tempo per un caffè, la prossima settimana?


Gli domandò con aria decisa, quella di chi sembrava non avere alcuna intenzione di ascoltare ed accettare un no come risposta.


Non escludo di avere diversi impegni almeno per il prossimo mese, Xylia, mi dispiace, però se mi fai avere le tue disponibilità da qui a 15 giorni, posso prometterti di ritagliare un'ora per incontrarci.

Molto bene, ti manderò un gufo al più presto.
Ti auguro una buona giornata, ed ancora complimenti!


Gli fece anche un occhiolino complice, dandogli poi le spalle per avviarsi fuori dall'aula designata per il meeting: camminò per i corridoio a testa alta e passo sicuro, ricordando i tempi in cui quegli stessi luoghi rappresentavano per lei una sorta di casa, un luogo magico dove apprendere quanto più possibile, e a cui tornava sempre molto volentieri.
Mentre percorreva i corridoi che l'avrebbero portata verso l'uscita, colse la figura di Haytham in una delle aule, intento a fare lezione, e sorrise; non avrebbero preso un caffè insieme, quel giorno, ma non era grave.
Se l'avesse davvero voluto, alla fine l'avrebbe spuntata... ne era certa.


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Messaggioda Alexis » 03/11/2015, 23:56

• Meeting "Procedura di alterazione alchemica dei minerali magici applicata alla MagiTecnologia sperimentale" . - Groenlandia - 3.03.11 - ore 10.51 •


Continuo a pensare che tu stia sbagliando, se proprio lo vuoi sapere.

E probabilmente Cecilia non voleva saperlo, ma Alexis non aveva potuto fare a meno di darle il proprio parere: già non era stata d'accordo sul fatto che la Bishop "usasse" Clovis come finto fidanzato giusto per dimostrare ad un ignaro Haytham che partito avvenente avesse accanto - altrimenti, se non fosse stato quello uno dei motivi, a che pro scegliere da una lista infinita il candidato migliore? - ma ignorarlo pure, ora, le sembrava quasi assurdo, persino per la migliore amica!

Va bene, non ti ha baciato, e allora?
Da quello che mi hai raccontato mi sembra abbastanza evidente che tu gli piaccia, quindi scrivigli e chiedigli di uscire di nuovo, no? E magari prendi l'iniziativa e bacialo per prima, così capirà quanto tu sia seria...


Anche perché, se voleva baciare un altro, significava che il capitolo Ravnick era chiuso, giusto? Questo lo sperava, Alexis Parker-Flynn, seduta accanto alla sua migliore amica in attesa che il famoso meeting cominciasse: praticamente Cece l'aveva costretta a presenziare, ma in cuor suo all'Acuan non dispiaceva, essendo pur sempre un'occasione per imparare.
Era già pronta, col suo solito blocco per appunti sulle gambe, la penna piena d'inchiostro - alla fine del meeting probabilmente avrebbe dovuto buttarla - e la mente sveglia e in attesa di cominciare, anche se sul momento, vedendola da fuori, si sarebbe quasi potuto pensare che la sua fosse un'espressione annoiata.

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In realtà aveva focalizzato la propria attenzione su una ragazza seduta in prima fila, non troppo avanti rispetto a loro, dall'aria familiare, anche se inizialmente non era sicura del perché le sembrasse di conoscerla.

Cece... - la chiamò a bassa voce, indicandogliela - La conosci?

Era quasi sicuro che la Bishop avrebbe riconosciuto Xylia Montgomery, a differenza della Parker, e che quindi rendendone nota l'identità all'amica, anche la signora Flynn avrebbe potuto collegare quel volto e quel nome alla giovane donna presente nella Hall of Fame dell'A.G.E.R.

Cavolo, non l'avevo riconosciuta!
Dev'essere un meeting davvero importante se è venuta a seguirlo pure lei...


Era famosa, la Montgomery, ma era quasi scontato facendo parte dell'équipe delle Croft: non solo, ma il numero di corsi seguiti e la media altissima raggiunta all'A.G.E.R. facevano di lei una piccola leggenda, con cui Alexis non si sentiva affatto in competizione... ma forse Cecilia sì.

Ah, ecco Jasper!
Però, che aria professionale...


Mormorò la mora all'orecchio della bionda, sorridendo in direzione del più piccolo dei Ravnick: era abituato a vederlo in abiti un po' meno formali, ma doveva dire che anche in versione oratore si sapeva difendere bene, altroché!
Prese un respiro profondo, sgranchendosi le dita della mano destra, e non appena Jasper iniziò a parlare, Alexis fece volare la penna sul block-notes: ogni tanto ci aveva pensato, ad optare anche lei per un computer modificato magicamente, ma alla fine aveva sempre desistito; trovava ci fosse qualcosa di speciale nello scrivere manualmente, nel rivedere poi i propri appunti scritti di suo pugno a formare una bella montagnola - perché quando la Parker seguiva un corso, lo faceva al meglio. Di sicuro era più pratico battere le dita sulla tastiera e salvarsi il file alla fine, ma ognuno aveva il proprio metodo, e Alexis non sentiva ancora fino in fondo la necessità di cambiarlo.

Non so tu, ma a me con queste premesse ha già incuriosito tantissimo!

Sussurrò l'Acuan, ovviamente rivolgendosi sempre e solo verso la migliore amica: non le sarebbe dispiaciuto se anche Desmond fosse stato lì con loro, specie dal momento in cui lui e Cece avevano finalmente cominciato a legare, ma si rendeva conto anche da sola che per il marito un meeting di quel tipo sarebbe stato totalmente inutile, e poi aveva già tante cose da fare di suo, ci mancava solo aggiungergli un carico del genere!

Sono proprio fortunata...

Quel pensiero Alexis lo tenne per sé, lasciando trapelare all'esterno solo un velato sorriso innamorato: sì, più passavano i giorni, le settimane, e più ringraziava la Trama ed il Conflux per averle permesso d'incrociare l'Ignis, sulla propria strada... e dire che all'inizio era lei quella restia ad uscirci insieme, pensando che tra di loro non sarebbe mai potuta nascere nemmeno un'amicizia!

Che stupida testarda sono stata...

Ma per fortuna - sua - Desmond non si era arreso, convincendola a tentare... ed ora erano marito e moglie; l'occhio le cadde per un istante sulla fede nuziale che scintillava intorno al suo dito, un promemoria perenne dell'impegno preso da entrambi di rimanere insieme, nella buona e nella cattiva sorte, fino alla fine: non c'era giorno che la ragazza non benedicesse il momento del "sì", che le aveva permesso di donarsi al Flynn... in tutti i sensi.
Quel pensiero la fece arrossire leggermente, portandola poi a scuotere il capo e a tornare concentrata su quanto stesse scrivendo: non poteva proprio concentrarsi su certe cose, non tanto per il rischio di perdersi qualche passaggio della spiegazione -
era multitasking da anni, ormai, e poi alla peggio avrebbe potuto chiedere aiuto a Cecilia - quanto perché non fosse proprio il caso lì, in quel momento!

Sentito?
Dovremmo provare ad alterare del mithril nel mio laboratorio, la prossima volta, seguendo la procedura indicata da Jasper... tu che ne dici? Dovremmo riuscire a non dare fuoco al laboratorio, se ci lavoreremo insieme!


Le fece un occhiolino, guardandola con affetto: pazzesco come le due avessero legato tanto profondamente e tanto in fretta, anche se sicuramente il fare entrambe parte di una Gilda aveva permesso loro di non avere più segreti - specie da quando Cece le aveva parlato del suo, riferito ad Aaron. Alexis sentiva di poter raccontare tutto alla Bishop, e sperava tanto che quella sensazione fosse reciproca.

Mi fa male la mano, caspita quanto parla!

Non immaginava che un meeting potesse risultare così intenso, ma se gente come Xylia Montgomery ci partecipava, un motivo doveva pur esserci... e quel motivo era in parte Jasper stesso, che col suo modo di fare rendeva tutto interessante, anche tutta una serie di informazioni sparate a velocità elevata per almeno un'altra ora e mezza, portando alla fine la Parker ad avere un crampo al polso.

Mi ci vorranno ore per ridare un senso a tutto quello che ho scritto... - commentò, sorridendo in direzione della bionda e stiracchiandosi allo stesso tempo, avendo cura di rimettere a posto i fogli su cui aveva scritto, il blocco e la penna - Ah, oggi devo lasciarti sola per pranzo, io e Desmond abbiamo deciso di fare un picnic fuori, in cortile... una cosa assolutamente romantica e smielata che ti farà venire il diabete quando te la racconterò stasera!

Sperava tanto che l'amica non ci rimanesse troppo male, ma ogni tanto Alexis sentiva il bisogno di ritagliarsi quei piccoli spazi col marito, facevano bene al loro rapporto di coppia.

Sicura allora che vada bene se pranzo con Desmond? Ti prometto che stasera sarò tutta per te!

L'abbracciò forte, sorridendole e schioccandole un bacio sulla guancia, mettendosi la tracolla della borsa sulla spalla ed uscendo per prima dall'aula: non vedeva l'ora di stare un po' da sola col marito, consapevole che quella sera, un po' per farsi perdonare, avrebbe riempito Cece di attenzioni ed ignara che, forse, sarebbe stata la bionda ad avere qualcosa di nuovo da raccontarle.

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Messaggioda Cecilia » 05/11/2015, 22:43

{03/03/11 - Meeting "Procedura di alterazione alchemica dei minerali magici applicata alla MagiTecnologia sperimentale" . - Groenlandia - ore 10.51}


Continuo a pensare che tu stia sbagliando, se proprio lo vuoi sapere.

Perchè ho come l'impressione che per te io sbagli sempre?

Ci risiamo. Pur avendo già da tempo messo una simbolica parola fine alla sua "storia" con Clovis, quel ragazzo sembrava spuntare fuori in mezzo ai loro argomenti più di quanto avesse voluto la Bishop. Dopo la festa di San Valentino aveva fatto un resoconto totale della serata alla migliore amica, Alexis Parker, rendendola partecipe dei momenti belli vissuti assieme a Clovis, ma anche delle speranze infrante quando aveva creduto che il ragazzo stesse per baciarla ed invece l'aveva semplicemente presa in giro in maniera del tutto bonaria.
Solo che Cecilia aveva desiderato con fin troppa forza quel bacio per accettare di non averlo ricevuto e questo l'aveva portata, nei giorni successivi, a prendere l'assurda decisione di non rivedere mai più il Belmont. Peccato che - in un modo o nell'altro- finiva sempre per rivolergli un pensiero, solitamente sia positivo che negativo.

Va bene, non ti ha baciato, e allora?
Da quello che mi hai raccontato mi sembra abbastanza evidente che tu gli piaccia, quindi scrivigli e chiedigli di uscire di nuovo, no? E magari prendi l'iniziativa e bacialo per prima, così capirà quanto tu sia seria...


Mi ci ha fatto credere Lex!
Ero convintissima che mi avrebbe dato un bacio e invece non è stato così.
Sai quanto ci sono rimasta male? No aspetta, te lo dico io: troppo!
Ho bisogno di tempo per digerire la cosa...


Ed elaborarla, e analizzarla, e finalmente prendere una decisione: tanto era veloce nei calcoli matematici quanto era lenta quando si trattava di decidere se uscire o meno ancora con un ragazzo. In realtà parte della sua indecisione era dovuta non solo al timore di buttarsi -cosa che però, dopo la batosta con Haytham, si era affievolita molto- ma anche da quel suo stupido orgoglio che la voleva molto più distaccata e poco coinvolta di quanto fosse in realtà.
Per fortuna esistevano persone come la Parker che riuscivano a farla ragionare, anche se all'inizio potesse sembrare tutto il contrario. E all'ennesima espressione esasperata dell'amica, infatti, finalmente cedette.

Va bene, non sono più così tanto arrabbiata come all'inizio.
Ma davvero, ho bisogno di capire se ho veramente voglia di vederlo perchè mi piace o perchè incosciamente lo sto usando come tappabu... no, come scaccia chiodo per dimenticare Haytham.
Anche se non sembra, non mi piace usare le persone...


Poteva sembrare acida, saccente, pignola e troppo controllata, ma certo non avrebbe mai permesso a sè stessa di prendere in giro una persona solo perchè lei non aveva compreso pienamente e perfettamente ciò che voleva. Per sua fortuna non dovettero continuare ancora molto quell'argomento di conversazione, perchè il vero motivo per cui in quel momento si trovavano all'interno di una delle Aula Magna dell'A.G.E.R. era per seguire un meeting che a Cece per prima e poi anche ad Alexis interessava tantissimo.

Ecco, sediamoci lì!
Ho calcolato che, in tutta l'aula, quelli sono i posti migliori sia per quanto riguarda la qualità dell'immagine sia per l'audio.
Lo so, non sto parlando di un computer, ma è la verità!


Disse, pienamente soddisfatta del suo lavoro, togliendo la scritta "occupato" dai posti scelti per lei ed Alexis e sedendosi con soddisfazione. Forse non era stato molto corretto, ma insomma nessuno se ne sarebbe preso a male per due singoli posticini che lei aveva preferito tenere riservati in maniera da poter seguire al meglio il meeting. Anche perchè lei ci contava molto sulle teorie che stava per ascoltare, dato che erano il campo nel quale si sentiva maggiormente ferrata.

Cece... La conosci?

Mh?
Certo, esattamente come la conosci tu.
E' Xylia Montgomery, hai visto la sua foto sulla Hall of Fame dell'A.G.E.R.
Praticamente lo stesso corridoio dove un giorno ci saranno anche le nostre foto appese.


Lo disse con molta nonchalance, perchè lei credeva fermamente che un giorno avrebbe saputo distinguersi dal resto della massa, diventando qualcuno nel settore che le interessava di più: la MagiTecnologia. Era altresì convinta che Alexis ci sarebbe finita prima o poi a prescindere, per questo motivo lei, quando passava da quel corridoio, immaginava già i loro ritratti, indicandole come due ex-studentesse promettenti, meritevoli e soprattutto uniche nel loro genere.

Ah, ecco Jasper!
Però, che aria professionale...


Già, niente a che vedere col fratello...

Aveva avuto modo di scambiare con Jasper Ravnick solo qualche breve parola, ma si vedeva lontano un miglio quanto lui fosse diverso dal fratello maggiore. Non appena egli fece la sua comparsa in aula, la Bishop era già pronta col computer acceso, carico, sistemato magicamente e con una pagina bianca che -ben presto- si sarebbe riempita di appunti. Notò distrattamente che anche la Montgomery, poco più avanti rispetto a loro, possedeva un computer portatile, anche se di una marca completamente sconosciuta.

Si comincia!

Aveva chiesto lei alla migliore amica di partecipare a quel meeting e il motivo era anche ovvio: già dalle prime premesse, Cecilia era entrata nel vivo di quel meeting, seguendo attentamente ogni singolo passaggio e mostrandosi ben più che interessata. Quando aveva costruito il suo computer personale, aveva attinto la maggior parte delle sue conoscenze dall'Alchimia, la materia per la quale aveva fatto da assistente al professore che la insegnava, alla Cyprus. Ora sentiva che la sua intuizione si stava rivelando sempre più ricca di svolte nel campo della MagiTecnologia e questo non poteva che essere musica per le orecchie della bionda occhialuta.

Non so tu, ma a me con queste premesse ha già incuriosito tantissimo!

A me invece sembra un sogno...

Davvero era possibile utilizzare quei minerali per costruire tecnologie magiche mai viste prima? Cece stava pensando febbrilmente all'utilizzo che si sarebbe potuto fare, idee che avrebbe appuntato più tardi una volta concluso il meeting e che, in qualche modo, avrebbe cercato di realizzare, probabilmente con l'aiuto e il supporto di Alexis.

Sentito?
Dovremmo provare ad alterare del mithril nel mio laboratorio, la prossima volta, seguendo la procedura indicata da Jasper... tu che ne dici? Dovremmo riuscire a non dare fuoco al laboratorio, se ci lavoreremo insieme!


Stavo giusto per chiederti la stessa cosa!

Lavorare il mithril nel modo spiegato da Jasper avrebbe permesso loro di mantenere intatte tutte le sue proprietà, utilissime in campo magico. Ovviamente l'azienda che maggiormente beneficiava di tali scoperte, neanche a farlo apposta, era proprio la Novak Industries. Aveva sentito dire che la nota industria magica stava lavorando alla costruzione di certi prodotti che traevano la loro origine proprio da quelle teorie che il Ravnick stava spiegando loro in quel momento.

E io che credevo di essere già abbastanza ferrata sull'argomento...

Invece le mancava ancora tanta, molta strada da fare per poter raggiungere un simile livello, al pari quasi dei big che stavano nella Hall of Fame, come Xylia, appunto, o gli stessi Ravnick. Le ore passarono in fretta e non appena il meeting si chiuse, Cecilia potè finalmente sentire i polpastrelli bruciare dopo tanto scrivere a macchinetta sulla tastiera. Si scrocchiò le dita, sentedo le ossa fare dei sonori crack ma darle anche un sollievo immediato, fissando poi la montagna di fogli che si sarebbe portata dietro la migliore amica.

Prima o poi ti regalerò un notebook, sappilo.

Mi ci vorranno ore per ridare un senso a tutto quello che ho scritto...

Con un notebook, infatti, ci metteresti molto meno tempo...

La prese in giro, ma sapeva bene che Alexis non avrebbe mai rinunciato a quel modo "antiquato" di prendere appunti, retaggio probabilmente della sua educazione ad Hogwarts.

Ah, oggi devo lasciarti sola per pranzo, io e Desmond abbiamo deciso di fare un picnic fuori, in cortile... una cosa assolutamente romantica e smielata che ti farà venire il diabete quando te la racconterò stasera!

Ma come, vuoi abbandonarmi?
...
Ooooh e va bene! Ma non mi guardare con quegli occhioni, lo sai che non riesco a dirti di no, quando fai così.


Disse con fare sostenuto, prima di rovinare la sua farsa con un piccolo risolino sarcastico.

Sicura allora che vada bene se pranzo con Desmond?

Lex è tuo marito.
Credi davvero che mi metterei in mezzo fra voi due?
Su, va e corri felice da lui. Tanto penso che andrò in caffetteria, tutto questo scrivere mi ha messo un po' di appetito...


Ti prometto che stasera sarò tutta per te!

Ricambiò l'abbraccio, ridendo felice, mentre metteva a posto il suo pc nella borsa e si alzava in concomitanza con la Parker. Solo che, mentre la mora prese una strada, la bionda ne prese un'altra, salutandola e dirigendosi verso la caffetteria dell'Accademia.

Chissà se ci sono i bomboloni alla panna...
Un momento: perchè voglio i bomboloni alla panna?
Maledetto Clovis...


Caffetteria A.G.E.R.
Qualche minuto dopo...


Buongiorno, cosa le posso servire?

Intanto prendo una tazza di caffè con qualche goccia di latte di soia.
Una spremuta d'arancia fresca, con un cucchiaino di miele, niente zucchero.
E... avete i muffin ai mirtilli?


Certamente.

Perfetto, allora due muffin, grazie.

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Quando il cervello doveva lavorare tanto, aveva bisogno di molti zuccheri nel sangue. Per questo motivo, invece che dirigersi a mensa e pranzare direttamente, Cecilia aveva scelto di servirsi della caffetteria, per reintegrare il suo bisogno di glucosio e mettersi comodamente seduta ad un tavolo senza che vi fosse il sovraffollamento delle undici o quello di metà pomeriggio.
Difatti il luogo era pressochè deserto, insomma una vera meraviglia per la Bishop che, dopo aver chiesto che tutto le venisse portato direttamente al tavolo, si sedette in un angolino bello comodo e appartato, tirando fuori il proprio pc dalla borsa e iniziando a revisionare gli appunti presi.

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Messaggioda Jorge » 09/11/2015, 22:56

[Groenlandia - 03/03/11 - ore 13,30 - Meeting "Procedura di alterazione alchemica dei minerali magici applicata alla MagiTecnologia sperimentale" ]


P***a Trama! Ma chi me l'ha fatta fare? ... Oh no!


Mentre scroscianti applausi di una platea entusiasta accompagnavano la fine del meeting, un Jorge devastato -distrutto, provato e altro- guardava allibito le ultime righe del suo terzo block notes. Con mano tremante ne sfogliò alcune pagine a ritroso, lo sguardo sgranato e la bocca semiaperta dallo stupore e per un accenno di risatina isterica che premeva per erompere dalla sua gola. Digressioni inutili sui suoi sentimenti di amore/odio verso la convivenza forzata con Xavier, sul suo compleanno imminente e su come conciliare il lavoro con il nuovo orario dei corsi del Ministero, su questa o quella ragazza, il tutto condito da colorite imprecazioni in portoghese e inglese. Questo vi era scritto. Delle domande e soprattutto delle risposte che il relatore -un genio nel suo campo almeno a dire del Master Teacher del Ministero che gli aveva caldamente consigliato di seguire il meeting- aveva dato nell'ultima mezz'ora nessuna traccia o quasi. Gli occhi dell'ex Delfinazzurro saettarono dai fogli scritti fittamente alla piuma Leggimente posata lì accanto, rivolgendole uno sguardo carico di ira e risentimento. Era da patetici e sfigati sentirsi traditi da un oggetto? Probabile, ma quando nel suddetto oggetto vi si aveva riposto tutte le proprie speranze di trarre il massimo da quella costosa e irripetibile esperienza le apparenze -soprattutto con se stesso- passavano in secondo piano.

Mi sono sopravvalutato, ancora una volta!


Pensò, sfogliando gli altri block notes per comprendere quanto alta fosse la m***a in cui si trovava a navigare, fregandosene del fatto che il suo "incauto acquisto" avesse ripreso a funzionare. Non aveva mai avuto problemi a scuola a rimanere concentrato sulle lezioni, soprattutto quando al di là della cattedra vi erano docenti che non ammettevano alcun tipo di distrazione come la Bennet, la Vireau o peggio Vastnor, così al momento di scegliere quale supporto comprare per l'evento -non voleva correre il rischio di perdersi neanche una sillaba, non quando avrebbe dovuto fare una relazione per il MT - aveva optato per la piuma visto che il magiregistratore aveva una durata troppo limitata rispetto alle tre ore e mezza di durata del meeting. Peccato che gli argomenti trattati, per quanto interessanti, si erano dimostrati a tratti troppo complessi, tecnici e dettagliati per lui, rendendogli difficoltoso seguire i ragionamenti e, di conseguenza, mantenere focalizzata la sua attenzione sul relatore. Più volte durante il seminario la sua mente si era allontanata dalla Groenlandia per volare versi altri confini e gli appunti – definirli scarabocchi sarebbe stato più onesto - che aveva di fronte ne erano una prova. Erano la prova del suo impegno certo, ma anche della confusione che alcune delle teorie del Ravnick aveva ingenerato in lui, della sua ignoranza in merito alla maggior parte delle tecniche di raffinazione alchemica dei minerali e di alcuni minerali stessi, del suo stupore per ciò che si poteva creare mescolando magia e tecnologia e della tortuosità dei suoi ragionamenti che, partendo da un punto X, lo portavano non si sapeva bene in virtù di quale logica astrusa a Y.

[…] Utilizzando le ultime due tecniche di raffinazione di cui abbiamo parlato è possibile scomporre il mithril in modo da mantenerne inalterate le proprietà magiche…[...]
Hummm…. Non sapevo che il mithril potesse essere ridotto in uno stato liquido. Chissà se è possibile mescolarlo con alcune delle basi dei tatuaggi potenzianti, viste le sue proprietà si potrebbe creare un nuovo tipo di tatuaggio…. Hugh! No! Si risolidifica troppo in fretta per poter essere impiegato in questo modo...


Wow… Davvero è possibile fare ciò? Ma poi di che mi meraviglio? Dopo aver visto cosa si può fare con un po' di pietra creatrice dovrei essere diventato immune a questo tipo di reazioni…


Magia e Tecnologia, un connubio perfetto e un motivo in più per proteggere a costo della vita lo Statuto di Segretezza. I babbani sarebbero capaci di uccidere per essere in grado di ottenere questo tipo di prestazioni dai loro macchinari.


Quello è davvero del mithril?!?!?! Ma non assomiglia per nulla a ciò che ci hanno fatto studiare a lezione. Vuoi vedere che al Ministero ci propinano materiali di scarto? Ma certo, tanto noi non siamo abbastanza cervelloni o abbastanza facoltosi per permetterci altro!


Alta, é dannatamente alta!

Imprecò a bassa voce, chiudendo di scatto uno dei blocchi mentre si guardava intorno freneticamente alla ricerca di un "salvagente" che gli avrebbe impedito di annegare per poi esplodere, sempre tra sé, in esclamazioni di gioia e giubilo alla vista della Parker che, insieme a una ragazza bionda con una giacca di jeans, si stava dirigendo verso l'uscita.

La mia Prefetta Perfetta!


Lei era il suo Angelo custode, colei che lo avrebbe salvato dall'aver gettato dalla finestra fior di galeoni e prendere un brutto voto al corso ministeriale di Alchimia Avanzata perché… Già, perché avrebbe dovuto aiutarlo? Perchè le responsabilità di un Prefetto verso gli studenti più piccoli non si esaurivano una volta che entrambi si erano diplomati? Perchè era buona, generosa e altruista Oltre Ogni Immaginazione? Perchè forse non era ancora venuta a conoscenza di tutto quello che aveva combinato nell'ultimo anno – poi diventato penultimo – a Hogwarts?

O semplicemente perché gli farò così tanta pena che non avrà il cuore di vedermi strisciare via distrutto...


Senza perdere tempo in altre riflessioni, Jorge infilò nella borsa i blocchi, con la piuma incriminata, che andarono a far compagnia alla sua bacchetta e a qualche altra cianfrusaglia e, con gli occhi puntati sulla neo Signora Flinn si fece largo tra gli altri studenti nel tentativo di raggiungerla.


Caffetteria A.G.E.R. - Alcuni minuti dopo


Me**a,me**a, me**a. Ma che c***o di labirinto extra lussuoso é mai questo posto?

Una imprecazione dopo l'altra mormorate a mezza bocca per evitare di finire per discutere, o peggio, con uno di quei secchioni spocchiosi con cui si era scontrato nel vano tentativo di raggiungere Alexis.

Sembra essersi smaterializzata ... Hummm però quella sembra la ragazza con cui stava al meeting.

Lanciò una occhiata calcolatrice alla Bishop che, per sua fortuna, gli dava le spalle prima di seguirla senza riflettere troppo all'interno di una struttura a lui ignota.

Almeno non sono gli alloggi femminili!


Il suo stomaco però non sembrava condividere il suo sollievo, almeno a giudicare dai gorgoglii che stava producendo. Durante la pausa del seminario si era azzardato a sgranocchiare solo delle insipide, non unte e discrete gallette di riso e adesso stava praticamente morendo di fame. Aveva dei viveri nella borsa con sé -visto il costo del seminario aveva presupposto che consumare lì qualcosa sarebbe equivalso a digiunare per i successivi tre giorni - ma apparivano così poco invitanti di fronte a tutto il ben di Dio che la Caffetteria offriva. Chiuse gli occhi per un attimo, passandosi inconsciamente la lingua sulle labbra, prima di accantonare l'argomento cibo per affrontarne uno molto più importante e spinoso. Come si approcciava una sconosciuta per chiederle gli appunti del seminario appena seguito senza farsi ridere in faccia? Con l'aria sicura e arrogante che aveva visto sfoggiare a molti lì dentro? Con un sorriso seducente come se volesse solo flirtare? O con naturalezza, mostrandosi semplicemente se stesso e quindi imbarazzato e disperato? Considerato che il piano B consisteva nel farsi dire dove avrebbe potuto trovare la Parker optò per la naturalezza e così, una volta avvicinatosi al tavolo dove la bionda si era seduta esordì con un

Humm Ciao ...

Impacciato accompagnato da un sorriso incerto che sapeva di scuse per l'essere costretto a disturbarla.

MI chiamo Jorge e... Ti ho visto al seminario prima, quello del Dottor ... - pausa perché con tutte le nozioni che aveva tentato di metabolizzare il nome del relatore era finito nel dimenticatoio- Ravnick ... Si Ravnick ... Interessante, non trovi? Ecco... Mi chiedevo... Se potessi farmi dare una occhiata ai tuoi appunti - copiarli dall'inizio alla fine sarebbe stato più corretto - perché … humm ... temo di essermi perso qualche passaggio importante -praticamente tutti – Sai é stato il mio primo -e ultimo- meeting qui e non ero preparato a ... tutto questo.

Voce titubante, sorriso nervoso, mani infilate nelle tasche dei jeans, aria di chi si trovava palesemente a disagio non solo per il proprio quoziente intellettivo che doveva essere ben al di sotto della media del posto ma anche per il proprio abbigliamento. Aveva cercato di adottare un look da universitario, serio senza essere elegante, con camicia cravatta sopra i jeans ma adesso sotto lo sguardo di Cecilia si sentiva solo ridicolo.

Immagine


Rimase fermo in piedi dietro la sedia libera, senza neanche fare la mossa di sedersi – per quello sperava di ottenere il permesso della bionda – con quella che sperava fosse un'espressione serena e tranquillizzante, da bravo ragazzo, quando finalmente i due neuroni scampati alla carneficina del meeting fecero contatto.

Ehi ma quello è un portatile! E tu ci stai lavorando!
- capacità di constatare l'ovvio elevata – Come diamine è possibile? Qui la tecnologia non dovrebbe funzionare – se no si sarebbe portato dietro un mini registratore con un sacco di cassette per registrare l'evento e non trovarsi in quella situazione assurda – Aspetta. Ma allora è anche di questo che il docente parlava… E' … è stupefacente… - troppo spontaneo, troppo eccitato, per essere un atteggiamento costruito solo per far colpo su di lei e ottenere gli appunti - L'hai assemblato tu?

Chiese poi, guardano Cecilia negli occhi, con un tono palese di ammirazione. Non credeva possibile che lo avesse comprato, semplicemente perché non ne aveva mai visto uno in vita sua, neanche nel nuovo super megastore della Novak a Diagon Alley e difficilmente un prodotto rivoluzionario del genere messo a disposizione di tutti sarebbe passato inosservato sopratutto a un Nato Babbano come lui.



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Jorge
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Messaggioda Cecilia » 23/01/2016, 21:15

26/06/11 - A.G.E.R., Laboratorio di MagiTecnologia - 16.00


... E questo è quanto.
Prendete le vostre schede e segnate il tipo di esercitazione con il quale vi cimenterete. Avete un'ora di tempo per ciascuna ed è OBBLIGATORIO portare a termine il vostro compito entro il tempo stabilito.
Buon lavoro.


1° PROVA:
Riassembla un Orologio a Scarica -perfettamente funzionante- utilizzando gli strumenti forniti in dotazione.

2° PROVA:
Tramite l'utilizzo del MagiComputer, modifica le impostazioni del Prototipo 0009 affinchè si sposti in direzione verticale invece che orizzontale.

3° PROVA:
Il prototipo 001 è dotato di un semplice scanner magico, in grado di classificare i metalli magici conosciuti e di analizzarne caratteristiche e componenti. Inserisci una nuova funzionalità a piacere.


Non era poi troppo difficile scegliere cosa fare e cosa non fare: la Bishop era davvero un mostro con i computer e dato che per completare la seconda prova bisognava inserire una serie di codici matematici -cosa che lei, modestamente, era più che in grado di fare- la ragazza si sentì la coscienza a posto nell'escludere quel lavoro e passare a concentrarsi invece sugli altri due. Sapeva che la terza era la più difficile in assoluto per tutti loro, perchè essa metteva alla prova tutte le abilità acquisite nel corso di quella specializzazione. La prima invece si presentava come una sfida aperta fra lei e la sgualdrina, una sfida dove -doveva ammetterlo con profondissimo rammarico- Susan ci sapeva davvero fare. In fondo non poteva essere arrivata prima classificata solo facendo s******e a destra e manca. Indubbiamente la ragazza possedeva una particolare attitudine nella SUA materia, ma avrebbe scoperto presto che Cecilia era un osso fin troppo duro da battere.

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Odiava quel sorriso sarcastico. Odiava la sua espressione saccente e di superiorità. Insomma, odiava tutte le caratteristiche che spesso mostrava anche lei, sebbene Cece si sentisse molto più giustificata nel mostrarle rispetto alla bruna. E poi, lei compensava con tante altre qualità: era simpatica (solo con Alexis), disponibile ad aiutare il prossimo (sotto pagamento, ma a volte poteva farlo anche gratis), leale con gli amici (il ragazzo della migliore amica non si tocca, ergo Desmond per lei era più simile ad un'ameba che ad un essere umano). Insomma, la Bishop si vedeva molto diversa dalla sua avversaria, ma per quanto odiasse il suo averla superata nell'esame di MagiTecnologia, doveva riconoscere che la sfida con lei era veramente a pari livello: non poteva negare che Susan fosse brava -anche se avrebbe tanto voluto- ed era proprio perchè desiderava con tutta sè stessa superarla che la Bishop stava studiando come non mai, sacrificando persino le ore che poteva dedicare al riposo. Il pensiero di Clovis era al tempo stesso un sostegno ed una distrazione, motivo per cui l'Acuan tendeva a ricordare i suoi baci solo la sera, sopportando tutto questo col pensiero che una volta finito avrebbe potuto rivederlo.

Forza Cece!

Training autogeno per aumentare la propria autostima: era diventata una vera esperta in quello, mentre prendeva i guanti sterili e iniziava ad analizzare i pezzi che avrebbe dovuto montare, dando loro una forma ben precisa ed una funzionalità pressocchè perfetta. Susan si era già messa al lavoro, ma lei aveva sempre fatto le cose con calma -a discapito del suo carattere- e l'essere Acuan l'aiutava a riflettere con maggiore lucidità, portandola ben presto ad individuare i punti di congiunzione fra i vari pezzi. In realtà la difficoltà di quell'esercizio non stava tanto nell'assemblaggio in sè e per sè della struttura esterna, quanto di quella che avrebbe dovuto sostenere poi il nucleo di magia per far funzionare l'artefatto magitecnologico. Bastava una minima cosa fuori posto per far sì che l'Orologio a Scarica -un dispositivo che creava una piccola onda d'urto, utilizzata per demolire ostacoli non troppo resistenti - fosse inutilizzabile o -peggio ancora- andasse completamente fuori controllo. Tuttavia essendo loro studenti del corso avanzato, i docenti permettevano di maneggiare anche materiali potenzialmente pericolosi, per quanto quello strumento avesse una carica magica estremamente contenuta.
Iniziare a comporre la stuttura significava procedere per gradi dall'interno verso l'esterno: con gli strumenti a portata di mano, pronti sul piano di lavoro, la Bishop iniziò ad avvitare e a riassemblare il prodotto magitecnologico, ora senza pensare a Susan e alla rivalità esistente fra loro due, ma guardando solo al proprio obiettivo. La competizione era insita nel suo carattere, ma non la distoglieva dalla concentrazione per il proprio lavoro, un lavoro per cui si sentiva portata fin da bambina. Possedeva una precisione manuale leggermente inferiore rispetto alla Wilkinson, ma compensava con una maggiore capacità di saper visualizzare nella propria mente come dovessero essere disposti i pezzi, solitamente riuscendo a trovare la combinazione giusta. In fondo era come un puzzle che andava riassemblato e i pezzi sparsi sul tavolo le tessere colorate. Doveva solo mantenere la calma e la concentrazione, calma e concentrazione, proprio come un ruscello che scorre placido verso la propria meta...

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Circa quaranta minuti dopo aveva quasi completato la parte interna. Doveva solo incastrare l'ultimo pezzo e poi inserire il nucleo magico. Susan aveva già superato quella parte, ma Cecilia preferiva non agitarsi nè affrettarsi, perchè conosceva i pericoli di uno sbaglio, di una qualsiasi vite messa fuori posto. Sembrava quasi non essere più dentro il laboratorio ma altrove, in un luogo asettico, privo di odori, suoni e colori, solo lei e il congegno che stava rimontando. Quando prese il nucleo, spostandolo con la bacchetta, il movimento del polso era fermo ma al tempo stesso molto delicato, mentre segnava un angolo di 90° gradi verso il basso per incastonare il fulcro dell'Orologio a Scarica dentro l'apposito contenitore.

-tlac-


Fu un suono impercettibile per gli altri, ma che significava tutto per la ragazza. Era la riprova che aveva fatto tutto quanto giusto, che non aveva sbagliato nulla e che il nucleo era perfettamente inserito e protetto. Adesso, preparare la parte esterna fu un gioco da ragazzi, difatti l'Acuan ci mise solo dieci minuti, finendo quindi dieci minuti prima dello scadere dell'ora.
Ammirò la propria opera d'arte, riponendo poi l'oggetto -grande all'incirca quanto un Bolide- all'interno di una teca di vetro, dove sulla targhetta vi inserì il proprio nome.

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Dopo 15 minuti...


Avevano fatto una pausa di un quarto d'ora circa, all'interno della quale Cecilia aveva chiacchierato un po' con i suoi compagni di corso -tranne Susan ovviamente- e integrato i liquidi persi con tanta acqua fresca. Si era anche concessa un cioccolatino -a dire il vero tre- per mantenere gli zuccheri nel sangue e il cervello pieno di energia, perchè il compito che l'aspettava dopo era decisamente molto più difficile e anche più importante del primo che aveva svolto. La stessa Susan aveva perso la sua aria spavalda, questo perchè persino una come lei riconosceva la difficoltà del test. Si trattava di modificare un prodotto magitecnologico provvisto di una propria memoria interna, lavorando non solo sull'hardware, ma anche sul software: tutto questo richiedeva una grandissima abilità con le mani, capacità di concetrazione ed elaborazione, senza contare inoltre una buona dose di intuito. Cece fissò il macchinario -misure 55x70 cm - e non appena il docente diede loro il via, la prima cosa che fece fu collegare il macchinario al MagiComputer da laboratorio, analizzando velocemente il funzionamento del cervello interno. Al momento lo 001 era una magitecnologia molto sofisticata e ad uso esclusivo dei laboratori alchemici ad altissima avanguardia. Presentava una struttura a forma ovale comple tamente bianca, con uno schermo dietro il quale vi era il "cervello" della creatura. Un processore potentissimo che permetteva l'analisi di un qualsaisi minerale nel tempo limite di cinque secondi circa. Una volta avviato il programma di scanner -che analizzava in meno di due minuti l'intera struttura fisica del macchinario- la Bishop nel mentre pensava a quale tipo di funzionalità avrebbe potuto inserire come "nuova": lo 001 era provvisto di due "ali" laterali che servivano per rendere il suo spostamento più aereodinamico e preciso. Inserire nuove componenti non sarebbe stato per nulla semplice, ma certo se solo alla Bishop fosse venuta in mente un'idea brillante -molto brillante- sarebbe già stato un bel traguardo. Fino a quando, non le sovvenne che uno strumento simile sarebbe stato utilissimo non solo per gli alchimisti, ma anche per coloro che, in generale, avevano deciso di dedicarsi a tutte e tre le discipline "pratiche" della magia.
Con il cuore che fremeva e le mani che pulsavano dal desiderio di fare, Cece prese immediatamente dei pezzi di ricambio dagli scaffali messi a disposizione per gli studenti. Le serviva uno scanner magico decisamente più potente e per farlo aveva bisogno di modificare quello già esistente nello 001 con alcuni componenti assolutamente innovativi. Poi, una volta montato il tutto, avrebbe potuto dedicarsi alle modifiche del "cervello" della creatura, e da lì sperare che il prodotto finale raggiungesse il suo obiettivo finale. Prese in mano gli strumenti, operando sul prototipo e staccando lo schermo con precisione millimetrica. La struttura interna era contornata da fili misti a campi di magia, che Cecilia disattivò con la bacchetta prima di passare a modificare "alla babbana maniera" il macchinario. Non tutti gli studenti erano matti quanto lei, perchè molti di loro non provenivano dal mondo dei non maghi o lo avevano abbandonato del tutto. La Bishop invece era convinta che si potessero fondere i due mondi ed era per questo motivo che la maggior parte del lavoro che fece fu quello manuale, alternando di tanto in tanto l'uso della bacchetta e di qualche composto alchemico utile per saldare e rafforzare meglio i meccanismi che stava inserendo. Era arrivata a modificare dunque lo scanner, provandone la funzionalità con un test fatto al MagiComputer: sembrava che fosse riuscita a montare bene ogni singolo pezzo, ma il risultato che lo schermo rimandava non era affatto quello che Cece avrebbe voluto sentirsi dire. 98% non era ASSOLUTAMENTE accettabile, soprattutto perchè rimandava al suo voto in MagiTecnologia di qualche anno prima. Sentì ridacchiare alle sue spalle la Wilkinson che, evidentemente, aveva letto la percentuale sullo schermo, prendendola in giro per quel continuo rimando al suo esame. Non le importava che ormai fossero passati già venti minuti buoni: con la determinazione insita nel suo sangue e la pazienza dell'Acuan -e del ciondolo- la Bishop smontò parte dello scanner, cercando di individuare dove avesse sbagliato e trovando l'errore nell'uso della lente. Avrebbe dovuto usarne una ancora più potente e fu proprio quello che fece, sostituendo il pezzo di prima con un altro e finalmente raggiungendo una percentuale di funzionamento del 100%. Sorrise soddisfatta, andando a posizionarsi di fronte al MagiComputer e scrocchiando le dita delle mani: adesso era arrivato il momento di fare quello che sapeva fare meglio.
Ci mise un po' a trovare tutte le informazioni che le serviva introdurre: ovviamente non poteva dare allo 001 una conoscenza universale in campo erbologico, pozionistico e in quello animale, ma - utilizzando le informazioni già presenti nella memoria del PC- le era possibile riempire ben il 60% della memoria, suddividendo equamente fra la partizione che riguardava le piante magiche, i componenti delle pozioni e quella riguardante le creature magiche. Per fare questo aveva dovuto ingrandire in un bel po' la memoria del prototipo, ma quando avviò il processo di scambio dati fra il MagiComputer e il macchinario, tutto sembrò filare liscio come l'olio, cosa che fece gongolare -e anche tanto- la Bishop. Avrebbe dovuto monitorare il tutto per almeno dodici minuti buoni, dodici minuti entro i quali Cece non si perse nemmeno un passaggio, attenta che ogni minimo tassello andasse a posto. Dopo aver iserito tutte le informazioni in memoria, era arrivato il momento di modificare gli ordini che poteva eseguire lo 001, ribattezzandolo -dato che al momento era una sua creatura- C18.

Avanti... Fa che sia andato tutto bene...

Non volle ammetterlo, ma stava incrociando le dita sotto la scrivania, sperando vivamente che, al pulsante di accensione, il programma partisse e così anche tutte le funzionalità di C18. Mancavano ormai cinque minuti al termine della prova e se qualcosa fosse andato storto, non avrebbe perso la guerra contro Susan, ma avrebbe rosicato e rosicato e rosicato davvero tanto.

Immagine


Già che c'era aveva anche modificato il colore degli "occhi", volendoli blu visto che anche i suoi lo erano. Mise davanti alla creatura tre oggetti -la radice di una madragola, polvere di scarabeo e una piuma di ippogrifo- ordinando al prototipo di analizzarli tutti e tre e di dare il giusto responso.

... bzzzzz.... Radice di Mandragola... Usata... In... Antidoti...
... bzzz... Polvere di Scarabeo... Comune... Usato In... Pozioni... Esempi...
... Piuma di Ippogrifo... da Ippogrifo... Creatura Ibrida...


Sì! Sì! Sì!!!!

Se avesse potuto avrebbe abbracciato e baciato C18, ma non voleva rischiare di sembrare eccessivamente entusiasta. Ascoltò il la fine dell'analisi data dal prototipo, prima di compilare l'apposito fascicolo -dove spiegava il proprio lavoro, come lo aveva svolto e le funzionalità- che sarebbe poi stato consegnato al docente del Laboratorio.
Poteva ritenersi soddisfatta? Assolutamente sì e nulla, in quel momento, nemmeno Susan Wilkinson avrebbe potuto cancellare lo splendido sorriso che si inarcò sulle labbra del futuro Ingegnere Magitecnologico.

Autoconclusiva - Terza Parte


Spoiler:
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Messaggioda Haytham » 24/01/2016, 23:34

Aula di MagiArcheologia
Poco Prima di Pranzo
01/08/2111


Ecco a lei professor Ravnick...

Mh?
Di che trattasi?


È la mia domanda di accompagnamento durante la visita all'A.G.E.R. della Contessa Montesquieu!

Aaaaahhh... Adesso capisco... E chi vorrebbe accompagnare?

Beh... Io vorrei accompagnare la sua Guardia del Corpo!

Capisco...

Immagine


Come mai sorride in quel modo, professor Ravnick?

Oh no no, nulla, assolutamente.
Beh, cosa vuole che le dica signorina Wilkinson, è la prima domanda che ricevo e quindi avrà una priorità sulle altre.
Ammetto che mi ha stupito, tutta questa fretta...


Volevo essere sicura di essere la prima per guadagnarmi il diritto a quell'incarico, professore!

Adesso è tutto più chiaro!
D'accordo, d'accordo, allora la metterò qui nella mia cartellina e poi ci darò un'occhiata al momento adeguato.


La ringrazio professore, lei è davvero gentile e disponibile!
Qualora dovesse andare tutto bene e a buon fine, non dimentichi che anche io potrei rivelarmi ugualmente disponibile con lei...


Professionalmente parlando, immagino.

Naturalmente, professore...

In quel preciso momento, la porta dell'aula si spalancò di colpo, facendo notare la presenza di un nuovo arrivo.
La signorina Wilkinson, Susan di nome, si volse, individuando Cecilia Bishop, sorridendole spavalda e fiera del suo ultimo 101 in MagiTecnologia.
Tra di loro non scorreva buon sangue fin da quell'esame in particolare, andato male all'amica di Alexis per motivazioni esclusivamente personali e non certo per scarso valore e bravura.
Peccato che Susan non perdesse occasione per ricordarglielo, sentendosi decisamente superiore a lei in quella materia dove effettivamente era una fuoriclasse nata.
La ragazza prorompente e pettoruta, facendo per andarsene dalla classe, incrociò quindi la Acuan, sistemandosi gli occhiali da vista e osservandola dall'alto verso il basso, sicura e sfrontata.

Come va il ripasso, Cecilia?
Mi raccomando mettici tanto impegno, la MagiTecnologia Avanzata potrebbe essere un ostacolo molto grande...
... Forse anche troppo per un misero 98.


Immagine


... Ci vediamo.
Arrivederci professor Ravnick, la prego mi faccia contenta!


Non mancherò, signorina Wilkinson.
Buona giornata!


Dopo quell'ultimo scambio di battute, Susan si allontanò dall'aula, lasciando la Bishop ed Haytham completamente da soli e liberi quindi di parlare.

Certo che, da quando sono state diffuse le fotografie della Contessa con la sua Guardia del Corpo, si è creato parecchio scalpore tra il pubblico femminile!
Lei è stata indubbiamente la prima, ma ho idea che ben presto riceverò tantissime altre domande anche delle laureate e specializzate, che dovrebbero avere in teoria un vantaggio e una preferenza.
Come potrei mai andare contro le aspettative e le volontà del Rettore Cox?!
Giusto?! Ah, a proposito, sei passata a salutare Snicky ogni tanto? Mi chiede sempre di te, poverino...
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Messaggioda Cecilia » 24/01/2016, 23:36

{01/08/2111 - Aula di MagiArcheologia - 12.30}


Finalmente la notizia della visita della Contessa di Andorra si era diffusa per tutta l'A.G.E.R. e -con grande sorpresa della Bishop- era anche fioccato fuori la possibilità di fare da accompagnatori al personale a seguito della nobile. Inutile dire che quando Cecilia aveva visto il nome del proprio fidanzato scritto nella lista aveva sentito il cuore battere più forte e il volto illuminarsi di un sorriso, felice di poter cogliere quell'occasione per passare l'intera giornata insieme.
Difatti, come accompagnatrice sua ufficiale era esentata dal frequentare le lezioni e questo significava solo che avrebbe potuto dedicargli tutto il suo tempo, la sua mente e anche il suo corpo... No, non stava pensando a quello Cecilia, ma alla possibilità di scambiare con lui ancora quei baci che l'avevano fatta decisamente volare sulle nuvole come non mai.
Era stata una sorpresa anche scoprire che il responsabile delle domande di candidatura era Haytham Ravnick, ma dato che ultimamente la ragazza non aveva nulla contro di lui, si era fatta forza, aveva compilato il modulo e si era diretta verso l'aula di MagiArcheologia, convinta di essere la prima a consegnare il foglio di richiesta e quindi -possibilmente- anche la prima a cui sarebbe stato assegnato l'incarico di accompagnare in visita il capo delle guardie di Danielle Montesquieu.
Peccato che, quando arrivò lì, trovò la porta dell'aula socchiusa e all'interno riuscì a distinguere due voci fin troppo conosciute.

Ecco a lei professor Ravnick...

Mh?
Di che trattasi?


È la mia domanda di accompagnamento durante la visita all'A.G.E.R. della Contessa Montesquieu!

Aaaaahhh... Adesso capisco... E chi vorrebbe accompagnare?

Beh... Io vorrei accompagnare la sua Guardia del Corpo!

Capisco...

Tu guarda questa grandissima zoc...

Come mai sorride in quel modo, professor Ravnick?

Oh no no, nulla, assolutamente.
Beh, cosa vuole che le dica signorina Wilkinson, è la prima domanda che ricevo e quindi avrà una priorità sulle altre.
Ammetto che mi ha stupito, tutta questa fretta...


P-p-p-p-p-priorità?!

Volevo essere sicura di essere la prima per guadagnarmi il diritto a quell'incarico, professore!

Adesso è tutto più chiaro!
D'accordo, d'accordo, allora la metterò qui nella mia cartellina e poi ci darò un'occhiata al momento adeguato.


La ringrazio professore, lei è davvero gentile e disponibile!
Qualora dovesse andare tutto bene e a buon fine, non dimentichi che anche io potrei rivelarmi ugualmente disponibile con lei...


Professionalmente parlando, immagino.

Naturalmente, professore...

Immagine


Quello era decisamente troppo. Cece non fu in grado di reggere un altro secondo di più: o interrompeva all'istante quell'assurda conversazione oppure rischiava di spaccare la testa a qualcuno. Quella di Susan, probabilmente. E forse anche quella di Haytham. Si fece spazio, avvicinandosi alla grandissima Z -dopo aver sentito che voleva accompagnare il SUO Clovis aveva fatto l'upgrade istantaneo- e fissando quel suo sguardo di scherno e altezzoso, a cui lei rispose con uno incazzato e omicida.

Come va il ripasso, Cecilia?
Mi raccomando mettici tanto impegno, la MagiTecnologia Avanzata potrebbe essere un ostacolo molto grande...
... Forse anche troppo per un misero 98.


Attenta Susan. Ho sentito dire che quest'anno l'esaminatore sarà una donna.
E non credo che le tue capacità funzioneranno con lei...


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Se credeva di intimorirla solo perchè lei aveva due boe al posto del seno, si sbagliava di grosso. La Bishop poteva contare su molte altre qualità, primo fra tutte la sua capacità di sapersi sporcare le mani se fosse stato necessario farlo. E visto che Haytham aveva parlato di dare la precedenza a Susan, la Bishop doveva solo trovare una merce di scambio adatta ad invogliarlo ad esaudire la sua di richiesta.

Certo che, da quando sono state diffuse le fotografie della Contessa con la sua Guardia del Corpo, si è creato parecchio scalpore tra il pubblico femminile!
Lei è stata indubbiamente la prima, ma ho idea che ben presto riceverò tantissime altre domande anche delle laureate e specializzate, che dovrebbero avere in teoria un vantaggio e una preferenza.
Come potrei mai andare contro le aspettative e le volontà del Rettore Cox?!


Infatti a mio avviso dovresti scegliere una persona molto più seria e qualificata di quella là.
A questo punto, volevo proprio...


Giusto?! Ah, a proposito, sei passata a salutare Snicky ogni tanto? Mi chiede sempre di te, poverino...

Rimase zitta all'istante, fissandolo con un'espressione che, tradotta in parole, avrebbe significato "Ma sei serio?".

No, Haytham, non ho avuto MODO di salutare Snicky. Se non te ne sei reso conto, sono una laurenda dal corso specialistico, ho preso un 98 allo scorso esame e questa volta devo rifarmi se voglio diventare la migliore.
La mia giornata è suddivisa in base alle ore di studio che devo dedicare alla mia specializzazione. A malapena trovo il tempo di dormire e mangiare e tu credi che io riesca a passare da Snicky a fargli un saluto?!
E poi, come fai a sapere che ti chiede sempre di me? Parli il serpentese, per caso?!


Chiese, sarcastica sì, ma non esagitata come avrebbe potuto essere un tempo e tutto questo grazie al ciondolo che portava al collo, che riusciva a contenere in parte l'esuberanza della Bishop.
In parte, non tutta.

E comunque non sono qui per parlare di Snicky ma per chiederti un favore. E' un favore davvero grande, te lo chiedo non da assistente a professore ma da amico ad amico...

Lei in realtà non aveva mai visto il Ravnick sotto quell'ottica, ma dopo che Clovis era entrato nella sua vita aveva pian piano cambiato il suo modo di vederlo, trasformandolo in qualcosa che forse si poteva definire pseudo-amicizia.
Insomma, doveva pur valere qualcosa no?

Posso contare sulla tua discrezione?

Volle sincerarsi, prima di raccontargli tutto quanto.
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Messaggioda Haytham » 31/01/2016, 20:36

Come va il ripasso, Cecilia?
Mi raccomando mettici tanto impegno, la MagiTecnologia Avanzata potrebbe essere un ostacolo molto grande...
... Forse anche troppo per un misero 98.


Attenta Susan. Ho sentito dire che quest'anno l'esaminatore sarà una donna.
E non credo che le tue capacità funzioneranno con lei...


Cosa sarebbero queste insinuazioni gratuite?
Attenta te, Bishop, potrei anche a rivolgere al Preside una denuncia formale per calunnia.
A quel punto chi pensi possa fungerti da testimone?
Di certo non chi, eventualmente, potrebbe aver usufruito delle mie qualità professionali...
Capisco la tua invidia nei miei confronti, ma ti prego moderati, è fin troppo palese mia cara e rischi di scadere nel patetico, ihihi, ci vediamo!


Con quella risatina stridula e contenta, Susan se ne andò da quella stanza, lasciando Cecilia ad Haytham da soli, con il professore che stava quindi sistemando la domanda della Wilkinson assieme alle altre.
Anzi no, in realtà non ce n'era nessun'altra perché Susan era stata la prima ed al momento l'unica a consegnare il foglio completamente e perfettamente compilato, anche con una certa cura, c'era da dirlo.
La studentessa quattrocchi, comunque, non parve affatto contenta di quel lavoro svolto al fine di affiancare la Guardia del Corpo della Contessa di Andorra, tanto da mettere subito in chiaro con il Ravnick il suo disappunto palese nei confronti della professionalità e del merito della "rivale" pettoruta. In tutta risposta, comunque, Haytham la interruppe chiedendole se fosse passata a salutare il simpatico serpentello Snicky, ogni tanto, in quanto quest'ultimo chiedeva spessissimo di lei e gli dispiaceva non aver avuto più sue notizie.

No, Haytham, non ho avuto MODO di salutare Snicky.
Se non te ne sei reso conto, sono una laurenda dal corso specialistico, ho preso un 98 allo scorso esame e questa volta devo rifarmi se voglio diventare la migliore.
La mia giornata è suddivisa in base alle ore di studio che devo dedicare alla mia specializzazione.
A malapena trovo il tempo di dormire e mangiare e tu credi che io riesca a passare da Snicky a fargli un saluto?!
E poi, come fai a sapere che ti chiede sempre di me? Parli il serpentese, per caso?!


Io conosco cose che i normali esseri umani non possono neanche immaginare!
E poi comunque, male, molto ma molto male... Lui ti ha sempre sopportata il periodo che mi facevi da assistente.
Che ingrata...


Alzò le spalle scuotendo il capo, convinto al 100% di ciò che stava dicendo, quasi dispiaciuto e costernato di quella situazione disdicevole nella quale si trovava, nella sua ottica, la bionda.

E comunque non sono qui per parlare di Snicky ma per chiederti un favore.
E' un favore davvero grande, te lo chiedo non da assistente a professore ma da amico ad amico...


Mhmh...

Rispose senza guardarla mentre catalogava dei fascicoli.

Posso contare sulla tua discrezione?

Mhmh...

Di nuovo non la guardò, come se non esistesse e stesse dando pochissimo peso a quel discorso, al semplice scopo di farla irritare.

Mh?
Cosa?
Ah sì sì, parla parla, ti seguo... Non sono solito ascoltare le persone che voltano le spalle a Snicky ma posso provare a fare un piccolo sforzo.
Su su... Non esitare, finito qui dovrò andare a consolare un povero tenero serpentello spiegandogli la situazione.
Già lo vedo in lacrime, stellina cara...


Giusto per far intendere ai lettori il meraviglioso e dolcissimo aspetto di Snicky:

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Haytham
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Messaggioda Cecilia » 03/02/2016, 0:07

Cosa sarebbero queste insinuazioni gratuite?
Attenta te, Bishop, potrei anche a rivolgere al Preside una denuncia formale per calunnia.
A quel punto chi pensi possa fungerti da testimone?
Di certo non chi, eventualmente, potrebbe aver usufruito delle mie qualità professionali...
Capisco la tua invidia nei miei confronti, ma ti prego moderati, è fin troppo palese mia cara e rischi di scadere nel patetico, ihihi, ci vediamo!


Ride bene chi ride ultimo...

... T***A!

Il ciondolo funzionava bene con persone come Susan, con cui Cece non perdeva nemmeno tempo a parlarci. Se davvero voleva tapparle la bocca per sempre, non doveva farlo a parole ma con i fatti, sventolandole sotto il naso il suo 100 e Lode, faticosamente guadagnato. Il vero problema era Haytham Ravnick, l'unico in grado di farle perdere le staffe con la stessa facilità con cui Alexis perdeva le proprie facoltà mentali quando aveva voglia di Desmond. Cece non riusciva a concepire come questo fosse possibile: possedeva un dono innato, un potere evidente, un qualcosa di misterioso che in qualche modo riusciva sempre ad agitare l'elemento presente nella ragazza e, di conseguenza, anche lei stessa.

E poi, come fai a sapere che ti chiede sempre di me? Parli il serpentese, per caso?!

Io conosco cose che i normali esseri umani non possono neanche immaginare!
E poi comunque, male, molto ma molto male... Lui ti ha sempre sopportata il periodo che mi facevi da assistente.
Che ingrata...


Abbiamo due visioni completamente diverse della stessa cosa...

Si limitò a rispondere, perchè aveva bisogno di Haytham, gli doveva chiedere un favore gigantesco che sperava il MagiArcheologo si prestasse a farle senza chiederle troppo in cambio. Perchè era sicura al 756.469% che l'Ignis le avrebbe chiesto qualcosa, ma per Clovis era disposta a fare di tutto... Entro i limiti consentiti, certo, ma sempre di tutto!

E comunque non sono qui per parlare di Snicky ma per chiederti un favore.
E' un favore davvero grande, te lo chiedo non da assistente a professore ma da amico ad amico...


Mhmh...

Posso contare sulla tua discrezione?

Mhmh...

... Haytham, ascoltami accidenti!

Mh?
Cosa?
Ah sì sì, parla parla, ti seguo... Non sono solito ascoltare le persone che voltano le spalle a Snicky ma posso provare a fare un piccolo sforzo.


...

Su su... Non esitare, finito qui dovrò andare a consolare un povero tenero serpentello spiegandogli la situazione.
Già lo vedo in lacrime, stellina cara...


Lo sai vero che il serpentello è cresciuto ed è arrivato a misurare la bellezza di due metri e mezzo?
Meglio fartelo presente, magari non te ne sei accorto...


Niente, quando si trovava in presenza del Ravnick la sua Acqua si agitava in una maniera impressionante e nemmeno il ciondolo che le aveva regalato Clovis riusciva a mantenerla calma come avrebbe voluto. Solo il pensiero che provava un forte desiderio di vederlo la spinse a ingoiare tutte le rispostacce che avrebbe voluto rifilare ad Haytham e a posizionarsi di fronte a lui, con sguardo completamente sincero.

Senti, va bene: andrò a trovare Snicky, gli darò di nuovo da mangiare tutti i giorni se vuoi, ma adesso ho davvero bisogno del tuo aiuto.
So che Susan ti ha portato la domanda per diventare l'accompagnatrice ufficiale della guardia del corpo della Contessa di Andorra... Ma quel posto lo voglio io, a tutti i costi.
Questo perchè io e lui... siamo fidanzati e col fatto che ho gli esami non ho modo di vederlo. Per questo speravo di poter approfittare della visita della Contessa qui all'A.G.E.R. per stare un po' con lui.
Ti prego Haytham, aiutami.
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