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Messaggioda Xylia » 14/11/2016, 15:23

Ω December, 31 • h 21:45 • Hotel Restaurant Meierhof • Triesen/Liechtenstein Ω


[...]
Così gli ho detto: "Se non sei disposto a mettermi prima di una partita di Quidditch almeno una volta ogni due settimane, non abbiamo alcun futuro insieme, addio!"


E ti ha lasciata andare così?
In quanto uomo mi sento idiota per lui...


Se non altro avevamo cenato, quindi il pasto l'ha dovuto pagare per intero... e ci ho aggiunto 50 galeoni extra di mancia al cameriere, ovviamente sempre da segnare nel conto di quell'imbecille!

Perfida donna...

E sono stata anche gentile!
Xylia avrebbe fatto molto di peggio, vero tesoro?


Immagine


... Xylia?

Non era tanto la tristezza dell'uscire con la propria migliore amica e due tizi a caso da lei rimorchiati -o meglio, Daphne ne aveva rimorchiato uno e questo si era portato l'amico per una cena a quattro- a renderla completamente apatica e soprappensiero, in quel momento... quanto la consapevolezza di come stesse perdendo del tempo prezioso in compagnia di persone a lei sconosciute, ed onestamente anche poco interessanti, invece di chiudersi in laboratorio e concludere le ultime analisi per il suo progetto, in vista della scadenza più importante della propria vita: anche perché era ovvio che non avrebbe trovato l'anima gemella quella sera ed a quel tavolo, e ad esser sinceri non la stava nemmeno cercando; aver ferito Aidan l'aveva spinta a mettere da parte gli uomini per un po', o perlomeno fino a quando il posto ad Andorra non fosse stato suo.
E possibilmente con un ruolo superiore rispetto a quello assegnato ad Ice.


... va beh, ho capito...
Signori, scusateci, ma dobbiamo andare!


... mh?

M-Ma come?!

Ve ne andate così, di punto in bianco?!

Purtroppo abbiamo una scadenza urgente, anzi, urgentissima da rispettare, vero tesoro?

Domanda retorica, ovviamente, visto che manco il tempo di finire la frase che la Sykes si era alzata in piedi e la Montgomery l'aveva seguita a ruota, guardandola con riconoscenza.


Ma scusate, e noi che dovremmo fare ora?!

Non lo so, ma la notte è ancora giovane e sono certa che troverete due ragazze con cui celebrare a dovere l'inizio del nuovo anno... addio!

L'Acuan fece qualche passo lontano dal tavolo prima di fermarsi, tornare indietro e raccogliere la borsetta che aveva lasciato a tracolla sulla sedia.


... e comunque non ve l'avremmo mai data, pardon!

Con quell'ultimo commento, che per quanto stronzo le venne proprio spontaneo, Xylia diede le spalle ai due e tornò da Daphne, che prese sottobraccio appoggiando la testa sulla sua spalla: era la migliore, c'era poco da fare, e mai come in quel momento si dispiacque di non provare attrazione per le donne in generale... perché altrimenti una come la Sykes se la sarebbe sposata anche subito.


Ω December, 31 • h 22:17 • Stanza Privata di Xylia Montgomery Ω


Lo sai che non sei obbligata, vero?

Se anche non l'avessi saputo prima, l'ho capito alla ventesima volta in cui me l'hai detto!

Rise, il Vento, prendendo bonariamente in giro l'altra mentre chiudeva la porta del laboratorio alle spalle di entrambe: proprio in vista dell'importante scadenza del "Progetto Andorra", Cox aveva dato disposizione di lasciare aperto il Centro di Ricerca, cosicché chiunque avesse voluto sarebbe potuto passare per rifinire il proprio progetto in qualsiasi momento... anche se era abbastanza sicura che le uniche due pazze a lavorare la notte di Capodanno sarebbero state loro.


Dovresti rilassarti, lo sai?
Con le indicazioni di Lambert abbiamo praticamente risolto anche gli ultimi ostacoli che impedivano al Mutagene di funzionare correttamente e tutti gli ultimi esami sono andati alla grande... mi spieghi cos'è che ti preoccupa?


Lo so che tecnicamente tutto pare essere perfetto... ma a me non basta l'apparenza.
Deve essere tutto perfetto, senza alcuna possibilità di errore, Daphne. Devo ricontrollare tutto ancora e ancora, effettuare ogni possibile simulazione, essere certa che nulla potrebbe mai andare storto.


E quando avrai fatto tutto questo finalmente ti rilasserai?

Certo!
... cioè, prima dovrò capire come spiegare alla commissione da dove mi sia venuta l'idea del Mutagene...


A quelle parole, la Sykes aggrottò un po' la fronte con aria perplessa mentre si toglieva il soprabito e lo appendeva accanto a quello della Montgomery, non riuscendo a capire quale difficoltà l'amica trovasse in tal senso.


Non ti seguo...
Ti basterà raccontare come siano andate le cose, no? Tanto poi per sfoggiare le tue conoscenze ci sarà la dimostrazione simulata dell'efficienza del Mutagene e tutte le spiegazioni tecniche che, già lo so, snocciolerai come se fossi nata facendo questo lavoro! Cos'è che t'impensierisce tanto?


Una domanda difficile, quella di Daphne, a cui l'Acuan non rispose subito: al contrario, soppesò silenziosamente l'amica, emettendo alla fine un sospiro leggero; Lance l'aveva pregata di non dire nulla che potesse ricondurre a lui, e la Montgomery voleva rispettare la sua privacy perché gliel'aveva promesso... ma allo stesso tempo non se la sentiva di mentire ancora alla Sykes, non quando aveva passato un mese e mezzo ad aiutarla senza ricevere nulla in cambio -più o meno- non quando era pronta a passare la notte di Capodanno accanto a lei, ad aiutarla nuovamente, solo per farla sentire più tranquilla.
Se c'era una persona a cui doveva un minimo di sincerità, quella era proprio la Terran.


... il fatto che sia stato qualcuno a darmi l'idea del Mutagene... perché si trovava già all'interno del suo DNA.

Daphne la fissò immobile per qualche istante, poi spalancò occhi e bocca, guardandola scioccata, ed infine la richiuse, sbattendo le palpebre e ragionando su quanto appena udito ad occhi bassi, prima di rialzare lo sguardo su di lei.


Mi stai dicendo che c'è una persona che attualmente presenta il Mutagene nel suo corredo genetico, e che tu hai deciso di studiarlo?

No, non esattamente.
O meglio sì, questa persona esiste, ma è stata lei a venirmi a cercare, chiedendomi di aiutarla a capire come potesse essere capace di fare tutto, di conoscere tutto... è così che ho individuato il Mutagene, decidendo di studiarlo e di portarlo come progetto finale di fronte alla commissione.
Ma questa persona mi ha fatto giurare di non dire nulla, di non rivelare la sua identità e di far figurare il tutto come una mia idea... per questo ora dovrò inventarmi qualcosa di plausibile per Lambert e gli altri, o capiranno che c'è qualcosa sotto.


... beh, sono sicura che qualcosa ci verrà in mente!

Esclamò la Sykes dopo un minuto buono di silenzio, alzando le spalle e sventolando la mano di fronte alla faccia dell'altra come a voler liquidare la questione come qualcosa di poco conto.


Aspetta... hai detto "ci"?

Certo!
Ti ricordi quella volta in cui ho detto a Brittany che il suo nuovo taglio di capelli le stava d'incanto?


... Trama, l'avevo quasi rimosso!
Mai vista una piega tanto orrenda sulla testa di qualcuno...


Esatto! Insomma, chiunque non sarebbe risultato credibile nel farle un complimento, finendo per irritarla e perdendo così il posto, perché dai, le Croft non sono certo le persone più accomodanti dell'universo! Ma io sono riuscita a farle credere che fosse favolosa... e se sono riuscita a prenderla così bene per il culo, fidati, riusciremo ad imbastire una storia che sia convincente per l'intera commissione al 100%!

Curiosità sull'identità della cavia misteriosa di Xylia? Certo, ma aveva letto negli occhi dell'altra quella preghiera silenziosa a non domandarle nulla, perché tanto non avrebbe potuto risponderle; e, a differenza di molti, la Sykes conosceva bene la lealtà nascosta della Montgomery, una sfumatura celata del suo carattere che però adorava di lei, che la spingeva a considerare ancora più meravigliosa. Oltretutto sì, forse l'idea non le era partita da zero... ma aveva comunque individuato un Mutagene sconosciuto all'interno di un DNA, l'aveva isolato, studiato, l'aveva "piegato" al suo volere, replicandolo in laboratorio e rendendolo operativo individualmente: che l'idea le fosse venuta dal nulla o grazie ad una spinta esterna, meritava comunque tutto il rispetto e l'ammirazione del mondo.


Daphne, io...

Non ringraziarmi, okay?
Non serve, sei la mia migliore amica e so bene che faresti lo stesso per me.
E poi, grazie alle nostre simulazioni, sono migliorata tantissimo!


Dopo quei 40 e passa giorni in cui avevano lavorato insieme, anzi, in cui la Sykes si era completamente messa a disposizione dell'amica, Xylia aveva pensato di sdebitarsi almeno in parte simulando come poteva l'esame che il Vento avrebbe dovuto sostenere con Hobbes, dandole quindi tutta una serie di ordini tecnici, uno dopo l'altro, cronometrandola di volta in volta e chiedendole di svolgerli in tempistiche praticamente impossibili, com'era solito fare l'uomo. E, nel corso dei giorni, Daphne era migliorata sensibilmente, non solo nella velocità ma anche nella capacità di non cedere alla pressione.
Certo, la Montgomery non era Hobbes, quindi il comparto emozionale e di tensione era molto diverso, ma se non altro non sarebbe arrivata all'esame completamente incapace di stargli appresso.


Dai, diamo un'occhiata a questo gioiellino!
Dovremmo dargli un nome, sai?


Vuoi dare un nome al Mutagene?

Beh, se i maschi possono darlo al loro pene non vedo perché noi non potremmo darlo alla più importante scoperta che tu abbia mai fatto... almeno questa risulta essere utile!

Ahahahahahah, che stupida!

Si fece una bella risata, Xylia, mentre la Sykes prendeva il microscopio ed osservava da vicino la creazione -non tanto tale- della Montgomery: inutile dire che quest'ultima si sentisse, ora, decisamente più sollevata, perché se anche solo in parte aveva comunque detto la verità a Daphne, e il non sentirsi giudicata/biasimata da lei le aveva tolto un grosso peso dal cuore.


Hai già effettuato qualche simulazione al magi-computer?

Sì, e devo dire che finora sono state tutte molto soddisfacenti... ho riportato tutto su quei documenti, se li vuoi controllare.

Mh mh...
Il tempo di reazione del Mutagene è leggermente sotto il preventivato, o mi sbaglio?


No, hai ragione, ma onestamente non mi è venuto in mente nulla che permettesse di guadagnare qualche decimo di secondo in più, e sperimentare ora potrebbe finire per essere controproducente.

Uhm...

Che c'è?
Non ne sei convinta?


No no, non fraintendermi, sono d'accordo sul fatto di non voler azzardare visto che ormai siamo agli sgoccioli...
Però non è proprio da te arrenderti così, e lo sai benissimo anche tu! Dai, proviamo a ragionarci insieme un secondo: quali elementi chimici usavamo di solito per le Croft in qualità di "agenti reattori"?


Attinio, Radon, Terbio ed Yttrio.
Ma ho effettuato simulazioni computerizzate con ciascuno dei quattro, e li ho già esclusi tutti.


Non ne stai dimenticando uno?

Non mi pare p--
... Daphne... non starai pensando a...


Beh, perché no?!

Come, perché no?
Perché si tratta di un elemento altamente instabile, l'ultima volta che l'abbiamo usato...


Siamo quasi esplose in aria, me lo ricordo bene!
Ma eravamo più giovani, più incoscienti e meno esperte, e se davvero vuoi superare Ice e tutti gli altri devi correre il rischio... o finirai per pentirtene amaramente, parola mia!


Xylia la fissava senza poter credere alle proprie orecchie: la Sykes le stava davvero suggerendo di ricorrere all'ununpentio, un elemento di cui ancora non si erano scoperte tutte le proprietà e le possibili applicazioni, e la cui altissima instabilità lo rendeva la massima incognita a cui avrebbe potuto fare ricorso per il proprio progetto?
Le sembrava una follia, un azzardo che soltanto un Vento come l'amica avrebbe potuto prendere in esame... ma era davvero così? O meglio sì, era di sicuro una mattata, ma era certa che non valesse la pena rischiare? E se, in qualche modo, l'ununpentio fosse stato esattamente ciò che le serviva?


Dai Xylia, proviamolo almeno in una simulazione al computer!
E se vediamo che i risultati non ci convincono o sono troppo incerti, allora lasceremo perdere e procederemo come nulla fosse, promesso!


Non lo so...

Era difficile vederla titubante, una condizione tanto rara quanto quella che la vedeva debole, fragile e scoraggiata, ma in quei mesi di studio intensivo, di lavoro, di ipotesi, di prove, di successi -tanti- e fallimenti -tanti anch'essi- aveva passato un po' tutte le fasi, anche quelle che non credeva potessero presentarsi tanto facilmente: in qualche modo contorto e complesso, che nella sua interezza sfuggiva in parte all'Acuan, quel progetto, quella volontà di mettersi in gioco e quel premio finale non l'avevano spinta solo a migliorarsi come scienziata... ma anche a scoprire sfumature di sé, nel bene e nel male, di cui ancora ignorava l'esistenza.


É la tua ultima occasione per migliorare qualcosa di grandioso già così...
Non mi hai sempre detto di voler puntare alla perfezione, a discapito di tutto?


... e va bene.
Dai, andiamo di sotto e vediamo che succede.


E così come, nei momenti di sconforto, era Daphne quasi sempre a confortarla ed asciugarle le lacrime affinché nessuno potesse notarle sul suo volto, nei momenti di incertezza era sempre la Sykes a spronarla, a spingerla a buttarsi con ottimismo e fiducia, ma soprattutto con tanta energia combattiva.
Il sorriso energico dell'amica le diceva che poteva farcela, che poteva perlomeno provarci, perché anche quello avrebbe potuto fare "media": forse non sarebbe andato bene, come esperimento, e forse il Mutagene sarebbe risultato comunque lento... ma Xylia avrebbe dimostrato alla commissione, riportandolo nel suo resoconto, di non essere quel tipo di persona che si arrendeva di fronte alle difficoltà, che viaggiava sul sicuro, che non rischiava mai; e per quanto molti credessero il contrario, soprattutto chi di quel mondo conosceva poco o nulla, a volte era con un pizzico di incoscienza che si raggiungevano le scoperte più incredibili.
Con un sospiro un po' nervoso ma deciso, la Montgomery prese tutto ciò che le serviva e con la Sykes scese al piano sottostante, quello del laboratorio esami/simulazioni, il posto migliore per effettuare tutte le prove di questo mondo: l'orologio al polso segnava quasi le 23, il tempo stava volando come sempre... forse quella sera anche di più, l'ultima del 2112; era stato un anno strano per lei quello, un anno di cambiamenti interiori, di novità belle e brutte, ma c'era qualcosa di molto confortante nella consapevolezza che tanto cose non sarebbero mai cambiate... come il rapporto con la Terran, per esempio.


Io accendo il proiettore di simulazione, tu inserisci i dati nel magicomputer!
Ooooh, come sono elettrizzata!


Faceva quasi sorridere che lei, la proprietaria del progetto, quella che avrebbe dovuto subire un giudizio a riguardo della materia che stavano studiando, fosse così calma e postata... mentre l'altra, quella che in teoria stava solo dando una mano senza essere coinvolta in prima persona, non stesse più nella pelle dall'emozione all'idea che potessero essere vicine alla svolta dell'ultimo minuto.
Cercando di farsi contagiare dall'ottimismo della Sykes -perché in quel momento un po' di fede in Trama, Mana, Conflux e divinità babbane di vario genere non poteva che far comodo- la Montgomery accese il magicomputer ed inserì i dati riguardanti il Mutagene, come aveva fatto spesso nei giorni precedenti, aggiungendo però una componente nuova al composto: l'ununpentio.


Sto cominciando con una quantità irrisoria, siamo sullo 0,7%, vista l'alta instabilità dell'elemento.

D'accordo, avvio la scansione biometrica e se i valori risultano nella norma procediamo con la simulazione!

Xylia annuì, mordicchiandosi le labbra coi denti mentre attendeva i risultati della scansione -positivi- e si apprestava ad avviare la simulazione: contrariamente a quanto prospettato, il Mutagene non collassò né impazzì, ma al tempo stesso non mutò significativamente in velocità.


Non mi sembra che sia cambiato molto...
Forse ce ne vuole di più.


Disse colei che nemmeno voleva prenderlo in considerazione!

Ehi, ma tu da che parte stai?!

Dalla tua, sempre e comunque, ma è divertente prenderti in giro!
Ad ogni modo sono d'accordo, dobbiamo aumentarne la quantità almeno al 2%, ma al tempo stesso livellarlo con...


Disprosio, almeno un 1,3%.

Lo stavo pensando anch'io!
In fondo all'epoca è stata la nostra ancora di salvataggio per evitare di far esplodere il laboratorio delle Croft, quando abbiamo esagerato con l'ununpentio, e se ci è andata bene allora...


Simulazione due avviata!

Andarono avanti per due ore, forse anche di più, per cercare di equilibrare i due nuovi elementi chimici al fine di ottenere un risultato soddisfacente che mantenesse l'intera struttura stabile quanto quella precedente, riducendo però i tempi di attesa per la risposta del Mutagene all'ordine fornito; e nonostante la stanchezza, il sonno e l'intorpidimento generale degli arti, dopo tutto quel tempo si ritrovarono a trattenere ancora il fiato all'unisono, stringendosi le mani in un gesto di supporto reciproco fino a che i risultati della simulazione -l'ennesima- non furono evidenti sotto gli occhi di entrambe... lasciandole piacevolmente -e con un moto di spontanea incredulità- sbalordite.


... 6 decimi di secondo...
Xylia, porca di quella stramaledettissima puttana, abbiamo guadagnato 6 decimi di secondo, ce l'abbiamo fatta!


Daphne, controllati.
Analisi di compatibilità adattiva, subito.


Nonostante cercasse di mantenersi calma, l'euforia nella voce della Montgomery era decisamente difficile da nascondere e da contenere: eppure non voleva cantare vittoria, non ancora, non quando tutto poteva ancora accadere, non quando quella bella notizia le si sarebbe potuta rivoltare contro da un secondo all'altro.


Non posso crederci...

Daphne?
Cosa c'è, parla, cosa?!


... siamo arrivate al 98,1%...

Non...

Si schiarì la voce, ritrovandosi improvvisamente senza.


Non ti ho sentita...

Oh sì che mi hai sentita, porca Trama, siamo arrivate al 98,1% di compatibilità adattiva guadagnando sei decimi di secondo sulla risposta del Mutagene!!!!!

Doveva essere un sogno, per forza.
Non poteva davvero essere possibile che quella notte, la notte di Capodanno, in quella struttura praticamente deserta e senza averlo programmato, Xylia e Daphne avessero raggiunto l'ultimo, decisivo step finale per rendere il progetto della prima non solo competitivo, ma perfetto in ogni sua componente -nei limiti di chi l'avesse portato avanti, del tempo e delle risorse impiegate, ovviamente.


Io... io non...
Non so nemmeno... cosa pensare, o... o cosa dire...


Io sì...

Daphne sapeva bene che avrebbero continuato a lavorare tutta la notte, effettuando ulteriori simulazioni, ponendo il Mutagene sotto stress per assicurarsi che mantenesse la sua stabilità, e che quindi il lavoro fosse, paradossalmente, appena cominciato... ma ora tutta la stanza sembrava più nitida, i colori più vivaci, i suoni più chiari, al punto da poter cogliere i fuochi d'artificio sparati in alto, nel cielo sopra le loro teste, all'esterno, come un eco lontano ma presente, un suono che, per l'importanza di quanto accaduto quella notte, nessuna delle due avrebbe più dimenticato.


... buon anno, Xylia.


Ω Auto Conclusiva Ω


Spoiler:
Alla player è stato dato il permesso di muovere Daphne per questa azione.
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