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Biblioteca

Messaggioda Adam » 08/11/2011, 21:14

[Sezione magia sperimentale - Martedì, Pomeriggio inoltrato]


Adam cercava disperatamente qualche libro che contenesse le grandi scoperte dei maghi della sua famiglia, sua nonna gli diceva sempre che molti suoi antenati erano importanti scopritori, alcuni pozionisti, altri archeologi, però quelli a cui il ragazzo era più interessato erano gli inventori di incantesimi. Da sempre aveva desiderato diventare il creatore di un'incantesimo che avrebbe aiutato tutto il mondo a risolvere un problema. A lui interassava molto la magia riguardante le enerie cosmiche e spesso sfogliava libri cercando di capire come poterle usare per cambiare un destino indesiderato, era questo il suo obbiettivo poter modificare il proprio futuro o addirittura il passato!
Nel frattempo si limitava a sfogliare le biogafie degli ultimi Inventori e a leggere le loro opere, la magia sperimentale era bella e misteriosa.

Frugando tutti gli scaffali non trovò nemmeno un'inventore dal nome Doureaux. La sua delusione cresceva sempre più. Era possibile che sua nonna gli aveva mentito? O era più probabilmente colpa di Hogwarts che non aveva una biblioteca abbastanza vasta, però dall'unione delle tre scuole tutti i libri sia di Beauxbatons che di Durmstrang erano stati posti qui, o almeno è quello che dice la targhetta sulla porta della biblioteca. Sicuramente gli inglesi invidiosi che i francesi avevano più volumi ne avranno certamente scartato qualcuno, o peggio tutti!
Furioso Adam stava per mettersi a urlare, come era possibile che l'innezia di Hogwarts era così vasta!?

Accidenti a questo castello!

La voce limpida del ragazzo si udì per tutta la biblioteca, seguita da una miriade si sibilii zittanti.

Shh!

Mais croyez-vous silance plutôt! (Ma fate silenzio voi piuttosto!)

Le parole che Adam pronunciò non erano delle migliori e per evitare ripercussioni sui suoi voti le pronunciò in francese per non farsi capire. La sua rabbia cresceva sempre più così lanciò l'ultimo libro che aveva in mano a terra e stressato lo seguì a ruota sedendosi a gambe incrociate e reggendosi la testa con le mani.

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Messaggioda Miyabi » 08/11/2011, 22:52

[Ad un tavolo - Martedì, pomeriggio inoltrato]


La biblioteca, che posto meraviglioso: Miyabi adorava il suo silenzio, quella pace perfetta che la circondava, cullandola quasi; il posto ideale per studiare o semplicemente per leggere qualcosa in tutta tranquillità, poichè la sua sala comune era sempre molto affollata e nella sua stanza c'era un via vai continuo da parte delle sue compagne che le impediva di concentrarsi.

Uhm, credo che dovrei cominciare con questo...

Si disse la piccola, posando sul tavolo un grosso e consunto tomo dal titolo "Storia di Hogwarts": un classico per chi, come lei, di magia e stregoneria conosceva ben poco, anzi praticamente nulla. Con un sospiro appena accennato, la giapponesina aprì il libro e cercò di concentrarsi sulla lettura, ansiosa di apprendere quanto più possibile di quel mondo nuovo e totalmente estraneo per lei: le sue compagne di stanza parlavano senza sosta di Quidditch, di un gruppo chiamato "Sorelle Stravagarie" e di scope dai nomi tipo Thunderstorm o cose del genere... mentre lei rimaneva inevitabilmente in silenzio, incapace di commentare; per questo voleva aggiornarsi, imparare, e riuscire forse a sentirsi un po' meno un pesce fuor d'acqua.

E' come se tutto fosse una giostra... solo che non so come fermarla.

Pensò Miyabi voltando pagina, mentre una voce improvvisa frantumava la calma ed il silenzio della biblioteca, facendo sobbalzare anche la giapponesina.

Accidenti a questo castello!

Heee?!

Sussurrò la bambina, non comprendendo né la fonte né la motivazione di quel trambusto: spostò gli occhi da una parte all'altra della biblioteca - per quella che era la portata del suo sguardo - ma non trovò nulla che spiegasse il rumore appena sentito.
Alzando appena le spalle, Miyabi tornò a leggere il suo libro, ma la lettura non durò molto: un'altra frase pronunciata dalla stessa voce di prima, poi nuovamente un tonfo ed infine il nulla, una sequenza di rumori che portarono la ragazzina ad alzare ancora una volta il capo.

Immagine

Forse qualcuno s'è fatto male...

Si disse Miyabi, mordendosi per un secondo il labbro con fare indeciso prima di alzarsi dal proprio posto ed avvicinarsi alla fonte del rumore: svoltato l'angolo, si trovò di fronte, anzi, a terra, il ragazzino che aveva conosciuto sul treno.

... Malvoides-San?

Sussurrò la piccola provando a chiamare Adam che stava con la testa tra le mani, inginocchiandosi accanto a lui senza però sfiorarlo, temendo che a lui potesse dare fastidio.
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Messaggioda Adam » 09/11/2011, 20:27

chiuso nella sua rabbia Adam sentì una voce giungere dal lato, era famigliare.

... Malvoides-San?

Adam alzò la testa dalle mani e vide inginocchiata accanto a se la giapponesina incontrata sul treno. Subito si asciugò gli occhi che per l'ira si erano inumidificati e sorpreso, si rizzò.

Miyabi! Qu'est-ce que tu fais ici?

Sorpreso non ragionò in inglese, visto che il francese gli usciva spontaneo. Accortosi dell'errore, scossse la testa in segno di sbaglio e tradusse in aglosassone.

Cosa ci fai qui?

Vergognandosi leggermente dei suoi sfoghi emozionali precedenti, cercò di ricomporsi allisciandosi le pieghe del pantalone e andando a ripescare il tomo lanciato. si alzò e riponendolo al suo posto, si mise a fingere di cercare qualcosa tra gli scaffali.

Anche tu cerchi qualcosa in questo reparto? Il libro che mi serve è scomparso.

E facendo un finto sorriso, si sentì umiliato e tristemente preso per i fondelli.
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Messaggioda Miyabi » 09/11/2011, 20:45

L'espressione ferita e forse quasi arrabbiata per essere stato sorpreso in quello stato fece capire a Miyabi che probabilmente l'ultima cosa che Adam avrebbe voluto era farsi vedere in quello stato: naturalmente si maledisse subito per non essersi fatta gli affari suoi, ma ormai era troppo tardi per tornare indietro.

Cosa ci fai qui?

Le chiese lui, prima nella sua lingua madre e poi in inglese, facendo sorridere mentalmente Miyabi: anche lei, come il ragazzo, parlava spesso con la lingua che sentiva più sua, salvo poi accorgersi della gaffe e tradurre sul momento le proprie parole.

Densha no naka de sō kangaeteimasendeshita... Shikashi, osoraku wareware wa ōku no kyōtsū-ten ga arimasu.
(Sul treno non lo pensavo... ma forse abbiamo molte cose in comune.)


Si disse Miyabi silenziosa, mentre osservava i movimenti del tassorosso che sembrava ora voler fingere che nulla fosse successo, magari perchè si vergognava di essere stato visto in quella condizione di debolezza.

Anche tu cerchi qualcosa in questo reparto? Il libro che mi serve è scomparso.

Iie... (no) Stavo cercando di familiarizzare un pochino con tutto l'ambiente che mi circonda: sai, mi sento molto un pesce fuor d'acqua.

Rispose, mordendosi il labbro: di solito non parlava molto di se stessa, però se ci fosse stata la possibilità di farlo sentire meglio, allora...

Nanka...
(Insomma...)

Sussurrò poco dopo, arrossendo vistosamente con aria molto imbarazzata e a disagio, sistemandosi gli occhiali da lettura sul nasino piccolo e delicato.

... a volte penso che non dovrei nemmeno essere qui...
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Messaggioda Adam » 09/11/2011, 22:14

La ragazza timida come sempre non fece pesare molto la sua presenza ad Adam e senza alcun problema come se gli avvenimenti precedenti non contassero, rispose alla sua domanda, posta per cambiare argomento, o quanto meno per distogliere l'attenzione da se.

Iie... Stavo cercando di familiarizzare un pochino con tutto l'ambiente che mi circonda: sai, mi sento molto un pesce fuor d'acqua.

Oh bhè, se è per questo anche io mi sento molto estraneo. Questo dannato castello è vecchio e inutile.

Poi voltandosi verso di lei, senti lievemente le parole che disse dopo. Sembrava intimorita e disorientata e arrossendo visibilmente, si sistemò gli occhiali sul naso, un'accessorio che sul treno non portava, forse erano solo per la lettura.

... a volte penso che non dovrei nemmeno essere qui...

Cosa? Se non dovevi essere qui, stai certa che non ti avrebbero fatta entrare. Ci manca solo questo e Hogwarts diventa veramente una scuola schifosa.

Far entrare i babbani.


Adam riflettè sulle ultime parole che disse come un sibilio, se quella scuola lo permetteva allora tutto il mondo magico era alla frutta!

Comunque, forse ti saresti trovata meglio nella scuola di magia orientale, sicuramente non può essere peggiore di questa, però forse è una fortuna che ti abbiamo qui con noi.

Il concetto di Adam era complicato e il suo inglese terra terra, sicuramente non l'aveva aiutato a esprimerlo, ma dopotutto le parole non contavano, erano i fatti quelli che valevano e i fatti collocavano Miyabi a Hogwarts. Improvvisamente si ricordò della sua ricerca. Da quel che traspariva i Doureaux di fatti non ne avevano fatto nemmeno uno e forse sua nonna gli diceva solo parole al vento; ma era impossibile, preferiva pensare che i libri delle gesta dei suoi antenati fossero andati distrutti più che sapere che sua nonna lo rimpilzava di menzogne e che discendava da dei nulla facenti, era impossibile. La colpa era di Hogwarts, come sempre!

Guardò un'attimo la ragazzina e notò dai colori della sua dvisa che era una Grifondoro.

Ah ma guarda! Grifondoro! Solo io sono stato rifilato alla casa peggiore... Tassofesso. Se lo sapesse mia nonna... che vergogna.

Un giramento di capo lo costrinze a portare la mano al capo. Forse tutta quella rabbia e delusione non gli facevano affatto bene. L'ira bruciava più forze di quante Adam ne avesse e infatti si vedeva. Non riusciva nemmeno a mantenersi impiedi. Poggiò una mano allo scaffale e chiuse gli occhi cercando di riprendere le forze. Doveva prendere una pozione calmante, altrimenti non sarebbe arrivato a metà anno scolatico.
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Messaggioda Miyabi » 09/11/2011, 23:15

Non sapeva se fosse riuscita o meno a tirargli un pochino su il morale, ma sinceramente ci sperava: non voleva che il ragazzino conosciuto sul treno si sentisse giù di morale, in fondo essere un mago sarebbe dovuto essere per lui qualcosa di bellissimo ed emozionante, no?

Oh bhè, se è per questo anche io mi sento molto estraneo. Questo dannato castello è vecchio e inutile.

M-muimina?
(I-inutile?)

Ripeté Miyabi con un filo di voce, incapace di comprendere da dove uscisse tutto quell'astio verso Hogwarts: ricordava che sul treno Adam e la professoressa Samyliak avevano avuto uno scambio di battute piuttosto serio, forse in quella conversazione si era nascosta la chiave per comprendere il comportamento del bambino... chiave che, ora, non era più recepibile dalla giapponesina a meno che non fosse stata lei stessa - cosa alquanto improbabile comunque - a fare domande.

Cosa? Se non dovevi essere qui, stai certa che non ti avrebbero fatta entrare. Ci manca solo questo e Hogwarts diventa veramente una scuola schifosa.

Nan to iu ka...
(Ecco... io veramente...)

Provò a dire Miyabi che però venne interrotta dalle successive parole di Adam, che la spiazzarono perchè seppur da esse traspariva l'odio per il castello, conteneva anche un piccolo complimento verso di lei... o almeno, questo era ciò che la bambina aveva percepito.

Comunque, forse ti saresti trovata meglio nella scuola di magia orientale, sicuramente non può essere peggiore di questa, però forse è una fortuna che ti abbiamo qui con noi.

A-arigatou...
(G-grazie...)

Sussurrò la bambina, mordendosi il labbro, non sapendo bene se provare a riprendere parola: insomma, non capiva bene come ragionava Adam e preferiva mettere in chiaro una cosa importante per lei, visto che riguardava il suo modo di vedere le cose.

Io comunque sono felice di essere qui...
I miei genitori, loro... sai, sono babbani. Non avrei mai pensato di avere della magia dentro di me.


Disse, cercando di alzare quel minimo la voce per farsi sentire da lui: non era sicura di quanto lui desse peso alla purezza del sangue, ma se c'era una cosa che aveva capito anche dai discorsi fatti dalle compagne di stanza, era che per alcuni i Natibabbani o Mezzosangue erano delle sorte di "abomini" che non avrebbero avuto alcun diritto di studiare lì o semplicemente di considerarsi maghi o streghe.

Ah ma guarda! Grifondoro! Solo io sono stato rifilato alla casa peggiore... Tassofesso. Se lo sapesse mia nonna... che vergogna.

Non... non ti piace Tassorosso?
Io non trovo che sia una brutta Casata... se il Cappello mi avesse mandata lì ne sarei stata felice.


Commentò Miyabi, facendo un'eccezione in quel momento rispetto a quello che era il suo solito carattere, ovvero il rimanere in silenzio senza dire la propria pur avendo magari un pensiero ben preciso riguardo a quel determinato argomento.

Forse mi sarebbe andata bene qualsiasi Casata perchè fino ad un mese fa non sapevo nemmeno dell'esistenza di Hogwarts... cioè, quando scopri che qualcosa di così meraviglioso sta accadendo proprio a te, eviti di avanzare troppe pretese, no?
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Messaggioda Adam » 13/11/2011, 17:49

Miyabi come sul treno manteneva sempre un tono di voce basso e sommesso. Poche volte aveva alzato la voce per farsi sentire.

Non... non ti piace Tassorosso?
Io non trovo che sia una brutta Casata... se il Cappello mi avesse mandata lì ne sarei stata felice.


La ragazza rispose ai suoi pensieri ad alta voce elogiando, evidentemente, qualcosa che non conosceva e che ovviamente per lei nata-babbana era ottima o comunque accettabile, Adam non poteva permettersi questo lusso, discendendo da una famiglia ottima e sempre maestosa, lui ne doveva essere alla pari e Tassorosso, non lo metteva certamente allo stesso piano dei suoi antenati.

Forse mi sarebbe andata bene qualsiasi Casata perchè fino ad un mese fa non sapevo nemmeno dell'esistenza di Hogwarts... cioè, quando scopri che qualcosa di così meraviglioso sta accadendo proprio a te, eviti di avanzare troppe pretese, no?

Adam che continuava inutilmente a cercare un'ipotetico libro, stava dando le spalle alla ragazza, quando questa espresse il suo modo di pensare.
Adam sconvolto rimase paralizzato e piano si voltò a guardarla. La bocca aperta e gli occhi grigi che la fissavano sgomenti.
Stava per risponderle quando il suo buon senso lo fermò. Evidentemente lei non sapeva cosa voleva dire per lui far parte dei Tassofessi e certamente non sapeva le pretese che doveva rispettare se voleva diventare un degno erede del suo sangue. Si rigirò e continuò a fingere di cercare suglu scaffali impolverati.

Ovviamente per te tutto questo è un mondo nuovo. Hai praticamente iniziato tutto da zero, e peggio non può andarti, ma se sei come me che da generazioni di generazioni è questo il mondo di cui fai parte, non puoi non avere delle pretese. La tua storia la stai iniziando tu, la mia l'hanno iniziata 2500 anni fa e io devo portarla avanti, sai che vuol dire portarsi dietro 2511 anni di storia e fare in modo che non svaniscano come nuvolette di fumo? Ne va del mio orgoglio e della fierezza dei miei antenati. Purtroppo sono caduti nel baratro per colpa di mia madre e da solo devo riportarli su, alla gloria. E non sarà un compito facile, quindi non mi posso permettere di...

Smise di parlare quando si accorse che i suoi discorsi mentali iniziarono a diveventare tristi e pieni di frustrazione. Inoltre temeva che la ragazzina Grifondoro si sarebbe potuta offendere o sentirsi attaccata da quelle parole così dure.
Si voltò a guardarla e aggiunse.

Sai, potrei invidiarti. Per te questo posto è il massimo e per me è il minimo, e visto che dobbiamo passarci i nostri anni più belli, tu li passerai una favola e io uno schifo.

Tornò a voltarsi verso i libri e finalmente si zittì.
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Messaggioda Miyabi » 13/11/2011, 20:53

I due ragazzi erano praticamente agli opposti: Purosangue lui e Nata Babbana lei, schifato lui ed entusiasta lei; apparentemente sembrava non esserci alcun punto in comune tra i due, nessuna possibilità di comunicazione, ma Miyabi era ancora troppo piccola per fare certi ragionamenti e dunque per lei Adam era semplicemente la dimostrazione di un modo diverso di vivere ed intendere la magia.

Ovviamente per te tutto questo è un mondo nuovo. Hai praticamente iniziato tutto da zero, e peggio non può andarti, ma se sei come me che da generazioni di generazioni è questo il mondo di cui fai parte, non puoi non avere delle pretese. La tua storia la stai iniziando tu, la mia l'hanno iniziata 2500 anni fa e io devo portarla avanti, sai che vuol dire portarsi dietro 2511 anni di storia e fare in modo che non svaniscano come nuvolette di fumo? Ne va del mio orgoglio e della fierezza dei miei antenati. Purtroppo sono caduti nel baratro per colpa di mia madre e da solo devo riportarli su, alla gloria. E non sarà un compito facile, quindi non mi posso permettere di...

Le parole del ragazzino di Tassorosso fecero spalancare gli occhioni viola della bambina di fronte a lui: certo, essendo un discendente di un'antica famiglia Purosangue doveva avere molti obblighi da rispettare, però... però le sembrava una situazione un po' assurda a dover essere sinceri.

Sai, potrei invidiarti. Per te questo posto è il massimo e per me è il minimo, e visto che dobbiamo passarci i nostri anni più belli, tu li passerai una favola e io uno schifo.

Miyabi non rispose subito alle parole del ragazzo, chiedendosi se fosse il caso di dire qualcosa: Adam sembrava essersi voltato per tornare a cercare non si sapeva cosa in mezzo agli scaffali, e forse quello era il suo modo per dire che riteneva la conversazione conclusa, però...

Tabun watashi wa kare o genkidzukeru koto ga dekiru...
(Forse potrei tirarlo su di morale...)


Si disse la giapponesina, decidendo alla fine di fare un tentativo poichè non le andava di vedere il Tassetto stare così male ed essere così arrabbiato col mondo.

Sai... anche la mia mamma da piccola stava nella tua stessa situazione, perchè in passato tutte le donne della sua famiglia erano state delle Geishe, e quindi si aspettavano che lo diventasse anche lei.

Un esempio che non c'entrava nulla? Apparentemente era proprio così, perchè Adam era un mago mentre la madre della bambina una babbana, ma Miyabi aveva deciso di parlare di lei perchè a suo parere le loro condizioni erano molto simili.

Così è cresciuta nella convinzione di dover seguire la tradizione di famiglia perchè altrimenti questo avrebbe causato grande disonore a lei ed ai suoi discendenti... ma più passavano gli anni, più lei sentiva crescere dentro di sé un sogno, un nuovo modo di vivere la propria vita: alla fine andò contro la famiglia e realizzò il suo desiderio di sempre, quello di diventare un'insegnante. E fu felice.

Una piccola pausa nel racconto della bambina, un po' in imbarazzo perchè era la prima volta che parlava della sua famiglia e non sapeva se avesse fatto bene o meno, ma era anche convinta che se fosse riuscita ad alleviare anche solo un po' la pena di Adam, allora ne sarebbe valsa la pena.

Con questo non voglio dire che tu debba andare per forza contro la tua famiglia, ma semplicemente che dovresti seguire quelli che sono i tuoi sogni... in fondo la storia dei tuoi antenati è passata e finita, mentre quella di Adam deve ancora iniziare, no? E solo Adam dovrebbe decidere come va a finire.

Aggiunse Miyabi, lasciando che un piccolo sorriso le spuntasse sulle labbra: sperava che quantomeno il Tassetto di fronte a lei avesse compreso il suo ragionamento anche senza condividerlo. Un piccolo sospiro e poi riprese a parlare, con rinnovata energia.

E poi non è detto che tu debba per forza passare degli anni schifosi qui... ad esempio potrai farti tanti amici, e questo non è mai una cosa brutta, non credi?

Disse poi, inclinando appena il capo ancora sorridente per posare gli occhioni viola su di lui, gli stessi occhi che ora sembravano brillare per la speranza di riuscire a strappare all'altro anche solo un piccolo sorriso.
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Messaggioda Adam » 16/11/2011, 22:04

Dopo un po' di silenzio dalle sue ultime parole, Miyabi parlò.

Sai... anche la mia mamma da piccola stava nella tua stessa situazione...

Davvero?


Le parole di Adam usciro istantaneamente, se la madre della ragazzina aveva vissuto nella sua stessa condizione allora Adam aveva trovato finalmente qualcuno che lo poteva capire.

...perchè in passato tutte le donne della sua famiglia erano state delle Geishe, e quindi si aspettavano che lo diventasse anche lei. Così è cresciuta nella convinzione di dover seguire la tradizione di famiglia perchè altrimenti questo avrebbe causato grande disonore a lei ed ai suoi discendenti... ma più passavano gli anni, più lei sentiva crescere dentro di sé un sogno, un nuovo modo di vivere la propria vita: alla fine andò contro la famiglia e realizzò il suo desiderio di sempre, quello di diventare un'insegnante. E fu felice.

Adam ascoltò con attenzione la storia, smettendo finalmente di cercare e guardando la ragazza come il bon-ton sosteneva in una discussione.

Con questo non voglio dire che tu debba andare per forza contro la tua famiglia, ma semplicemente che dovresti seguire quelli che sono i tuoi sogni... in fondo la storia dei tuoi antenati è passata e finita, mentre quella di Adam deve ancora iniziare, no? E solo Adam dovrebbe decidere come va a finire.

Il Tassofesso non riuscì a rispondere. Il ragionamento della ragazza non faceva una piega e come sempre quando la sua tesi veniva spiazzata completamente, emanò solo una smorfia e si rimise a cercare il libro. Quando capiva che era stato sconfitto, il ragazzo aveva imparato a subire in silenzio e ignorando. Ovviamente questo non era il caso, però Adam decise di applicarlo ugualmente.

<Se non puoi compere con una persona, non contraddirla, ma non appoggiarla! Perchè se continui a combattere sapendo di perdere, quella ti distruggerà e se invece in silenzio non replichi sulla sua supremazia, non ti spetteranno onori, ma almeno manterrai un contegno. Questo differenzia il coraggio dalla saggezza. I coraggiosi spesso soccombono se non sono abbastanza forti. I saggi invece comprendono quando è il momento di fermarsi e di non peggiorare la propria situazione.>


Ovviamente Adam prendeva come oro colato tutti gli insegnamenti della nonna e mai se ne sarebbe dimenticato.

E poi non è detto che tu debba per forza passare degli anni schifosi qui... ad esempio potrai farti tanti amici, e questo non è mai una cosa brutta, non credi?

Amici... parola così ampia, per me l'unica cosa che conta è la famiglia e l'onore. Le amicizie vengono dopo, quelle vanno e vengono, l'onore ti accompagna ovunque.


Rispondendo bruscamente alla giapponesina, sapeva di esser stato maleducato. Ma le sconfitte non gli piacevano, nemmeno se si parlava di concetti e ragionamenti.
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Messaggioda Miyabi » 18/11/2011, 13:27

Amici... parola così ampia, per me l'unica cosa che conta è la famiglia e l'onore. Le amicizie vengono dopo, quelle vanno e vengono, l'onore ti accompagna ovunque.

La risposta brusca di Adam fece trasalire Miyabi, che abbassò lo sguardo dispiaciuta: aveva provato a tirarlo su di morale ma sembrava che raccontargli della madre l'avesse solo fatto arrabbiare ulteriormente, e questo la rendeva molto triste.

Capisco...

Sussurrò la bambina facendo un passo indietro, come a voler lasciare al ragazzino di Tassorosso il proprio spazio e lasciargli riprendere con calma e in solitudine la ricerca del suo prezioso libro.

... però quando stai male o sei in pericolo, non puoi chiedere aiuto all'onore...

Un pensiero mormorato a fil di voce ma che Adam avrebbe tranquillamente potuto udire e che rispecchiava semplicemente il pensiero angelico e sincero della giapponesina, che non riusciva a comprendere come qualcuno potesse considerare l'amicizia un optional. Forse se fosse stata più grande avrebbe cercato di portare avanti quella sua tesi, ma aveva solo 11 anni e quindi, ancora troppo timida, dopo quel commento si zittì del tutto, facendo un altro piccolo passetto all'indietro.

Mi dispiace averti disturbato, però sono stata felice d'incontrarti ancora...
Buono studio, Adam-kun.


Lo salutò dunque rispettosamente, facendogli un piccolo inchino di fronte per poi allontanarsi da lui a testa bassa: ci rimaneva sempre male quando non riusciva a far tornare il sorriso a qualcuno, ma se non altro era consapevole di averci provato... e di aver fatto, anche se invano, tutto il possibile per quel bambino che metteva l'onore sopra ogni altra cosa.
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