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Messaggioda Rebecca » 04/05/2015, 20:49

Sono i Kami che ti mandan… ma che hai?

Spiegò in breve quale fosse il suo problema all'infermiera di Hogwarts: il mal di testa non le dava tregua da quella stessa mattina, ma era sicura che Amy avesse la dispensa rifornita di qualsiasi cosa -erbe, decotti o pozioni che fossero- per combattere ogni tipo di emicrania. Ed infatti, la mezza irlandese iniziò ad elencare tutte le possibili cause dalle quali derivava il mal di testa dell'Auditore, cercando quella esatta per darle il rimedio giusto.

Sei nervosa? Hai mangiato troppo? O forse… bevuto troppo? Sei particolarmente stressata? O tesa? O una combinazione di uno o più fattori?

Direi stressata e tesa e forse anche un po' affaticata...-colpa di tutto quel tempo passato sui libri -Ci vorrà molto?
Mi piacerebbe fare una pausa e volevo sapere se eri libera di farmi compagnia.


Non mi faccio mai pregare quando si tratta di passare un po’ di tempo in compagnia

Ottimo, ne sono felice!

Tra mezz’ora la Moreau finirà le sue lezioni e il tuo mal di testa dovrebbe essere sulla strada della guarigione quindi possiamo fare quello che vuoi… avevi in mente qualcosa di particolare per rilassarti?

Pausa caffè con qualcosa di dolce da spizzicare, nella cucina dei docenti.-rispose all'istante, osservando l'Harada armeggiare con gli ingredienti della sua medicina -Ma se hai in mente qualcosa di meglio, sono pronta a tutto!
Basta che non mi togli la mia solita tazzina di caffè...


A quella non avrebbe mai saputo rinunciare. Attese quindi che la ragazza le rispondesse, prima di darsi appuntamento mezz'ora più tardi nella cucina comune dei docenti. L'avrebbe aspettata lì, probabilmente seduta comodamente da qualche parte, lasciando che la medicina facesse il suo effetto contro il mal di testa.

Cucina docenti
30 minuti dopo


Eccoti qui!

Disse, salutando l'entrata di Amy con uno dei suoi soliti sorrisi. Aveva preso posto -sprofondando- in una comoda poltrona vicino ad un camino acceso -le temperature erano ancora un po' basse- lasciando agire il decotto che aveva davvero fatto miracoli. Le fitte di dolore alla tempia erano notevolmente diminuite e l'italo-svedese era tornata quasi la stessa. Ora le serviva solo una pausa e quattro chiacchiere da scambiare con una collega ed amica prima di riprendersi del tutto.

Allora, cosa mi racconti?
Come procede il lavoro qui a scuola?


Chiese, mentre si alzava in piedi per aiutarla a preparare qualsiasi cosa avesse voluto. Aveva già chiesto gentilmente agli elfi domestici di farle trovare una generosa tazza di caffè bollente e nerissimo, ma per il resto aveva preferito lasciare campo libero all'Harada, che sembrava particolarmente portata per la cucina, specialmente per i dolci.

E con Lucas Turner?
L'ultima volta che vi ho visti insieme era al matrimonio di Tisifone e Noah...
- quindi un sacco di tempo fa -Non siete più usciti insieme?

Modalità impicciona attivata: Rebecca si stava decisamente riprendendo.

Spoiler:
Il cambio location lo facciamo dopo la tua prossima azione ;)
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Messaggioda Amy » 05/05/2015, 14:21

Direi stressata e tesa e forse anche un po' affaticata...

Non è che forse lavori un po’ troppo?

Le chiese con aria un po’ distratta mentre prendeva dal dispensario le erbe che le sarebbero servite per preparare a Rebecca un super decotto scaccia mal di testa.

Ci vorrà molto?
Mi piacerebbe fare una pausa e volevo sapere se eri libera di farmi compagnia.


No, tranquilla, solo il tempo dell’acqua di bollire più cinque minuti di infusione.

La tranquillizzò, accendendo la fiamma sotto un pentolino pieno d’acqua, per poi dichiararsi felice di farle compagnia per una pausa non appena la Moreau avesse finito le lezioni e le avesse dato il cambio in Infermeria. In realtà aveva in programma di farsi una doccia ristoratrice e spalmarsi sul divano di casa fino alle otto, ora in cui avrebbe dovuto dare il cambio ad Alfred in Cioccolateria, ma scambiare quattro chiacchiere con l’Auditore si prospettava essere una valida alternativa per scrollarsi di dosso la stanchezza della giornata, qualsiasi cosa la donna avesse avuto in mente di fare. In attesa che l’acqua raggiungesse il bollore, quindi, Amy prese il mortaio e pestò insieme alcune erbe.

Pausa caffè con qualcosa di dolce da spizzicare, nella cucina dei docenti. Ma se hai in mente qualcosa di meglio, sono pronta a tutto!
Basta che non mi togli la mia solita tazzina di caffè...


No no, la cucina dei docenti mi va benissimo. – affermò con un luccichio predatorio nello sguardo. Adorava quel posto, e non solo perché era stato teatro del primo incontro tra lei e Lucas. Era super fornita e super attrezzata ed era possibile cucinare qualsiasi cosa si volesse, neanche la dispensa fosse in grado di leggere la mente e materializzare di volta in volta gli ingredienti che servivano. O forse era proprio così e lei non lo sapeva. – E non ti preoccupare, ho imparato a quattro anni che non è mai saggio sottratte a qualcuno la propria tazzina di caffè – versò l’acqua calda in una tazza e vi immerse un cilindro di ceramica bucato contenente la miscela di erbe, per poi chiudere il tutto con un coperchio – Mio padre sosteneva che in una tradizionale famiglia giapponese l’unica bevanda consentita dovesse essere il tè così un giorno gettò nel lavandino il caffè che mia madre si era appena preparata e nella pattumiera la caffettiera. Mia madre allora si alzò a gettò a sua volta il tè e la teiera, oltre a una bottiglia di sake, riempì due bicchieri colmi d’acqua fresca, vi versò alcune gocce di limone e ne porse uno a mio padre, affermando con molta calma e nonchalance che da quel giorno in casa si sarebbe bevuta solo ed esclusivamente acqua.

Scosse la testa, ridacchiando a quel ricordo, per poi porgere la tazza, ora priva sia di coperchio che di infusore, alla docente.

Dopo che l’avrai bevuta mettiti comoda da qualche parte, lontano da qualsiasi fonte di rumore e, se possibile, sta per un po’ con gli occhi chiusi. Ci vediamo tra mezz’ora.

Cucina docenti 30 minuti dopo


Eccoti qui!

Siiiiiiiiiiiiiii… Finalmente questa giornata è quasi giunta al termine.

Esclamò sorridente, legandosi i capelli con gesti istintivi e avvicinandosi alla cucina. Era più forte di lei, se si trovava in compagnia di qualcuno, doveva assolutamente preparare qualcosa di buono da spizzicare. E per fortuna che cucinare la rilassava!

Prepariamo qualcosa di peccaminoso, ti va? – propose con aria maliziosa, lo sguardo attirato inesorabilmente verso il seno prosperoso dell’Auditore. Amare Lucas non la rendeva cieca e il suo essere bisex le rendeva praticamente impossibile rimanere impassibile di fronte a tutto quel ben di Merlino - Hummmm… ti piacciono la frutta candita e il cioccolato?

Chiese mentre indossava un grembiule, più per abitudine che per necessità, a coprire il maglioncino di filo colorato con scollo a barca che indossava sopra a un paio di comodi e anonimi jeans e apriva frigo e dispensa alla ricerca degli ingredienti che le servivano: ricotta, zucchero, cioccolato a scaglie, frutta candita, pistacchi.

Allora, cosa mi racconti?
Come procede il lavoro qui a scuola?


Stressante! – esalò, lasciando cadere la testa ciondoloni sul petto con fare un po’ teatrale – Il giorno in cui vorrò avere dei figli mi dovrò prendere almeno un anno sabbatico o due, giusto per dimenticarmi com’è essere circondata da adolescenti… Se vuoi darmi una mano potresti sciogliere 125gr di zucchero in 4 cucchiai d’acqua,.. Tu conosci Eddie Thompson, quarto anno, Grifondoro? Viene in Infermeria almeno due volte a settimana convinto di avere chissà quale strana e pericolosa malattia quando invece sono tutti effetti di qualche blanda pozione o innocuo incantesimo… - scosse la testa mentre mescolava la ricotta in una terrina con un cucchiaio di legno per farla diventare cremosa. – Non so se essere preoccupata o esasperata… Potrebbe essere solo sfortunato, oppure vittima di qualche angheria dai ragazzi più grandi o anche procurarsi da solo i sintomi per attirare l’attenzione… Non so proprio cosa fare con lui…

Non era una magipsicologa – anche se da quando aveva iniziato a lavorare a Hogwarts aveva accarezzato l’idea di seguire i corsi per prendere il diploma – né conosceva la storia del ragazzo. Lei si limitava a guarirlo ogni qualvolta che si presentava in Infermeria e non avendo mai riscontrato nulla di particolarmente grave non sapeva se fosse il caso di far rapporto alla Preside o alla Capocasa.

Perfetto – affermò poco dopo, non appena Rebecca ebbe terminato lo sciroppo – Ora lo facciamo intiepidire e poi lo aggiungiamo alla ricotta.

Immerse quindi il pentolino in una ciotola d’acqua fredda per accelerare il processo.

E con Lucas Turner?
L'ultima volta che vi ho visti insieme era al matrimonio di Tisifone e Noah… Non siete più usciti insieme?


A sentir nominare Lucas, l’Harada arrossì vistosamente e un sorriso dolce le comparve sul viso. Come poteva considerare la domanda della docente di Rune inopportuna o troppo privata quando lei per prima era un amante del gossip? E poi che male c’era a comunicare al mondo quanto era felice e che tutto ciò dipendeva dal bel Turner?

Certo che siamo usciti insieme, una volta, due, tre… fin quando non ci abbiamo preso così gusto da decidere di darci una possibilità e… stiamo insieme.

Dovette sforzarsi non poco per impedirsi di saltellare come una ragazzina ma il suo sguardo più brillante del solito parlava per lei. Per darsi un po’ di contegno prese quindi il pentolino e versò lentamente lo sciroppo sulla ricotta ammorbidita, girando con il cucchiaio.

E tu invece che mi racconti? Sono davvero solo i ragazzi ad averti sfiancata così tanto? – insinuò maliziosa – Al matrimonio tu e Phoebe mi siete sembrate davvero affiatate, state insieme da molto?
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Messaggioda Rebecca » 06/05/2015, 21:15

Cambio Location > Torre Sud - Cucina Comune
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Messaggioda Yrjö » 20/10/2015, 8:17

* Infermeria di Hogwarts * 01/02/2111 * Ore: 09:00 *


Non avrebbe mai potuto pensare che la vice preside della scuola potesse essere una donna tanto avvenente e bella.
I suoi ricordi scolastici riportavano chiaramente l'immagine della ex vice preside, una signora tracagnotta sui 50 anni, spenta e poco propensa al dialogo.
Monique Vireau invece non solo lo aveva accolto con un sorriso sereno, ma gli aveva anche fornito tutte le informazioni necessarie per cominciare il lavoro.
Riprendere da lì per lui era un sogno: camminare per quei corridoi una volta usati per andare da un'aula all'altra, che magia, che strano.
Tra l'altro, dopo tanto tempo trascorso in Islanda, la sua terra natia, la temperatura inglese appariva quasi piacevole e poco rigida, davvero da ridere.
La donna lo aveva informato a proposito della possibilità di fare qualche scorta di medicinali e unguenti presso l'infermeria, nell'attesa che arrivassero dal Ministero le scatole ordinate dalla scuola appositamente per l'attività di allevamento e medicina sulle creature magiche, per quello il neo docente si stava dirigendo proprio lì, tranquillizzato sul fatto che anche la nuova infermiera, una certa Amy, fosse una persona piacevole.
Anche in tal caso, le sue memorie riguardo la vecchia infermiera erano abbastanza differenti rispetto alla situazione attuale.

Come potrei mai dimenticare l'ubicazione dell'infermeria?
Ahahah... Non è cambiato quasi nulla.


Arrivato di fronte al portoncino di legno rinforzato con ferro battuto, gli venne da ridere, ripensando alle varie visite svolte lì non certo di cortesia.
Da piccolo era piuttosto scalmanato e molte volte aveva rischiato grosso, avvicinandosi troppo ai confini della Foresta Proibita, con lo scopo di incontrare creature magiche e osservarle più da vicino. Da lì quindi bruciature, graffi, lividi e punture di ogni genere, ma se fosse tornato indietro avrebbe rifatto tutto.
Era aperto, ovviamente, con un silenzio che faceva quasi impressione, ma a quell'ora era difficile trovare già ragazzi da fasciare o mettere sui lettini.
La vetrata mostrava l'ampio paesaggio verdeggiante e il tempo suggeriva un'ottima giornata di sole senza nuvole, nemmeno all'orizzonte.

Immagine


Fece qualche passo avanti, sistemandosi meglio la camicia nera con le maniche arrotolate e tirate su: da 5° a 15°... doveva farci l'abitudine.
Vide gli scaffali con i medicinali magici e babbani, le credenze con i vari oggetti del mestiere, era tutto ordinato e perfetto, che efficienza.
Da quei piccoli dettagli era facile constatare la professionalità della persona che lavorava lì e questo lo faceva ben sperare su una possibile amicizia.
Quando poi sentì i passi della ragazza si volse per guardarla, arrivando alla conclusione che ormai il Castello fosse popolato da tante belle femmine.

Oh, buongiorno!
Signorina Harada giusto?
Sono il professor Kaimson, il nuovo insegnante di Cura, ma può chiamarmi tranquillamente Yrjö.
Mi spiace disturbarla, ma da Londra non sono ancora arrivate le mie "provviste" e la vice preside mi ha detto di rivolgermi a lei.
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Messaggioda Amy » 21/10/2015, 13:29

[Infermeria di Hogwarts * 01/02/2111 * Ore: 09:00]


Vado, non vado, vado, non vado...

Sfogliava la babbana margherita, Amy, ormai da qualche giorno a quella parte, indecisa tra il fiondarsi da Rebecca per darle una spalla su cui sfogarsi e il restarsene buona in attesa che fosse l'Auditore a cercare la sua compagnia e, in caso, aprirsi con lei. Pur non frequentando la Sala Grande e non interessandosi più di tanto ai pettegolezzi che circolavano a scuola, l'Harada non aveva dovuto sfoggiare nessuna particolare dote di intuito o perspicacia per comprendere che un macigno di proporzioni bibliche si era abbattuto sulle spalle e sul cuore della docente di Rune, le era bastato vederla aggirarsi per i corridoi senza quel bellissimo sorriso che le illuminava solitamente il volto. L'aver saputo da Lucas che Phoebe aveva all'improvviso presentato le dimissioni le aveva solo permesso di comprendere che quello dell'amica difficilmente sarebbe stato un malumore passeggero.

Amica... Pfiu, che diavolo di amica é una che non é ancora andata in soccorso dell'altra? Argh odio non poter seguire l'istinto e odio questa vocina da grillo parlante che mi costringe a comportarmi da adulta!

Strinse con forza tra le mani il lenzuolo che stava sistemando per scaricare la frustrazione mentre il grillo parlante di cui sopra -che aveva la voce posata di Alfred- le faceva un pat pat mentale, una incitazione a farsi forza e un elogio alla sua pazienza. Se avesse avuto campo libero, infatti, la nippoirlandese avrebbe già rapito Rebecca per trascinarla in un tour de force di shopping, alcool e dolciumi, i tre migliori antidepressivi per una donna. Peccato che il suo istinto e i suoi metodi diretti e un po rudi in passato le avessero creato non pochi problemi e che teneva troppo all'amicizia dell'italosvedese per rovinarla con la sua esuberanza. Da qui il proposito da comportarsi in maniera matura e contenuta e il bisogno di sfogare la sua frustrazione per sentirsi una pessima amica con il povero letto che aveva di fronte. Quella mattina presto appena arrivata al Castello aveva dimesso un ragazzino del sesto anno e per tenersi impegnata aveva optato per rassettare tutto alla babbana. Stava quindi piegata in avanti per sistemare il lenzuolo sotto il materasso quando sentì la porta dell'Infermeria aprirsi.

Odio le due ore di Volo del primo anno!

Borbottò ad alta voce convinta che qualche primino avesse battuto ogni record volando giù dalla scopa al primo Su salvo poi esibire un sorriso stiracchiato e imbarazzato quando si trovò di fronte qualcuno di decisamente più grande - e più carino - di un undicenne.

Immagine



Oh, buongiorno! Signorina Harada giusto?

Giustissimo... - rispose con un tono di voce allegro, riprendendosi velocemente dalla gaffe appena fatta - Lei invece è...

Lasciò la frase in sospeso, picchiettandosi le labbra con il dito indice e gli occhi socchiusi, cercando nei meandri della sua mente un qualche appiglio che non era certa ci fosse. Sapeva che era il sostituto di Phoebe ma il nome, o anche solo il cognome, le sfuggiva proprio.

Sono il professor Kaimson, il nuovo insegnante di Cura, ma può chiamarmi tranquillamente Yrjö.

Yr... cosa?

Tentò di ripetere trovando però quasi impossibile pronunciare in modo corretto il nome del ragazzo.

Forse è meglio limitarsi a Kaimson...

Aggiunse tra sè, facendo una smorfia mentale infastidita. Chiamare qualcuno per cognome le suonava così formale e impersonale ma di storpiargli il nome proprio non le andava ed era decisamente fuori luogo proporsi di chiamarlo semplicemente Yr.

Mi dica ... Kaimson... cosa posso fare per te?

E infatti, non appena ebbe tentato di usare un linguaggio più formale che meglio si adattasse all'uso del cognome ne venne fuori una storpiatura linguistica non indifferente.

Mi spiace disturbarla, ma da Londra non sono ancora arrivate le mie "provviste" e la vice preside mi ha detto di rivolgermi a lei.

Provviste? - ripetè con aria perplessa, il suo cervellino che quella mattina sembrava proprio non aver voglia di collaborare. - Ahhhhhhhhh intende qualche pozione e unguento per le sue Creature? - aggiunse non appena la classica lampadina babbana si fu accesa nella sua testa, non riuscendo a impedirsi di rabbrividire nel pronunciare la parola Creature. Certo ora non aveva più il terrore degli animali a quattro zampe, trovava addirittura piacevole giocare con Maya e non sobbalzava dalla repulsione quando vedeva Idra ma questo non voleva dire che fosse completamente guarita - Hummmm.... ammetto di non essere molto ferrata in Veterinaria - chissà perchè poi - quindi dovrà essere abbastanza specifico nel dirmi cosa ti serve in modo da poterle dare il medicinale che più si avvicina all'uso che ne deve fare...
Questo perchè partiva dall'ipotesi - probabilmente errata - che non si potesse somministrare a un Ippogrifo, per esempio, una Pozione Pepata. Che poi gli Ippogrifo poteva prendere la febbre?
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Messaggioda Yrjö » 22/10/2015, 21:22

Yr... cosa?

Al solito: ogni volta che pronunciava il proprio nome, le persone faticavano a ripeterlo.
In effetti era piuttosto difficile, doveva riconoscerlo, ma solo all'inizio. Dopo averlo ripetuto una decina di volte veniva completamente spontaneo.
Sorrise con imbarazzo, il docente, scandendo bene il nome a voce alta, sperando che l'infermiera lo recepisse adeguatamente.

Ecco, in altre parole il suono che si ottiene è una specie di "Irie", ma la "e" finale quasi non si sente.
Comunque non si preoccupi, se lo preferisce, può usare il cognome o il mio secondo nome, decisamente più semplice: Gabriel.


Mi dica ... Kaimson... cosa posso fare per te?

Mi spiace disturbarla, ma da Londra non sono ancora arrivate le mie "provviste" e la vice preside mi ha detto di rivolgermi a lei.

Provviste?
Ahhhhhhhhh intende qualche pozione e unguento per le sue Creature?


Esattamente!
Non intendo affatto svuotarle gli scaffali, non si preoccupi.
Giusto qualcosa per tamponare il problema nell'attesa del rifornimento.


Si notava sia dallo sguardo, che dal tono di voce... Amy Harada era una persona simpatica, gentile e disponibile.
Riportando alla mente i vecchi ricordi, non poté non fare il collegamento con la vecchia infermiera di Hogwarts, una inquietante statua di cera.
Di sicuro il salto qualitativo c'era stato ed anche ampio, per la fortuna di tutti gli studenti.

Hummmm.... ammetto di non essere molto ferrata in Veterinaria, quindi dovrà essere abbastanza specifico nel dirmi cosa ti serve in modo da poterle dare il medicinale che più si avvicina all'uso che ne deve fare...

Ehm, noto una leggera alternanza di "lei" e "tu"... Ahahah!

Cercò di buttarla sul ridere, in modo da rompere ancora di più il ghiaccio, d'altronde la difficoltà l'aveva creata lui col suo nome, doveva rimediare.
Si avvicinò poi alle varie file di medicinali, unguenti e decotti presenti nella grande credenza a vetri, dando un'occhiata approfondita.
Essendo del mestiere, non ci mise molto ad individuare ciò che gli facesse più comodo e in quali quantità.

La vice preside mi ha anche invitato a chiedere qualcosa all'Erbologa, la professoressa Vilvarin...

La quale vera identità lui conosceva anche fin troppo bene, difatti dentro di sé ammise di essere un bel po' emozionato all'idea di incontrarla.

... Quindi penso che, se per lei va bene, opterei per delle pomate contro ustioni e lussazioni.
Poi anche delle soluzioni secche da sciogliere in acqua per inalazioni e liberazione delle vie respiratorie... E... E...
... Forse anche degli oli anti abrasione e alcune siringhe sterili, non credo mi serva altro, davvero!


Tornò a guardare negli occhi Amy, aspettando che fosse lei a recuperare tutto, non volendo essere affatto invadente o maleducato.

Cosa mi saprebbe dire riguardo ai miei futuri colleghi?
Ci sono consigli che saprebbe darmi sul comportamento con alcuni di loro in particolare?
Sa, non vorrei immediatamente inimicarmi qualcuno!
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Messaggioda Amy » 27/10/2015, 13:39

Dove avesse Amy quella mattina la testa era un mistero e in fin dei conti poteva ritenersi fortunata che a farne le spese era il nuovo docente di cure e non un povero studenti. Già con le presentazioni era partita male, dimostrando una palese incapacità nel pronunciare il nome dell'uomo.

Ecco, in altre parole il suono che si ottiene è una specie di "Irie", ma la "e" finale quasi non si sente. -tentò una seconda volta, fallendo per frustrazione e non reale incapacità. Lo sbuffo che seguì al fallimento poteva considerarsi adorabile -Comunque non si preoccupi, se lo preferisce, può usare il cognome o il mio secondo nome, decisamente più semplice: Gabriel.

Proposta valida ma temendo fosse un po troppo informale -frequentare Tisifone stava avendo degli effetti davvero negativi su di lei - la nippoirlandese optò per il cognome e di conseguenza per un linguaggio più formale cosa che palesemente non era nelle sue corde. Le due gaffe successive quindi si succedettero così velocemente che l'Harada non ebbe neanche il tempo di imbarazzarsi in maniera adeguata, chiedere scusa o inventare qualche pallida giustificazione. Per fortuna Yrjö si dimostrò essere una persona paziente e gentile, andando nuovamente in suo soccorso con fare così naturale e spontaneo da metterla a proprio agio.

Esattamente!Non intendo affatto svuotarle gli scaffali, non si preoccupi. Giusto qualcosa per tamponare il problema nell'attesa del rifornimento.

Prenda tutto quello che ti serve, tanto il periodo delle grosse influenze é quasi giunto in tempo e le mie scorte per traumi, abrasioni e ossa rotte farebbero invidia agli organizzatori dei Mondiali di Quidditch. Sembra che volare su una scopa mieta più vittime di Pozioni.

Lo disse con aria leggermente incredula, ancora sconcertata nonostante fossero passati anni da quando aveva preso servizio al Castello. Il fatto che alla Musashi lei avesse prediletto le arti marziali al Quidditch non l'aveva per nulla preparata a quella realtà. Il suo carattere spontaneo e alla mano, invece, la rendeva pressoché incapace di usare il "lei" in circostanze che, secondo il suo giudizio, non lo richiedevano e il conoscere un nuovo collega e probabile nuovo amico -perché mettere un freno al Fato? - rientrava di diritto in tali circostanze.

Ehm, noto una leggera alternanza di "lei" e "tu"... Ahahah!

In effetti sono un disastro con i toni formali -confessò candidamente - A scuola la maggior parte delle punizioni le ho scontate per "manifesta incapacità a mostrare il dovuto rispetto verso insegnanti e studenti più grandi. "

Parlò in un modo che sarebbe potuto suonare buffo, in un inglese con un marcato accento giapponese, imitando il tono della Vicepreside della sua scuola. Suo padre aveva tentato di darle una rigida educazione nipponica ma i primi undici anni della sua vita Amy li aveva trascorsi sotto l'ala educativa della madre che da buona irlandese aveva pensato bene di insegnarle tutt'altro.

Quindi Gabriel da pure una occhiata in giro e dimmi se c'é qualcosa che ti può essere utile.

Fece passo indietro per lasciarlo libero di curiosare tra gli scaffali con un sorriso cordiale in volto.

La vice preside mi ha anche invitato a chiedere qualcosa all'Erbologa, la professoressa Vilvarin...

E ha fatto bene. Lasciatelo dire, quella donna é una Maga con la emme maiuscola. Qualsiasi composto da lei creato sembra funzionare meglio e più in fretta di qualsiasi altra cosa. - c'era profonda ammirazione nel tono della voce di Amy che a differenza del Kaimson non conosceva la vera identità della Vilvarin. - Se vuoi parlarci ti conviene andare alle Serre subito prima o dopo le lezioni. Non l'ho mai vista troppo in giro per il Castello.

Non che lei bighellonasse per i corridoi ma da quel che aveva sentito dire la docente prediligeva il contatto con la natura e c'era persino chi sosteneva che non avesse mai messo piede nel proprio ufficio. Pettegolezzi quelli ovviamente non confermati.

Quindi penso che, se per lei va bene, opterei per delle pomate contro ustioni e lussazioni. Poi anche delle soluzioni secche da sciogliere in acqua per inalazioni e liberazione delle vie respiratorie... E... E...... Forse anche degli oli anti abrasione e alcune siringhe sterili, non credo mi serva altro, davvero!

Man mano che Gabriel parlava Amy si muoveva sicura tra gli scaffali, mettendo ampolle, barattoli e fiale su uno dei carrellini metallici, chiedendogli a volte Questo o quello? quando aveva due composti simili che potevano fare al caso suo. Nel giro di dieci minuti gli scaffali dell'Infermeria presentavano qualche "buco" mentre il carrello era pieno di medicinali.

Mi sa che dovrò prestarti il carrello per trasportare tutta questa roba...

Commentò divertita, dimostrando ancora una volta la sua scarsa attitudine a riflettere in termini magici anche se, probabilmente, un incanto di riduzione non avrebbe reso lo stesso agevole il trasporto di tutte quelle fiale, ampolle e barattoli.

Cosa mi saprebbe dire riguardo ai miei futuri colleghi? Ci sono consigli che saprebbe darmi sul comportamento con alcuni di loro in particolare?Sa, non vorrei immediatamente inimicarmi qualcuno!

Inimicarti qualcuno... quanto sei esagerato... - commentò prima di tornare con la memoria al suo primo incontro con la Samyaliak e fare marcia indietro -Forse ai ragione... Per quel che ho potuto vedere in questi anni - perchè lavorando lì solo part time e come Infermiera non è che avesse una opinione personale su tutto il corpo docente - sono tutti molto preparati, molto esigenti e più o meno tutti disponibili. La docente di Divinazione, Tisifone Samyliak, per esempio è una persona molto riservata e tiene molto alle formalità - il "non come me" che alleggiava in sottofondo - quindi ti conviene aspettare che sia lei la prima a passare al "tu" mentre la docente di Rune, Rebecca Auditore, è molto più alla mano e propensa a chiacchierare - o almeno lo era prima della "tragedia" - la VicePreside è dotata di una pazienza infinita - almeno a giudicare da come riusciva a tenere testa a tutta l'orda di studenti senza impazzire o cruciarli - mentre il docente di Difesa, Sandyon Vastnor, no. All'inizio pensavo fosse tutta una questione di facciata - un po' come per Tisifone - ma alla fine sono giunta alla conclusione che è un uomo particolarmente... - burbero, pericoloso, spaventevole - chiuso, concreto e di poche parole. Non la persona giusta con cui scambiare quattro chiacchiere, bere qualcosa nella cucina dei docenti o chiedere dritte sugli studenti ma tanto per quelle cose puoi fare affidamento sul docente di Trasfigurazione, Lucas Turner, - e a menzionare il compagno gli occhi di Amy si illuminarono maggiormente - o quello Volo, Vergil Cartwright. Anche il docente di Artimanzia, Edward Remingford, e quello di Astronomia, Irvyne Tigger, sono due persone piacevoli e disponibili anche se un po' troppo... uomini di altri tempi... - si soffermò un attimo per fare mente locale e sincerarsi di non essersi dimenticata nessuno - La docente di Pozioni, Martha Bennet, per me è un mistero, la vedo solo quando ho bisogno urgente di qualche scorta per l'Infermeria così come il docente di Alchimia....

Di se stessa non disse nulla,perchè in fondo non gliel'aveva chiesto, ma d'altro canto non si fece alcuno scrupolo a fargli domande su di lui.

Di te invece cosa è necessario sapere per andare d'accordo?
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Messaggioda Yrjö » 29/10/2015, 16:59

Inimicarti qualcuno... quanto sei esagerato...

Non sono esattamente un esperto di relazioni pubbliche istantanee.
Sono stato lanciato in questo contesto quasi nell'immediato, non credevo, dopo l'assunzione, di dover partire subito.


Forse ai ragione... Per quel che ho potuto vedere in questi anni sono tutti molto preparati, molto esigenti e più o meno tutti disponibili.

Ecco, questo di sicuro è un bene!

Rispose Gabriel, sorridendo più tranquillo, già sapendo che ben presto avrebbe dovuto fare un giro di presentazioni informali con ognuno dei colleghi.
Non era spaventato dal confronto, per quanto non avesse la minima esperienza come insegnante, bensì dal non avere un clima di lavoro genuino e sereno.
Evidentemente per lui quello era un punto fondamentale e desiderava che quel nuovo capitolo della vita non fosse contaminato da problemi di relazioni.
Fortunatamente, Amy parve essere la persona adatta e in grado di aiutarlo a non commettere errori, pronta ad illustrare uno ad uno i vari docenti della scuola, cercando di essere precisa, pur non avendo avuto modo di comunicare con loro in modo troppo approfondito.

Sei stata davvero molto, molto utile, ti ringrazio.
Adesso saprò come comportarmi da subito e dovrei aver memorizzato tutto alla perfezione!


Di te invece cosa è necessario sapere per andare d'accordo?

In verità ben poco: basta essere persone professionali e serie quando si tratta di gestire il lavoro.
Per il resto non sono chiuso, introverso o poco scherzoso, diciamo nella media, quindi in caso di pause e momenti liberi, vado più o meno d'accordo con chiunque senza fare distinzioni. Ecco, forse una cosa che non sopporto per nulla sono le chiacchiere alle spalle e la poca sincerità.
Preferisco sempre sapere tutto e subito, senza mezzi termini, tanto non mi scandalizzo o mi infervoro eccessivamente, quando ho di fronte una persona chiara e intenzionata a non nascondermi niente. Si può dire che ho un ferreo auto-controllo, fui testurbante, il Cappello era indeciso tra Tassorosso e Dragargenteo, per poi scegliere di mandarmi dai primi, ma non posso assolutamente lamentarmi della scelta, anzi.


Andava piuttosto fiero della sua Casata di appartenenza, pur non facendosi mancare, ovviamente, una certa simpatia verso i Draghi.

Tu invece hai studiato qui?
E' tanto che lavori in questa struttura?
Ti stai trovando bene?


Fece qualche domanda neanche tanto di rito, giusto per farle capire che non era venuto lì solo per fare "la spesa".
Poi però, gli venne in mente anche un'altra domanda abbastanza fondamentale, non certo meno importante di tutte le altre precedenti.

Oh, scusa se torno sull'argomento di prima ma... Cosa mi sapresti dire a proposito della professoressa Chamberlain?
Il suo rapporto con gli studenti, il metodo educativo e cose simili... Sai, credo sia necessario sapeva come lavorava il professore prima di me.
Non vorrei né destabilizzare i ragazzi né cambiare l'abitudine delle Creature Magiche della riserva scolastica.
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Messaggioda Amy » 03/11/2015, 15:09

Non sono esattamente un esperto di relazioni pubbliche istantanee.
Sono stato lanciato in questo contesto quasi nell'immediato, non credevo, dopo l'assunzione, di dover partire subito.


Le dimissioni di Phoebe sono state... improvvise.

E con effetto immediato. Da quello che aveva sentito dire la Chamberlin aveva fatto irruzione nell'ufficio della Preside come un Ciclone, dimissioni in una mano e valigia nell'altra. Si sarebbe anche smaterializzata all'istante se non fosse stato per le barriere a protezione del Castello. Quelle però erano solo dicerie, da prendere con le pinze e di certo da non divulgare. Sulla propria pelle, invece, Amy aveva avuto il dispiacere di provare gli effetti disastrosi del porsi nei confronti degli altri seguendo il proprio istinto e senza tener conto del carattere dell'altro.

Uff é accaduto solo con Tisifone!

Si lamentò tra sé mentre apprestava a dare a Yrjö una panoramica del corpo docente di Hogwarts così come lei lo aveva percepito in quegli anni.

Sei stata davvero molto, molto utile, ti ringrazio.
Adesso saprò come comportarmi da subito e dovrei aver memorizzato tutto alla perfezione!


Così fai sembrare conoscere i tuoi colleghi come dare i G.U.F.O. e i M.A.G.O. tutti insieme. -lo prese in giro bonariamente- Ti basterà essere te stesso senza essere troppo invadente e andrà tutto bene. Di te invece cosa è necessario sapere per andare d'accordo?

In verità ben poco: basta essere persone professionali e serie quando si tratta di gestire il lavoro.Per il resto non sono chiuso, introverso o poco scherzoso, diciamo nella media, quindi in caso di pause e momenti liberi, vado più o meno d'accordo con chiunque senza fare distinzioni.

In quei momenti -quelli liberi ovviamente- prova ad andare nelle cucine riservate ai docenti, potresti facilmente incontrare qualcuno con cui fare quattro chiacchiere in tranquillità.

Ecco, forse una cosa che non sopporto per nulla sono le chiacchiere alle spalle e la poca sincerità. Preferisco sempre sapere tutto e subito, senza mezzi termini, tanto non mi scandalizzo o mi infervoro eccessivamente, quando ho di fronte una persona chiara e intenzionata a non nascondermi niente.

Su questo non penso avrai brutte sorprese. Schietti e diretti sono due aggettivi che ben si sposano con la maggior parte dei tuoi colleghi e per alcuni puoi anche aggiungere brutalmente sinceri.

Lo disse con un'aria divertita e un pizzico di disapprovazione. Ipocrisia, sorrisi di circostanza e voltafaccia erano comportamenti che non tollerava e mal si sposavano con la sua indole ma questo non le impediva di apprezzare il tatto e la diplomazia e in alcune occasione preferiva che le si "addolcisse la pillola" piuttosto che sbatterle in faccia la verità nuda e cruda.

Si può dire che ho un ferreo auto-controllo, fui testurbante, il Cappello era indeciso tra Tassorosso e Dragargenteo, per poi scegliere di mandarmi dai primi, ma non posso assolutamente lamentarmi della scelta, anzi.

Hummm.... quindi leale fino alla morte con un amore smisurato per le sfide e un elevato senso della competizione? - chiese titubante, cercando di fare una sintesi delle caratteristiche delle due Casate basandosi sempre sulla sua percezione delle stesse e sperando in cuor suo di non averlo offeso citando le caratteristiche predominanti di qualche altra Casata - In ogni caso da buon ex Tassorosso dovresti trovarti benissimo con Vergil e Lucas visto che anche loro appartenevano a quella Casata... - si fermò un attimo, assumendo un'espressione riflessiva,picchiettando l'indice sulle labbra - Anzi mi sembra strano che tu non lo conosca... A occhio tu e Lucas avete la stessa età...

O forse era lei che si sbagliava, considerando il bel Turner più giovane di quello che era in realtà? probabile, dopotutto lei lo guardava con gli occhi dell'amore.

Tu invece hai studiato qui?

No no... ho studiato alla Musashi dov'ero una fiera Tigrebianca. A volte però mi chiedo come sarebbe stato frequentare Hogwarts... Non fraintendermi, adoro la mia scuola e non rimpiango nulla del tempo passato lì ma sarei curiosa di sapere cosa avrebbe visto a undici anni il Cappello Parlante in me e in che Casa mi avrebbe smistato...

E' tanto che lavori in questa struttura?

Da più di due anni ormai e pensare che doveva essere un impiego temporaneo... La mia vera vocazione è fare la Cioccolataia ma all'epoca avevo bisogno di qualche galeone extra per il negozio così ho accettato il posto di Infermiera part time ...

Ti stai trovando bene?

Il fatto che mi trovi ancora qui risponde alla tua domanda - disse con un sorriso divertito sulle labbra - La Cioccolateria va a gonfie vele... non so se la conosci... Marie Antoniette a Londra, dove per inciso devi assolutamente venirmi a trovare, eppure non mi è mai passato per la testa di lasciare questo posto. Qui ho trovato molto più di quanto mi aspettassi sia da un punto di vista professionale che personale e ormai Hogwarts è diventata uno dei miei punti fermi, mi sentirei persa se dovessi andarmene.


Oh, scusa se torno sull'argomento di prima ma... Cosa mi sapresti dire a proposito della professoressa Chamberlain?
Il suo rapporto con gli studenti, il metodo educativo e cose simili... Sai, credo sia necessario sapeva come lavorava il professore prima di me.
Non vorrei né destabilizzare i ragazzi né cambiare l'abitudine delle Creature Magiche della riserva scolastica.


Mi spiace ma su questo non posso esserti proprio d'aiuto - rispose dispiaciuta incassando la testa nelle spalle - Posso dirti allergie, intolleranze e propensione agli incidenti in Pozioni o con la scopa di quasi tutti gli studenti e qualche docente ma su metodi educativi e rapporto "studente - insegnante" non ne so davvero nulla. - non era qualcosa che le competeva nè le interessava e anche a poter frequentare qualche lezione di certo Cure delle Creature Magiche non era in cima alla liste delle materie che più la incuriosivano - Forse l'unica che può risponderti è ... - stava dicendo Rebecca, la persona che oggettivamente meglio di tutti all'interno del Castello, conosceva la Chamberlain. Ma voleva davvero mandare dall'Auditore uno sconosciuto a fare domande, lecite ma di sicuro dolorose, sulla sua ex? No, decisamente non voleva - la VicePreside o forse Phoebe ha lasciato nel suo ufficio qualche appunto sulle lezioni svolte e su quelle che aveva intenzione di preparare.
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Messaggioda Yrjö » 09/11/2015, 15:30

... prova ad andare nelle cucine riservate ai docenti, potresti facilmente incontrare qualcuno con cui fare quattro chiacchiere in tranquillità.

Quello era di sicuro un ottimo consiglio, che il professore avrebbe seguito senza battere ciglio, volendo assicurarsi di trovare un buon rapporto con i vari colleghi. Se c'era una cosa che aveva imparato era proprio che in determinati casi le amicizie facevano davvero comodo e non in senso approfittatore ma semplice obiettività di idee, specie in un lavoro come quello, dove spalleggiarsi era la prassi per non venire sovrastati da tutta quella valanga di ragazzi.
Il tempo lo avrebbe aiutato a migliorare nel relazionarsi con gli allievi, ma nel frattempo doveva affidarsi ai consigli e alle dritte di chi lavorava lì da più tempo... peccato proprio non aver conosciuto prima la ex insegnante, gli sarebbe stata alquanto di aiuto.

Si può dire che ho un ferreo auto-controllo, fui testurbante, il Cappello era indeciso tra Tassorosso e Dragargenteo, per poi scegliere di mandarmi dai primi, ma non posso assolutamente lamentarmi della scelta, anzi.

Hummm.... quindi leale fino alla morte con un amore smisurato per le sfide e un elevato senso della competizione?

Allora... Leale sicuramente, amore smisurato per le sfide direi di no, elevato senso della competizione di rado verso gli altri ma esageratamente sviluppato con me stesso. Mi impongo sempre di oltrepassare i miei limiti in positivo, anche quando ho già raggiunto un ottimo livello.
Sono laborioso, la fatica non mi mette timore e questa volontà di dare sempre il massimo mi incentiva a non sentire la stanchezza.


Motivo per il quale in certi casi era addirittura svenuto sul letto dopo una giornata intensa, dormendo anche undici ore filate.

In ogni caso da buon ex Tassorosso dovresti trovarti benissimo con Vergil e Lucas visto che anche loro appartenevano a quella Casata... Anzi mi sembra strano che tu non lo conosca... A occhio tu e Lucas avete la stessa età...

Il professor Turner e un po' più grande di me: quando si è diplomato io mi trovavo al quarto anno.
A partire dal terzo cominciai a frequentare spesso una combriccola di Corvonero e Serpeverde cervelloni con la quale facevo gruppo fisso.
Per questo non ho mai stretto tanto i rapporti con gli altri membri della mia Casata, ammetto questa mia grossa colpa!


Ma avrebbe sicuramente recuperato, bastava solo trascorrere qualche famosa ora nella cucina dei docenti con Lucas ed anche con Vergil.
Inoltre non gli sarebbe affatto dispiaciuto approfondire il rapporto pure con la Vice Preside e magari con la Sempreverde, già, che onore sarebbe stato.
Si stava quasi chiedendo se fosse il caso di informarla del suo essere Semi-Gildato quando si ricordò che tanto se ne sarebbe accorta da sola, che sciocco!

Tu invece hai studiato qui?

No no... ho studiato alla Musashi dov'ero una fiera Tigrebianca.
A volte però mi chiedo come sarebbe stato frequentare Hogwarts... Non fraintendermi, adoro la mia scuola e non rimpiango nulla del tempo passato lì ma sarei curiosa di sapere cosa avrebbe visto a undici anni il Cappello Parlante in me e in che Casa mi avrebbe smistato...


La Musashi ha la fama per essere la Scuola più esigente e disciplinata.
E' davvero così arduo lo studio lì dentro come dicono, oppure la realtà è ben diversa dalle dicerie?


Chiese interessato, prima di voler sapere anche da quanto tempo Amy si trovasse in quella struttura e se si stesse trovando bene. Era abbastanza curioso e impiccione, ma non lo faceva apposta, era il suo modus operandi quando conosceva gente nuova. Difficilmente non faceva conversazione quando la persona di fronte a lui era piacevole all'ascolto e al dialogo e l'infermiera rientrava perfettamente nella categoria.

Ti stai trovando bene?

Il fatto che mi trovi ancora qui risponde alla tua domanda.
La Cioccolateria va a gonfie vele... non so se la conosci... Marie Antoniette a Londra, dove per inciso devi assolutamente venirmi a trovare, eppure non mi è mai passato per la testa di lasciare questo posto. Qui ho trovato molto più di quanto mi aspettassi sia da un punto di vista professionale che personale e ormai Hogwarts è diventata uno dei miei punti fermi, mi sentirei persa se dovessi andarmene.


Mi segno mentalmente il nome, sono nuovo dei paraggi inglesi e dovrò girare un po' di posti per farmi un'idea di dove trascorrere quel poco tempo libero serale a disposizione, anzi, se sapessi indicarmi qualche buon pub sia ad Hogsmeade che a Londra di qualità, ti sarei di nuovo eternamente grato! Ahahah...

Non che Yrjö fosse chissà quale grande estimatore della bella vita notturna, ma di tanto in tanto gli piaceva bersi qualcosa in santa pace o mangiarsi un bel piatto di patatine fritte in barba alla sana alimentazione. D'altronde con gli esercizi fisici naturali che svolgeva ogni giorno, non aveva di sicuro bisogno di mantenersi in forma o stare attento a ciò che mangiava. Di sicuro però avrebbe dovuto fare attenzione a non lasciarsi trasportare troppo da ciò che offriva la "mensa" di Hogwarts, altrimenti sarebbe diventato gonfio come un pallone in nemmeno sei mesi di carriera. Tralasciando però la questione cibo, Gabriel volle concentrarsi di nuovo sulla questione insegnamento, sperando che ad Amy non scocciasse troppo.

Oh, scusa se torno sull'argomento di prima ma... Cosa mi sapresti dire a proposito della professoressa Chamberlain?
Il suo rapporto con gli studenti, il metodo educativo e cose simili... Sai, credo sia necessario sapeva come lavorava il professore prima di me.
Non vorrei né destabilizzare i ragazzi né cambiare l'abitudine delle Creature Magiche della riserva scolastica.


Mi spiace ma su questo non posso esserti proprio d'aiuto.

Accidenti, peccato.

Posso dirti allergie, intolleranze e propensione agli incidenti in Pozioni o con la scopa di quasi tutti gli studenti e qualche docente ma su metodi educativi e rapporto "studente - insegnante" non ne so davvero nulla.

Capisco...

Forse l'unica che può risponderti è...

Sì?

In quell'istante Gabriel tornò speranzoso di poter sapere qualcosa di interessante e utile in poco tempo.

... la VicePreside o forse Phoebe ha lasciato nel suo ufficio qualche appunto sulle lezioni svolte e su quelle che aveva intenzione di preparare.

Giusto, in effetti a quello non ci avevo proprio pensato, sono sincero!

Sorrise tra sé, sospirando e prospettando per quelle successive giornate diversi dialoghi interessanti e propedeutici. Aveva fatto "spesa", si era trovato possibilmente una buona amica sulla quale fare affidamento e si era pure fatto fornire consigli sul comportamento e sulle serate libere, insomma non poteva chiedere proprio di più. Ben presto la sua campanella avrebbe suonato e la sua prima lezione sarebbe incominciata, per la gioia dei suoi nervi e della sua ansia da prestazione. Tuttavia, richiamando la fermezza della Terra dentro di sé e la calma placida dell'Acqua, di sicuro avrebbe fatto un'ottima impressione, doveva soltanto crederci.

Ti ringrazio davvero per ogni dritta e ti assicurò che tornerò a romperti le scatole molto presto per altre chiacchiere.
In più di certo ci vedremo pure alla cioccolateria, passerò, è una promessa... Ed io le promesse le mantengo sempre.


Che fosse un altro lato del carattere del ragazzo? Estremamente probabile.
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