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Biblioteca

Messaggioda Adam » 19/11/2011, 18:57

Adam rispondendo in quel modo brusco fece subito arrivare la sua irritazione a Miyabi che con voce bassa pronunciò poche parole.

Capisco...
... però quando stai male o sei in pericolo, non puoi chiedere aiuto all'onore...


Quelle parole così semplici lo fecero sentire vuoto. Solo allora capì che era solo. La sua famiglia non c'era, i suoi animaletti nemmeno e i suoi cugini tanto amati erano a molti stati da lì erano tranquilli a Zurigo nella loro grande villa che si divertivano insieme, lui invece era solo in quel freddo castello.
Smise di affannarsi a cercare quel libro che ormai era certo che non ci fosse, e abbassò la testa in segno di pentimento.

Mi dispiace averti disturbato, però sono stata felice d'incontrarti ancora...
Buono studio, Adam-kun.

No!

Adam alzò la testa e si voltò verso la ragazzina che a testa bassa si era già allontanata.

Aspetta...

Con la mano tesa come se potesse ragiungerla, e tanta tristezza nel cuore sussurrò quella parole che nessuno udì. Il ragazzo si pentì di tutto quello che aveva detto in precedenza e sconfortato per essere nuovamente solo, si accasciò a terra e rimise la testa fra le mani come quando Miyabi lo aveva trovato lì in quello stesso punto.



[Fine]
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Messaggioda Alexis » 16/01/2012, 0:08

[Settore di Arti Divinatorie - Lunedì - ore 13.45]


Aveva mangiato in fretta e furia senza nemmeno rendersene conto, ma era stato un bene perchè così si era data la possibilità di stare per un po' in biblioteca senza troppa gente in giro; non le dispiacevano la confusione, il rumore delle voci che si sovrapponevano ed il suono dei passi che si mischiavano tra loro, ma in momenti come quello, quando si concentrava sui libri, preferiva di gran lunga il silenzio.
E spesso gli studenti, per quanto animati da buone intenzioni, finivano per fare un gran casino a causa del numero elevato.

Uhm, eccoci qui!
Vediamo, piromanzia... uhm...


Sussurrò a bassa voce, scrutando i titoli dei libri: aveva appena finito di seguire la lezione della professoressa Samyliak su quella difficile arte, e non vedeva l'ora di saperne di più visto il suo amore per la materia.

Fortuna che avevamo lezione coi Tassorosso, almeno ho potuto seguire senza problemi.

Pensò Alexis, ricordando come con Serpi e Draghi fosse molto più facile ritrovarsi nel bel mezzo di lezioni "movimentate". Scosse la testa, come a volersi dimenticare di quei pensieri, e tornò a cercare il libro che le sarebbe servito per studiare, accantonando quella constatazione mentale per cui in realtà c'era anche un Tasso un po' fuori dal comune...

Spoiler:
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Messaggioda Vergil » 16/01/2012, 16:16

La biblioteca era un luogo che frequentava assiduamente quasi quanto i pub irlandesi doc, quindi la maggior parte del tempo.
La motivazione per la quale uno come lui fosse così solito in un posto del genere era semplice: silenzio, tanti libri, studio veloce e senza disturbo e quindi tempo non perso a fare casino così da levarsi gli impegni subito e poi andarsi a divertire come meglio poteva.
Quel primo pomeriggio dopo l'ora di pranzo aveva deciso che le rune antiche avevano bisogno di uno sguardo e così, senza ulteriori indugi aveva deciso di fare un salto in quella setta segreta di secchioni dal profumo di vecchie pagine ed anche un po' di inchiostro indelebile o magari magico a scomparsa.

Ricorderò per sempre quel libro di arti oscure con le ultime pagine scritte dal mio compagno Lonsey con le poesia d'amore per la cugina di secondo grado, che spasso decantarle per la sala comune!

Nemmeno mezza giornata e già ridacchiava per la centesima volta tra se per tutti i suoi ricordi e le sue stupide scorribande del passato che come al solito lo divertivano più che mai, in un modo o nell'altro.
Adesso però era tempo di dedicarsi al dovere, si, il dovere prima di tutto, assolutamente, anche perché altrimenti l'aperitivo con la roscietta del terzo anno dei grifi non lo avrebbe visto protagonista, dato che era per le quattro in punto. Solo due ore per apprendere cinquantasei pagine, molto ma molto più tempo del previsto e del dovuto, quindi nulla da temere.
La sezione di antiche rune si trovava immediatamente accanto a quella di divinazione, almeno a giudicare da quanto detto dalla bibliotecaria all'inizio dell'aula. Percorse tranquillo e saltellante, giocoso come sempre, il corridoio di destra interno fino a raggiungere il settore desiderato, quando una voce soave e gentile sorprese le sue orecchie ben attente alle voci femminili di tutto il mondo.

Vediamo, piromanzia... uhm...

Vergil fece un sorriso tra se molto ma molto compiaciuto, sopratutto nello scorgere da lontano il fascino della ragazza che stava cercando il libro con tanto zelo e concentrazione. Divisa dei delfini, una casata nuova a giudicare dalle informazioni dategli dal padre prima di iscriversi, una casta a per ragazzi abbastanza disponibili, artistici e capaci.

Ed anche piuttosto carini carini carini... Uhm... Guarda un po' cosa abbiamo qui...

Voltò lentamente il capo individuando proprio al suo fianco il libro ricercato dalla ragazza. Lo afferrò senza esitazione cominciando a camminare lentamente aggirandola fino a raggiungerla alle spalle, così, mentre era ancora intenta a cercare, ecco che il libro le si poté palesare davanti agli occhi tenuta da una mano magica sconosciuta che lo sorreggeva e glielo tendeva pronto per essere afferrato.

La mia preziosa arte divinatoria e le mie orecchie fin troppo ficcanaso mi suggeriscono che è questo quello che cerchi, non è così occhioni d'argento?

Semmai Alexis avesse deciso di voltarsi, ecco che Vergil si sarebbe palesato alla sua vista con indosso i suoi soliti vestiti un po' sciatti e leggeri, in puro stile tassorosso. Camicia a maniche lunghe color panna a righine azzurre con sopra ricamato il logo della sua casata, pantaloni di cotone marrone sabbia e scarpe bianche e azzurre simil "superga", bracciale di pelle marrone al polso ed una collanina con un pendente a forma di piuma indiana al collo. Sorriso burlone e vivace, occhi vispi, colore verde acquoso.

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Vergil Cartwrigth, bibliotecario per le belle ragazze e prefetto tassorosso a tempo perso... e tu sei...?
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Messaggioda Alexis » 16/01/2012, 17:03

Era assurdo, non riusciva proprio a trovare il libro che le serviva: ma dov'era finito? E dire che la biblioteca doveva essere il luogo in cui i libri venivano mantenuti in ordine... un piccolo sbuffo uscì dalle sue labbra, la cui parte inferiore venne morsa con aria irritata.

Dovrò protestare con la bibliotecaria per questo.

Pensò Alexis, abbassando leggermente gli occhi e pronta a tornare verso l'ingresso della biblioteca. Un libro però, il libro che tanto stava cercando tra l'altro, le si palesò davanti dal nulla tanto da farla sobbalzare, una mano a tenerlo stretto ed una voce che poco dopo le fece capire che non c'era nessuna magia in quell'apparizione.

La mia preziosa arte divinatoria e le mie orecchie fin troppo ficcanaso mi suggeriscono che è questo quello che cerchi, non è così occhioni d'argento?

Quel soprannome fece molto sorridere Alexis, la quale però arrossì anche leggermente data la sua vena timida: si morse appena il labbro ed infine decise di voltarsi verso la voce sconosciuta, lievemente sorridente ancora per la battuta del ragazzo misterioso e gli occhi grigi che si posarono sulla sua figura.

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Vergil Cartwrigth, bibliotecario per le belle ragazze e prefetto tassorosso a tempo perso... e tu sei...?

Alexis Parker, Prefetta di Delfinazzurro. Grazie per il libro...

Si presentò lei un po' in imbarazzo, tendendo le mani cosicchè lui potesse depositarvi sopra il suddetto tomo; a seguito si portò i capelli dietro l'orecchio e gli lanciò un'occhiata curiosa, dato che del Tassorosso sembrava non avere nessuna caratteristica.

Sei nuovo di queste parti?

Si azzardò a chiedergli a bassa voce, tanto per non rimanere in silenzio e non sembrare così una perfetta idiota.
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Messaggioda Vergil » 16/01/2012, 19:37

Le sue intuizioni riguardo l'aspetto della ragazza ebbero presto conferma: era un autentico schianto.
Due femmine da sbavo in soli due giorni, e per di più, a quanto comprese a breve dopo le parole di Alexis, due perfette di due casate opposte.
Vergil cominciò subito a pensare alla classica rivalità delle due perfette e dei vari fan club dell'una e dell'altra, magari con annesse spillette e poster di tutte le grandezze, un po' com'era nella sua vecchia scuola dove le due caposcuola erano quasi in guerra tra loro , ognuna convinta di essere la migliore. Di certo tutta quella guerra anche fra le due perfette non sarebbe andata di certo male al prefetto tassorosso che adesso fissava la ragazza ancora più interessato.

In effetti saper decretare quale sia la migliore delle due è complesso, una ha delle curve da panico, l'altra un volto magnetico e affascinante... Porca miseria Vergil, ti hanno spedito in paradiso anziché in una scuola di magia e nessuno ti ha informato!

Alexis Parker, Prefetta di Delfinazzurro. Grazie per il libro...
Sei nuovo di queste parti?


Vergil annuì senza la minima esitazione facendo come sempre prima un lieve inchino divertente nel pieno stile medievale.
Si appoggiò con una mano su uno scaffale bello e resistente in maniera da non fare magari la pessima figura di cadere rovinosamente insieme a tutta la parete di libri a terra e così eseguire un'altra delle sue super figuracce classiche dei vecchi tempi andati in America.

Si, mi hanno acquistato da poco, sai il prendi due, paghi uno dei mercati babbani, una cosa del genere, solo che a me hanno pagato per vendermi, non sono un prodotto di prim'ordine!

Un sorriso burlone e a mille denti verso di lei, subito dopo averla vista rispondere con un altrettanto sorriso un po' imbarazzato e impacciato, insomma, un approccio del tutto diverso rispetto a quello avuto con l'altra perfetta, quella di Dragargenteo, molto più sfacciata e consapevole del fatto suo, un modo come un altro per differenziarle ancora di più fra loro.
Si fece una sorta di piccolo schemino mentale delle due ragazze a confronto iniziando già a distribuire i vari pro e contro fisici, già, era un ormone che camminava quel ragazzo, nel pieno dei suoi quindici anni... già, quindici anni, e lei invece, quanti ne aveva?

Un modo per ringraziarmi adeguatamente del libro lo hai, sai? In fondo avresti potuto prendere chissà quale brutto voto senza il mio tempestivo e vitale intervento, giusto? Potresti dirmi qualcosa in più di te, come ad esempio a che anno sei, come mai finita tra i "mari del sud" - dicesi Delfinazzurro - se preferisci i tipi silenziosi che dicono tutto in uno sguardo o quelli chiacchieroni, sai, ci tengo a risultare simpatico alla gente, a quelle con gli occhi fuori dal comune poi, ancora di più!

Disse senza la minima esitazione, afferrando un libro nel contempo che si accorse serviva a lui per lo studio che quel pomeriggio si sarebbe trovato ad affrontare. Dentro di se sapeva bene che se fosse andato avanti con quella conversazione probabilmente addio all'appuntamento con la rossa del terzo anno per via del poco tempo a disposizione, ma c'era anche da ammettere che Alexis batteva 10 a 1 la suddetta possibile compagna di aperitivo del Cartwright.
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Messaggioda Alexis » 16/01/2012, 20:24

Si fece dunque passare il libro da Vergil, portandoselo al petto e stringendolo con entrambe le mani: il ragazzo sembrava così estroverso, sicuro di sé e totalmente fuori dal mondo che Alexis poteva quasi vedergli una sorta di aura di buon umore tutt'intorno, al punto da rimanerne sopraffatta.

Si, mi hanno acquistato da poco, sai il prendi due, paghi uno dei mercati babbani, una cosa del genere, solo che a me hanno pagato per vendermi, non sono un prodotto di prim'ordine!

Ihihihih...

Una piccola e timida risata la sua, attenta a non fare troppo rumore per non infastidire altri possibili studenti: si morse il labbro e strinse più forte il libro al petto, ricordandosi che non le era capitato spesso di avere a che fare con dei ragazzi della sua età... o perlomeno era quello che pensava Alexis, che ad occhio e croce dava a Vergil dai 15 anni in su.

Un modo per ringraziarmi adeguatamente del libro lo hai, sai? In fondo avresti potuto prendere chissà quale brutto voto senza il mio tempestivo e vitale intervento, giusto? Potresti dirmi qualcosa in più di te, come ad esempio a che anno sei, come mai finita tra i "mari del sud", se preferisci i tipi silenziosi che dicono tutto in uno sguardo o quelli chiacchieroni, sai, ci tengo a risultare simpatico alla gente, a quelle con gli occhi fuori dal comune poi, ancora di più!

Oh, beh... sì, immagino tu sia il mio salvatore in questa situazione.
Vi ringrazio, mio eroe...


Commentò Alexis con un sorriso divertito, dimostrando di saper usare anche l'ironia quando voleva: in ogni caso non stava prendendo in giro il ragazzo, perchè effettivamente l'aveva aiutata nella ricerca del libro che le serviva, perciò non vedeva nessun problema nel rispondere alle sue domande.

In ogni caso frequento il quinto anno, devo dare i G.U.F.O. quest'anno, e immagino di essere finita tra i Delfini perchè suono il flauto traverso. Per quanto riguarda i tipi che mi piacciono... - e qui alzò un momento gli occhi al cielo in segno di riflessione, prima di tornare a guardarlo - direi che mi piacciono quelli che sanno essere sempre loro stessi, smussando il proprio carattere a seconda delle situazioni ma rimanendo sempre fedeli a loro stessi.

Rispose infine, chiedendosi se non fosse il caso di congedarsi da quella conversazione per riprendere a studiare: però... però lo studio poteva attendere ancora qualche minuto, no? Ammesso che anche Vergil l'avesse voluto, quella era un'ottima occasione per conoscersi meglio.

E tu invece, devi studiare Rune?
E' la tua materia preferita?


Domandò, indicando il libro che teneva tra le mani.
Ultima modifica di Alexis il 16/01/2012, 22:43, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Vergil » 16/01/2012, 21:14

Si, probabilmente aveva fatto centro, centro nel senso che era riuscito ad attirare la sua attenzione in qualche modo, che poi il modo fosse fare un po' lo scemo come al suo solito non era importante, in fondo ci era nato così, quindi a quel punto perché non essere semplicemente se stessi, tanto più che lei ammise proprio palese che quei tipi di persone le preferiva di gran lunga, e allora, un altro grande motivo per continuare su quella linea.
Sorrise quando lo chiamò "mio eroe", anche perché gli piaceva quando una ragazza lo chiamava così, lo faceva sentire importante, lo faceva sentire parte di un gioco bello e genuino, un gioco interessante quanto quello di provocazione, seppur diverso e molto più puro.
Nessun gioco di seduzione, un semplice gioco di due ragazzi che giocano a fare i bambini e nulla di più.

In ogni caso frequento il quinto anno, devo dare i M.A.G.O. quest'anno, e immagino di essere finita tra i Delfini perchè suono il flauto traverso. Per quanto riguarda i tipi che mi piacciono... direi che mi piacciono quelli che sanno essere sempre loro stessi, smussando il proprio carattere a seconda delle situazioni ma rimanendo sempre fedeli a loro stessi.

Anche tu prossima a dare gli esami, ma allora siamo colleghi, mamma mia, bisogna festeggiare! Quinto anno anche io, aspetta, ho la cosa giusta per noi...

Dicendo questo, Vergil si spostò in direzione di un tavolino dove era depositato uno zainetto "Eastpack" e iniziando a cercarvi all'interno, ne tirò fuori due boccette di succo di frutta, uno all'ace ed uno alla fragola, voltandosi poi di nuovo verso Alexis sul punto di lanciarle la suddetta bottiglietta ma bloccando il suo fare osservando che teneva il libro fra le mani. Scosse il capo come contrariato, smussandosi il naso con la destra, avvicinandosi a lei con aria giocosa.

Aspetta aspetta aspetta... questo lo posiamo qui... ecco!

Le prese il libro di divinazione, posandolo non molto distante su un tavolino, l'intento era ancora probabilmente incerto per lei, ma lui lo aveva chiarissimo. Tornò al luogo dov'era prima e afferrando di nuovo la boccetta di succo alla fragola, gliela lanciò per fargliela prendere al volo, ecco perché le aveva liberato la presa sul libro, gli andava semplicemente di lanciarle la bottiglietta.

Al volo!

Immagine

Era certo che la ragazza avrebbe avuto prendere al volo il drink, così, a seguito, si avvicinò a lei aprendo la propria boccetta per iniziare a sorseggiare la bevanda dissetante. Il succo di frutto gli piaceva tanto quanto gli alcolici, in effetti aveva gusti molto strani e diversi pur essendo tutti appartenenti ad un'unica persona, l'ora di pranzo era passata già da un po' e adesso si stava entrando nel pieno pomeriggio.
Avevano iniziato a fare conoscenza e nessuno dei due aveva la minima voglia di andare ai propri doveri di studio, come quasi fosse una sorta di calamita che li teneva vicini ed attratti l'uno a l'altro a fare conversazione.

E tu invece, devi studiare Rune?
E' la tua materia preferita?


Gli occhi del ragazzo presero a brillare, difatti era sempre molto sorpreso quando le ragazze si mettevano a parlare di studio, era una cosa che non gli capitava molto spesso, sopratutto dopo la conversazione avuta poco prima al campo da quidditch con la perfetta di Dragargenteo.
Sorrise con un lieve risolino afferrando nel contempo il libro di antiche rune fissandolo con molta attenzione, leggendo l'autore e la casa editrice, dettagli che non gli ricordavano libri studiati all'altro scuola.

Rune, esattamente, le care antiche rune. Non è la mia preferita, quello no, ma di certo interessante. Credo di essere nato per l'aritmanzia e l'astronomia... o forse anche incantesimi, chi lo sa, alla fine basta che si impara qualcosa di nuovo, il resto va bene tutto... tranne pozioni!

Affermò alla fine, facendo un gesto con la mano come un mimo che sta mimando di mettersi un cappio al collo per poi dovercisi rovinosamente suicidare. Ecco che dopo tornò a guardarla con tranquillità ed ancora sorridendo con gentilezza e affabilità, e per alcuni secondi, i loro occhi rimasero l'uno nell'altro, senza pronunciare un fiato, ma per il momento, lui non ne sembrava affatto intimidito o imbarazzato, forse perché non vedeva nulla di strano nel rimanere in silenzio in una biblioteca.

Buono il succo, begl'occhi?

Però, gran bel sorriso...
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Messaggioda Alexis » 16/01/2012, 22:41

Si sentiva piuttosto tranquilla, in realtà: era timida, sì, ma solo il tempo di sciogliere il ghiaccio... e Vergil sembrava essere nato per farlo frantumare in mille pezzi in circa un nano secondo.

Anche tu prossima a dare gli esami, ma allora siamo colleghi, mamma mia, bisogna festeggiare! Quinto anno anche io, aspetta, ho la cosa giusta per noi...

Allora ci ho visto giusto...

Pensò Alexis sentendo che lui aveva la sua stessa età: dunque erano colleghi di corso... in effetti le era capitato di avere qualche lezione in comune con Vergil, ma essendo arrivato da poco non ci aveva fatto molto caso e soprattutto lo conosceva solo per sentito dire; la sua fama di "casinista" infatti lo precedeva nella mente della ragazza, che però era disposta a dargli una chance per comprendere quanto di ciò che dicevano di lui fosse vero.
In ogni caso, sembrava che il ragazzo volesse festeggiare il loro anno in comune, così tirò fuori due succhi dallo zaino che si portava appresso e in seguito fece per lanciarlo ad Alexis, che spalancò gli occhi visto il libro che teneva tra le mani.

Aspetta aspetta aspetta... questo lo posiamo qui... ecco!

E così il ragazzo potè fare ciò che voleva, cioè lanciarle quella bottiglietta per il semplice gusto di farlo e non per una necessità: Alexis sorrise divertita ed afferrò al volo ciò che lui le aveva lanciato, aprendo poi la bottiglietta per bere in silenzio qualche sorso; era alla fragola ed aveva un sapore molto buono.

Grazie, ci voleva proprio.
Vai spesso in giro con delle provviste nello zaino?


Gli domandò divertita, spostando poi il discorso sulle materie da seguire: a giudicare dalle espressioni di lui, peraltro, sembrava che Alexis avesse centrato un tasto che a Vergil piaceva molto, così lo ascoltò con interesse anche perchè era un modo per conoscere di più del ragazzo.

Rune, esattamente, le care antiche rune. Non è la mia preferita, quello no, ma di certo interessante. Credo di essere nato per l'aritmanzia e l'astronomia... o forse anche incantesimi, chi lo sa, alla fine basta che si impara qualcosa di nuovo, il resto va bene tutto... tranne pozioni!

La professoressa di Incantesimi è davvero brava... è la mia CapoCasata tra l'altro, una persona molto competente e gentile anche se un po' fredda, ma immagino sia per il suo ruolo visto che è anche la VicePreside.
Io comunque adoro Divinazione e Difesa Contro le Arti Oscure, e spero di poter continuare a studiarle dopo i G.U.F.O.


Disse Alexis, decisa a parlare un po' di sé e a dargli qualche informazione su ciò che sapeva, perlomeno riguardo ad una delle possibili materie per cui Vergil era portato.

Buono il succo, begl'occhi?

Oh... sì, grazie!
Sei stato molto gentile ad averlo condiviso con me.


Rispose la ragazza con un sorriso riconoscente ed amichevole, seppur sempre un po' timido: potevano diventare amici?
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Messaggioda Vergil » 16/01/2012, 23:41

La professoressa di Incantesimi è davvero brava... è la mia CapoCasata tra l'altro, una persona molto competente e gentile anche se un po' fredda, ma immagino sia per il suo ruolo visto che è anche la VicePreside.
Io comunque adoro Divinazione e Difesa Contro le Arti Oscure, e spero di poter continuare a studiarle dopo i G.U.F.O.


Vergil subito dopo le parole di Alexis, prese un taccuino ed una piuma iniziando a prendere appunti segnando attentamente tutto quello che la ragazza aveva fatto intendere di sapere riguardo i vari docenti, selezionando alla voce "Vice Preside" l'appellativo "Ghiaccio puro" e alla voce "Alexis" le voci "Divinazione" e "DCAO". Fatto questo, ripose nuovamente il blocchetto appunti con fare tranquillo, finendo di sorseggiare il suo succo di frutta.
Osservava che anche Alexis sembrava molto svelta a bere, evidentemente le stava piacendo, così per curiosità le chiese se era di suo gradimento e difatti la risposta di lei fu più che affermativa.

Oh... sì, grazie!
Sei stato molto gentile ad averlo condiviso con me.


Macchè, figurati, lo sapevo che te lo avrei offerto, lo stesso discorso di arte divinatoria che ho usato prima per trovare il libro che ti serviva, no? Ricordi? Tutto calcolato!

Un occhiolino verso di lei e nello stesso tempo un'occhiata al libro che le aveva trovato, "piromanzia", l'arte di osservare il destino tra le lingue di una fiamma, sicuramente molto interessante ma non eccessivamente per lui, lui che amava molto di più la praticità, una praticità che però non contemplava affatto i miscugli chimici ed alchemici, cose che invece odiava a morte.
Il tempo scorreva pulito e veloce, ma alla fine per Vergil era sempre così quando si trovava bene e a suo agio con le persone, e Alexis si stava dimostrando una compagnia veramente intelligente ed interessante.

Del tutto diversa dall'altra perfetta, questo è vero, ma ognuna a suo modo ha un suo fascino, una sua scintilla che la rende... speciale... cavoli, menomale che non devo trovarmi a scegliere altrimenti avrei già le mani nei capelli, pf!

Ovviamente quell'affermazione dentro di se nascondeva molte speranze, si, Vergil sapeva bene che provarci con le ragazze era una cosa che gli veniva quasi automatica ma di certo non era così stupido da pretendere di essere l'oggetto di desiderio unico di ogni femmina presente nella scuola.
Uno fra pochi si, quello si, ma non l'unico.
Sorrise ancora, osservandola negli occhi, occhi grigi ed ipnotici, occhi molto calmi e placidi, come le onde del mare durante il tempo nuvoloso, onde del mare però pronte da un momento all'altro a scatenare una tempesta. Vergil si chiese se fosse proprio quello il carattere di Alexis, il carattere di una donna che dimostrava gentilezza e delicatezza fino a quando voleva, ma che sotto sotto era capace di dimostrare come il mare dentro ai suoi occhi si potesse scatenare ed inghiottire anche la più forte, potente e stabile delle navi.
Per appena un solo secondo, il prefetto dei Tassi davanti ad un simile pensiero si sentì molto simile invece, ad una semplice barchetta a vela.

Sei la cosa più innocente, ma potresti far paura con uno sguardo. Bella, molto molto bella...

Allora, perché non mi parli un po' di te, occhi d'argento, a parte ovviamente il flauto traverso! Da dove vieni, che cibi mangi, che musica ascolti oppure chessò, com'è la tua famiglia, tanto per dirne una! Forza racconta, tanto a me è passata la voglia di studiare da almeno venti minuti, cioè da quando ti ho vista. Non so perché, hai un influsso molto positivo su di me, grazie di avermi distolto dallo studio, avrei potuto contrarre la malattia del topo di biblioteca e sarei dovuto rimanere qui per sempre a perseguitare la bibliotecaria in cerca di libri sempre più pesanti ed assurdi con le materie più disparate, come potrò mai ringraziarti?

Prese due sedie vicine disponendole una di fronte all'altra, spostando indietro quella in teoria riservata ad Alexis, con garbo ed educazione, invitandola con un gesto ed uno sguardo da maggiordomo a sedersi, così semmai lei avesse accettato, lui avrebbe fatto lo stesso, posando una gamba sull'altra e le mani conserte dietro la nuca a fissarla in piena posa di relax e tranquillità serena.
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Messaggioda Alexis » 17/01/2012, 0:10

Macchè, figurati, lo sapevo che te lo avrei offerto, lo stesso discorso di arte divinatoria che ho usato prima per trovare il libro che ti serviva, no? Ricordi? Tutto calcolato!

Ah giusto, avevo dimenticato la potenza del tuo Occhio Interiore... perdonami!

Esclamò Alexis con una piccola risata, portandosi una mano davanti alla bocca così da non disturbare eccessivamente le persone presenti all'interno della biblioteca: Vergil era davvero una persona particolare, a prescindere dalla sua Casata di appartenenza, e la ragazza si stupì di quanto trovasse piacevole la sua compagnia.

E' la prima volta che trovo qualcuno in grado di distrarmi dalla Divinazione... dovrei forse preoccuparmene? Sono ancora giovane per interessarmi ai ragazzi, o perlomeno così credevo, però... guardandolo non posso fare a meno di pensare a quanto sia carino. Sarà una cosa naturale?

Si chiese Alexis, poco abituata ad interagire con individui di sesso opposto ed ancor meno a provare attrazione per loro: in fondo però l'età era quella giusta, il periodo dell'adolescenza, e se non altro il ragazzo che aveva di fronte le sembrava una brava persona. In ogni caso, meglio non farsi troppe paranoie prima del tempo: era un tipo simpatico e sembrava trovare la compagnia di Alexis piacevole, per il momento si sarebbe dovuta accontentare di questo.

Allora, perché non mi parli un po' di te, occhi d'argento, a parte ovviamente il flauto traverso! Da dove vieni, che cibi mangi, che musica ascolti oppure chessò, com'è la tua famiglia, tanto per dirne una! Forza racconta, tanto a me è passata la voglia di studiare da almeno venti minuti, cioè da quando ti ho vista. Non so perché, hai un influsso molto positivo su di me, grazie di avermi distolto dallo studio, avrei potuto contrarre la malattia del topo di biblioteca e sarei dovuto rimanere qui per sempre a perseguitare la bibliotecaria in cerca di libri sempre più pesanti ed assurdi con le materie più disparate, come potrò mai ringraziarti?

Ihihihih... beh, potresti sempre offrirmi un altro succo di frutta una volta o l'altra, se ti va...

Ancora una volta la ragazza si trovò a ridacchiare a bassa voce della battuta di lui,facendogli intendere che le avrebbe fatto piacere rivederlo ed accettando poi di sedersi, posando il libro sul tavolo di fronte a loro ed accavallando poi le gambe senza però alcun fine seduttivo: il suo era solo un modo per stare più comoda.

Di me?
Beh, vediamo... da piccola ho vissuto ad Oslo perchè mia madre è nata lì, anche se ammetto che mi sentivo un po' fuori posto, troppo diversa dai bambini con cui andavo a scuola.
Ci siamo trasferiti a Londra solo l'anno scorso per il lavoro come giornalista di mio padre... lui è un inviato della Gazzetta del Profeta ora, e di sicuro non poteva svolgere il suo lavoro in Norvegia, così siamo arrivati qui.


Iniziò a raccontare Alexis, spostandosi i capelli dietro l'orecchio e raccogliendo un po' le idee per decidere che altro dire di sé: fece un piccolo sorriso imbarazzato e poi riprese a parlare.

Mio padre, come avrai capito, è un mago, mentre mia madre è una babbana: ho sempre saputo, fin da quando ero piccola, che dentro di me scorreva del sangue magico, ma non pensavo che sarei davvero entrata ad Hogwarts.
Poi... beh, mi piace un po' tutto a livello alimentare anche se non sono una patita di dolci, però devo ammettere che ho una predilezione per il pesce, salmone e pesce persico prima di tutto. Amo la musica classica, e mi piacciono molto il jazz e il country.


Aggiunse, picchiettandosi il labbro per capire cos'altro dire: per il momento le sembrava di aver dato abbastanza informazioni di sé, al massimo Vergil avrebbe potuto soddisfare la sua curiosità con delle domande dirette.

E di te che mi dici, invece?
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Data Utente Tipo Dado Risultato  
2014-06-03 13:02:48 Jorge d20 8  
2014-06-03 13:02:16 Jorge d20 18  
2014-06-02 17:27:22 Jorge d100 26  
2014-05-25 18:47:16 Jorge d20 19  
2014-05-25 18:46:37 Jorge d20 17  
2013-09-11 16:36:44 Caroline Priscilla d20 19  
2013-07-24 23:33:48 Dylan d20 18  
2013-07-24 23:33:19 Dylan d30 2  
2013-07-13 01:29:40 Dylan d100 3  
2012-12-16 00:58:04 Steve d12 9  
2012-12-16 00:42:15 Steve d20 6  
2012-11-10 22:05:20 Jorge d20 14  
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