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Ingresso Foresta

Messaggioda Simon » 27/10/2011, 14:53

Perso, perso di nuovo, come al solito!

Ecco cosa esclamava il mago camminando nel fitto bosco della Foresta Proibita, si guardava intorno, ma non spaventato, semplicemente demoralizzato.

Tu che ne pensi, Seth?

Chiese infine alla "sua" scimmietta che nel frattempo si trovava sulla sua spalla, con la coda intorno al collo del Neo Professore di Cura delle Creature Magiche, adagiata con delicatezza.
La foresta di giorno non sembrava così paurosa, ma solo una semplice foresta, almeno questo era un pensiero del mago che non faceva altro che camminare in direzioni diverse per trovare il castello.
Sbuffò sonoramente, poggiandosi ad un tronco di chissà quale arbusto, si sistemò l'aderente giacca di pelle ed i pantaloni neri che si era messo proprio in concomitanza con l'assegnazione della sua cattedra.

Devo trovare il modo da uscire da questa foresta

Pensò proprio in quel momendo, ritornando in posizione eretta ed osservando davanti a se con i suoi occhi color del prato, si morse il labbro inferiore ed infine osservò la sua scimmietta del Borneo Meridionale, un piccolo sorriso, una carezza, e poi via, verso quella che sembrava la via giusta...

Immagine

Qualche passo in avanti, attraverso il sottobosco, il rumore degli animali che in quel momento raggiungevano le orecchie dello Scozzese non gli fecero fare altro che ripensare alla sua baita, una mano che strinse la collana sotto la maglietta.

Sai, peccato che tu non l'abbia conosciuta, anzi, mi dispiace proprio, Nyssa può sembrare burbera ma in realtà è buona come il pane!

Cominciò a spiegare al piccolo primate, prima di trovare una piccola luce in lontananza.

Guarda Seth! Forse ci siamo!

ed il passo si velocizzò, la luce divenne sempre più alta, sempre più grande, fin quando non si trovò ad uno spiazzo con davanti il grande castello di Hogwarts, molti ricordi nella sua testa, mentre non fece altro che girarsi verso la scimmia, fare un cenno con la testa.

Questa sarà la nostra nuova casa per i prossimi mesi! Forze dammi la mano!

E strinse la manina della scimmia rimanendo proprio all'entrata della Foresta Proibita, sorridente, e solare come la luce del sole che colpiva lo spiazzo vicino al capanno del guardiacaccia.

Spoiler:
Saana Leyla
Simon
 
 

Messaggioda Saana Leyla » 27/10/2011, 15:24

La luce quel giorno era un po' troppo forte per la giovane Saana. Quella mattina si era svegliata con il piede storto, l'umore velato da un sottile strato di cinismo che si andava ad accumulare a quello che già possedeva per natura. Strinse i lacci degli stivali di camoscio e si alzò in piedi, lo specchio di fronte a sé. La pelle pallida del viso risaltava su quell'abbigliamento scuro, la camicia nera a sfiorargli le ginocchia, le gambe color neve magre ma muscolose che spiccavano tra le pieghe. Prese il suo giaccone di pelle e lo infilò, tirando su il cappuccio e afferrando la bacchetta. Quel giorno aveva un immenso bisogno di sfogarsi, e una camminata nei pressi della Foresta era quel che faceva al caso suo. Col medaglione dorato al collo Saana uscì dalla sua sua stanza privata seguita dalla sua Bastet.

Che ne dici raggio di sole, mi accompagni?

La gatta la guardò con vago interesse, molto probabilmente pensando più a cosa cacciare che ad accompagnare la sua padrona. Saana si incamminò verso l'esterno del castello, le mani dentro le tasche a prendere freddo. uscita fuori la luce l'abbagliò in tutta la sua interezza, ma protetta dal cappotto non ci fece tanto caso. Bastet fedele al suo fianco, Saana si avvicinò all'ingresso della foresta e scrutò il suo interno, assorta in mille pensieri. Ma a quanto pareva non era la sola che quel giorno voleva farsi una sana camminata in solitudine. Una figura maschile era ai piedi della foresta, accompagnata da una scimmietta alquanto strana e con un aria decisamente sollevata, come se in quel momento un grosso peso fosse stato tolto dal suo petto. Saana si fece ancora più vicina e lo guardò di sbieco dall'ombra del cappuccio di pelle. Era Simon, insegnante di Cura delle Creature Magiche arrivato come lei per il primo anno ad Hogwarts. L'aspetto era quello di un giovane uomo incerto, titubante, nei suoi occhi si notava una certa insicurezza. Saana si scrollò dalla mente quell'immagine e si avvicinò maggiormente, accanto la gatta che le si strusciava intorno.

Salve. Posso esserle d'aiuto?

Il suo tono era fintamente educato, poiché non voleva far uscire, almeno non per il momento, il suo temperamento decisamente troppo aggressivo. Gli occhi dorati si scagliarono contro di lui, il cappuccio finalmente abbassato e i capelli corvini al vento. la mano sfiorava i suoi riccioli, lo sguardo era più penetrante che mai.

Immagine


Saana stava aspettando una risposta, mentre Bastet si inoltrò nella foresta in cerca di cibo.
Saana Leyla
 
 

Messaggioda Simon » 30/10/2011, 14:44

Il sole era alto, la brezza che colpiva il suo viso, non si accorse dell'arrivo dell'Egiziana in quel preciso istante, intento a festeggiare con la sua scimmia finalmente il suo arrivo alla Scuola, annuì a qualcosa, forse a qualche parola nel vento mentre osservava ora il castello in lontananza, le mani che andarono nelle tasche dei Jeans, i capelli che danzavano al vento un momento di vera pace fino a quando non sentì quella voce.

Salve. Posso esserle d'aiuto?

Sgranò gli occhi di colpo girandosi di scatto ed osservano Saana Leyla dalla testa ai piedi ed umettandosi le labbra, tolse subito le mani dalla tasca e fece un attimo un passo indietro...

"Una donna! la prima persona che incontro qui! che devo fare? No Simon, non è il momento di sembrare titubante, forza, guardala negli occhi!"

Forse ancora troppo difficile per lo scozzese, tentennante nei movimenti mentre provò a schiarirsi la gola, Seth che nel frattempo osservava la gatta scattare nella foresta fissa ora la riccia, in realtà curioso di quella figura.

Salve...no...non si preoccupi! Ora che sono arrivato qui tutto dovrebbe essere più semplice!

Le disse infine abbozzando un simil sorriso, un respiro profondo tornando verso il castello, i suoi occhi verde preato, chiari contro la luce del sole fissi su quell'edificio

Finalmente sono arrivato...

Quasi sussurando lo scozzese, un brivido dietro la schiena e la mano subito a correre a Nyssa sotto la maglia, un attimo in silenzio, guardando di sottecchi la futura collega, che nel frattempo era rimasta in quella posizione.

"é ancora qui? Dai non fare il maleducato! Presentati almeno no?"

Tossì prima di rigirarsi verso la donna, mostrando di nuovo quel debole sorriso.

Ehm, mi spiace di essere stato maleducato, il mio nome è...si...beh Simon...Simon McDullan, insegnate di Cura delle Creature Magiche

si presentò così il non più giovane mago affibbiandosi di già quel nominativo di professore, poi un attimo di silenzio attendendo la risposta della compagna di dialogo...

"Sicuro di volerti presentare così? Magari non era il caso no, Testa d'uovo? Ma ormai hai fatto il danno"
Simon
 
 

Messaggioda Saana Leyla » 31/10/2011, 15:11

Immagine


Saana era ancora in piedi davanti all'entrata della Foresta Nera e si accorse di quanto quel giovane fosse in estrema difficoltà. Impacciato, in evidente imbarazzo. Possibile che la sua figura facesse davvero quell'effetto? O era un problema derivante dall'insicurezza di lui? Saana lo guardò aspettando la sua risposta. Ed eccolo che finalmente, tolte le mani dai jeans usurati dai rovi della Foresta, si decise a rivolgerle parola.

Salve...no...non si preoccupi! Ora che sono arrivato qui tutto dovrebbe essere più semplice! Finalmente sono arrivato...

Lo sguardo di lui si spostò da lei al Castello, e di nuovo su di lei. Quello spostamento la irritò e non poco. Scosse i capelli e se li legò, alzando nuovamente il cappuccio sulla testa. Scosse il capo sgarbatamente, ma d'altronde di lei non si poteva certo dire che fosse una persona garbata e gentile. Finalmente decise di rispondere a quell'uomo e alla sua scimmia.

Immagine


Comprendo...bhè, perdersi nella Foresta è più facile di quanto sembri, ma se si conosce bene il metodo giusto per orientarsi tra felci e piante la strada si trova sempre...

Il suo cinismo e la sua acidità erano imperturbabili. Poco dopo anche il ragazzo parlò, scandendo non molto bene le parole e agitandosi, come se si trovasse di fronte ad una stupida regina babbana e lui fosse il ciambellano di corte.

Ehm, mi spiace di essere stato maleducato, il mio nome è...si...beh Simon...Simon McDullan, insegnate di Cura delle Creature Magiche

Saana alzò gli occhi al cielo. Simon McDullan. E quello era un insegnante del corpo docenti di Hogwarts? Dio, li scelgono sempre della peggior specie, pensò la giovane donna. Come avrebbe fatto a rapportarsi con i propri studenti se ogni volta che apriva bocca balbettava? Saana aspettò qualche secondo, tempo di vedere Bastet tornare dalla Foresta e si rivolse all'uomo che le si trovava di fronte.

Saana Leyla Ayed, insegnante di Antiche Rune all'interno della scuola. Certo che avete proprio uno strano animale da compagnia...dove lo avete trovato? In un circo?

La donna si accorse di essere stata palesemente maleducata, ma poco importava. Di certo quello non era il tipo di uomo con cui avrebbe stretto rapporto. Se mai avesse deciso di stringere rapporto con qualcuno, lì dentro.
Saana Leyla
 
 

Messaggioda Simon » 02/11/2011, 12:22

lo sguardo di lui tornò verso il castello di nuovo, annuendo alle parole della collega, aveva un brutto presentimento, ma forse era solo una sua sensazione, Seth non staccava gli occhi da Bastet, sembrava impaurito e stizzito da quella figura felina. Simon se ne accorse e girò di scatto lo sguardo verso il primate, si morse il labbro inferiore e poi fece un cenno di diniego con la testa.

Non ci pensare neanche Seth, non è un pericolo.

Sussurrò quasi al suo animale, mentre anche lui in quel momento si mise ad osservare la gatta della Professoressa, tornò infine con le mani in tasca ascoltando le sue parole, distogliendo varie volte lo sguardo.

Comprendo...bhè, perdersi nella Foresta è più facile di quanto sembri, ma se si conosce bene il metodo giusto per orientarsi tra felci e piante la strada si trova sempre...

Non capì subito la punta di cinismo e rispose cortesemente alla Donna mostrandole un debole sorriso, chinò la testa di lato e prese fiato.

Ha ragione...anche se, forse...e dico forse, il problema è che sono abituato alle foreste di Stonehenge, dovrei abituarmi a quelle di qui...

Spiegò tranquillamente il mago alla collega osservando di tanto in tanto la sua scimmietta per stare attento ad ogni sua mossa, visto il suo temperamento. Purtroppo era abbastanza irascibile con gli altri esseri umani ed animali per via del suo passato.

Saana Leyla Ayed, insegnante di Antiche Rune all'interno della scuola.

Poi la Donna parlò di nuovo, presentandosi inarcò un sopracciglio umettandosi le labbra ed annuendo, sgranò gli occhi quando Realizzò che si trovava di fronte ad una collega e deglutì sonoramente, si mise una mano in dietro la nuca visibilmente imbarazzato.

"Ecco, è una professoressa! Hai visto che figura che hai fatto? Non ci posso credere! Cominciamo bene la giornata!"

Pensò di contrasto alle parole della donna, un attimo di silenzio, cercando di trovare le parole giuste da dire in quel preciso istante, ma non gli venivano, guardò un attimo la scimmia che subito spostò lo sguardo nella direzione opposta.

"Traditore!"

Gli urlò con la testa, nei suoi pensieri, adirato per quella mancanza di supporto in quel preciso istante, tolse l'altra mano dalla tasca, cercando di alzare lo sguardo verso di lei

Ah! una docente! Piacere di fare...la sua conoscenza!

Cercò di riscattarsi da quella situazione di stallo, ma invano, visto che non riuscì a spiccicare altra parola se non quelle, per fortuna che lei fece anche una domanda al nostro professore di Cura delle Creature Magiche.

Certo che avete proprio uno strano animale da compagnia...dove lo avete trovato? In un circo?

Rimase impietrito da quella domanda, ma il cambiamento si poteva riscontrare nello suo sguardo, più sereno adesso, quasi sollevato.

Seth? Ah si, in un circo ha proprio ragione! Sa, quando stavo viaggiando per il mondo, mi sono ritrovato in Russia, vicino Mosca...avevo appena calmato una dozzina di berretti rossi e mi stavo dirigendo verso l'areoporto, perchè a me piace volare con le teconologie babbane, ed appena arrivato e uscito dal taxi, vidi diversi camion di un certo Circo di cui non ricordo il nome adesso...

Gesticolava mentre parlava lo Scozzese, guardando di tanto in tanto la sua scimmietta che sembrava quasi annuire.

...Tra le gabbie notai anche lui, era da solo, fermo con la testa tra le sbarre, sentii il suo dolore, la sua rabbia...non potevo lasciarlo lì da solo, allora di nascosto aprii la gabbia con la mia bacchetta e lo feci uscire, solo che da quel momento non ha fatto altro che seguirmi!

Concluse la sua storia facendo una carezza sotto il mento della scimmia Cappuccino ed aspettando qualche parola dell'interlocutrice davanti a lui.

Spoiler:
Saana Leyla
Simon
 
 

Messaggioda Ferdy » 14/12/2011, 19:25

Che fare in quella mattinata? Niente lezioni, niente di niente. Ferdy camminava nel mezzo della distesa di prato che accerchiava il castello di Hogwarts, il quale sormontava su un cumulo di rocce, imponente, e visto dal punto esatto in cui stava il corvo sembrava quasi cadergli addosso.
Era sovrappensiero, si poteva notare benissimo, a primo impatto, guardando il volto abbassato come per guardare come stessero le scarpe e gli occhi in un espressione vuota. Molte volte capitava di "imbambolarsi" nel vuoto, senza pensare al nulla, trovando una pace interiore che interrompeva involontariamente, questa quasi lo guidava.
E continuando a camminare così ti perdi, caro Ferdy, tanto per rimare un po.

Dove diavolo sono finito ora!?

Eppure non sembrava avesse camminato tanto. Era un danno per la natura, era inutile.
Era nella Foresta Proibita, questo lo sapeva, ma esattamente!? Si era inoltrato lì senza accorgersene, ma non doveva essere andato molto avanti, gli alberi erano abbastanza lontani fra loro, ne centro erano molto più uniti.
Improvvisamente cominciò ad osservare le piante intorno a lui, tutti sapevano che per orientarsi in quel genere di posti occorreva semplicemente vedere come crescevano le piante, ma evidentemente non tutti, una abbastanza conosciuta, l'altra meno.
Non ci volle molto a capire a chi appartenessero: Saana Leyla e un altro tizio erano intenti a conversare, e il ragazzo sembrava essersi perso...

Oh! Saana una serpe brillante come te dovrebbe sapere che per orientarsi nella foresta basta osservare la crescita delle piante! ... Scusami! Tanto piacere, Ferdy Stone!

Disse infine porgendo la mano al ragazzo, e gettando un sorrisino malizioso all'altra.

Spoiler:
Simon, Saana Leyla
Ferdy
 
 

Messaggioda Saana Leyla » 14/12/2011, 20:21

L'uomo sembrava abbastanza tranquillo ora che sembrava aver trovato qualcuno che lo aiutasse. La scimmietta al suo fianco sembrava irritata dalla presenza di Bastet, ma subito lui sembrò tranquillizzarla con una semplice frase.

Non ci pensare neanche Seth, non è un pericolo.

Saana tamburellava il piede nervosa sul terreno umido, guardando l'uomo e cercando di capire quanto del suo cinismo fosse trasparito pronunciando quelle poche frasi. Fortunatamente lui sembrava essere abbastanza imbambolato dalla sua figura per accorgersene, e lo sguardo di lei si rasserenò alquanto quando lui finalmente decise di rispondere alle sue affermazioni.

Ha ragione...anche se, forse...e dico forse, il problema è che sono abituato alle foreste di Stonehenge, dovrei abituarmi a quelle di qui...

Un sorrisetto spuntò tra le labbra divertite di Saana. E così era abituato alle foreste di Stonehenge...immediatamente dopo che la sua mente venne attraversata da quel pensiero lui continuò a parlare, rispondendo stranamente alla sua ironica domanda sul primate.

Seth? Ah si, in un circo ha proprio ragione! Sa, quando stavo viaggiando per il mondo, mi sono ritrovato in Russia, vicino Mosca...avevo appena calmato una dozzina di berretti rossi e mi stavo dirigendo verso l'areoporto, perchè a me piace volare con le teconologie babbane, ed appena arrivato e uscito dal taxi, vidi diversi camion di un certo Circo di cui non ricordo il nome adesso...Tra le gabbie notai anche lui, era da solo, fermo con la testa tra le sbarre, sentii il suo dolore, la sua rabbia...non potevo lasciarlo lì da solo, allora di nascosto aprii la gabbia con la mia bacchetta e lo feci uscire, solo che da quel momento non ha fatto altro che seguirmi!

Saana annuì quasi scoppiando a ridere. Doveva essere proprio incredibilmente stupido per averle dato quella spiegazione e per non aver capito l'ironia della sua voce. Ma il suo sorriso venne spento dall'arrivo di una figura che avrebbe voluto far sparire dalla faccia della Terra. Ferdy Stone. Nemmeno il tempo di voltarsi e già quello le stava parlando.

Oh! Saana una serpe brillante come te dovrebbe sapere che per orientarsi nella foresta basta osservare la crescita delle piante! ... Scusami! Tanto piacere, Ferdy Stone!

Lo sguardo di Saana mutò da divertito a furioso, i muscoli le si contrassero fin quasi a far apparire che la sua mandibola e tutti i muscoli del viso avessero avuto una paresi. Immediatamente lo incenerì con gli occhi e gli rispose, evitando di estrarre la bacchetta e di ucciderlo.

Non sono io ad essermi persa, razza di piccola canaglia. So benissimo come orientarmi da queste parti. Tu piuttosto, hai ritrovato gli ultimi neuroni del tuo cervello? Se vuoi una notizia in anteprima sembra che i loro cadaveri siano stati trovati nel cuore della Foresta Nera...se vuoi omaggiarli con un ultimo saluto perché non ti addentri anche tu tra gli alberi, potresti farti nuovi amici, visto che qui l'unico amico che hai è il tuo ego spudorato.

E detto questo Saana prese in braccio la sua dolce Bastet, accarezzandola.

Se ti becco per i corridoi puoi star certo che vivo non ci rimani, razza di cafone balordo.

Spoiler:
Simon,
Ferdy
Saana Leyla
 
 

Messaggioda Ferdy » 07/01/2012, 15:33

Non sono io ad essermi persa, razza di piccola canaglia. So benissimo come orientarmi da queste parti. Tu piuttosto, hai ritrovato gli ultimi neuroni del tuo cervello? Se vuoi una notizia in anteprima sembra che i loro cadaveri siano stati trovati nel cuore della Foresta Nera...se vuoi omaggiarli con un ultimo saluto perché non ti addentri anche tu tra gli alberi, potresti farti nuovi amici, visto che qui l'unico amico che hai è il tuo ego spudorato.

Bhe, non c'è che dire: permalosa la ragazza! Quello che lei non aveva mai capito di tutta quel loro rapporto era il fatto che lui la stuzzicava perché aveva imparato a conoscerla; lui non provava odio verso la serpina, oddio, non era senza cuore, ma era solo il suo gioco, aveva capito che stuzzicarla la faceva infuriare, tutto qui, nè amore e nè odio.
Alla risposta della ragazza sbottò in una risatina incontrollata, divertita; l'ambiente circostante quasi avvertiva l'elettricità nell'aria, più da parte di lei che sua, tanto che le chiome degli alti alberi dominanti cominciarono a muoversi e gli uccelli presero sbatacchiare le ali da un albero a un altro, per poi fermarsi e osservarli discutere. Il ragazzo di cui non conosceva ancora il nome osservava la scena in silenzio, ma non dava l'aria di uno molto sveglio, sembrava Confuso, o era semplicemente il suo essere.
Le radici degli alberi che fuoriuscivano dal terreno, andando a creare una specie di piccoli cunicoli, facevano da ingresso ad alcuni ragni o insetti, difficili da distinguere. Il sole sembrò sparire dietro una nuvola, tanto che Stone alzò lo sguardo e si dovette ricredere. I Dissennatori?! No, mancavano solo quelli; nonostante quelle impressioni era stranamente sereno, cosa insolita, in quanto per ogni piccolo sbalzamento il panico lo assaliva: non era codardo, ma semplicemente cauto.

Suvvia! Come ci agitiamo! Non vorremo fare brutta impressione sul nostro amico, qui. - alzò la mano, in riferimento al ragazzo di fronte a sè. La mia era una semplice indicazione, non c'è bisogno di alterarsi tanto!

Le sue parole erano piene di sarcasmo, inconfondibile sarcasmo; naturalmente il suo era un falso gioco: in tal modo avrebbe fatto parere scortese Saana, che nel frattempo capiva cosa intendesse lui, e avrebbe fatto sembrare se stesso il gentile, non c'era che dire: una serpe con le ali!

Spoiler:
Simon, Saana Leyla
Ferdy
 
 

Messaggioda Tisifone » 13/02/2012, 19:46

[Sabato ore 21 - Punizione di Adam]

[Alloggio Professoressa Samyliak]


La settimana passata era stata particolarmente pesante per Tisifone. Aveva avuto lezione praticamente ogni giorno sia la mattina che il pomeriggio, aveva dovuto dare ripetizione, non senza una punta di soddisfazione, ad alcuni ragazzi del quinto già preoccupati per i G.U.F.O. e i Grifi erano stati più turbolenti del solito. Per questi motivi aveva atteso l'arrivo del weekend con la stessa trepidazione di quando era studentessa, fantasticando forse in maniera alquanto infantile su come passare quei due giorni. L'unica cosa certa era che non voleva assolutamente pensare allo strano comportamento dei suoi padrini, alle ricerche infruttuose in Biblioteca o a studenti petulanti.

Beato Salazar, la punizione!


Esclamò Tisifone approfittando della solitudine della sua camera per darsi una poco elegante manata sulla fronte. E pensare che per evitare la confusione aveva preferito cucinarsi qualcosa negli alloggi dei docenti invece che godersi i pasti cucinati dagli elfi domestici.

La prossima volta ci penserò due volte prima di dare una punizione a qualcuno.

Appuntato quel promemoria, la donna si avvolse intorno al suo mantello pesante blu notte, mise in tasca una lanterna rimpicciolita, fece accomodare Idra sulle sue spalle e uscì dai suoi alloggi.

[Ingresso Foresta Nera]


Complimenti per la puntualità Signorino Malvoides. Non vedeva l'ora di iniziare questa fantastica avventura?

Chiese con tono ironico Tisifone, spezzando il silenzio che era calato tra loro dopo il canonico saluto educato che l'alunno aveva biascicato a mezza bocca quando si erano incontrati nell'atrio. Adesso stavano camminando verso il cuore della Foresta Proibita, il cammino illuminato dalla lanterna che, tornata alla sua dimensione originale, levitava davanti a loro.

Spero che in quella borsa che si trascina dietro vi abbia riposto i barattoli che le avevo chiesto di portare.

Disse poi, indicando con un cenno della testa alla borsa che Adam aveva con sè. Quella sera Tisifone aveva i capelli raccolti in due lunghe trecce nere mentre la frangetta le metteva in evidenza i penetranti occhi blu con cui osservava lo studente che camminava dietro di lei. Non riusciva a comprendere se il modo in cui camminava dipendeva dal peso della borsa o dalla scarsa voglia del ragazzo di essere lì. Il mantello invece era così lungo da lasciare scoperto solo l'orlo del vestito di un rosso fuoco e gli stivali neri con il tacco alto.

E mi raccomando cerchi di rimanere sempre al mio fianco o almeno in un posto dove la possa vedere sempre. La Foresta Proibita non è un buon posto in cui perdersi di notte.

Aggiunse poi fermandosi per aspettare che Adam la raggiungesse.
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Messaggioda Adam » 15/02/2012, 19:14

Uffa!

Adam non aveva nessuna intenzione di subire quella noiossissima punizione, e tanto meno voleva riincontrare la professoressa Tisifone, ma quel professore storpio di cura delle creature magiche, rinominato come Simon il parla-ai -babbuini, lo aveva costretto.

Odio quel tizio! Ma che caposcuola è?

E risalendo a passo lento le scale per andare nell'atrio, al piano superiore della sua stupida Sala comune, il finto-tasso sbuffava animatamente. Il pesante cappotto nero da babbano sostituiva l'inutile mantello di Hogwarts che non ti copriva dal freddo nemmeno in estate (cioè quando il freddo non c'è). Le mani coperte da guanti grigi erano nelle tasche del suo cappotto. Quel seminterrato era tanto freddo quanto umido e Adam, freddoloso com'era, lo trovava insopportabile. Una sciarpa dello stesso colore dei guanti si avvolgeva intonto al suo collo mentre le sue costossissime scarpe da ginnastica babbane si preparavano ad infangarsi nel terriccio umido della foresta proibita.

Come al solito arrivò in orario e poco dopo arrivò anche la professoressa con il solito serpente inquietante sulla spalla.

Complimenti per la puntualità Signorino Malvoides. Non vedeva l'ora di iniziare questa fantastica avventura?

Ringrazi il cielo che sono venuto.

Pensò scontroso il ragazzino. Mentre si avvicinavano nella foresta camminando nello schifossissimo fango di Hogwarts, la professoressa parlò di nuovo, ma Adam non aveva nessuna intenzione di proferir parola.

Spero che in quella borsa che si trascina dietro vi abbia riposto i barattoli che le avevo chiesto di portare.

Scherza vero?

Adam la guardò a bocca aperta. Quella tizia voleva mettere dei sudici barattoli nella sua borsa super costosa? Solo perchè si divertiva a portare un serpente vivo come foulard non voleva dire che era le regina della moda. Secondo quale criterio viveva quella donna?? Quella che Adam si portava dietro non era una borsa da attrezzi, non ci avrebbe mai messo barattoli! Quella borsa conteneva solo i suoi oggetti indispensabili.

Al pensiero di barattoli nella sua preziosa borsa, Adam quasi si sentì male e rimanendo inditro provocò una puntalizzazione della professoressa Tisifone.

E mi raccomando cerchi di rimanere sempre al mio fianco o almeno in un posto dove la possa vedere sempre. La Foresta Proibita non è un buon posto in cui perdersi di notte.

E allora che cacchio ci facciamo qui?!

Pensò giustamente il ragazzo. Non potevano andarci di pomeriggio o di mattina nella foresta? Perchè proprio di notte? Bhò, Hogwarts è strana...
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