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da Tisifone » 04/05/2014, 21:57
Era entrata negli alloggi privati della cugina, aveva bloccato la porta, insonorizzato la stanza,rifiutato la poltrona e poi aveva mandato ai Vermicoli tutto il suo autocontrollo e sangue freddo dopo neanche la prima frase, lasciandosi soverchiare dalle migliaia di emozioni che in quel momento turbinavano dentro di lei. Avrebbe dovuto essere grata al suo Dono che la rendeva allo stesso tempo portatrice di sventura e di speranza ma purtroppo mentre descriveva a grandi linee – perché scendere nei dettagli sarebbe stato troppo crudele – ciò che il Fato aveva in serbo per la sua ex studentessa impertinente che Monique aveva imparato ad apprezzare e amare al pari di una figlia il suo cervello iperaffaticato riusciva a concentrarsi su un’unica cosa. Il dolore. Il dolore che stava (in)volontariamente arrecando al sangue del suo sangue, quello stesso sangue che le era restata accanto sempre, in qualsiasi circostanza, fin dal momento in cui avevano scoperto il loro legame. Era per quel motivo per cui non riusciva a guardare in faccia la francese mentre balbettava la sua visione e lacrime silenziose offuscavano la sua vista a volte fin troppo nitida. Il silenzio che seguì la sua dichiarazione fu, paradossalmente, per Tisifone una sorta di balsamo per i suoi nervi scossi, la quiete razionale e gelida di cui aveva bisogno per mettere da parte il dolore sordo che aveva letto negli occhi di Seal e che aveva finito per fare proprio e recuperare la propria concentrazione. Così mentre Monique cercava in se stessa la forza per mantenere la lucidità, Tisifone andava alla ricerca della propria, inspirando profondamente e rilasciando l’aria lentamente per frenare i battiti del proprio cuore, le membra che andavano piano piano rilassandosi e con essa la presa sulla spalliera della poltrona.
Non c'è nulla di cui tu debba dispiacerti, Tissy – quando la francese si volse verso di lei il viso della Divinante era molto più simile alla maschera di freddezza che era solita esibire fatta eccezione per la luce di preoccupazione che le illuminava gli occhi arrossati, indice che era tornata in sè - Ciò che Aryanne farà non dipenderà certo da te, e con la tua visione siamo in tempo per aiutarla. Possiamo farle evitare la missione che dovrebbe accettare in quel periodo, ad esempio, o trovare un modo per proteggerla... hai visto altro? Sai cosa l'ha colpita, o se esiste un qualche rimedio?
Non sono certa che sarà ferita durante una missione – iniziò a dire con un tono fermo e pacato, privo di alcuna emozione per evitare di essere soverchiata nuovamente da esse – Asher parlava di una esplosione – e considerato che sarebbe stata ricoverata al San Mungo era ovvio che il Medimago affidato al suo caso sarebbe stato il padrino di Tisifone – quindi potrebbe anche trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato…
Espresse quel commento con aria titubante completamente diversa da quella sicura usata precedente come se tentasse di separare cioè che sapeva da cioè che presupponeva modulando di volta in volta il tono della voce. Per quel che ne sapeva lei gli attentati nel Mondo Magico non erano così diffusi come in quello Babbano ma ciò non voleva dire che non accadessero o che non sarebbero potuti accadere. I gesti folli compiuti per delle assurde giuste cause proliferavano in entrambi i mondi indistintamente e l’incidente che era accaduto al campo da Quidditch alla fine dell’anno ne era la prova.
Le ferite che riporterà saranno incurabili – continuò senza all’apparenza preoccuparsi dell’eventuale disperazione che quell’affermazione avrebbe generato nella cugina perché adesso che era più lucida la speranza rappresentata dal resto della visione pulsava come cosa viva dentro di lei – ma in compenso esiste un composto che se assunto prima dell’evento la farà uscire illesa o quasi dall’esplosione.
Non c’era traccia di esultanza nella sua voce ma un piccolo sorriso, il primo da quando aveva lasciato le Serre la sera prima, comparve sul suo volto tirato che scomparve quasi subito vedendo come la reazione di Monique a quella notizia non fosse esattamente quella che si aspettava.
Mi fido di te, Tissy, perciò sappi che quello che sto per dirti non dovrà uscire da questa stanza, chiaro? Non dovrai farne parola con nessuno, in nessun caso e per nessun motivo.
Odio dover tenere dei segreti con Noah ma se credi sia necessario…
Non concluse la frase perché non ce ne sarebbe stato alcun bisogno. La fiducia tra le due donne era reciproca, lei stessa le aveva affidato il segreto più importante della propria vita – quello stesso segreto che le aveva condotte in quella stanza in quel momento – e non avrebbe tradito quella fiducia per alcun motivo al mondo, anche se quello avesse significato celare qualcosa al proprio compagno. Lei avrebbe semplicemente preso l’informazione che le stava per essere rivelata e rinchiusa in uno dei cassetti più remoti della sua coscienza e l’avrebbe lasciata lì in attesa di poter essere rivelata o in alternativa per sempre.
... Aryanne non è solo la figliastra di Sandyon. – inclinò la testa e aggrottò le sopracciglia facendo un passo in avanti in modo da trovarsi adesso al fianco della poltrona - Recentemente abbiamo scoperto che la madre, Roberta, in passato è stata a letto con lui sotto Polisucco per riuscire a rimanere incinta... la bambina sarebbe dovuto morire, ma grazie a vitamine integrative non solo le è stata salvata la vita, ma ha subìto una crescita esponenziale che l'ha portata a dimostrare 11/12 anni nella metà del tempo: Roberta e suo marito hanno sistemato tutto affinché la bambina, per il Ministero, avesse effettivamente quell'età e potesse entrare ad Hogwarts, e naturalmente l'hanno cresciuta come fosse figlia di Giovanni... ma non è così.
Polisucco. Vitamine integrative magiche. Intrallazzi politici per ingannare il Ministero e frequentare Hogwarts esattamente nel periodo in cui Vastnor vi aveva accettato una cattedra. Quanto fitta era la trama che il Fato aveva tessuto intorno a Sandyon e ad Aryanne per poterli portare esattamente lì a Hogwarts anni addietro in modo che potessero avvicinarsi e conoscersi senza alcuna pressione esterna, così, solo perché sentivano di doverlo fare? Era quello allora ciò che veniva definito “amore filiale”? Qualcosa di così radicalmente innato in ogni individuo da fregarsene di tutto e pretendere di essere ascoltato e assecondato a ogni costo? Tornata a essere fredda e razionale, la mente di Tisifone [Elaborazione/15] aveva ripreso a lavorare a pieno regime, incastrando a dovere i pezzi di quell’assurdo puzzle babbano che la VicePreside le stava fornendo. Metabolizzare quelle informazioni, invece, era decisamente molto più difficile soprattutto perché gravava la sua visione di un peso ulteriore che le due donne avrebbero dovuto sostenere.
Mi stai dicendo che…
Aryanne è la figlia biologica di Sandyon. Il che significa che se non trovo un modo per salvarle la vita, non riuscirò mai più a guardare mio marito in faccia.
Un altro passo in avanti e uno di lato. Così Tisifone si lasciò cadere sulla poltrona un attimo prima che il suo corpo decidesse che lo stress a cui lo stava sottoponendo fosse eccessivo e ordinasse alle sue gambe di andare in sciopero. Tecnicamente quella notizia non cambiava granchè le cose, si trovavano sempre nella condizione di dover salvare il futuro di una persona, ma personalmente, emotivamente, il fallimento diventava assolutamente una opzione non praticabile.
Non dobbiamo trovare un modo ma una persona – e il plurale era d’obbligo perché non l’avrebbe mai lasciata da sola ad affrontare quella situazione – o al massimo tre, tre luminari in Erbologia, Alchimia e Pozioni in grado di preparare con la migliore attenzione possibile un composto che si chiama Elisir dell’Immunità. Ho già chiesto a Demetri, ovviamente senza entrare nei dettagli – non voleva scoprire che, sapendo per chi dovesse servire l’Elisir, il padrino si sarebbe o meno rifiutato di trovare le risposte che le servivano – non ne sa molto ma si informava – da chi non lo sapeva né le interessava. Quello era uno di quei casi in cui il fine giustificava di gran lunga i mezzi - Tu hai un’idea di chi possiamo interpellare?
Lei di suo l’aveva ma non voleva influenzare in alcun modo la risposta dell’altra.
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da Monique » 04/05/2014, 22:45
Non sono certa che sarà ferita durante una missione. Asher parlava di una esplosione, quindi potrebbe anche trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato…
Il che rende ancora più preoccupante la tua visione.
Perché un conto era tenerla lontana da una missione, un conto era tenerla chiusa in casa per un mese di fila così da evitare qualsiasi possibile incidente: non avrebbero potuto farlo a meno di non rivelare ad Aryanne la verità, ed era una cosa che Monique non avrebbe voluto fare... non perché non credesse che l'italiana potesse sopportare una rivelazione simile, ma perché considerando quante ne aveva già passate, onestamente preferiva evitarle l'ennesima confessione scioccante di fila.
Le ferite che riporterà saranno incurabili, ma in compenso esiste un composto che se assunto prima dell’evento la farà uscire illesa o quasi dall’esplosione.
Quindi c'era effettivamente un composto, una pozione, un decotto, un qualcosa che avrebbe potuto impedire alla visione di Tisifone di verificarsi... questo portò Monique ad annuire, pensierosa e non esattamente felice: naturalmente era contenta di sapere che ci fosse una speranza, ma aveva come la sensazione che qualsiasi cosa fosse non sarebbe stata semplice da trovare, ed in più non avevano certo tutto il tempo del mondo per venirne in possesso. Tuttavia, c'era un ulteriore motivo per cui la francese sentiva il bisogno di salvare Aryanne con ogni mezzo a sua disposizione, un motivo che forse alcuni non avrebbero capito, ma che per lei le cose le cambiava, eccome se le cambiava: dopo aver fatto promettere a Tisifone che non avrebbe aperto bocca, nemmeno con Noah o coi padrini, Monique rivelò alla cugina quale fosse il vero legame tra l'italiana e Sandyon, un legame non solo voluto dalla legge... ma anche dal sangue. Era sicura che, in quanto donna, probabilmente la Divinante avrebbe compreso quale fosse per Monique la differenza tra la condizione precedente e quella attuale della coppia padre-figlia, ed era felice che così fosse perché, se non altro, ora la donna sarebbe stata ancora più determinata nell'aiutare la Vice Preside a trovare un rimedio il più velocemente possibile. Lasciò che si sedesse e la imitò a sua volta, ritornando dunque comoda sulla poltrona accanto al camino e a Fire, che ancora sonnecchiava beato ignaro di quanto stesse accadendo.
Non dobbiamo trovare un modo ma una persona... o al massimo tre, tre luminari in Erbologia, Alchimia e Pozioni in grado di preparare con la migliore attenzione possibile un composto che si chiama Elisir dell’Immunità. Ho già chiesto a Demetri, ovviamente senza entrare nei dettagli, non ne sa molto ma si informava. Tu hai un’idea di chi possiamo interpellare?
Onestamente mi vengono in mente solo due persone... la prima è Lindë Vilvarin: è un genio nel suo campo, e comunque non escludo che possa conoscere qualcuno che sia abbastanza talentuoso da poterci aiutare.
Rispose subito, prendendosi invece un secondo o due di tempo prima di pronunciare il secondo nome, esponenzialmente più difficile rispetto al primo per motivi che Tisifone, appena sentito chi Monique avesse in mente, di sicuro avrebbe capito.
... la seconda persona, per quanto vorrei evitarlo, è proprio Sandyon. Primo perché conosce moltissime persone, e forse può arrivare a qualcuno in grado di ricreare questo Elisir... e secondo, perché non so cosa mi farebbe se gli tenessi nascosta una cosa tanto importante.
Si passò una mano sul viso, mordendosi le labbra, poi sospirò nuovamente ed alzò gli occhi sulla cugina.
Tu che ne pensi? - le domandò subito, prima di aggiungere - Dobbiamo darci da fare comunque, non c'è tempo da perdere. Parlerò io stessa con Lindë questa sera prima di cena, e con Sandyon dopo aver consumato il pasto in Sala Grande... inoltre chiederò sia a Veronique che a Celine se hanno conoscenze di Erbologi, Pozionisti o Alchimisti che possano aiutarci, senza ovviamente entrare nei dettagli della questione: dobbiamo vagliare ogni alternativa, e più siamo meglio è.
Avevano un piano d'attacco, insomma. Dovevano solo metterlo in pratica.
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da Tisifone » 05/05/2014, 18:37
Sapeva che sarebbe stato difficile confidare a Monique il contenuto della sua visione - e infatti fu soprafatta dalle proprie emozioni, arrivando persino a versare alcune lacrime silenziose mentre parlava - perchè aveva visto come in quei mesi la cugina si fosse affezionata all'ex Ricciardi come se fosse davvero figlia sua. Quello che non poteva sapere - perchè il suo Dono non la rendeva onnisciente - era che la giovane Mercenaria, in realtà, fosse la figlia biologica di Vastnor e quindi la VicePreside avesse un motivo in più per desiderare di modificare il futuro, fosse anche segregare in casa la ragazza per tutto il mese di Luglio. Pur non avendo figli propri - anche se il desiderio di maternità si faceva sempre più pressante in lei - Tisifone non aveva alcuna difficoltà a comprendere la fiamma di determinazione che sembrava animare la cugina e che, probabilmente, le aveva impedito di cedere allo sconforto e allo shock nel ricevere una tale notizia. Una volta recepito il concetto - perchè per metabolizzarlo le ci sarebbe voluto molto più tempo, tempo che in quel momento non avevano da sprecare in futili riflessioni - le due donne presero posto sulle due poltrone accanto al camino - una cadendoci sopra per la sorpresa, l'altra con molta più grazia ed eleganza - e iniziarono a vagliare tutti gli "alleati" su cui avrebbero potuto contare per vincere quella battaglia contro il Fato. Tisifone aveva già allerto il "suo" esperto di Pozioni - Demetri per l'appunto che a sua volta si era impegnato a cercare qualcuno se non proprio capace di creare l'Elisir che almeno ne sapesse un po' più di lui - e chiesto a Noah di indagare in maniera discreta nell'ambito accademico al Ministero. In realtà vi era un altro nome che aveva iniziato a ronzare nella mente della Divinante, fin da quando aveva compreso che la riuscita dell'Elisir necessitava l'apporto di un Erbologo eccellente ma non si era sbilanciata, lasciando alla VicePreside la possibilità di esprimere il proprio pensiero liberamente.
Onestamente mi vengono in mente solo due persone... la prima è Lindë Vilvarin: è un genio nel suo campo, e comunque non escludo che possa conoscere qualcuno che sia abbastanza talentuoso da poterci aiutare.
Concordo pienamente – dopotutto quello era il nome che era balenato subito anche nella sua mente. Di certo Tisifone non aveva gli strumenti necessari per valutare di persona le capacità della collega ma i suoi tre uomini, ognuno per un motivo diverso, nutrivano molto rispetto nei confronti dell’Erbologa, Asher in primis ovviamente – L’altra chi è?
... la seconda persona, per quanto vorrei evitarlo, è proprio Sandyon.
Si irrigidì leggermente a sentir nominare il collega di Difesa, l’unica persona che per un contorno modo di vedere le cose tipico della Divinante sarebbe, per lei, dovuta rimanere all’oscuro di tutto. Opinione questa che la scoperta del reale legame tra lui e Aryanne non aveva fatto altro che rafforzare. Non voleva – e sperava intimamente di non poter mai – sapere cosa fin oltre quali limiti un padre avrebbe potuto spingersi per difendere la propria figlia.
Come mai?
Chiese quindi con un tono privo di qualsiasi inflessione atto a celare alla donna seduta di fronte a lei le proprie perplessità.
Primo perché conosce moltissime persone, e forse può arrivare a qualcuno in grado di ricreare questo Elisir... e secondo, perché non so cosa mi farebbe se gli tenessi nascosta una cosa tanto importante.
L’angolo sinistro della bocca della donna si sollevò in un abbozzo di sorriso ironico. Quelle erano, più o meno, le stesse motivazioni che il suo compagno aveva addotto per convincerla a parlare con Monique: perché aveva il diritto di sapere tutto ciò che riguardava la figliastra e perché poteva avere accesso a informazioni che a lei erano precluse e Sandyon era una di quelle.
Tu che ne pensi?
Che per quanto possa capire cosa ti spinga a volerne parlare con Sandyon la cosa non mi piace, non mi piace per nulla. – e si ritrovò a scuotere la testa come a dar forza a quel concetto – Ha scoperto di essere padre da quanto? Un mese? Due? E presumo che la notizia lo abbia fatto esplodere, anche solo internamente, di gioia – si fermò un secondo in attesa di un cenno di conferma o di diniego da parte della cugina – E adesso gli diciamo che la sua appena riscoperta figlia sta andando incontro a un destino infausto? Credi davvero che sarà capace di stare in un angolo ad attendere che qualcuno gli fornisca un’ampolla di Elisir dell’Immunità senza ingannare il tempo ad andare in giro come un Flagello a epurare il Mondo Magico da rivali scarlatte, porpora o di qualsiasi altro dannato colore esistano?
Quella era la sua preoccupazione principale, che Vastnor avrebbe mandato beatamente a Veela la sua mente strategica e razionale per lasciarsi andare a un sentimento molto simile all’odio e alla vendetta, un sentimento che lei conosceva alla perfezione pur avendolo bandito dal suo animo. Attese quindi la risposta di Monique, decisa a non cedere su quel punto a meno che la cugina non fosse riuscita a convincerla che non avrebbero scatenato l’Inferno nel Mondo Magico mettendo il marito a conoscenza di quella visione, prima di continuare la conversazione.
Dobbiamo darci da fare comunque, non c'è tempo da perdere. Parlerò io stessa con Lindë questa sera prima di cena, e con Sandyon dopo aver consumato il pasto in Sala Grande... inoltre chiederò sia a Veronique che a Celine se hanno conoscenze di Erbologi, Pozionisti o Alchimisti che possano aiutarci, senza ovviamente entrare nei dettagli della questione: dobbiamo vagliare ogni alternativa, e più siamo meglio è.
Come hai intenzione di approcciare Lindë? – chiese, concentrandosi sull’unica parte del piano che l’altra aveva appena esposto a renderla un po’ dubbiosa. Per quanto la Vilvarin fosse stata anche la sua, di prima scelta per così dire, non era riuscita a fare una simulazione di conversazione abbastanza convincente senza tirare in ballo il suo Dono – Da quello che ho capito l’Elisir non sembra essere qualcosa che si possa fornire a chiunque senza una valida motivazione.
Si soffermò per un attimo a pensare a cosa sarebbe potuto accadere se persone poco raccomandabili, come per esempio chi aveva creato i Mezzo Draghi, mettessero le mani su un prodigio del genere, rendendo se stessi o le creature da esse generate immune da qualsiasi colpo fisico e non riuscì a reprimere un brivido di puro terrore. Certo loro non erano geni del crimine votati al male e alla distruzione del Mondo, le loro intenzioni erano delle più nobili, salvare la vita di una giovane donna innocente ma… era davvero così? I Destini di quante altre persone avrebbero alterato o addirittura distrutto salvando Aryanne? E la giovane Mercenaria sarebbe sempre stata dalla parte del Bene? O in un futuro più o meno prossimo il suo animo sarebbe stato in qualche modo corrotto? Domande insidiose quelle davanti alle quali Tisifone non si era mai trovata prima di quel momento perché non aveva mai tentato di modificare il futuro prima di allora. Si morse il labbro inferiore, palesemente nervosa, maledicendo in parte la sua emotività che le aveva impedito di riflettere su quelle implicazioni prima di confidarsi con Monique. Ormai non poteva fare molto, la macchina – per usare un termine babbano – era stata avviata e lei non poteva né voleva fare nulla per fermarla. Ed era questa sua mancanza di volontà a preoccuparla più di tutto.
Credi sia giusto? – mormorò quindi a bassa voce, lo sguardo fisso negli occhi di Monique in modo da farle leggere i dubbi che la stavano tormentando – Se non si trattasse della figlia di Sandyon… se fosse una ragazza di cui non sai nulla… credi sia giusto voler alterare il corso del suo Destino e di quelli che le stanno accanto?
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da Monique » 05/05/2014, 21:51
Per la serie "non si può mai stare troppo tranquilli a questo mondo", Monique aveva appena fatto in tempo a scoprire che Aryanne e Sandyon erano davvero padre e figlia - grazie ad un legame di sangue e non solo voluto dalla legge - che subito si era ritrovata a fronteggiare una minaccia per la ragazza insieme alla cugina: una disgrazia che l'avrebbe colpita di lì a qualche mese, e che l'avrebbe lasciata mutilata irreparabilmente se loro e tutte le persone che conoscevano e che potevano essere utili alla causa non avessero fatto qualcosa per impedirlo. Rimanendo incredibilmente e fortunatamente lucida, Monique pensò subito a quale strategia adottare, e con chi parlare della faccenda: il primo nome che le venne in mente fu quello di Lindë Vilvarin, per la sua infinita conoscenza dell'Erbologia e perché era più facile che conoscesse comunque qualcuno che potesse fare al caso loro - nome approvato anche da Tisifone, comunque. Il secondo, invece, fu quello di Sandyon, anche se mai avrebbe voluto coinvolgere il marito: ma come avrebbe potuto farlo, come avrebbe potuto negargli una verità simile?
Che per quanto possa capire cosa ti spinga a volerne parlare con Sandyon la cosa non mi piace, non mi piace per nulla. Ha scoperto di essere padre da quanto? Un mese? Due? E presumo che la notizia lo abbia fatto esplodere, anche solo internamente, di gioia.
Vuoi sapere la verità? Assolutamente no - rispose Monique, pur immaginando che quella risposta avrebbe probabilmente sorpreso, e non poco, Tisifone - Per Sandyon non è cambiato nulla: la considerava sua figlia prima e la considera sua figlia adesso; sono rimasta più sconvolta io dalla notizia di lui, figuriamoci!
E scosse il capo, facendole poi un cenno con la mano affinché potesse continuare il suo discorso: voleva capire perché la cugina fosse tanto contraria al permettere ad un padre di conoscere la verità sul futuro della figlia.
E adesso gli diciamo che la sua appena riscoperta figlia sta andando incontro a un destino infausto? Credi davvero che sarà capace di stare in un angolo ad attendere che qualcuno gli fornisca un’ampolla di Elisir dell’Immunità senza ingannare il tempo ad andare in giro come un Flagello a epurare il Mondo Magico da rivali scarlatte, porpora o di qualsiasi altro dannato colore esistano?
Purtroppo anche Sandyon, per quanto sia forte, sa bene di non potersi permettere di andare in giro ad ammazzare persone a caso... perché si parla di persone a caso, Tissy - replicò la francese con tono ragionevole - No, non starebbe in un angolo... probabilmente allenerebbe Aryanne fino allo sfinimento e raggiungerebbe anche i confini del mondo per trovare quell'Elisir. Io mi fido di lui, del suo raziocinio... sopratutto dal momento che non stiamo più parlando di un Mercenario solitario, ma di mio marito. Se io sapessi che Noah è in pericolo di vita, e te lo tenessi nascosto... come reagiresti tu? Non mi odieresti a posteriori, anche se tutto fosse andato per il meglio? Io non posso avere questo tipo di segreti con Sandyon, Tisifone, non posso. Ti chiedo solo... di fidarti di me.
Perché non aveva davvero il cuore di farlo, Sandyon non gliel'avrebbe mai perdonata, mai e poi. Che moglie era se decideva di tenere certi segreti con l'uomo che amava e che aveva sposato? Come poteva tenerlo all'oscuro di un possibile pericolo per Aryanne? Non poteva, non poteva proprio farlo. In ogni caso non c'era tempo da perdere, doveva parlare quanto prima possibile non solo con Lindë e Sandyon, ma anche con Celine e Veronique, perché possibilmente anche loro potevano risultare utili.
Come hai intenzione di approcciare Lindë? Da quello che ho capito l’Elisir non sembra essere qualcosa che si possa fornire a chiunque senza una valida motivazione.
Le dirò che Aryanne, la fidanzata del suo Apprendista, è in grave pericolo, e che forse solo lei può aiutarci: le dirò che sappiamo che le succederà qualcosa di terribile, e che se anche non posso spiegarle come ne siamo a conoscenza, deve credermi sulla parola... e la implorerò di aiutarci. Ogni persona, chi più chi meno, ha i suoi segreti... se anche lei ne custodisce qualcuno, mi capirà.
Oltre al fatto che, considerando quanto l'Erbologa fosse legata a Sandyon, probabilmente se anche non avesse voluto aiutare Monique o Aryanne, avrebbe aiutato l'uomo.
Credi sia giusto? Se non si trattasse della figlia di Sandyon… se fosse una ragazza di cui non sai nulla… credi sia giusto voler alterare il corso del suo Destino e di quelli che le stanno accanto?
La fissò per un secondo, poi sospirò stancamente e fissò la cugina negli occhi.
Se avessi avuto la possibilità di salvare i venti studenti al campo da Quidditch, impedire che si puntassero la bacchetta alla gola e tentassero di uccidere... l'avresti fatto? - le domandò seriamente, fissandola con aria grave - Se avessi potuto impedire che il padre di Caroline Priscilla O'Neill scomparisse, l'avresti fatto? Se avessi potuto impedire che tutta la famiglia di Miyabi Stevens venisse uccisa, l'avresti fatto? ... Tisifone, se potessi aiuterei chiunque ne avesse bisogno. Certo, il fatto che sia Aryanne mi rende ancora più caparbia nel volerla aiutare, così come se si trattasse di te, o di Celine, così com'è stato per Veronique... e sappiamo entrambe che tu faresti lo stesso per me, o Noah, o Lucas o i tuoi padrini: non ti fermeresti a chiedere a te stessa se sia giusto o meno, lo faresti e basta perché è questo il senso dell'amare qualcuno, del volerlo proteggere. È questo il senso dell'amore. Tu parli di alterare il destino... ma non credi che sia stato il Destino, o Fato, come preferisci, a farti avere quella visione su Aryanne proprio mentre toccavi Typhon?
Si passò nuovamente la mano sul viso, lasciandosi sfuggire l'ennesimo sospiro di quella conversazione dalle labbra.
Io credo sia giusto, sì, credo sia giusto aiutarla... perché mi è stata data la possibilità di farlo. ... non sei d'accordo?
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da Tisifone » 06/05/2014, 17:40
Sguinzagliare i suoi padrini e il proprio compagno in cerca di una qualsiasi informazione utile su dove potersi procurare l'Elisir dell'Immunità o su chi fosse più qualificato per prepararla era stata la prima cosa che Tisifone aveva fatto. Pensare di coinvolgere la Vilvarin, in qualità di massimo esperto in Erbologia se non proprio del Mondo Magico di certo delle sue conoscenze era stato il secondo passo. Parlare con Sandyon invece era stata un'opzione che la Divinante aveva scartato quasi subito perchè temeva che la reazione dell'uomo sarebbe stata ingestibile e imprevedibile, come confidò alla cugina non appena questa espresse il suo desiderio/bisogno di rivelare al marito il contenuto della visione. Monique non sembrò per nulla turbata dalle parole dalla russa, demolendo punto per punto le obiezioni che aveva sollevato partendo da quella che, a quanto sembrava a torto, Tisifone aveva dato tra sè per scontato e cioè la reazione di Vastnor di fronte alla scoperta di avere una figlia vera.
Vuoi sapere la verità? Assolutamente no - inclinò leggermente il capo di lato, assottigliando di poco gli occhi in una espressione di stupita incomprensione: come poteva averlo lasciato indifferente una notizia del genere? - Per Sandyon non è cambiato nulla: la considerava sua figlia prima e la considera sua figlia adesso; sono rimasta più sconvolta io dalla notizia di lui, figuriamoci!
Un lampo di comprensione attraversò lo sguardo di Tisifone che si ritrovò ad annuire con aria comprensiva, mentre una morsa fastidiosa all'altezza dello stomaco la "puniva" per aver dimenticato anche se solo per un istante che non era un certificato di nascita o un incantesimo di tracciamento della paternità a farti sentire l'altro come se fosse parte di te. Anzi forse, per certi versi, quell'affetto incondizionato, cercato e non dovuto, nato per caso o per necessità e coltivato per volontà poteva essere considerato più forte e sincero di quello che si sarebbe tenuti a provare "per contratto". Quella riscoperta però non cancellava la possibilità che l'uomo avrebbe potuto decidere di risolvere il problema alla radice, eliminando fisicamente ogni possibile minaccia per la figlia.
Purtroppo anche Sandyon, per quanto sia forte, sa bene di non potersi permettere di andare in giro ad ammazzare persone a caso... perché si parla di persone a caso, Tissy.
Avrebbe potuto obiettare che proprio a caso non si trattava visto che, alla luce del mestiere che Aryanne si era scelta, le probabilità che l'esplosione si potesse verificare nel corso di una missione erano elevate così come quelle che ad orchestrare il tutto fosse la rivale a cui Asveras aveva accennato durante il matrimonio, ma non lo fece. Come aveva sottolineato poco prima non era in possesso di abbastanza elementi per poter affermare con sicurezza in quali circostanze l'esplosione si sarebbe verificata.
Forse se mi trovassi a contatto con Aryanne...
Avrebbe potuto ottenere le informazioni che mancavano loro, circoscrivere il raggio di azione, creare un piano alternativo nel caso in cui ottenere l'Elisir si sarebbe rivelato troppo complicato o troppo lungo. Si passò la lingua sulle labbra, umettandole, per poi mordicchiarle leggermente contemplando l'ipotesi di condividere quel pensiero con la cugina per poi accantonarla subito dopo. Non voleva avere dei segreti con lei e probabilmente prima di fare effettivamente alcunchè avrebbe chiesto il suo parere, ma la persona con cui voleva confidarsi e confrontarsi in quel momento era il proprio compagno.
No, non starebbe in un angolo... probabilmente allenerebbe Aryanne fino allo sfinimento e raggiungerebbe anche i confini del mondo per trovare quell'Elisir. Io mi fido di lui, del suo raziocinio... sopratutto dal momento che non stiamo più parlando di un Mercenario solitario, ma di mio marito.
Ha troppo da perdere adesso per comportarsi come uno spietato sconsiderato.
Commentò senza alcuna ironia nella voce, riconoscendo la validità delle argomentazioni di Monique.
Se io sapessi che Noah è in pericolo di vita, e te lo tenessi nascosto... come reagiresti tu? Non mi odieresti a posteriori, anche se tutto fosse andato per il meglio? Io non posso avere questo tipo di segreti con Sandyon, Tisifone, non posso. Ti chiedo solo... di fidarti di me.
Mi fido di te golubì - mormorò con un tono dolce, usando quel piccolo diminutivo dal sapore familiare che aveva coniato per lei tempo prima e che si sentiva di usare raramente - e della tua capacità di saper valutare le persone. E' della tua famiglia che stia parlando e quindi è giusto che sia tu a decidere come meglio gestire la cosa. Solo... sentivo il dovere di esternarti le mie preoccupazioni e devo dire che sei riuscita a farle evanescere tutte in un colpo solo.
Le rivolse un sorriso dolce amaro, dovuto ovviamente alla situazione in cui si trovavano, prima di riprendere a delineare i dettagli di quel piano appena abbozzato che vedeva Monique, nelle prossime ore, impegnata a contattare chiunque avrebbe potuto essere loro di aiuto: Veronique, Celine, Sandyon e la stessa Lindë. Fu nel momento in cui visualizzò nella sua mente - frutto della sua fervida immaginazione non di un qualche scherzo del Fato - la scena dell'incontro tra le due donne che Tisifone venne colta da un piccolo e all'apparenza innocuo dubbio e cioè su cosa la cugina avrebbe detto all'Erbologa per convincerla ad aiutarli a trovare qualcosa che sembrava essere potenzialmente pericolosa nelle mani delle persone sbagliate.
Le dirò che Aryanne, la fidanzata del suo Apprendista, è in grave pericolo, e che forse solo lei può aiutarci: le dirò che sappiamo che le succederà qualcosa di terribile, e che se anche non posso spiegarle come ne siamo a conoscenza, deve credermi sulla parola... e la implorerò di aiutarci. Ogni persona, chi più chi meno, ha i suoi segreti... se anche lei ne custodisce qualcuno, mi capirà.
Ascoltò solo con un orecchio, per così dire, la spiegazione di Monique che, in ogni modo, era logica e razionale - essere sinceri senza entrare nei dettagli e sperare che la Vilvarin avesse abbastanza a cuore le sorti del suo Assistente o del docente di Difesa dall'aiutarli sulla parola - la mente persa in speculazioni filosofico/morali sulla validità di quello che stavano per apprestarsi a fare e cioè modificare il corso degli eventi affinchè il futuro di cui era stata testimone non si avverasse. Se una parte di lei, quella più consistente, fremeva dal desiderio di mettere le mani sull’Elisir per assicurare all’ex Ricciardi tutta la protezione possibile, non poteva nascondere a se stessa – e alla cugina – una certa inquietudine sulle conseguenze che le loro azioni avrebbero avuto sull’Equilibrio. Non era una Gildata, non conosceva il Conflux e le sue nozioni sul Mana era quelle comune alla maggior parte di maghi e streghe senza una particolare affinità con un elemento ma il suo credere fermamente nel Karma la portava a non sottovalutare l’esistenza e la pericolosità di quello che veniva comunemente chiamato “effetto farfalla”. L’esistenza di chi avrebbero stravolto, in bene o in male, salvando la Ricciardi? E soprattutto se non fosse stata “una di famigli” avrebbe preso la stessa decisione con uguale rapidità, senza riflettere sulle conseguenze? Era questo in parte il dubbio che assillava la Divinante e che si ritrovò a condividere con la VicePreside.
Se avessi avuto la possibilità di salvare i venti studenti al campo da Quidditch, impedire che si puntassero la bacchetta alla gola e tentassero di uccidere... l'avresti fatto? Se avessi potuto impedire che il padre di Caroline Priscilla O'Neill scomparisse, l'avresti fatto? Se avessi potuto impedire che tutta la famiglia di Miyabi Stevens venisse uccisa, l'avresti fatto?
Sostenere lo sguardo dell’altra fu una delle cose più dure che Tisifone si ritrovò a fare perché il dubbio nel proprio risplendeva come un cielo stellato. Era rimasta sconvolta e devastata come tutti dal macabro spettacolo che si era consumato davanti ai loro occhi inermi durante la partita di Quidditch del Dicembre passato, le si era stretto il cuore nel vedere la sua piccola Grifoncina trascinarsi come la Dama Grigia per i corridoi della scuola o quella scalmanata della O’Neill perdere la propria vitalità. Sapeva cosa di provava a dover subire una perdita di tale entità – prima di scoprire l’esistenza dei suoi padrini aveva creduto di essere rimasta sola al mondo – eppure aveva avuto la prova, crescendo che il Fato non ti metteva mai davanti a prove che non si era in grado di superare. E se non poteva sapere come l’esperienza del campo di Quidditch aveva cambiato i venti ragazzi coinvolti, dall’altro non poteva ignorare i cambiamenti che erano incorsi in Miyabi e Caroline Priscilla. Erano entrambe, in modi e per motivi differenti, diventate più mature, più responsabili, più forti. Forse le disgrazie che erano capitate loro avevano solo accelerato un processo naturale ed inevitabile o forse le avevano costrette a cambiare, a “mutare pelle” per non soccombere. E che dire sull’effetto che avevano avuto sugli amici delle ragazze? Su Fox, Alvares, Everett e sugli insegnanti stessi? Quanti di loro si erano dimostrati più indulgenti, più comprensivi nei loro confronti? Le possibilità si dipanavano davanti ai suoi occhi in maniera esponenziale, dividendosi a loro volta in altre diramazioni, all’infinito. Ed era propria questa indefinitezza a impedirle di rispondere in maniera netta e chiara a quella che all’apparenza era una domanda semplice.
Non lo so… - sospirò, martoriando l’orlo del vestito – Si, forse alla fine l’avrei fatto ma a quale prezzo? Chi sarebbe morto, rimasto orfano al posto loro? Con la felicità di chi avrei barattato la loro?
Chi stava mettendo in pericolo, decidendo di salvare Aryanne? O peggio (?) chi altro non sarebbe morto quel giorno perché la giovane Vastnor sarebbe stata in forza per salvarlo?
... Tisifone, se potessi aiuterei chiunque ne avesse bisogno. Certo, il fatto che sia Aryanne mi rende ancora più caparbia nel volerla aiutare, così come se si trattasse di te, o di Celine, così com'è stato per Veronique... e sappiamo entrambe che tu faresti lo stesso per me, o Noah, o Lucas o i tuoi padrini: non ti fermeresti a chiedere a te stessa se sia giusto o meno, lo faresti e basta perché è questo il senso dell'amare qualcuno, del volerlo proteggere. È questo il senso dell'amore.
Chiuse gli occhi per un attimo, lasciando fluire dietro le palpebre chiuse i volti di tutte le persone a cui teneva, meravigliandosi di quanto il loro numero fosse aumentano negli ultimi anni. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per loro, per tenerli al sicuro? Si. Avrebbe avuto qualche scrupolo nel farlo? No. Si sarebbe torturata nell’incertezza dei dubbi che la stavano assillando in quel momento? Si, perché il Karma era una ruota che girava e alla fine tutti venivano chiamati a rendere conto delle proprie azioni e anche delle proprie inazioni.
Tu parli di alterare il destino... ma non credi che sia stato il Destino, o Fato, come preferisci, a farti avere quella visione su Aryanne proprio mentre toccavi Typhon?
Perché loro? Perché non la piccola Stevens? Perché non la O’Neill? Perché non uno qualsiasi di quei venti studenti che ogni giorno negli ultimi anni ho visto, interrogato, ripreso, messo in punizione? – doveva essere uno sfogo ma non aveva forza emotiva sufficiente per mostrare veemenza – Lo so che il mio Dono è instabile e che il più delle volte è il Destino che governa me e non il contrario ma non posso evitare di chiedermi perché… Perché deve essere proprio Aryanne a sopravvivere? E’ un prova? Un premio? Un trabocchetto?
Io credo sia giusto, sì, credo sia giusto aiutarla... perché mi è stata data la possibilità di farlo. ... non sei d'accordo?
Non avrò mai la certezza che sia in assoluto la cosa più giusta da fare ma so che è ciò che faremo. – affermò con un piccolo sorriso di scuse perché temeva di star deludendo la donna seduta di fronte a sé sporgendosi in avanti con l’intenzione di posarle la mano sul ginocchio – Troveremo quel dannato Elisir o scopriremo quando l’esplosione avverrà oppure segregheremo in casa la ragazza… In un modo o in un altro ti prometto che questo sarà il miglior Agosto che Aryanne avrà mai passato in tutta la sua giovane vita. Ma non posso prometterti che smetterò di chiedermi e comprendere quale sarà il prezzo che pagheremo per darle questa possibilità…
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da Monique » 06/05/2014, 19:21
Per quanto forse Tisifone non l'avesse messo in conto, Sandyon non si era dimostrato affatto colpito dalla notizia che Aryanne fosse sua figlia di sangue, e non solo per contratto di legge: saperlo gli aveva fatto piacere, evidentemente, ma lui si considerava suo padre già da prima e quindi, che lo fosse per sangue o meno, non aveva alcuna importanza, avendola amata al massimo delle proprie possibilità fin da quando aveva deciso di adottarla. Sapeva che c'era la possibilità che l'uomo andasse di matto, ma rispetto al passato ora aveva una moglie, una figlia appunto, una famiglia che non poteva abbandonare per una sorta di follia omicida che comunque non avrebbe assicurato all'italiana l'immunità dalla visione della cugina di Monique, visto che la Divinante stessa aveva ammesso di non sapere se la mutilazione del corpo della ragazza fosse avvenuta nel corso di una missione o meno: l'esplosione che l'avrebbe colpita e ferita, se non avessero fatto nulla, sarebbe potuto avvenire nel corso di una missione come Mercenaria, certo... oppure perché si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato. Insomma, non avevano certezze, e Monique non se la sentiva, non ce la faceva proprio a pensare di tenere un segreto simile con l'uomo che amava e con cui si era legata in matrimonio di fronte ad amici e parenti, oltre che alla Trama stessa.
Mi fido di te golubì e della tua capacità di saper valutare le persone. E' della tua famiglia che stia parlando e quindi è giusto che sia tu a decidere come meglio gestire la cosa. Solo... sentivo il dovere di esternarti le mie preoccupazioni e devo dire che sei riuscita a farle evanescere tutte in un colpo solo.
Ed io sarò sempre pronta ad ascoltare tutte le tue preoccupazioni, sperando di riuscire ad essere sempre altrettanto brava nel farle svanire.
Le sorrise a sua volta, allungando la mano per stringere un secondo la sua e farle anche un'occhiolino: sapeva che quella sarebbe stata comunque una propria decisione, ma ci teneva che Tisifone fosse d'accordo, che si fidasse di lei e quindi fosse più tranquilla sapendo cosa la francese avesse intenzione di fare - ovvero parlarne con Sandyon. L'altra persona che entrambe furono convinte di dover interpellare fu la collega Vilvarin, insegnante di Erbologia, e Monique spiegò senza problemi alla cugina come avesse intenzione di approcciarsi a lei, facendo leva sul fatto che stessero parlando della fidanzata del suo Apprendista e della figlia di Sandyon, una persona a cui Lindë teneva molto. Subito dopo, le due donne si lasciarono andare ad un momento di riflessione molto intenso, chiedendosi se fosse il caso o meno di aiutare Aryanne, se Monique non fosse semplicemente spinta dal volerla aiutare in quanto figlia di Sandyon e figliastra propria: sapeva che probabilmente alterare il corso del futuro non era del tutto corretto, ma primo, avrebbe fatto qualsiasi cosa per proteggere le persone a cui teneva, e secondo, se Tisifone aveva avuto una visione, evidentemente questo Destino voleva che loro lo sapessero, e che cambiassero il corso degli eventi. Ignorava il perché, naturalmente, ma aveva la sua personale idea per cui il Fato avesse un senso dell'umorismo piuttosto bastardo.
Non lo so… Si, forse alla fine l’avrei fatto ma a quale prezzo? Chi sarebbe morto, rimasto orfano al posto loro? Con la felicità di chi avrei barattato la loro?
Capiva il discorso della donna, ma per quanto riguardava, non avrebbe cambiato la sua opinione: forse c'era un prezzo da pagare, o forse no, non avrebbero potuto saperlo; potevano solo scegliere se e chi aiutare, e fare di tutto per proteggere i loro cari, perché amare qualcuno significava anche e soprattutto quello, non stargli accanto solo quando tutto andava bene e non c'erano problemi.
Perché loro? Perché non la piccola Stevens? Perché non la O’Neill? Perché non uno qualsiasi di quei venti studenti che ogni giorno negli ultimi anni ho visto, interrogato, ripreso, messo in punizione? Lo so che il mio Dono è instabile e che il più delle volte è il Destino che governa me e non il contrario ma non posso evitare di chiedermi perché… Perché deve essere proprio Aryanne a sopravvivere? E’ un prova? Un premio? Un trabocchetto?
Se mai ne avrò l'occasione, prometto che chiederò a Mister Destino quale perverso senso dell'umorismo lo convinca a fare o muoversi in un certo modo... - commentò Monique, con un sorriso amaro - Non lo so Tissy, non lo so davvero. Possiamo solo decidere se muoverci o meno, e non pensare più alle conseguenze, perlomeno fino a che non si presenteranno alla nostra porta, bussando con veemenza e pronte per buttarci culo a terra.
Perché non avrebbe davvero saputo dirle altro. La domanda era: la donna le sarebbe stata accanto, l'avrebbe aiutata nel provare a salvare Aryanne?
Non avrò mai la certezza che sia in assoluto la cosa più giusta da fare ma so che è ciò che faremo.
Le sorrise con dolcezza, facendole capire che non si sentiva affatto delusa da lei, e che anzi, era contenta che la cugina avesse risposto a quel modo, perché così avrebbero potuto cooperare insieme per il bene della giovane Vastnor.
Troveremo quel dannato Elisir o scopriremo quando l’esplosione avverrà oppure segregheremo in casa la ragazza… In un modo o in un altro ti prometto che questo sarà il miglior Agosto che Aryanne avrà mai passato in tutta la sua giovane vita. Ma non posso prometterti che smetterò di chiedermi e comprendere quale sarà il prezzo che pagheremo per darle questa possibilità…
Chissà, magari non ci sarà alcun prezzo... magari il Destino, per una volta, ci farà un bello sconto - tentò di scherzare Monique, perché meglio quello che cominciare a disperarsi prima del tempo; sospirò e poi si appoggiò allo schienale della poltrona con aria meno tesa: almeno, ora, avevano un piano d'azione - ... altre brutte notizie, o per una volta hai qualcosa di bello e magari piacevole da raccontarmi?
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da Tisifone » 06/05/2014, 21:47
Ed io sarò sempre pronta ad ascoltare tutte le tue preoccupazioni, sperando di riuscire ad essere sempre altrettanto brava nel farle svanire.
Affetto, stima, rispetto, fiducia. Quanti sentimenti potevano essere racchiusi in un sorriso? Tanti e Tisifone cercò di condensarli tutti in quel semplice ma importante gesto di inarcare all’insù gli angoli della bocca mentre distendeva le dita della mano per accogliere quella della cugina e poterle stringere insieme. Insieme. Era quella la parola magica che nel loro mondo come in quello Babbano poteva compiere i miracoli più improbabili, come rendere un Mercenario sanguinario in un marito amorevole e un padre giudizioso, o riuscire a cambiare il corso del Destino e volgerlo a loro favore. Non sarebbero state da sole ad affrontare quella prova – la ricerca dell’Elisir dell’Immunità – ma al loro fianco si sarebbero schierati parenti e amici che avrebbero rivoltato entrambi i mondi pur di aiutarle a salvare la vita di Aryanne, non per un qualche profitto personale ma solo per amore. Troppo spesso però questo sentimento nobile era stata la causa scatenante di azioni molto meno nobili, rendendo fin troppo labile il confine con l’egoismo. L’amore rende ciechi, recitava un detto babbano e in quel momento Tisifone ne sentiva il peso in fondo all’anima perché sapere che la persona che si sarebbe trovata sdraiata su quel letto d’ospedale era la figlia di Monique la spingeva a mettere da parte qualsiasi remora morale e ad agire, in barba al Karma e alle conseguenze. Tanti furono gli interrogativi che nei successivi minuti si affollarono nella mente della Divinante e a cui la donna decise di dare vita, per condividerli con la VicePreside anche a costo di vedere la delusione dipingersi sul suo volto. Aveva sempre ammirato quella capacità della francese di amare in maniera incondizionata che le aveva permesso persino di recuperare un rapporto, quello con la sorella minore, che i più - tra cui lei – aveva dato per spacciato fin dall’inizio e che la spingeva in quel momento a dichiararsi pronta, se ne avesse avuto la possibilità, a sfidare l’ira del Fato per salvare chiunque, indipendentemente da chi esso fosse stato. Lei invece tentennava, preoccupata sia delle conseguenze che avrebbero avuto le loro azioni che del reale motivo per cui il Destino le aveva inviato quella visione. Cosa aveva di speciale Aryanne rispetto a tutti gli studenti che ogni giorno affollavano la sua aula, incontrava in Sala Grande o accoglieva nel suo ufficio? O con le altre persone che per un motivo o per un altro incrociavano la sua strada?
Se mai ne avrò l'occasione, prometto che chiederò a Mister Destino quale perverso senso dell'umorismo lo convinca a fare o muoversi in un certo modo... – sbuffò a quel commento trovandosi pienamente d’accordo con l’altra - Non lo so Tissy, non lo so davvero. Possiamo solo decidere se muoverci o meno, e non pensare più alle conseguenze, perlomeno fino a che non si presenteranno alla nostra porta, bussando con veemenza e pronte per buttarci culo a terra.
I babbani dicono che è inutile mettere il…carro davanti ai… buoi – tentennò come ogni volta in cui doveva citare qualcosa di babbano che aveva sentito dire in giro – E probabilmente hanno ragione loro.
Soprattutto perché non avevano molte alternative, non in quella circostanza, non quando aveva già deciso fin dal momento in cui aveva bussato alla porta degli alloggi della cugina di fare qualsiasi cosa per impedire alla propria visione di realizzarsi. Il voler agire però non le impediva di preoccuparsi o di continuare a interrogarsi su quali sarebbero potute essere le conseguenze delle loro azioni. Il suo era un progetto utopico, e lo sapeva bene, ma avrebbe tanto voluto essere pronta e preparata quando – e non se – il Destino sarebbe andato a bussare alla sua porta per “presentarle il conto”.
Chissà, magari non ci sarà alcun prezzo... magari il Destino, per una volta, ci farà un bello sconto.
Quella si che sarebbe una piacevole sorpresa.
Si unì allo scherzo della cugina, in una battuta penosa e un sorriso tirato, ma alla fine era l’intenzione quella che contava e cioè quella di cercare di stemperare un po’ l’atmosfera tesa e pesante di cui la stanza era ormai satura, rilassandosi anche lei contro lo schienale della poltrona.
... altre brutte notizie, o per una volta hai qualcosa di bello e magari piacevole da raccontarmi?
Ehi mica mi chiamo Sibilla!– saltò su facendo la finta offesa e sventolando la mano in direzione della cugina come a volerle dare uno schiaffetto simbolico sul braccio, che in ogni caso non si sforzò di raggiungere. Ovviamente si riferiva a un mito babbano, quello della Sibilla Cumana considerata dalla mitologia greca come profetessa di sventura a causa degli oscuri vaticini che era solita emettere – Bello? Piacevole? Potrei tirare fuori dalla manica della veste qualche cosa di carino al limite però tu dovresti incentivarmi in qualche modo… tipo con dei biscotti al burro o al cioccolato – e le fece la linguaccia prima di continuare - Vediamo un po’… Lucas sembra essersi finalmente ripreso dalla catastrofe Estelle e ti risparmio l’ennesimo te l’avevo detto io che di quella non ci si può fidare solo perché mi sento magnanima – raddrizzò la schiena e sollevò il collo come a volersi dare aria da saggia – e sembra che io sia perseguitata dalle ex. Ti giuro che se rinasco umana mi innamorerò di un uomo vergine…
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da Monique » 06/05/2014, 22:10
E dire che all'inizio Tisifone aveva cercato con tutte le sue forze di stare lontana da Monique, di non affezionarsi a lei, di considerarla come una minaccia per se stessa in quanto una persona facente parte della famiglia... invece, guardandole ora, sembrava quasi che fossero cresciute insieme: si volevano bene, erano pronte a proteggersi in qualsiasi modo, a spalleggiarsi, ed erano sempre in sintonia. Era felice, la francese, di avere una persona come la cugina accanto, soprattutto in momenti così delicati come quello: dovevano decidere se aiutare o meno Aryanne dopo una visione a dir poco catastrofica della Divinante, e nonostante ci fosse la possibilità concreta che quel mettersi in mezzo si rivoltasse contro di loro, erano pronte entrambe a giocarsi il tutto per tutto, facendo quant'era in loro potere per permettere all'italiana di proseguire indenne la propria vita.
I babbani dicono che è inutile mettere il…carro davanti ai… buoi. E probabilmente hanno ragione loro.
Concordo pienamente.
Confermò Monique, ritenendo altrettanto inutile iniziare a disperarsi adesso per le conseguenze che forse sì, si sarebbero potute presentare loro... o che magari, invece, le avrebbero lasciate in pace, come fece presente alla cugina strappandole così un sorriso tirato, certo, ma che aveva l'unico intento di stemperare l'atmosfera cupa e seriosa creatasi in quella stanza. Per questo, subito dopo, le domandò se aveva qualche aneddoto piacevole da raccontarle, o se non le portasse altro che infauste notizie.
Ehi mica mi chiamo Sibilla!
Scusa scusa...
Mormorò la francese con un sorrisetto, facendole un cenno con la mano di proseguire.
Bello? Piacevole? Potrei tirare fuori dalla manica della veste qualche cosa di carino al limite però tu dovresti incentivarmi in qualche modo… tipo con dei biscotti al burro o al cioccolato...
Da quando sei diventata così golosa? - domandò di rimando Monique, chiamando però Sophie, la sua elfetta, per portare di fronte a loro dopo nemmeno un paio di minuti due bicchieroni di tè freddo ed un vassoio colmo di biscotti al burro e al cioccolato, proprio seguendo le richieste della Divinante - Soddisfatta ora? Avanti, parla!
Vediamo un po’… Lucas sembra essersi finalmente ripreso dalla catastrofe Estelle e ti risparmio l’ennesimo te l’avevo detto io che di quella non ci si può fidare solo perché mi sento magnanima... e sembra che io sia perseguitata dalle ex. Ti giuro che se rinasco umana mi innamorerò di un uomo vergine…
Prima di tutto, ricordiamoci che Estelle non ha davvero aiutato Julie a separare te e Lucas... certo, ne aveva l'intenzione ed è stata scorretta a non avvisarvi, ma non l'ha fatto - precisò Monique, per quieto vivere - ... e cosa significa che sei perseguitata dalle ex?! Spiegati subito Tissy, avanti!
La esortò la Vice Preside con aria molto poco professionale e molto più da incallita pettegola, prendendo un biscotto al burro in una mano e il bicchierone di tè dall'altro per fissarla con aria curiosa.
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da Tisifone » 07/05/2014, 15:17
Profetessa di sventura. Così nella mitologia babbana - e probabilmente anche nell'immaginario del Mondo Magico - erano state definite le più grandi Veggenti come Sibilla, appunto, e Cassandra e Tisifone si era sentita molto vicina a loro - figure storiche del panorama Divinatorio magico - quando era entrata negli alloggi di Monique per confidarle il futuro che il Fato aveva in serbo per Aryanne. Adesso, invece, che avevano un piano su cui lavorare e "complici" da contattare e che i dilemmi morali erano stati messi da parte - perchè risolverli sarebbe stato impossibile - la donna poteva permettersi di scherzarci su, facendo finta di indignarsi con la cugina per averla accusata - bonariamente si sperava - di essere in grado di portare solo cattive notizie.
Scusa scusa...
Serrò le labbra in una linea sottile per non scoppiare a ridere prima di "ricattare" in una maniera abbastanza Serpeverde la VicePreside: notizie piacevoli in cambio di uno spuntino dolce. La sensazione di impotenza e il terrore di girare a vuoto alla ricerca di una soluzione che non sarebbe stata in grado di trovare le aveva parzialmente chiuso lo stomaco tanto che la sera prima non era stata in grado di gustare a pieno la cena che il compagno, premuroso, aveva preparato per lei e le aveva portato alla Locanda. Adesso invece che un piano l'avevano il suo stomaco sembrava essersi appena risvegliato da un lungo letargo e pretendeva attenzioni.
Da quando sei diventata così golosa?
Da quando il mio uomo mi ha esiliato dalla nostra cucina e ha iniziato a viziarmi come una principessa. - rispose divertita, accavallando le gambe e ruotando di poco il busto in modo da assumere una posizione per lei più comoda - Se non lo osservassi attentamente - perchè per lei guardare Noah che cucinava era uno spettacolo davvero eccitante - ogni volta che è ai fornelli giurerei che usa una qualche magia...
Soddisfatta ora? Avanti, parla!
Con un sorriso furbetto allungò una mano verso il vassoio per prendere un biscotto al burro e mordicchiarlo con gusto, prima di dare il via a quella rara e forse per quello molto piacevole parentesi di pettegolezzo con una piccola frecciatina sulla conclamata inaffidabilità della Moreau. Prima di tutto, ricordiamoci che Estelle non ha davvero aiutato Julie a separare te e Lucas... certo, ne aveva l'intenzione ed è stata scorretta a non avvisarvi, ma non l'ha fatto ...
Non capisco perchè ti ostini a difenderla... - commentò scuotendo la testa senza però alcuna nota polemica nella voce. A differenza di quello che, probabilmente, pensava la Moreau non le interessava convincere gli altri di quanto falsa e inaffidabile fosse. Le bastava avere la certezza - e vista quanto era testarda e le prove che aveva accumulato fino a quel momento difficilmente avrebbe mai cambiato idea - di aver sempre avuto ragione sul suo conto e controllarla da lontano in modo da proteggere tutte le persone a cui teneva dalle sue maledette grinfie - O meglio lo capisco, sei pur sempre la VicePreside, lei è la nostra Infermiera e credo che ti stia anche un po' simpatica- si corresse subito dopo, strofinando le dita della mano l'uno contro l'altra per liberarsi di qualche briciola residua di biscotto - ma non riesco a essere d'accordo con te. Non è solo quello che ha fatto o non ha fatto, anche se già di per sè da un'idea poco edificante di che persona sia, ma anche come l'ha fatto. Non so tu ma io non riuscirei mai a fidarmi di una persona con una morale così labile e una così elevata propensione alla menzogna e alle arti drammatiche - leggesi ottima attrice a fingere di essere la vittima quando invece è il carnefice - Fortuna che almeno non ha la possibilità di traviare le giovani menti...
Giusto perchè Tisifone non era a conoscenza del fatto che di lì a poco la Moreau avrebbe riottenuto la cattedra di Babbanologia.
... e cosa significa che sei perseguitata dalle ex?! Spiegati subito Tissy, avanti!
Si allungò nuovamente verso il tavolo con una lentezza palese, giusto per tenere bonariamente sulle spine la curiosità di Monique - a volte pensava che l'essere allo stesso tempo estremamente riservati e curiose fosse una caratteristica peculiare della loro famiglia - per prendere il bicchiere di tè e berne un piccolo sorso.
Semplicemente che una delle nuove insegnanti ha avuto una...- si fermò un attimo per trovare il sostantivo giusto da usare e rinunciandoci quasi subito - non so bene come definirla perchè il caro Pellegrino si è guardato bene dallo scendere nei dettagli ... per darmi la possibilità di approcciarmi a lei senza alcun pregiudizio e potermi formare un'opinione tutta mia. Indovina di chi sto parlando?
Chiese con un sorriso ironico sul viso per poi commentare, smentendo o confermando, la risposta ottenuta prima di continuare.
Mi ha solo detto che è una persona intelligente, preparata e che tiene tanto a lei... - una piccola pausa per recuperare un altro biscotto questa volta al cioccolato - Come se il fatto che sia una "ex" non sia già di per sè abbastanza da mettermi sulla difensiva.
E Monique probabilmente non avrebbe fatto fatica a comprendere che il motivo non era una insicurezza personale di fondo sul rapporto che la legava a Noah quanto le pessime esperienze avute in passato con il comparto "ex".
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da Monique » 07/05/2014, 19:26
Da quando il mio uomo mi ha esiliato dalla nostra cucina e ha iniziato a viziarmi come una principessa.
Devo fare due chiacchiere con Pellegrino allora, e riprenderlo per il vizio eccessivo che ti sta concedendo... non va bene, troppi zuccheri fanno ingrassare, sai? - la prese in giro Monique, mordendo il biscotto che aveva in mano con un gran sorriso sornione - Uhm, forse ti sta riempiendo di zuccheri per un motivo specifico... tipo farti diventare una palla che rotola, così nessun altro uomo vorrà più avvicinarsi a te!
Scherzò ancora la donna, ridendo di gusto perché sapeva - o per meglio dire sperava - che l'altra si dimostrasse un minimo offesa... tanto per potersi fare ancora due risate insieme, e magari lanciarsi i cuscini posti ai lati dei loro corpi, sulla poltrona, così da dimenticare d'essere due adulte, mature docenti di Hogwarts, e ritornare ad essere per qualche istante semplicemente due cugine col diritto di divertirsi... almeno ogni tanto.
Se non lo osservassi attentamente ogni volta che è ai fornelli giurerei che usa una qualche magia...
Pensi che ora che Sandyon è... più incline a sorridere - per non dire "guarito", ma le sembrava un termine troppo clinico per lui - potremmo organizzare una bella cenetta tutti e quattro insieme? Magari Noah potrebbe cucinare per tutti noi, visto che a quanto ho capito è uno dei suoi passatempi preferiti...
O almeno, questo era ciò che aveva evinto dai racconti di Tisifone: le sarebbe piaciuto, comunque, fare una classica uscita a quattro con la cugina, il fidanzato di lei ed il proprio marito, perché sarebbe stato un evento normale in un mondo, il loro, che di normale quasi sempre non aveva nulla. Visto che però, perlomeno, adesso avevano un piano ben preciso su come preservare la vita di Aryanne ed impedire che la visione della Divinante si avverasse, potevano anche metter da parte tragedie e dilemmi per qualche minuto e concentrarsi su un atteggiamento tipicamente, di solito, femminile: spettegolare; non che Monique fosse un'amante del pettegolezzo, ma in una vita frenetica come la sua, dove ogni giorno c'era un problema e difficilmente ci si poteva permettere un po' di relax, era bello ogni tanto fermarsi e comportarsi come una 16enne stupida e superficiale. Così, il primo argomento affrontato fu quello "Estelle" ... anche se Tisifone e Monique avevano due diverse sulla donna: la seconda era più incline, se non a giustificare, almeno a ridurre la pena dell'attuale infermiera di Hogwarts - e prossima docente di Babbanologia - mentre la prima... no.
Non capisco perchè ti ostini a difenderla... O meglio lo capisco, sei pur sempre la VicePreside, lei è la nostra Infermiera e credo che ti stia anche un po' simpatica... ma non riesco a essere d'accordo con te. Non è solo quello che ha fatto o non ha fatto, anche se già di per sè da un'idea poco edificante di che persona sia, ma anche come l'ha fatto. Non so tu ma io non riuscirei mai a fidarmi di una persona con una morale così labile e una così elevata propensione alla menzogna e alle arti drammatiche. Fortuna che almeno non ha la possibilità di traviare le giovani menti...
Diciamo che non è nella lista delle persone di cui mi fido di più al momento, e sono d'accordo sul fatto che il suo comportamento sia stato orribile; però è anche vero che è giovanissima, e si è probabilmente fatta influenzare in modo negativo da chi aveva di fronte: non credo sia una cattiva persona, al massimo solo debole... ma la volontà e la forza d'animo sono cose che s'imparano crescendo. La cosa sicura, comunque, è che ho avuto modo di vederla anche sotto un'altra luce, e sì, mi sta un po' simpatica... il che non significa certo che tu debba cambiare la tua idea.
Perché non avrebbe mai costretto la cugina a pensarla in modo diverso: era quello il bello tra loro, ovvero il fatto che potessero continuare a chiacchierare e conversare animatamente - ed in modo edificante - anche se vedevano una certa situazione, o in quel caso una certa persona, con occhi diversi; era quasi confortante, per la francese, sapere di potersi sempre confrontare con Tisifone senza paura di vedersi chiudere la porta in faccia. Bevve un altro sorso di tè, diede un morso al biscotto che aveva in mano - il primo già era finito - e le chiese anche di spiegarle il commento riferito alle ex, fissandola con una gran curiosità negli occhi.
Semplicemente che una delle nuove insegnanti ha avuto una... non so bene come definirla perchè il caro Pellegrino si è guardato bene dallo scendere nei dettagli ... per darmi la possibilità di approcciarmi a lei senza alcun pregiudizio e potermi formare un'opinione tutta mia. Indovina di chi sto parlando?
Una delle nuove insegnanti... Rebecca Auditore?
Azzardò Monique, dopo aver studiato Tisifone un secondo e aver compreso che probabilmente l'italiana professoressa di Rune era l'unica ad avvicinarsi a quel canone estetico che Pellegrino sembrava apprezzare.
Mi ha solo detto che è una persona intelligente, preparata e che tiene tanto a lei... Come se il fatto che sia una "ex" non sia già di per sè abbastanza da mettermi sulla difensiva.
Beh, diciamo che intanto, a prima vista, Rebecca mi sembra una bravissima persona... ma questo l'avrei detto anche di Estelle, quindi forse non sono molto d'aiuto - commentò Monique con un mezzo sbuffo, pulendosi la mano sul pantalone, tanto per essere fini, ed imitando la cugina nel prendere un biscotto al cioccolato - Detto questo, è anche vero che Noah mi sembra una persona piuttosto perspicace... lo capirebbe se questa ex avesse delle mire su di lui, o no?
A lei Pellegrino aveva dato l'impressione di essere un tipo sveglio, quindi era su quel presupposto che la francese aveva fatto il suo ragionamento.
E quindi... Rebecca Auditore... ha buon gusto il caro italo-americano! - la prese ancora una volta in giro, ma sempre con un sorriso affettuoso sulle labbra - Sono troppo di parte se dico che ha scelto il meglio del meglio? - aggiunse infatti subito dopo, strizzandole l'occhio - Comunque... hai intenzione di parlarci presto, di conoscerla e farti venire mille dubbi così da correre poi ad assillare la sottoscritta che ti dovrà tranquillizzare? Giusto per sapere, sai, così mi libero l'agenda...
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Monique
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Data |
Utente |
Tipo Dado |
Risultato |
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2012-10-30 23:15:42 |
Sandyon |
d20 |
9 |
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