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Interno locale

Messaggioda Nadal » 09/12/2011, 0:34

Diciamo che... semplicemente quando ti senti costretto a stare in un posto, per quanto tu l'abbia amato prima esso finisce per apparirti come una prigione.

Capisco, Monique
Anche se dorata, una prigione rimane pur sempre una prigione se la si considera tale..


Concordò Nadal cogliendo il disagio nelle parole della donna. Molto probabilmente la giovane stava palesando la sua fragilità più di quanto avesse intenzione di fare.
In realtà l’uomo era ben consapevole che dietro ad ogni persona, anche quella che all’apparenza poteva sembrare indistruttibile, si nascondevano debolezze e fragilità. Dopotutto nessuno poteva sopportare da solo le fatiche della vita senza sentirne il contraccolpo.

Spero tu possa cambiare idea riguardo ad Hogwarts e magari tornare a guardare il castello con gli occhi di una volta..

Proseguì cercando di dare un po’ di conforto, umano e sincero, a Monique.

Parli come un poeta, Nadal.
Ma per me la situazione è un po' diversa.


Magari un giorno potresti spiegarmi queste differenze..

Replicò l’uomo con un sorriso rispettando la volontà della donna nel non voler spiegare le sue ragioni, ma facendole capire, allo stesso tempo, che se Monique aveva bisogno di qualcuno con cui parlare, Nadal era una persona di cui poteva fidarsi.
Il giovane non capiva il perché, ma sentiva una sorta di tenero affetto verso Monique. Forse ciò era dovuto al fatto che Nadal era riuscito a cogliere il sottile velo di dolore che si celava dietro la spessa lastra di ghiaccio che costituiva i suoi occhi.

Mi dispiace molto Nadal, non volevo essere invadente.

Non preoccuparti, non lo sei stata..

Chiarì Nadal tranquillizzando la sua interlocutrice dopo il riferimento alla morte di Corinne.

Credo sia meglio che vada, Hogwarts ha bisogno di me.
Arrivederci, Nadal.
Ci vediamo a scuola.


Ah, si certo.. Ci vediamo!

Esclamò l’uomo un po’ dispiaciuto dal fatto che Monique dovesse già scappare via. Chiacchierare con lei si era rivelato piuttosto piacevole infatti.

E’ ora, Helios! Andiamo via anche noi!

Disse poi prendendo il proprio gatto in braccio dopo aver lasciato del denaro sul tavolo per il pagare il conto.

E’ arrivato il momento di tornare a casa..

Concluse avvolgendosi nel proprio mantello e varcando la soglia del Paiolo Magico.
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Messaggioda Monique » 25/01/2012, 21:42

[Domenica - ore 11.54]


Non sperava davvero di riuscire a convincerlo: insomma, non poteva dire che Sandyon fosse esattamente un tipo a cui piaceva uscire o mischiarsi con la gente, men che meno in un posto potenzialmente affollato e rumoroso; eppure, a sorpresa di Monique, l'uomo aveva accettato di uscire a pranzo con lei.

Non un uomo qualsiasi... il mio uomo.
Il mio compagno.


Si disse Monique, scostandosi i capelli dal viso e camminando per la strada di Londra che l'avrebbe portata verso il Paiolo Magico con un sorriso soddisfatto sulle labbra: era una bellissima giornata, soleggiata e nemmeno troppo fredda, e questo non poteva che rafforzare il buonumore della donna che - quella mattina - si era cambiata almeno tre volte prima di scegliere come vestirsi; alla fine stavano andando a pranzo insieme, dovevano rilassarsi no? Perciò Moni aveva optato per un abbigliamento piuttosto casual ma con quel tocco di eleganza che non gustava mai.

Immagine


Ormai ci sono... lo aspetterò qui fuori, meglio così che non già all'interno.
Merlino, mi sento eccitata come una ragazzina!


Pensò la donna con un gran sorriso, mordendosi appena il labbro mentre lo aspettava, passeggiando con fare casuale davanti all'entrata del Paiolo così da non stranire eventuali babbani che le lanciavano ogni tanto qualche occhiata, soprattutto di sesso maschile.

Dovrebbe essere qui a momenti...

Mormorò Moni, dando un'occhiata all'orologio da polso: le 11.56, e l'appuntamento era per le 12. Sì, a breve sarebbero stati insieme, nella loro prima uscita ufficiale; beh, ufficiale per loro perchè nessuno, nel castello, sapeva della loro relazione. Chi li avesse visti da fuori, per strada o al Paiolo, li avrebbe considerati una coppia? Lei sperava ardentemente di sì.
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Messaggioda Sandyon » 25/01/2012, 22:26

Mog, ricordami perché ho accettato...

Perchè state assieme!

Non mi sembra una motivazione valida...

Sandy!!!

Mmhhh, d'accordo, va bene, forse è abbastanza valida, ma rimane ugualmente il fatto che sono a disagio.

Tu a disagio? Scusa prendo l'ombrello, potrebbero nevicare ippogrifi da un momento all'altro...

Ti odio.

Ed io ti voglio bene!

Grrr...

Fai sempre così quando vorresti dire "anch'io" e non puoi per la tua immagine, ihihihi!

Parliamo di cose serie piuttosto. Hai osservato altri incontri tra lei è Tisifone?

No, quello è stato l'unico per fortuna, sei ancora intenzionato a contattare Asher?

Puoi scommetterci, quando sarà al corrente che sua nipote potrebbe essere in pericolo di sicuro cambierà prospettiva e decideremo insieme cosa fare, per il momento comunque lasciami solo e vai a dare un'occhiata a cosa fa lei, con Moni oggi è una giornata prevalentemente...

Romantica?

Ludica.

Sei un rovina atmosfere.

Vuoi sapere cosa sei tu?

Corro al castello!

E per un bel po' la voce di Mog dentro la testa di Sandyon Vastnor non si sarebbe più sentita.
Quella mattina il mercenario di un tempo aveva accettato di andare fuori a pranzo con la sua compagna Monique Vireau, conosciuta anche come la Vice Preside di Hogwarts.
Ovviamente nessuno sapeva che quell'incontro fosse tra due persone in intimità, visto che ancora non si sentiva pronto, almeno lui, per far sapere una notizia simile al resto del mondo, anche se più che altro non voleva che si sapesse troppo in giro per via della possibilità da parte del padre di sapere con certezza il legame tra di loro.
Doveva avvertire Madeline, quello era indubbio, come anche avrebbe dovuto definire gli estremi per la possibilità di parlare con la francesina e farle sapere tutta la verità visto che la menzogna di quel rapporto da guardia del corpo e protetta lo stava appesantendo troppo, ma c'era tempo anche per quello.
I due uomini avevano saputo che San Valentino sarebbe stato impegnato da alcuni compiti in classe molto pesanti e questo voleva dire pochissima possibilità per passare del tempo insieme, anzi, meglio, Monique trovava la cosa molto problematica e sconveniente dato che per Sandyon quel giorno era tale e quale a qualsiasi altro, ma proprio nel notare la luce negli occhi ghiacciati di lei quando parlava del trovare un giorno sostitutivo al 14 Febbraio, si era sentito spinto a dire di si a fare un pranzo insieme, informale e tranquillo, dunque, eccolo lì in giro per le strade Londinesi in direzione del locale.
Una mise solita la sua, con il nero a fare da elemento e colore di prevalenza. Maglioncino, giubbotto di pelle, jeans, scarponi, cappello ed occhiali da sole per quella mattina così di buon tempo e temperatura abbastanza mite.

Immagine

Ancora pochissimi passi a separarlo dalla figura della sua compagna che infatti in brevi istanti si trovò in linea diretta con il suo sguardo.
Sandyon la osservò a lungo da lontano, osservando il grande orologio in alto su una torre della banca centrale: 11:59, perfetto orario.
Per diversi secondi rimase fermo, immobile ad ammirarla, un aspetto del tutto diverso da quello di Rachel, un aspetto più maturo, da donna in grado di fare grandi cose, da donna sicura e forte, da donna sensuale e capace di far morire un uomo con un solo sguardo, un uomo come tanti ed un uomo come quello che poco dopo si mise al fianco di Sandyon e gli diede una piccola gomitata sul braccio indicandogli con la testa proprio Monique.

Ehi, amico, hai visto che gran pezzo di femmina? Una così deve cavalcare da Dio, beato chi ce l'ha per se una del genere!

La testa di Sandyon si voltò molto lentamente. Attraverso gli occhiali scuri i suoi occhi scintillanti e memorabilmente irati lo fulminarono seppur continuasse a tenere un atteggiamento calmo e calcolato. Strinse il pugno e scrocchiò per bene ogni dito della destra, rumore che l' "amico" sentì molto bene, visto che fece un passo indietro abbastanza stranito e spaventato.

Ehi, aspetta, ma mi vuoi forse dire che...

Io al tuo posto comincerei a correre... veloce.

C... c-certo, complimenti per la conquista e tante belle cose, auguri e figli maschi, arrivederci!

E proprio come era arrivato, così di seguito scomparve alla vista del professore di Difesa che a seguito cercò di ritrovare la calma migliore che potesse e decise quindi di avvicinarsi a passo svelto verso di lei, fino a trovarsi ad un metro e mezzo circa dalla donna incantevole e meravigliosa.
Di sicuro qualsiasi altro uomo le avrebbe fatto un complimento per le sue vesti o per il suo portamento, ma Sandyon non era così capace di mettersi a fare moine romantiche o generose nei confronti dell'aspetto della donna che ha davanti, quindi si limitò a togliersi gli occhiali e lanciare un'occhiata panoramica a tutto il corpo di Moni da capo a piedi (elegantemente ornati da décollétées a tacco alto) e poi a tornare su fino ai suoi occhi che proprio poco prima avevano stregato l'ennesima vittima del fascino della Vice Preside.
Inspirò chinando un po' il capo, sicuro che lei si aspettasse qualche parole, e infine decise per esprimersi al meglio delle sue capacità.

Stai... Stai benissimo.

Tornò a guardarla negli occhi un po' imbarazzato per poi distogliere ancora lo sguardo ed eseguire un po' di tosse, riprendendo la sua sicurezza austera e pratica, sistemando gli occhiali nella tasca interna del giubbotto nero di pelle, facendo finta di mettere meglio il cappello.

Allora, vogliamo entrare? Spero tu non abbia aspettato troppo.

E proprio nel frattempo che stava dicendo questo, ecco passare una coppietta di ragazzi sui sedici o diciassette anni che ridevano tra loro fissando lui.

Ehi, hai visto quello? Sembra un ragazzino al primo appuntamento, che imbranato!

Mmhhh...
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Messaggioda Monique » 25/01/2012, 22:55

Che nervoso, che nervoso, che nervoso...

Si disse Monique ancora in attesa di Sandyon, il quale in realtà era già in linea diretta col suo sguardo... peccato che lei non se ne fosse accorta. Camminava dunque lentamente su e giù, chiedendosi intanto cosa avrebbe dovuto dire a Madeline: sapeva bene che non era tenuta a dirle tutto ciò che succedeva nella sua vita, però... però il loro rapporto era cambiato dall'ultima conversazione, ed ora si sentiva quasi... in obbligo; alla fine era una notizia importante, no? E poi lei era la VicePreside e lui un professore, probabilmente la Preside aveva tutto il diritto di sapere certe cose.

... oh, eccolo!
... quant'è bello...


Monique quasi sobbalzò quando i suoi occhi incrociarono la figura di Sandyon avvicinarsi a lei, e la sua mente non potè formulare quel pensiero spontaneo che la fece sorridere: eh sì, era davvero bello, così semplice ed al contempo elegante nel suo completo nero. Quando le fu davanti, la donna si tolse gli occhiali da sole in contemporanea con lui così da potersi guardare direttamente negli occhi.

Stai... Stai benissimo.

Anche tu.
Sono felice tu abbia accettato di uscire con me.


Gli disse lei sincera, sorridendo dolcemente del suo imbarazzo: già, era imbarazzato e lei lo percepiva, forse per la prima volta; era mai uscito con una donna in modo formale, stile appuntamento? In effetti sapeva poco o niente di lui e Rachel, ma di sicuro non era quello il luogo ed il momento giusto per parlarne.

Allora, vogliamo entrare? Spero tu non abbia aspettato troppo.

Figurati, sono arrivata da pochissimo.

Lo rassicurò lei, proprio mentre una coppietta di adolescenti passava loro accanto e si lasciava andare ad un commento su Sandyon che, per come Moni lo conosceva, era totalmente in contrasto con la sua figura. Ma forse era in quel modo che la gente lo vedeva.

Ehi, hai visto quello? Sembra un ragazzino al primo appuntamento, che imbranato!

Mmhhh...

Si avvicinò a lui e per un momento e gli strinse dolcemente la mano con un altro sorriso dolce, prima di rispondergli come se non avesse nemmeno sentito il commento dei due ragazzini.

Andiamo, ho una fame che mi si porta via!

Commentò Moni, entrando così con lui all'interno del Paiolo Magico: aveva davvero fame, cosa insolita per lei; era Sandyon che la stimolava, in tutti i sensi? Poteva essere, in fondo non se ne sarebbe stupita molto.
Appena entrati, comunque, uno dei camerieri del Paiolo si avvicinò subito loro con un bel sorriso amichevole sulle labbra e l'aria di chi conosce bene uno dei due clienti.

Miss Vireau, che piacere rivederla!
Un tavolo per due?


Le domandò, lanciando un rapido sguardo a Sandyon prima di tornare a guardare la donna che annuì sorridente e rilassata: finalmente fuori dalla scuola, finalmente da soli... finalmente solo Sandyon e Monique.
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Messaggioda Sandyon » 25/01/2012, 23:17

Era abbastanza ovvio che Monique, pur avendo sentito il commento fatto dai due adolescenti aveva scelto di non infierire su di lui e questo lo fece sentire sollevato, anche se un po' compatito, ma non era colpa sua se le sue esperienze con l'altro sesso nel campo degli appuntamenti erano alquanto scadenti e poco piene di attività, anzi, quasi del tutto assenti per dire la verità.
Si lasciò fare il complimento e poco dopo annuì di buon grado sapendo che lei era giunta da poco, così, senza ulteriori indugi si diressero all'interno del locale dove uno dei camerieri ben conoscendola li fece accomodare presso un tavolo riservato.
Questo di certo per lui era un mondo nuovo, dato che per quanto i galeoni non gli mancassero, non era avvezzo di solito a concedersi troppe cene fuori o uscite di alta classe per via delle numerose taglie sulla sua testa che pendevano come gigantesche spade di Damocle pronte a cadere da un momento all'altro.
In ogni caso per lui non era certo una stranezza l'utilizzo delle buone maniere. Rachel gli aveva insegnato tutto sul galateo a tavola, e quindi non esitò affatto a comportarsi come doveva convenire ad un uomo a pranzo fuori per la prima volta con la propria compagna.
Attese che fosse prima lei a sedersi e subito dopo si pose il tovagliolo sopra le gambe evitando i gomiti sul tavolo, sistemandosi meglio rimanendo sempre con la schiena dritta. Per quel giorno aveva evitato i capelli sciolti e quindi aveva preferito legarli con una coda di cavallo abbastanza elegante.

Noto che hai una discreta conoscenza con tutto il circondario.

Disse senza troppa problematica nel mentre prendeva un menù e lo serviva prima a lei e poi ne apriva uno a se stesso osservando i vari piatti di scelta del locale, ognuno con una sua particolare specialità culinaria e un buon vino consigliato in abbinamento.
Di certo la cosa che lo sorprese fu che non aveva mai visto Monique bere alcolici e dunque chissà come sarebbe potuta essere la donna sotto effetto del buon vino in abbondanza, ma subito dopo ripensò al fatto che non tutti tengono in ufficio una fiaschetta privata di ottimo vino italiano e che di certo alcune bevande come quelle non le servivano di sicuro alla mensa scolastica, quindi si limitò ad aspettare che giungesse il cameriere e quindi, solo dopo che la Vice Preside ebbe ordinato, si fece avanti a richiedere la propria partecipazione al pranzo.

Del prosciutto tagliato a mano e della ricotta per antipasto. Per dopo del risotto alla crema di scampi e successivamente un entrecôte molto al sangue con contorno di peperoni e melanzane gratinate. Nemmeno uno spicchio d'aglio per favore e da bere ci porti del "Frascati superiore" molto freddo e due coppe di cristallo, le più belle che possedete. A lei, grazie.

Preciso, conciso e senza un minimo di esitazione, solo sicurezza pura traspariva dalle sue parole.
Una volta consegnato il menù al cameriere ritornò con gli occhi su Monique, inspirando profondamente e deglutendo con disinvoltura e morbidezza mentre si prendeva cura di servirle dell'acqua dentro il bicchiere semplice.

Immagino che per oggi tu non voglia sentir nominare il lavoro. Bene dunque, come procedono i lavori con il laboratorio musicale? Vista e considerata la tua passione, credo che quello sia maggiormente un diletto, dico bene?
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Messaggioda Monique » 25/01/2012, 23:45

Si sedettero dunque, e Monique osservò con discrezione il modo di fare dell'altro che, a quanto sembrava, le regole base del galateo le conosceva e pure bene: lei, dal canto suo, accavallò la gamba sinistra sulla destra, poggiò la borsa allo schienale sinistro della sedia e si scostò i capelli dal viso portandoli dietro le orecchie cosicchè non potessero darle fastidio, prima di poggiarsi il tovagliolo sulle gambe con gesti eleganti.

Noto che hai una discreta conoscenza con tutto il circondario.

Venivo spesso a mangiare qui effettivamente, anche se da quando è iniziata la scuola ho sicuramente meno tempo.
Hanno un ottima cucina che negli anni ha imparato a raffinarsi mantenendo però la genuinità di un tempo, per questo è adatto a tutti i gusti e soprattutto a tutte le tasche.


Rispose Moni con un sorriso, non potendo non fare una buona pubblicità al Paiolo visto che ne era stata assidua frequentatrice per anni: accettò con un cenno del capo ed un sorriso il menu che Sandyon le porgeva, studiandolo con attenzione e figurandosi nella propria mente ciascun piatto così da capire cosa le stuzzicasse l'appetito.

Siete pronti per ordinare?

Uhm, sì.
Come antipasto può portarmi qualche tagliere misto di assaggi? Nello specifico vorrei le polpettine di melanzane con cuore di scamorza, gli involtini di peperoni con caprino, le barchette croccanti con mousse di tonno, mini quiche con funghi e prosciutto, lo strudel di salmone e ricotta, le uova alla greca, le girelle di prosciutto crudo e rucola, le crocchette di patate e speck e... le ali di pollo fritte con salsa guacamole. Come primo direi un bel risotto ai funghi porcini, niente secondo ed il dolce lo scelgo dopo.
Ah, potrebbe portarmi prima il primo - scusi il gioco di parole - e dopo tutti gli antipasti? Grazie, il vino lo lascio scegliere all'uomo.


Il cameriere rimase un momento interdetto da quell'ordinazione, probabilmente per la sua quantità, ma poi sembrò ricordarsi chi aveva di fronte e dunque tornò imperturbabile, segnando tutto con la massima professionalità prima di rivolgere lo sguardo verso Sandyon. Monique, dal canto suo, sapeva bene di potersi permettere un pranzo del genere: non mangiava da... quanto? Otto giorni circa se due biscotti al giorno non contavano come pasto, quindi...

E per lei signore?

Del prosciutto tagliato a mano e della ricotta per antipasto. Per dopo del risotto alla crema di scampi e successivamente un entrecôte molto al sangue con contorno di peperoni e melanzane gratinate. Nemmeno uno spicchio d'aglio per favore e da bere ci porti del "Frascati superiore" molto freddo e due coppe di cristallo, le più belle che possedete. A lei, grazie.

Torno subito col vino, grazie a voi.

Completate le ordinazioni il cameriere prese loro i menu e andò subito a portare gli ordini in cucina, per poi servire loro da bere: nel frattempo Sandyon riempì il bicchiere di Moni con della semplice acqua, e la donna allungò la mano per accarezzare un momento quella dell'altro in un gesto di semplice affetto.

Immagino che per oggi tu non voglia sentir nominare il lavoro. Bene dunque, come procedono i lavori con il laboratorio musicale? Vista e considerata la tua passione, credo che quello sia maggiormente un diletto, dico bene?

Molto bene devo dire anche se gli iscritti sono ancora pochi, ma trovo sia del tutto normale: il coro è una novità e spesso le novità spaventano o riscuotono diffidenza; non ho fretta comunque, perciò sono soddisfatta - rispose Monique con un sorriso rilassato, di chi era abituato a pranzare o cenare fuori e si sentiva a proprio agio come a casa propria, o forse nel suo caso persino di più - In effetti sì, è una delle poche cose in quella scuola che mi piace fare. Anche se devo dire che ultimamente ho legato un po' di più con la professoressa Samyliak, non è la cattiva persona che credevo.

Aggiunse la donna mentre il cameriere si avvicinava loro per aprire la bottiglia di vino, riempire i calici dei due clienti e poi lasciarla alla loro giurisdizione.
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Messaggioda Sandyon » 26/01/2012, 0:52

Ordinarono entrambi e per quanto Sandyon non fosse di sicuro certo del fatto che tutta quella roba potesse entrare nello stomaco di Monique, non fece un fiato, preferendo semplicemente evitare di commentare dato che ognuno se aveva i mezzi era libero di mangiare e volere quello che voleva.
La conversazione quindi si spostò velocemente sul discorso riguardante la sala musica e i suoi componenti, argomento che stava molto a cuore alla donna visto che non perse molto tempo a cominciare a parlare e a dare la propria opinione riguardo il complesso musicale scolastico ed i suoi componenti.
Una volta servito il vino alla compagna, Sandyon si limitò semplicemente ad ascoltarla, preferendo per una volta lasciare che quell'appuntamento somigliasse sul serio ad un incontro tra adulti che non volevano altro se non un minimo di tranquillità fra loro mista a quella punta di romanticismo tanto professata poc'anzi da Mog.

Molto bene devo dire anche se gli iscritti sono ancora pochi, ma trovo sia del tutto normale: il coro è una novità e spesso le novità spaventano o riscuotono diffidenza; non ho fretta comunque, perciò sono soddisfatta.

Siamo al primo semestre e come tali i ragazzi forse necessitano di una prova che faccia capire loro che il gruppo è valido. Potresti organizzare qualche evento in collaborazione con loro, non trovi?

L'uomo sapeva essere molto sereno e dialettico quando voleva e quando si trovava nella condizione di poter rappresentare quella piccola parte di se molto più loquace e semplice. Una condizione che al momento riusciva a mostrare solo a lei e a Mog ma che comunque a lui bastava e avanzava per far intendere che con la donna stava trovando una buona affinità.
Lei gli sfiorò la mano accarezzandola con gentilezza, un gesto che sul momento lo fece irrigidire qualche istante, ma non permise che una simile cosa potesse rovinare quell'attimo di spontaneità da parte di lei, così la lasciò fare e subito dopo cercò di rispondere come meglio poteva, osservando da lontano quelle mani che insieme gli facevano uno strano effetto, visto e considerato che erano altre mani, non quelle di Rachel vicino alle sue, ma quelle di Monique, una donna incontrata solo da 4 mesi, una donna speciale comunque, una donna che sapeva il fatto suo, una donna che forse da lassù Rachel aveva deciso di benedire visto che il cuore dell'uomo si apriva verso di lei giorno dopo giorno con maggiore intensità seppur con la solita lentezza che caratterizzava la sua fermezza e calma negli intenti.

In effetti sì, è una delle poche cose in quella scuola che mi piace fare. Anche se devo dire che ultimamente ho legato un po' di più con la professoressa Samyliak, non è la cattiva persona che credevo.

Quell'ultima frase poi lo fece destare dalle sue riflessioni. Si, già, Tisifone, una donna che aveva molti misteri alle spalle, forse non per lui, ma comunque una persona profonda ed interessante. Peccato che in un'altra occasione forse sarebbe stato sinceramente contento che la mora francese avesse trovato una compagnia nuova da poter frequentare, ma in quel frangente sentiva totalmente minacciato il suo lavoro.
Ciò nonostante, si era preparato all'evenienza che lei gli parlasse della professoressa di divinazione, quindi si limitò soltanto a prendere un sorso di vino bianco ed evitare di pensare a troppe frasi che l'avrebbero potuta sviare dalla sua amicizia con la donna.
Sapeva essere molto persuasivo nei giudizi, ma era anche vero che Monique possedeva uno spirito indomito ed una volontà ferrea e poi non era suo diritto rovinare qualcosa che stava costruendo, per quanto sapesse bene che per lui risultasse un problema.

Si vede proprio che ci tengo a lei, accidenti.

Legare con colleghi di lavoro può essere salutare per il benessere lavorativo, il mio consiglio è soltanto quello di elaborare passo passo i propri rapporti con le persone. Forse ragiono da uomo con un passato delicato, ma visto e considerato che lo hai avuto anche tu, seppur diverso dal mio, sono certo che comprenderai il mio pensiero maggiormente diffidente.

In effetti aveva detto la verità e si era dato una mano.
Era convinto delle sue parole dato che le pensava veramente e forse in quell'ambito potevano essergli di aiuto, giocando sopratutto sulla ferma serietà della donna e sulla sua circospezione quando si trattava di avvicinarsi a gente nuova, innanzitutto dopo le vicende avute con il padre e il suo modo di fare così crudele da aver portato alla morte la sua madre metaforica e più vera di quella biologica.
La mano dell'uomo si strinse andando a coprire del tutto quella di lei, come a simboleggiare protezione e fiducia, poi poco dopo dovette lasciarla, era giunto il cibo e bisognava cominciare a mangiare prima che si freddasse, questo di certo valido per lei visto che lui aveva un antipasto freddo da consumare.

Ecco qui, signori!

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Devo dire che non avevi torto, questo luogo sa presentare bene la sua cucina.
Da quando iniziai la mia attività come mercenario, non ho avuto più tempo per simili cose come il mangiare fuori, devo dire che mi fa strano essere qui, ma di certo la tua presenza aiuta di molto a recuperare il mio agio.


Affermò senza esitazione, fissandola poi negli occhi con intensità, cercando di abbozzare non proprio un sorriso ma se non altro una smorfia di maggiore serenità, mentre prendeva un piccolo pezzo di pane e lo avvicinava alla propria ricotta per poi depositarvene un poco sopra con la forchetta e direzionale però il bocconcino bianco verso le labbra di Monique Vireau, invitandola ad assaggiare.

Dalle mie parti è solito far assaggiare per primi all'altro il sapore dei propri piatti, ti conviene assecondarmi se vuoi aiutarmi ancora di più a non sentirmi fuor d'acqua.

Non ci fu un'inclinazione particolarmente ironica, né occhiolini simpatici da parte sua, ma una cosa era certa: Nel suo piccolo con quella frase aveva cercato di tirar fuori la maggiore vena di spirito che poteva contenere, facendole capire con quel gesto che stava cercando il più possibile di mostrare un lato di se stesso più spontaneo e naturale, diverso da quello che tutti gli studenti potevano vedere tra le mura scolastiche e diverso da quello che aveva potuto notare lei anche avendo vissuto qualche giorno in casa sua.
Sandyon Vastnor non era facile a certi atteggiamenti, la Vice Preside si sarebbe dovuta sentire onorata da ciò, ma l'avrebbe davvero compreso e apprezzato?
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Messaggioda Monique » 26/01/2012, 22:13

Ordinarono dunque e a Monique venne quasi l'acquolina in bocca al solo pensiero di tutti quei buonissimi cibi da mangiare: ma mentre aspettavano che il cibo arrivasse c'erano tante cose di cui potevano parlare, come il coro scolastico ad esempio; la donna sembrava essere piuttosto ottimista a riguardo e Sandyon sembrava essere in linea col suo pensiero.

Siamo al primo semestre e come tali i ragazzi forse necessitano di una prova che faccia capire loro che il gruppo è valido. Potresti organizzare qualche evento in collaborazione con loro, non trovi?

Uhm, non male come idea.
Magari potrei coinvolgere anche qualche altro professore... ci penserò su.


Commentò Moni con un sorriso, serena e tranquilla ma anche in qualche modo... stranita: insomma, aveva avuto molti appuntamenti con molti uomini, ma non era mai stato così; non aveva mai pranzato fuori con qualcuno da considerarsi "compagno", qualcuno tra l'altro così diverso da lei. Eppure si sentiva bene, completa, e questo rendeva tutto surrealmente normale.

Legare con colleghi di lavoro può essere salutare per il benessere lavorativo, il mio consiglio è soltanto quello di elaborare passo passo i propri rapporti con le persone. Forse ragiono da uomo con un passato delicato, ma visto e considerato che lo hai avuto anche tu, seppur diverso dal mio, sono certo che comprenderai il mio pensiero maggiormente diffidente.

Lo so, devo andarci cauta con chiunque.
Ma la professoressa Samyliak ed io abbiamo così tante similitudini in comune che ho deciso di correre il rischio e provare ad aprirmi un po'. E poi, finchè ci sei tu a proteggermi, andrà tutto bene no?


Domandò facendo l'occhiolino all'uomo di fronte a lei: avevano parlato di Tisifone e di come la donna avesse stretto un rapporto maggiore con l'altra, e Moni non si stupì di quel discorso vista la spada di Damocle che le pendeva sulla testa per colpa del padre. Intanto il cameriere portò loro le portate, antipasto per lui e primo per lei come richiesto, il risotto che sembrava assolutamente fantastico.

Devo dire che non avevi torto, questo luogo sa presentare bene la sua cucina.
Da quando iniziai la mia attività come mercenario, non ho avuto più tempo per simili cose come il mangiare fuori, devo dire che mi fa strano essere qui, ma di certo la tua presenza aiuta di molto a recuperare il mio agio.


Per me invece è quasi una quotidianità, o perlomeno lo è stato per parecchio tempo: quando viaggiavo e mi spostavo da un posto all'altro dormivo per lo più in ostelli, alberghi o cose del genere, perciò era ovvio che dovessi mangiare fuori; ma non mi è mai troppo dispiaciuto, si imparano un sacco di cose sulla cucina locale se ci si immerge completamente.

Moni ascoltò le sue parole e rispose ad esse con la propria esperienza, stupendosi quasi di poter chiacchierare con lui così tranquillamente: per quel pranzo potevano scordarsi tutti i problemi che circondavano le loro vite, ed essere semplicemente loro due. Osservò Sandyon coprire un pezzetto di pane con della ricotta ed avvicinarla alla sua bocca, e quel gesto così spontaneo la fece sorridere con aria divertita.

Dalle mie parti è solito far assaggiare per primi all'altro il sapore dei propri piatti, ti conviene assecondarmi se vuoi aiutarmi ancora di più a non sentirmi fuor d'acqua.

Sia mai che io risulti l'artefice della rovina del tuo pranzo!

Esclamò Moni, aprendo le labbra per poi assaporare lentamente quella deliziosa ricotta con un pezzetto di pane fragrante: era buonissimo, e un mugolio di soddisfazione ne fu la prova; annuì lentamente e sorrise ancora, leccandosi poi le labbra con aria paradisiaca.

Mmmh... assolutamente divina! Mi piace questa tradizione delle tue parti...
Allora se ho capito bene dovrei fare così, no?


Domandò poi, prendendo una forchettata di risotto coi funghi per avvicinarla alle sue labbra e, se lui l'avesse voluto, fargli assaggiare così quel primo che dall'aspetto sembrava eccezionale; e quando lui avesse finito di assaggiarlo allora si sarebbe concessa di provarlo a sua volta, quasi svenendo al sapore di quella crema di funghi che le si scioglieva in bocca.

Oddio, quant'è buono!
Possiamo venirci più spesso qui?


Chiese all'uomo ridendo gioiosamente, cercando la sua mano per accarezzarla ancora una volta, sempre con aria dolce e sempre per poco tempo, così da non dargli troppo fastidio e non dargli motivo d'imbarazzo. A seguito scostò la mano e riprese a mangiare lentamente, godendosi ogni momento di quel pranzo.

Allora... che mi dici di te, invece?
Insomma... Madeline mi ha detto che insegnerai qui per un anno più o meno, cosa vorresti fare dopo?
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Monique
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Messaggioda Sandyon » 26/01/2012, 23:30

Per alcuni secondi si stava quasi dimenticando di essere ad un pranzo molto fuori luogo rispetto a quella che era la sua vita da tempo, la vita di una persona che non si era mai concessa tante comodità, anzi, quasi nessuna, la vita di un uomo capace solo di uccidere e provocare dolore.
La sua vita si era così totalmente movimentata da non riuscire nemmeno a capacitarsi di essere lì in quel ristorante di fronte ad una donna così di alta classe.
Monique non era come Rachel, erano due donne completamente opposte fra loro nel modo di fare ma estremamente vicine e simili nel modo di essere forti di carattere e di energia, ciò nonostante, per quanto Sandyon facesse fatica a capirlo, la Vice Preside ispirava in lui dei sentimenti diversi da quelli che invece lo pervadevano quando era con la defunta moglie.
Capiva con fermezza andando avanti che il suo destino nel corso degli anni era cambiato e lentamente anche il suo modo di osservare le cose, le situazioni, le persone e i fatti stava mutando in concomitanza con il modo in cui gli altri si erano rapportati a lui, in particolare quella donna che con tanta eleganza continuava a sorridere e a non sentirsi a disagio o male ad averlo di fronte.

Per me invece è quasi una quotidianità, o perlomeno lo è stato per parecchio tempo: quando viaggiavo e mi spostavo da un posto all'altro dormivo per lo più in ostelli, alberghi o cose del genere, perciò era ovvio che dovessi mangiare fuori; ma non mi è mai troppo dispiaciuto, si imparano un sacco di cose sulla cucina locale se ci si immerge completamente.

Delle parole così assurde per lui, delle parole così fuori dal mondo.
Due culture che si incontravano e che apparentemente cozzavano, peccato che invece dentro di lui, percepiva chiaramente una sensazione diversa.
La Vireau aveva una femminilità tutta sua che si era formata grazie anche agli eventi più importanti della sua vita che l'avevano resa forte e sicura e allo stesso tempo capace di essere di alta classe, una VIP insomma come si poteva definire, un lato che Sandyon da una parte trovava eccitante.
Più la fissava nei modi di fare, di porsi, di muoversi ed anche di mangiare, e più sentiva quasi l'istinto irrefrenabile di saltarle addosso, un istinto che con Rachel non aveva mai avuto troppo spesso.

E' proprio vero che i rapporti più passionali sono quelli che ti segnano di più, mmhhh... le donne.

Da una parte bisogna dire che la tua famiglia ha saputo improntare nel tuo carattere molta educazione. Se non altro, un lato positivo in mezzo alla merda che si è trascinata appresso, non trovi?

Era schietto, quello si, non era un dato che rappresentava maleducazione, semplicemente non gli piaceva dire le cose nel modo più delicato, lo trovava stupido ed anzi, forse irrispettoso dato che lui gradiva sempre quando una persona si poneva nei suoi confronti con la massima schiettezza ed anche acidità giusta per far comprendere il suo stato d'animo e poteva dire con certezza che erano veramente pochi gli individui che potevano vantare di essersi comportati così verso di lui, certo, qualcuno in effetti negli ultimi tempi lo aveva incontrato e mal grado tutto, Sandyon dentro di se lo dovette ammettere innegabilmente e con un piccolo velo di ironia.

Già, una perfetta molto interessante.

Ecco quindi che dopo pochi istanti fu la volta di quel piccolo intermezzo fra loro caratterizzato dall'assaggio del pane da parte di Monique che, comprendendo il tentativo da parte del compagno di avvicinarsi a lei, aveva accettato di buon grado a far suo il pezzo di pane con la ricotta fresca proposto dal professore, avendo anche in quel gesto un modo di fare sensuale e naturale allo stesso tempo.
Ogni volta che le sue labbra si muovevano, sembrava che dovessero accarezzare qualsiasi cosa gli capitasse a tiro... qualsiasi cosa.
Gli occhi dell'uomo sprofondarono in quelli di lei, raccogliendo quella sfida di sensi e sensazioni, ma il tutto non durò che pochi attimi visto che subito dopo fu il turno suo per assaggiare, dato che ben presto una forchettata di risotto gli fu proposta e l'uomo senza esitazioni e giustamente, si avvicinò per sentire il sapore di quel cibo così sofisticato e d'alta classe che comunque non trovò affatto male, per quanto in fondo in fondo, qualcosa non l'aveva detta appositamente per evitare di farla rimanere male, un qualcosa assolutamente fuori luogo per il suo modo di fare solitamente sincero, ma che in quell'istante trovò più che altro fondamentale per non rovinare l'atmosfera: l'intolleranza ai funghi.

Vorrà dire che domani soffrirò un po'...

Oddio, quant'è buono!
Possiamo venirci più spesso qui?


Sei molto viziata lo sai? ... Ma non nego che con la tua presenza dall'altra parte del tavolo fai risultare questo posto gradevole anche a me. Vedremo.

Allora... che mi dici di te, invece?
Insomma... Madeline mi ha detto che insegnerai qui per un anno più o meno, cosa vorresti fare dopo?


Già, gran bella domanda.
Sandyon si era preparato molte risposte prima di quella cena ma di sicuro non poteva aspettarsi una domanda simile.
Cosa fare dopo quell'anno, un bel quesito visto e considerato che il tutto sarebbe dipeso dal rimanere in vita da parte di lei, oppure no?
In effetti lui aveva stabilito con Madeline che l'avrebbe protetta per un anno e dopo quel che sarebbe avvenuto erano affari suoi, ma adesso le cose erano cambiate, si erano modificate di gran lunga, adesso c'era qualcosa di mezzo di diverso, di essenziale a capire quanto fosse più grave la situazione, i sentimenti, e per la prima volta Sandyon si rese conto che si, non aveva più riflettuto su quel cambio di programma, un cambio ovvio, dato che adesso come adesso non l'avrebbe mai potuta lasciare andare così, da un giorno all'altro solo perché era finito il lavoro.
Sospirò, cercando di risultare naturale, mangiando ancora qualche boccone per prendere tempo e riflettere bene su tutte le eventualità e possibile risposte, ma non era mai stato molto bravo ad inventare scuse a persone alle quali teneva, difatti Rachel aveva appreso ai tempi come sgamarlo subito ed in ogni situazione, anche la più oscura e misteriosa.

Riprendere la mia attività potrebbe essere un dato interessante, ma è anche vero che la Preside mi ha assicurato che mi avrebbe entusiasmato questa tipologia di impiego e dunque si è riservata di avere le mie dimissioni solo dopo aver constatato che effettivamente fare il professore avessi scoperto che non era la mia vocazione ideale.
Credo farò così, non mi pongo mai programmi per il mio futuro, con il ruolo che ho avuto in questi anni credo che sinceramente pensare troppo avanti sia alquanto stupido. Il presente per me è quello che conta, il mio presente è Hogwarts.


Il mio presente sei tu, dannazione.

Prese il bicchiere di vino bevendone tutto il contenuto, per poi riempire di nuovo e fare lo stesso anche con il calice di Monique, per poi finire anche ciò che era presente nel suo piatto e concludere quindi l'antipasto, pronto a ricevere il suo primo di pesce che di certo avrebbe fatto assaggiare anche a lei, con ancora maggiore sicurezza e complicità, mentre per sbaglio il suo piede andava a toccare e sfiorare per caso quello di Moni ma, non appena essersene accorto, Vastnor non si fece molti problemi ad iniziare un lento e malizioso piedino nei confronti della sua compagna, sicuro del nascondiglio offerto dalla tovaglia lunga sul tavolo del ristorante.

Tu cosa vorresti che facessi dopo quest'anno?
In cosa... mi vedi bene?


Tono calmo, pacato, ma intenso, basso, caldo e sopratutto morbido, un tono che stava apprendendo ad usare quasi ed esclusivamente con lei.
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Messaggioda Monique » 27/01/2012, 15:11

Due realtà a confronto, quella di lei libera di viaggiare, di scoprire e di conoscere... e quella di lui, legato al proprio lavoro, alle missioni ed in parte sicuramente anche ai galeoni che ne ricavava. Monique aveva potuto provare cucine di tutto il mondo, mentre Sandyon probabilmente non aveva consumato un pasto del genere per anni.

Da una parte bisogna dire che la tua famiglia ha saputo improntare nel tuo carattere molta educazione. Se non altro, un lato positivo in mezzo alla merda che si è trascinata appresso, non trovi?

Ah oui, la costosa educazione francese di papà... anni ed anni di lezioni private: musica, canto, galateo, inglese, grammatica, storia, matematica, ricamo... volevano che fossi perfetta. E con Rose studiai anche la cucina, la cultura babbana, cose che i miei non avrebbero mai approvato, ma che io adoravo: forse perchè era lei ad insegnarmi tutto.

Rispose Moni, perdendosi per un momento nel viale dei ricordi del passato, ricordando com'erano le giornate a casa Vireau prima di crescere, prima di entrare ad Hogwarts e cambiare la sua vita per sempre: da piccola era tutto così... sfavillante e perfetto. Non aveva la minima idea degli orrori che avrebbe subito, pensava solo di essere fortunata ad avere tutto, ad essere viziata, ad essere bellissima, e si chiedeva come sarebbe stata da grande, circondata da uomini elegante e prestigiosi che le facevano la corte, impegnata in feste e balli sontuosi. Già, era cambiata così tanto ormai che, nel pensare a quei momenti, si chiedeva se stesse davvero ricordando se stessa da piccola.

Sei molto viziata lo sai? ... Ma non nego che con la tua presenza dall'altra parte del tavolo fai risultare questo posto gradevole anche a me. Vedremo.

Ovvio che io sia viziata: sono ricca, sono Purosangue e sono francese, non ti saresti potuto aspettare nulla di diverso - replicò la donna con ironia - Ma mi piace uscire dalla scuola e passare del tempo lontano dal lavoro, per questo te l'ho proposto. E poi la cucina è ottima... anche se per quanto mi riguarda possiamo anche provare culture culinarie diverse, potrei anche farti da guida.

Aggiunse lei con occhi scintillanti di aspettativa e speranza: uscire fuori con Sandyon voleva dire tante cose: provare nuovi sapori con lui, certo, ma anche aver modo di conoscerlo sempre meglio in ambienti diversi, cosa che a scuola non era poi tanto semplice visti gli impegni di entrambi. In ogni caso l'uomo non aveva detto no, anzi, aveva ammesso di trovarsi bene con lei ed aveva lasciato aperta quell'opzione... e per Monique che stava imparando un po' a conoscerlo, era già una grande vittoria.

Riprendere la mia attività potrebbe essere un dato interessante, ma è anche vero che la Preside mi ha assicurato che mi avrebbe entusiasmato questa tipologia di impiego e dunque si è riservata di avere le mie dimissioni solo dopo aver constatato che effettivamente fare il professore avessi scoperto che non era la mia vocazione ideale.
Credo farò così, non mi pongo mai programmi per il mio futuro, con il ruolo che ho avuto in questi anni credo che sinceramente pensare troppo avanti sia alquanto stupido. Il presente per me è quello che conta, il mio presente è Hogwarts.


... pensavo di poter essere io, che stupida...

Per quanto la donna fosse felice all'idea che Sandyon potesse scegliere di continuare ad insegnare, aveva segretamente sperato di essere uno dei motivi che lo spingevano a voler rimanere fermo a Londra, anzi, per la precisione all'interno del Castello, con lei. Evidentemente però era fin troppo presto per desiderare una cosa del genere, così a quelle sue affermazioni si limitò ad annuire tranquilla continuando a mangiare il proprio risotto; solo i suoi occhi tradivano quel leggero alone di tristezza, ma questo perchè era sempre e comunque un essere umano e non si poteva certo pretendere l'impossibile da lei.

Tu cosa vorresti che facessi dopo quest'anno?
In cosa... mi vedi bene?


Moni non rispose subito a quella domanda, preferendo finire il proprio risotto prima così da pensare bene alla risposta: in realtà l'uomo le sembrava in grado di riuscire in qualsiasi cosa avesse voluto, ma lì si trattava di scegliere qualcosa in cui lei lo vedeva portato, perciò...

Io ti vedrei bene accanto a me, non importa a fare cosa, semplicemente insieme.
Insomma... se fossi in te, io mi amerei.


Disse alla fine mandando al diavolo i ragionamenti e decidendo di rispondere in modo sincero, sorridendo alla fine di quelle parole così da non farlo sentire obbligato a dire magari qualcosa che non pensava o che comunque non provava ancora: gli strizzò anche l'occhiolino mentre il cameriere portava via i loro piatti, e Monique si concedeva un sorso di quel vino bianco italiano.

Mmh, complimenti per la scelta del vino.
A me solitamente piace leggermente più secco, ma devo dire che hai un ottimo buon gusto.


Commentò leccandosi le labbra, annuendo appena: non era un'intenditrice di vini, ma sempre per lo stesso principio che viaggiando s'impara qualcosina la sapeva.

Signore, il suo primo... e per lei miss Vireau, il primo tagliere con gli assaggi: le polpettine di melanzane, gli involtini di peperoni e le barchette con mousse di tonno.
Buon appetito.


Disse poco dopo il cameriere, poggiando davanti a Sandyon il suo risotto alla crema di scampi e la prima tornata di antipasti per Monique, la quale quasi svenì di fronte al ben di Dio che si era ritrovata sul tavolo.

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Grazie mille.

Monique abbagliò il cameriere con un suo sorriso, e subito dopo tornò a guardare Sandyon, indicandogli il proprio piatto con aria divertita.

Allora, cosa vuoi assaggiare per primo?

Gli chiese, ricordandosi della sua "tradizione" di poco prima: avrebbe fatto assaggiare all'uomo qualsiasi cosa avesse voluto, schiudendo le labbra così da dargli la possibilità, qualora l'avesse voluto, di farle assaggiare il suo risotto. Se ciò fosse avvenuto, avrebbe commentato quanto fosse buono e delicato quel suo primo, apprezzandolo dunque con un mugolino dei suoi.

Mmhh, questo posto acquista punti ogni minuto che passa.
E visto che siamo in argomento, tu che mi dici? Dove mi vedresti bene... diciamo tra un anno?
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